Ancora una volta le donne conquistano un fortino abbandonato: l'aula scolastica è un luogo segregato dall'ambiente di informazione che ci circonda, dove si ingurgitano nozioni limitate che si possono trovare più abbondantemente altrove.
L'istruzione (le informazioni) si trovano già fuori da parecchio: nei media, in Internet, persino nella pubblicità e nel cinema se li si sa "leggere".
Il ruolo dell'insegnante dovrebbe essere rendere intelligibile il caos di informazioni che ci circonda, ma per questo non serve un'aula: l'unica soluzione praticabile è stare alla larga dalla scuola tradizionale, divenuta un luogo di propaganda, e organizzare l'istruzione altrove.
Per secoli l'uomo ha indicato alla donna la via che doveva perseguire, ha tracciato i confini del seminato che non doveva superare ed ha avuto l'intelligenza e la lungimiranza di individuare nelle faccende domestiche l'impiego pratico più conforme alla natura ed all'attitudine della donna.
Anche se in apparenza può sembrare che l'uomo sia stato troppo duro e poco “egalitario” nei suoi confronti, in realtà, l'uomo stesso le ha permesso di condurre un'esistenza migliore poiché la donna è stata sempre esentata dall'impiego nei lavori più pesanti ed usuranti.
Così finché l'uomo tenne saldi questi principi, le famiglie occidentali poterono aumentare gradualmente il loro stato di benessere.
Purtroppo però va anche detto che con l'arrivo del femminismo, le donne hanno iniziato a voler essere simili agli uomini e quindi cadde quella fondamentale linea di demarcazione che ha permesso alla società occidentale di vivere nel benessere e di elevarsi anche culturalmente giacché sia la cultura che lo sviluppo economico sono il prodotto esclusivo dell'attività e dell'intelletto maschile.
Con il femminismo e successivamentei con l'ideologia gender, l'uomo ha rinunciato alle sue caratteristiche maschili, si è degradato mescolando la sua virilità con la femminilità e quindi ha iniziato ad assomigliare nei suoi modi di essere,dire e pensare alle donne.
Così l'uomo è scomparso e con esso è crollata anche la millenaria civiltà occidentale.
L'uomo non si distrugge mai quando lotta ma soltanto quando perde quella forza intrinseca alla sua natura maschile.