Autore Topic: i diritti  (Letto 2598 volte)

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Offline nonmorto

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i diritti
« il: Ottobre 03, 2015, 18:11:52 pm »
Non so quanto sia attinente con la questione maschile ma oggi ho avuto una folgorazione.

Per anni non ho capito come mai tutti i media proponevano denatalità ma al tempo stesso la fecondazione assistita. Mi sembravano due cose in contrasto, non riuscivo a spiegarmele insieme.

Un giorno ho capito che sterilizzare tutte le persone per poi farle riprodurre in modo medico era lo scopo. Sia per controllare la demografia, sia per controllare geneticamente la popolazione, sia per fare un favore a determinate multinazionali. Sia per ridurre il testosterone e renderci tutti uguali, quindi intercambiabili.

Oggi ho avuto una folgorazione simile. Non avevo mai capito tutte le battaglie per l'eutanasia. Dei media che fanno morire di fame milioni di persone, che sostengono guerre ovunque, che fanno ammalare la popolazione ad un tratto fanno una delle loro battaglie morali contro i cattivoni che non vogliono far morire gli anziani. Far morire gli anziani è un loro diritto, ci dicono i media. Ma ci sono persone che li vogliono condannare ad inaudite sofferenze lasciandoli in vita, ci dicono i media. Non siamo liberi finché non possiamo scegliere come morire, ci dicono i media.

Ovviamente non ho mai creduto che lo facessero perché sono buoni, ma non capivo che interesse ci fosse dietro.

Ora i nostri politici scoprono che un paese senza figli si ritrova ad avere una gran quantità di persone pensionate che hanno bisogno di cure mediche ma senza avere una quantità sufficiente di popolazione attiva. Quindi aumenti continui, anno per anno, di stato sociale, fino ad un picco che ancora non è stato raggiunto. Con conseguente aumento di pressione fiscale e di debito che ormai non può più essere aumentato, nè la pressione fiscale, nè il debito. Tutto merito del femminismo nonostante si dia la colpa a tutt'altro.

Cosa fanno i poltici? Aumentano l'età pensionabile. Ottimo, perfetto, evviva. Peccato che questo faccia aumentare la disoccupazione giovanile. Scoprono quindi che non si può aumentare l'età pensionabile senza aumentare la disoccupazione giovanile.

Quindi che bella pensata fanno? Invece di mandare in pensione gli anziani più tardi, li uccidiamo direttamente. Tagli alla sanità.

E qui entrano in gioco i "diritti" della sinistra, cioé il diritto di un anziano a morire quando si sente un peso per la società.

Io sono arrivato ad un punto tale che ogni volta che sento la parola "diritto" mi viene il voltastomaco. Siano essi diritti dei gay, per distruggere la famiglia, diritti delle donne, a non fare figli, o diritti degli anziani a farsi ammazzare. Sia che siano i "diritti umani" delle persone che stiamo per bombardare perché il tiranno cattivo non rispetta qualche diritto umano.

Ormai qualsiasi oppressione che i veri governanti, no quelli finti che stanno in tv, fanno su di noi, si chiama diritto.

Ci ho messo tanto a capirlo, ma ora che anche Crozza fa battute sull'uccisione degli anziani, che tutti i giornali scrivono articoli su come moriranno gli anziani con questi tagli, ho capito cosa è il "diritto" all'eutanasia.

Offline nonmorto

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Re:i diritti
« Risposta #1 il: Ottobre 03, 2015, 18:57:51 pm »
Se non credete che si sarà un problema anziani guardate questi grafici sulla piramide della popolazione

http://populationpyramid.net/italy/2015/
http://populationpyramid.net/italy/2035/
http://populationpyramid.net/italy/2040/

Ecco che succederà nel 2035-2040. Una popolazione di pensionati e malati. Ed ecco spiegato a che serve la battaglia per l'eutanasia. Ed anche la battaglia per l'immigrazione forzata.

Dato che noi non facciamo più figli li importiamo già cresciuti ed abituati ad avere meno diritti da altri paesi.

E questo grafico è molto ottimista, credo che tenga conto di una enorme popolazione immigrata che non ci sarà. O forse si, dipende da quanta CO2 emettiamo, se ne emetteremo abbastanza da distruggere buona parte dei terreni dell'africa ci sarà.

I famosi "migranti climatici" che sostituiranno i migranti per la guerra. E che noi buoni accoglieremo.

Offline Animus

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Re:i diritti
« Risposta #2 il: Ottobre 03, 2015, 20:37:22 pm »
Non so quanto sia attinente con la questione maschile ma oggi ho avuto una folgorazione.

Ma Red non diceva queste cose già 15 anni fa?
Cosa ha fatto il tuo cervello nel frattempo, è stato in ferie?

Vedi NM, tu non hai avuto "una folgorazione", ma semplicemente, da buon "ritardatario dell'evoluzione" sei arrivato ad una conclusione che ti era già stata sbattuta in faccia, e ripetuta più e più volte, dato che era IL cavallo di battaglia di Red, con 15 anni di ritardo.

Ora, non c'è che da aspettare un altro "passetto", ops, folgorazione, ed un altro ancora, così ti porti alla pari.

Speriamo solo che tu non sia già troppo vecchio, sai, tante volte la vita degli uomini non è abbastanza lunga per aspettare i tempi di "maturazione" che gli sono necessari.... :hmm:




Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline nonmorto

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Re:i diritti
« Risposta #3 il: Ottobre 03, 2015, 21:29:35 pm »
Bhe come già detto ho capito questo meccanismo dopo che mi è stato sbattuto in faccia da Crozza e dalla stampa mainstream. L'uccisone degli anziani.

L'ho capito a giochi fatti, non prima. Meglio tardi che mai.

Offline Vicus

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Re:i diritti
« Risposta #4 il: Ottobre 03, 2015, 22:28:12 pm »
Io sono arrivato ad un punto tale che ogni volta che sento la parola "diritto" mi viene il voltastomaco.
Ormai qualsiasi oppressione che i veri governanti, no quelli finti che stanno in tv, fanno su di noi, si chiama diritto.
I "diritti" che ci danno non costano nulla, anzi sono diritti ecologici, per un'umanità sostenibile.
La fecondazione assistita è un business (in direzione della riproduzione artificiale) che rende molto ma (come gli inesistenti aiuti alle famiglie di cui tanto si parla) non modifica la tendenza denatalista.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online freethinker

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Re:i diritti
« Risposta #5 il: Ottobre 04, 2015, 11:19:31 am »
Avevo scritto in passato qualcosa sull'argomento di come la decrescita della popolazione sia identificabile come scopo dei potentati economici del mondo, e possa spiegare molti dei trend sociali dell'epoca nella quale ci troviamo a vivere.

Uno degli elementi più “strategici” della riduzione delle nascite che avevo individuato consiste in nel ritardo del matrimonio, o comunque del momento in cui i due protagonisti della riproduzione si  uniscono per formare una nuova famiglia: ritardandolo il più possibile si diminuiscono le nascite. 
Vorrei aggiungere un paio di cose a ciò che scrissi allora:

Il lavoro è un altro elemento fondamentale del percorso che porta gli esseri umani a formare una famiglia: se non c'è lavoro, semplicemente si rimanda la formazione delle nuove famiglie e di conseguenza delle nuove generazioni. E' molto facile per i padroni del mondo, far sì che il lavoro ci sia o non ci sia, la parola chiave è: delocalizzazione. Se la produzione viene spostata a migliaia di chilometri di distanza, ciò può significare la vera e propria morte di alcune zone; proprio quelle, guarda caso, dove, con la prosperità data da un'attività produttiva, potevano crescere nuove famiglie che avrebbero potuto avere figli.

La scuola, come luogo di indottrinamento nel quale, attraverso le varie teorie gender, con la scusa della lotta alla favoletta dell'omofobia (è omofobo chi non è d'accordo con il pensiero unico), si ammorbidisce qualsiasi divergenza e si spera di spegnere sul nascere qualsiasi ribellione (sempre possibile) prendendosi cura dei devianti fin da piccoli, in modo da avviarli sulla retta via. Non dimentichiamo che tutte le rivoluzioni, o anche solo i grandi cambiamenti della storia, sono stati avviati da pochi che avevano una propria capacità autonoma di giudizio, non dalla maggioranza conformista. Ciò vale per i Mille di Garibaldi come per quelli che buttarono a mare il tè a Boston.

Infine, parlando del supposto diritto all'eutanasia, quando qualche intellettualoide mi spara la frase standard "Devo avere il diritto di decidere sul fine vita" io aggiungo laconicamente: "utile".
Mi chiede "come, che vuoi dire?" E io "Niente, ho solo aggiunto la parola che avevi dimenticato: fine vita utile".    :doh:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline krool

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Re:i diritti
« Risposta #6 il: Ottobre 04, 2015, 12:13:00 pm »
Molto interessante, grazie a tutti (a parte Animus :lol:).

Offline Vicus

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Re:i diritti
« Risposta #7 il: Ottobre 04, 2015, 15:36:02 pm »
Avevo scritto in passato qualcosa sull'argomento di come la decrescita della popolazione sia identificabile come scopo dei potentati economici del mondo, e possa spiegare molti dei trend sociali dell'epoca nella quale ci troviamo a vivere.

Uno degli elementi più “strategici” della riduzione delle nascite che avevo individuato consiste in nel ritardo del matrimonio, o comunque del momento in cui i due protagonisti della riproduzione si  uniscono per formare una nuova famiglia: ritardandolo il più possibile si diminuiscono le nascite. 
Vorrei aggiungere un paio di cose a ciò che scrissi allora:

Il lavoro è un altro elemento fondamentale del percorso che porta gli esseri umani a formare una famiglia: se non c'è lavoro, semplicemente si rimanda la formazione delle nuove famiglie e di conseguenza delle nuove generazioni. E' molto facile per i padroni del mondo, far sì che il lavoro ci sia o non ci sia, la parola chiave è: delocalizzazione. Se la produzione viene spostata a migliaia di chilometri di distanza, ciò può significare la vera e propria morte di alcune zone; proprio quelle, guarda caso, dove, con la prosperità data da un'attività produttiva, potevano crescere nuove famiglie che avrebbero potuto avere figli.

La scuola, come luogo di indottrinamento nel quale, attraverso le varie teorie gender, con la scusa della lotta alla favoletta dell'omofobia (è omofobo chi non è d'accordo con il pensiero unico), si ammorbidisce qualsiasi divergenza e si spera di spegnere sul nascere qualsiasi ribellione (sempre possibile) prendendosi cura dei devianti fin da piccoli, in modo da avviarli sulla retta via. Non dimentichiamo che tutte le rivoluzioni, o anche solo i grandi cambiamenti della storia, sono stati avviati da pochi che avevano una propria capacità autonoma di giudizio, non dalla maggioranza conformista. Ciò vale per i Mille di Garibaldi come per quelli che buttarono a mare il tè a Boston.

Infine, parlando del supposto diritto all'eutanasia, quando qualche intellettualoide mi spara la frase standard "Devo avere il diritto di decidere sul fine vita" io aggiungo laconicamente: "utile".
Mi chiede "come, che vuoi dire?" E io "Niente, ho solo aggiunto la parola che avevi dimenticato: fine vita utile".    :doh:
Metto questo post in evidenza, è una sintesi della QM.
Il matrimonio ritardato (o mancato) è ottenuto occupando la gente con mille diversivi (la carriera, le avventure) e illusioni (il grande amore che non può esserci tra persone superficiali).
Il precariato è un altro mezzo, ma non un ostacolo insormontabile: a Napoli per esempio ci sono un’infinità di famiglie che campano vendendo calzini ai semafori.
La scuola prima e poi la società, fanno di tutto per isolare chi cerca di pensare con la propria testa. La società attuale si basa su un tale mare di menzogne, che vede anche un forellino nella diga come un pericolo. A ciò si aggiunge l’attitudine degli italiani a farsi corrompere (come altri popoli del resto), oggi sfociata nel paradosso di sostenere il pensiero dominante senza alcun tornaconto, anzi addirittura contro i propri interessi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.