Ho conosciuto sporadicamente donne giapponesi, una l'ho frequentata di recente con un gruppo di amici. Tutto la definirei tranne che femminista, aveva letteralmente dei modi da geisha. Delle giapponesi mi stupisce sempre la gentilezza (se non timidezza) e la mitezza di carattere, o almeno così si comportano all'inizio con gli occidentali.
Un mio conoscente ne ha sposata una e va ancora molto bene.
Si, però questa è l'apparenza superficiale, il primo impatto, poi sotto la scorza potrebbero essere molto più simili alle europee di quel che sembrano(ovviamente con tutte le più variegate sfumature individuali...non sono fatte con le stampino). Una volta una ragazza italiana che vive in Giappone da anni mi raccontava che soprattutto è diversa la modalità comunicativa, cioè la maggioranza dei giapponesi sono abituati a tenersi tutto dentro, a esternare raramente i propri sentimenti, emozioni e pensieri.
Perciò ad esempio può succedere che una ragazza giapponese non si mostra arrabbiata quando fai qualcosa che non le va bene, e quindi all'inizio sembri quasi una "geisha" remissiva,....salvo poi arrivare al "punto di rottura", in cui non ne può di certi tuoi comportamenti, ed esplode in una lite furiosa, oppure tronca la relazione in maniera drastica.
Mentre una ragazza europea se fai qualcosa che non le va bene, si incazza subito, ti fa subito capire abbastanza chiaramente cos'è che non va, ma poi si "scazza" anche con la stessa facilità con cui si è incazzata!
Insomma voglio dire che le ragazze apparentemente troppo timide e remissive, quelle che non dicono mai di no e non ti fanno mai una critica, anche se a primo impatto a molti possono piacere di più delle ragazze estroverse e volitive, a lungo termine potrebbero anche ritorcersi contro, visto che nella maggior parte dei casi indossano una MASCHERA.
Ti dicono sempre di si, si mostrano sempre contente e sorridenti, ma nel profondo possono essere uguali a quelle che fanno le stronzette fin da subito...solo che per educazione e condizionamento sociale tendono a nascondere una parte delle loro vere emozioni.