Autore Topic: Il Comune di Bologna finanzia corsi per fare film porno al "centro delle donne".  (Letto 1263 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11832200/Il-Comune-di-Bologna-paga-i.html



Lei si chiama Slavina, o Malapecora, che dir si voglia. Si definisce una «porno attivista» e, oggi, sarà a Bologna per girare un film, porno ovviamente. Anzi per insegnare a girare un film porno. Ma non un porno qualsiasi, bensì una autoproduzione per donne, lesbiche e trans, realizzata con il benestare dal Comune di Bologna, che offre pure lo spazio gratis per l’iniziativa. A pagare, cioè, le sale in cui si terrà questa giornata di studio sono Merola (il sindaco del capoluogo emiliano) e i suoi che, le risorse dedicate alle quote rosa, hanno scelto di investirle così. Altro che aiuti alle mamme, alle donne separate, a quelle che hanno perso il lavoro o alle vecchiette (donne pure loro) che non campano con la pensione. Quella è roba superata, che non fa tendenza. Molto meglio Slavina/Malapecora che, per tutto il pomeriggio, sarà ospite del Centro delle Donne di Bologna per insegnar loro come riscoprire un "erotismo in forma collettiva che superi le finzioni plastificate dell’immaginario mainstream". Come liberarsi, cioè, dallo status di oggetto sessuale, girando un film hard.

E sia pure, anzi l’idea di un porno collettivo al femminile per qualcuno potrebbe addirittura essere interessante. Peccato solo che, ancora una volta, a foraggiare gli ambienti e le iniziative della «cultura» di sinistra siano i soldi pubblici, quelli sudati da chi paga le tasse.

Senza entrare nel merito del cachet di Malapecora qualora ci fosse, l’iniziativa è, infatti, organizzata all’interno di uno degli spazi dell’associazione Orlando, che, fin dagli anni Ottanta, a Bologna, riceve fondi pubblici per occuparsi dell’argomento "donne".
Grazie ad una convenzione che risale alla notte dei tempi, con rinnovo quinquennale e che scadrà alla fine di quest’anno, il Comune rosso ha delegato ad Orlando la gestione delle donne e della loro «formazione» (da quando erano femministe, fino ad oggi) non solo denotando un certo grado di sessismo, ma anche pagando fior di quattrini.

Quanti? È un calcolo difficile visti i numerosissimi rivoli e le infinite collaborazioni con enti pubblici che l’associazione ha intessuto in più di trent’anni di vita. Quel che risulta è che dal 2000 ad oggi il Comune di Bologna infila nelle casse dell’associazione circa 56mila euro l’anno, proprio per la gestione del Centro delle donne, nel quale si terrà lo spettacolo.

In totale si tratta dunque di almeno 800 mila euro e solo per rispettare gli accordi di base, a cui si aggiungono altri benefit. Sempre per convenzione il Comune di Bologna, già nel 2005, ha messo a disposizione dell’Associazione una sede storica, cioè la porzione dell’ex Convento di S. Cristina per farci la «biblioteca, la sala da thè, l’archivio, l’area dedicata alla ricerca e gli uffici amministrativi», come si legge nelle delibere comunali. Oltre all’ex convento, poi, anche un secondo immobile in via Oberdan è stato dato in comodato e lì Orlando ha potuto posizionare alcuni uffici.

Il trasloco, all’epoca fu a carico dell’amministrazione per un costo di altri 112mila euro e, sempre il Comune, aggiunse al pacchetto «arredi, attrezzature, patrimonio librario, personale e contributo annuale».

Un legame di sangue, insomma, tanto che a validare le iniziative del Centro, dove operano anche dipendenti comunali, sono gli assessori di Merola che si occupano di cultura: ogni anno Orlando presenta un programma che viene approvato ufficialmente e che deve attenersi agli scopi dell’associazione. Tra i quali, evidentemente, rientra pienamente l’appuntamento con Malapecora.

di Alessia Pedrielli
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Il Comune di Bologna finanzia corsi per fare film porno al "centro delle donne".
« Risposta #1 il: Settembre 30, 2015, 11:12:42 am »
Fonte : https://mirkodecarli.wordpress.com/2015/09/30/facciamo-i-conti-in-tasca-al-comune-gayfriendly-di-bologna/

Abbiamo parlato ieri dei finanziamenti che il Comune di Bologna ha stanziato a favore del porno: oggi vogliamo andare a fondo di come l’amministrazione guidata dal sindaco Merola spende i soldi dei contribuenti per sostenere l’attivismo del mondo lgbt. Negli anni il Cassero ha goduto di un trattamento di estremo favore da parte di Palazzo D’Accursio: per esempio, fino a tre anni fa, occupava a titolo gratuito i locali della Salara e il circolo Arcigay contava sulle casse comunali per contribuire al pagamento di circa metà delle proprie utenze (luce, gas ed acqua utilizzate per le iniziative del circolo e per alimentare le luci e i laser che animano serate e feste). Affianco a questo va fatto anche notare che vengono venduti alcolici durante questi eventi a prezzi tutt altro che calmierati. L’ultimo bilancio in forte attivo del Cassero risale al 2010 quando il Circolo di Via Don Minzoni aveva un utile pari a 162.000 €: sufficiente per sostenere la spesa dell’affitto pari a 49.851 € valutata dal Comune per i locali della Salara. Dopo le polemiche sorte dal dibattito pubblico su questi numero la giunta Merola si dichiarò favorevole al pagamento per intero delle utenze da parte del Cassero, ma mantenendo l’uso gratuito dei locali. Il dato dell’ultimo bilancio a disposizione del pubblico, dopo l’intervento della giunta Merola sopra descritto, risale al 2013: il dato dell’utile per il circolo Arcigay è pari a 58.000 €. Un bilancio che prevede un rendiconto paragonabile a quello di una piccola azienda: 364.000 € di spese per il personale, 459.000 € per i collaboratori e 35.000 € di contributi da privati e 139.000 € dal pubblico. Questo conferma che oltre alla concessione della Salara a titolo gratuito il Cassero ottiene da sempre contributi pubblici per le proprie iniziative. Ad esempio la giunta Errani a fine 2013 ha riconosciuto all’arcigay di Bologna un contributo pari a 9.000 € per ‘creare rete per fare formazione sulle tematiche lgbt nei contesti dell’immigrazione’, oppure nel 2014 con un progetto denominato ‘rafforzare la rete dei volontari per favorire l’inclusione e la diffusione della cultura delle differenze’ il Cassero si è aggiudicato un altro contributo dalla regione pari a 16.000 €. Affianco a questi vanno segnalati i contributi che arrivano da Palazzo D’Accursio: nel dicembre 2013 è stato erogato un finanziamento pari a 5.000 € per il progetto ‘educare alle differenze’ e, sempre nello stesso anno, il Comune ha stanziato 10.000 € per il festival ‘Gender Bender’. E poi dicono che il gender non esiste. Soldi per il festival del gender che sono aumentati nel 2014 fino ad un ammontare pari a 25.000 €. Questi numeri dimostrano chiaramente come vengono indirizzati e usati i soldi pubblici dell’amministrazione bolognese e come vengono privilegiati certi ambienti rispetto alle famiglie e ai bambini. Per questo occorre vigilare e informare: solo così potremo bloccare questo spreco di danaro pubblico.

Articolo pubblicato in esclusiva su La Croce Quotidiano
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Offline Suicide Is Painless

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Savina prossima al Teatro Rossi di Pisa per i provini. Di seguito rece indovinare di chi, dello "spettacolo" tenuto a maggio scorso per la seconda volta in pochi mesi sempre al TRA: http://www.ioff.eu/le-ragazze-ti-cercano.html
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

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http://montaigne.altervista.org/le-ragazze-del-porno-al-teatro-slavina/

Su La Nazione cronaca di FI, si badi bene è La Nazione nemmeno a dover dire Il Tirreno scendiletto del PD, il pezzo è stato comunque pubblicato si, ma dicendomi che come infatti è talmente stato, che sarebbe dovuto essere "depurato" di tutte le parti piu' di posizione antifemminista, dunque "insostenibili per il giornale"..Ed è La Nazione un quotidiano QN di un gruppo nazionale, non un libercolo internettiano senza alcuna protezione..

Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
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Offline Vicus

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La libertà di stampa serve a proteggere le femministe. Perché hai scelto lo pseudonimo Montaigne?
« Ultima modifica: Ottobre 05, 2015, 16:09:38 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Vicus, non l'ho mica scelto io sono anche loro, che hanno scelto me. Si potrebbe meglio dire. E' uno dei siti per i quali curo delle pagine come per il cinema. E' seguito ed anzi è in crescita.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
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Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
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Offline Vicus

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Complimenti davvero. Hanno scelto anche il nome Montaigne?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.