Autore Topic: Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam  (Letto 2998 volte)

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Offline Fazer

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Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« il: Ottobre 13, 2015, 13:02:44 pm »
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2015/10/12/il-maschio-femminilizzato-ci-consegna-allislam/

Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam

In origine fu il pelo. Traccia, marcatore, simbolo della virilità, ancestrale, preistorico, segno della differenziazione dei sessi. E per questo, scrive lo scrittore francese Éric Zemmour, classe ’58, penna fuori dal coro nel panorama intellettuale francese, «preso di mira». I numeri parlano chiaro: «un uomo su cinque si depila, il 32 % utilizza cerette, il 53% pensa sia una buona cosa che esistano istituti di bellezza riservati alla clientela maschile».
Lo scrittore d’Oltralpe, editorialista de Le Figaro e autore del saggio Le suicide français, “uomo del 2014” in Francia con 400 mila copie vendute, torna in Italia con Sii sottomesso (Edizioni Piemme, 143 pag, 14 €), il caustico pamphlet sulla devirilizzazione dell’uomo occidentale, il cui sottotitolo suona così: La virilità perduta che ci consegna all’Islam, sulla scia del bestseller Sottomissione del conterraneo Houellebecq e con una strizzatina d’occhio alla retorica anti-islamizzante, punta il dito contro l’uomo europeo del nostro tempo che ha sacrificato la virilità in nome di un nuovo “ideale”, la donna. Non più sesso, complementare e opposto, ma traguardo. L’uomo moderno vuole «diventare una donna come le altre», scrive Zemmour.

Le cause di questa deviazione antropologica vengono identificate dallo scrittore in quei fattori economici e sociali che, progressivamente, hanno smantellato la società patriarcale dominata dalla legge del padre e da un atavico rapporto uomo-donna, lasciando il posto ad un modello androgino di società, unisex, dove la donna è mascolinizzata e l’uomo ha perso la sua forza, sostituita da orecchini e prodotti di bellezza. E da qui padri con Pampers e biberon, castrati dalla femmina dominatrice con i pantaloni che fa carriera, “femminilmente corretti”, uomini tolleranti e comprensivi, seguiti poi da quelli  deresponsabilizzati, con gli innumerevoli divorzi, i  problemi di erezione e la pornografia compulsiva. L’autore rintraccia la causa di questa deviazione nella coincidenza storica del femminismo avanzato post-68 e il capitalismo delle multinazionali, che hanno promosso nuovi modelli culturali.

A questo punto l’autore si diverte ad analizzare il passaggio da uomini come Cantona o Zidane, con relative affascinanti quanto sconosciute signore, a “metrosexual” come Beckham, tutti trucchi e tatuaggi, accompagnati dalle modelle, le nuove star del XXI secolo, malinconici «mutanti, con corpi da ragazzi», disegnate dalle matite degli stilisti che disprezzano un  corpo naturale e «volgare» con il sedere grosso e una bella pelle alla Jennifer Lopez. L’Islam invece rimane sullo sfondo, come problema migratorio e come termine di paragone “altro” che tuttavia ci riguarda in quanto reazione opposta alla femminilizzazione della società occidentale, considerata la forma suprema della nostra decadenza. Come? Con il rafforzamento del patriarcato e con una virilità eccessiva, «caricaturale», rappresentata dal «giovane arabo» delle banlieu francesi in versione macho che guarda al reale con prospettiva binaria: rispetto o disprezzo, sante o sgualdrine. Il florido immigrato che ignora le femministe e le attira inconsapevolmente, travolte dal «prototipo del maschio inavvicinabile». Il barbaro a Roma, il lupo a Parigi, poeticizza Zemmour.

Quale futuro si prospetta per la nostra società effeminata? Lo scrittore ha risposto con un intervento al convegno “L’Era del Postumano” tenutosi a Roma questo marzo, pubblicato da Circolo Proudhon Edizioni (L’Era del Postumano, pag 100, 9 euro). Prendendo le mosse dal ‘700 francese, «secolo in cui l’estrema raffinatezza dei costumi aveva portato ad una femminilizzazione», Zemmour spiega come da una reazione inizialmente culturale a questa languidezza, con un ritorno agli eroi dell’antichità greco-romana, si passò ad una reazione violenta, conclusasi con la rivoluzione francese, una rivoluzione in realtà «contro il potere eccessivo delle donne e dell’aristocrazia femminilizzata». Che sia una rivoluzione degli uomini con gli orecchini contro le donne con i pantaloni la sorte della nostra epoca? Zemmour non sa quanto violenta e mascolina sarà, ma è certo che questa avverrà.

Offline Vicus

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #1 il: Ottobre 13, 2015, 14:42:56 pm »
L'articolo non è chiaro, ma la rivoluzione più probabile è quella degli uomini con il turbante :lol:
« Ultima modifica: Ottobre 13, 2015, 15:41:59 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #2 il: Ottobre 13, 2015, 15:28:28 pm »
A meno che un collasso economico finanziario non induca i maschi occidentali, nolenti o volenti, a smettere di fare i femminilizzati

Offline ilmarmocchio

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #3 il: Ottobre 13, 2015, 17:35:11 pm »
Eric Zemmour ha scritto un ottimo libretto : l'uomo maschio, proprio su queste tematiche. E' di qualche anno fa e da leggere  assolutamente. Tratta anche il fenomeno della femminilizzazione delle professioni, con il conseguente calo di prestigio sociale

Offline Vicus

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #4 il: Ottobre 13, 2015, 17:48:21 pm »
Consiglio anche Alain Soral, La società femminilizzata.
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2015, 07:24:53 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ReYkY

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #5 il: Ottobre 15, 2015, 03:27:28 am »
I gusti delle donnicciuole di oggi... ahi ahi ahi ahi...


Vogliono l'"uomo" con la barba di tre mesi ma col petto perfettamente depilato e le ciglia fatte :doh:

Ovviamente su un corpo perfettamente muscoloso e, dulcis in fundo, i pantaloni coi risvoltini.


Se questo è l'oggetto dei desideri delle "donne" di oggi, meglio passare la propria vita su youporn...

ISIS ti aspettiamo.  :w00t: :w00t:

Offline ilmarmocchio

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #6 il: Ottobre 15, 2015, 09:12:02 am »
Consiglio anche Alain Soral, La società femminilizzata.

non lo ho letto,lo guarderò

p.s. ho letto alcune critiche  contarie di femministielli quali il Lizzi, ed è da notare come questi maschietti, e le loro padrone, storpino i nomi, parlando di movimenti mascolinisti e non semplicemente maschili.
Dobbiamo stare attenti ai termini, uno su tutti il gender : non sdoganarlo mai come teoria ma definirlo per quello che è : una ipotesi, oltretutto erronea
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2015, 10:04:39 am da ilmarmocchio »

Offline Volpe argentata

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #7 il: Ottobre 15, 2015, 19:17:52 pm »
Io ogni volta rischio di apparire ripetitivo, pero' quello che vado a dire fa parte della mia personale visione della questione maschile.

Io sono del parere che un uomo veramente libero deve esserlo in tutto, quindi se ad un uomo gli fa di rifarsi le sopracciglia, ad un altro di farsi crescere la barba per tre mesi, se uno se ne frega di pesare 100 kg con panza o voglia crearsi un fisico da paura in palestra deve poter fare quello che cavolo gli pare FREGANDOSENE dei giudizi sia degli altri uomini (zerbini) che delle donne.
Questi articoli che periodicamente escono su giornali e riviste e di tanto in tanto anche in tv sono ingannevoli, perche' la "riscoperta della virilita'" che propugnano e' solo in funzione del soddisfacimento femminile, nessuno si sogna di insegnare agli uomini a stare bene con se stessi, al contrario questo falso problema dell'uomo femminilizzato vien visto come tale solo perche' "disturba" le femministe eterosessuali e solo in virtu' di questo mi verrebbe da approvare certi comportamenti maschili visti come "poco virili" (ma anche altre situazioni come la fine della "cavalleria" o la tendenza a far pagare alle donne i propri conti), per me tutto cio' che disturba le femministe e' cosa buona e giusta, e quindi se una donna mi criticasse perche' mi faccio le sopracciglia dall'estetista mi darebbe solo un motivo per farmele ancora piu' spesso, molte di loro devono capire che non siamo piu' manipolabili e che, nel bene e nel male, facciamo quello che ci passa per la testa, virile o poco virile che sia...

Offline ilmarmocchio

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #8 il: Ottobre 15, 2015, 20:07:29 pm »
Citazione
Volpe Argentata : nel bene e nel male, facciamo quello che ci passa per la testa, virile o poco virile che sia... 

Questo è un punto importante su cui concordo

Online Ryu

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #9 il: Ottobre 16, 2015, 14:11:18 pm »
Siate virili che paga, sempre.
Odio il femminismo perché amo le donne

Online Frank

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #10 il: Ottobre 16, 2015, 14:26:36 pm »
Volpe argentata
Citazione
perche' la "riscoperta della virilita'" che propugnano e' solo in funzione del soddisfacimento femminile,

Tra l'altro si contraddicono ad ogni pié sospinto, perché la suddetta virilità è proprio ciò che il femminismo ha ferocemente combattuto, e tuttora combatte, perlomeno in questa parte di mondo.

Alberto1986

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Re:Il maschio “femminilizzato”? Ci consegna all’Islam
« Risposta #11 il: Ottobre 16, 2015, 15:28:51 pm »
Io ogni volta rischio di apparire ripetitivo, pero' quello che vado a dire fa parte della mia personale visione della questione maschile.

Io sono del parere che un uomo veramente libero deve esserlo in tutto, quindi se ad un uomo gli fa di rifarsi le sopracciglia, ad un altro di farsi crescere la barba per tre mesi, se uno se ne frega di pesare 100 kg con panza o voglia crearsi un fisico da paura in palestra deve poter fare quello che cavolo gli pare FREGANDOSENE dei giudizi sia degli altri uomini (zerbini) che delle donne.
Questi articoli che periodicamente escono su giornali e riviste e di tanto in tanto anche in tv sono ingannevoli, perche' la "riscoperta della virilita'" che propugnano e' solo in funzione del soddisfacimento femminile, nessuno si sogna di insegnare agli uomini a stare bene con se stessi, al contrario questo falso problema dell'uomo femminilizzato vien visto come tale solo perche' "disturba" le femministe eterosessuali e solo in virtu' di questo mi verrebbe da approvare certi comportamenti maschili visti come "poco virili" (ma anche altre situazioni come la fine della "cavalleria" o la tendenza a far pagare alle donne i propri conti), per me tutto cio' che disturba le femministe e' cosa buona e giusta, e quindi se una donna mi criticasse perche' mi faccio le sopracciglia dall'estetista mi darebbe solo un motivo per farmele ancora piu' spesso, molte di loro devono capire che non siamo piu' manipolabili e che, nel bene e nel male, facciamo quello che ci passa per la testa, virile o poco virile che sia...


Sono assolutamente d'accordo. Non sono questi i parametri che devono classificare un uomo. D'altronde i peggiori femministi e castrati mentali vari non mi pare curino il loro aspetto esteriore. E comunque è importante fare una distinzione netta tra un uomo che cura il suo aspetto esteriore/fisico da uno femminilizzato (femminilizzato esteriormente e mentalmente).