Dialoghi > Libri
Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
claudio camporesi:
Mi procurai quel libro nel 1972 ( l' apice della cosiddetta protesta studentesca , che graziealcielo tutti voi non avete vissuto , ma ne pagate comunque le conseguenze in negativo).
In realta' me lo procuro' mio padre, antifemminista antelitteram , dopo essersene procurato una copia in tedesco- molti della sua eta' erano divenuti un poco madrelingua tedeschi obtortocollo ).
Vorrei dirti , Frank, pero' che il libro non era affatto sconosciuto : non era stato fattocircolare , ma se ti facevi vedere per piazza Verdi a Bologna nel 73 o 74 con quel libro le buscavi ( cioe' io le avrei buscate , tu magari no- ma forse si, erano in tanti- )
Frank:
--- Citazione da: claudio camporesi - Aprile 10, 2017, 10:25:09 am ---Vorrei dirti , Frank, pero' che il libro non era affatto sconosciuto : non era stato fattocircolare , ma se ti facevi vedere per piazza Verdi a Bologna nel 73 o 74 con quel libro le buscavi ( cioe' io le avrei buscate , tu magari no- ma forse si, erano in tanti- )
--- Termina citazione ---
Per me è stato un libro sconosciuto fino al 2015.
L'ho scoperto grazie alla segnalazione di un amico, altrimenti ne avrei ignorato l'esistenza fino ad oggi.
A parte questo, cosa ne pensi del suddetto libro, ovvero di ciò che scrisse Esther Vilar ?
Sardus_Pater:
Un'azione per la QM: contattare qualcuno con le nostre convinzioni che conosca il tedesco e lo traduca fedelmente in italiano.
claudio camporesi:
La prima lettura mi scosse molto : ero pur sempre un ragazzino del sessantotto. Dire quelle cose allora era realmente molto rivoluzionario, ma considero sia ancor piu' rivoluzionario parlarne oggi.
In realta ' la autrice voleva scuotere il mondo femminile , spingendolo ad assumersi delle responsabilita' , e a non godere di privilegi.
Il concetto di donna che sfrutta le risorse dell' uomo , allora , non mi convinse troppo.
Ero ancora abituato a vedere le mie coetanee alla pari.
Mio padre, invece , condivise molto di piu' quei concetti ( .E se le era letto in tedesco! )
Ne parlammo a lungo , e lo considerai un reazionario ( uso i termini che si usavano in quegli anni nei quali tu nascesti) , o , peggio , un residuato fascista ( alle mie stupide accuse rispondeva sorridendo: diventerai piu' fascista di me , visto che ti tocchera' vivere in un mondo peggiore ).
Visto con il senno di poi , considero stupefacente che sia esistita una donna cosi' lungimirante : in realta' anche qui sbaglio : donne di quel genere ci sono , anche se sono pochissime.
E oggi , sicuramente , sono meno di allora.
Vicus:
Ottima analisi, ma generalizza un po'. Ho conosciuto donne con interessi culturali e spirituali (visto che ne parla Vilar).
La Vilar non propone azioni per il riavvicinamento tra i sessi né per contrastare il processo di rimbecillimento femminile.
In questo non si discosta molto dal femminismo, il cui scopo era appunto quello di dividere uomini e donne e creare diffidenza reciproca (per giustificata che fosse).
A conforto di questa ipotesi, si tenga presente che nel '68 la donna media si comportava molto meglio di oggi.
Trovo che sia un testo che va benissimo per la consapevolezza maschile, ma questa deve poi evolvere in direzione di soluzioni che portino alla ricomposizione della frattura sociale tra uomini e donne.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa