La prima lettura mi scosse molto : ero pur sempre un ragazzino del sessantotto. Dire quelle cose allora era realmente molto rivoluzionario, ma considero sia ancor piu' rivoluzionario parlarne oggi.
In realta ' la autrice voleva scuotere il mondo femminile , spingendolo ad assumersi delle responsabilita' , e a non godere di privilegi.
Il concetto di donna che sfrutta le risorse dell' uomo , allora , non mi convinse troppo.
Ero ancora abituato a vedere le mie coetanee alla pari.
Mio padre, invece , condivise molto di piu' quei concetti ( .E se le era letto in tedesco! )
Ne parlammo a lungo , e lo considerai un reazionario ( uso i termini che si usavano in quegli anni nei quali tu nascesti) , o , peggio , un residuato fascista ( alle mie stupide accuse rispondeva sorridendo: diventerai piu' fascista di me , visto che ti tocchera' vivere in un mondo peggiore ).
Visto con il senno di poi , considero stupefacente che sia esistita una donna cosi' lungimirante : in realta' anche qui sbaglio : donne di quel genere ci sono , anche se sono pochissime.
E oggi , sicuramente , sono meno di allora.