Autore Topic: Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")  (Letto 44214 volte)

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #30 il: Agosto 15, 2021, 17:30:12 pm »
Citazione
LA LIBIDINE FEMMINILE
La sessualità femminile mette a disagio gli uo¬
mini. Infatti ?eccitazione femminile e Lorgasmo
— proprio al contrario dell’uomo — non sono
facili da controllare. Gli uomini devono quindi ri¬
correre, nei loro sondaggi, alle informazioni che
le donne forniscono spontaneamente. Poiché a
una donna non interessano assolutamente dei ri¬
sultati scientificamente esatti, e pensa invece sem¬
pre soltanto al piu immediato vantaggio da rica¬
varvi, è chiaro che dirà sempre soltanto ciò che in
una determinata situazione le sembrerà piu oppor¬
tuno. I diversi sondaggi — mettiamo sulla frigi¬
dità della donna, sulla sua capacità di godere nel¬
l’atto sessuale, sul fatto che il suo orgasmo sia
piu o meno paragonabile a quello dell’uomo —
portano perciò a risultati letteralmente opposti
(si presume che neppure Masters e Johnson * sia¬
no riusciti a ottenere le caratteristiche della don¬
na media). Ed è per questo che l’uomo non sa
mai esattamente se la donna abbia un istinto ses-
* William H. Masters e Virginia E. Johnson sono autori in
comune di varie pubblicazioni di argomento sessuale note anche
in Italia. (N.d.T.)
89
suale o se tutto è solo una commedia, e teme in
verità che essa sia molto piu potente di lui (e che
glielo nasconda per compassione). Per averne la
certezza l’uomo non fa che escogitare nuove e mi¬
gliori domande e nuovi e migliori questionari nel¬
la logica speranza che la donna risponda coscien¬
ziosamente, al servizio della scienza. Speranza
vana!
La verità sta probabilmente a metà strada: le
donne non impazziscono per il sesso (altrimenti
la prostituzione maschile sarebbe molto superio¬
re), e d’altra parte l’atto sessuale non è proprio
odioso, per loro, come spesso affermano.
La donna vive a un livello animalesco, mangia
volentieri, beve volentieri, dorme volentieri, e an¬
che il sesso le piace, con la premessa che con que¬
sto non perda niente di più importante e che non
debba affaticarsi troppo. Al contrario delPuomo,
lei non farebbe mai una faticaccia per riuscire a
portare a letto il suo partner: se però se lo trova
già a letto (e se non ha intenzione di dedicarsi
approfonditamente alla cosmesi o se alla televi¬
sione non c’è un programma che le piace partico¬
larmente), non è assolutamente contraria a fare
l’amore; ma questo chiaramente solo se l’uomo
assume la parte attiva. Perché anche la bella de¬
nominazione “ attivo ” per l’uomo e “ passivo ”
per la donna non è cbe un’ennesima prova che an¬
che a letto — come sempre e ovunque nella vita
— la donna si fa servire dall’uomo. Anche se pro¬
cura godimento all’uomo, l’atto sessuale è in fon¬
do solo una specie di servizio per la donna, in cui
l’uomo è l’amante migliore che procura alla moglie
90
nel modo piu abile, piu veloce e piu duraturo il
godimento*
Ma poiché gli uomini sospettano almeno di ve¬
nir sfruttati nell’atto sessuale, hanno sempre avu¬
to una certa paura della libidine femminile. Si
trova, questa paura, in molti riti di civiltà passate,
nelle opere filosofiche di Schopenhauer e Nietz¬
sche, nella poesia di Baudelaire, nei romanzi di
Balzac, nei drammi di Strindberg, di Tennessee
Williams e di O’Neill. Ma da quando sono stati
inventati gli anticoncezionali — la famigerata pil¬
lola — questa paura ha raggiunto forme addirit¬
tura isteriche. Si scrivono libri e libri su quanto
l’uomo deve temere la donna sessualmente, i gior¬
nali sono prodighi di consigli agli uomini per ga¬
rantire loro una parte prevalente nell’atto ses¬
suale.
Infatti con la scoperta della pillola, l’uomo
(chiaramente l’ha scoperta lui) si è privato del¬
l’unico atout che aveva ancora nella sua dipen¬
denza dalla donna: in questo senso lei era ancora
nelle sue mani. E adesso, d’improvviso, lei gli è
superiore anche in questo: può avere dei figli,
quanti, come e da chi vuole (possibilmente da un
ricco), e se non ha intenzione di metterne al mon¬
do è libera di fare l’amore quando le pare e piace.
L’uomo no, non può farlo. Egli ha sempre
ostentato una potenza enorme, infinita, mai dimo¬
strata per la timidezza della moglie. Ma oggi deve
mettere le carte in tavola, oggi ogni donna può
sapere tutto dal primo rotocalco sulla favola della
potenza maschile. Ora lei sa quanto potente de¬
v’essere un uomo a una certa età, se è piu potente
di pomeriggio o di notte, prima ai cena o dopo, se
l’aria lacustre o montana aumentano la sua po91
tenza, e per quante volte consecutive dev’essere
in grado di soddisfare una donna. E visto che gli
uomini non ingannano mai le statistiche — l’uo¬
mo virile non dice mai bugie, le bugie sono una
ammissione di debolezza — lei può essere sicura
al cento per cento di questi dati. Con le tabelle
preparate dagli uomini lei può stabilire esatta¬
mente la potenza del compagno. E non solo sta¬
bilire, ma anche confrontare con quella di un al¬
tro, perché ormai è abolito ogni rischio. Ma lei
non confronterà mai — come lui teme — le po¬
tenze fra di loro, e non deciderà mai per il piu po¬
tente. Visto che non va pazza per il sesso, prefe¬
risce il meno potente, a parità di altre condizioni,
e lo ricatta con le sue conoscenze intime.
Perché l’uomo è sessualmente piu che mai vit¬
tima del principio di prestazione. E si dà i voti
da solo: tre volte di seguito = ottimo, due vol¬
te = buono, una volta — sufficiente; un falli¬
mento sessuale significa per lui il fallimento su
tutta la linea (anche se è un brillante scienziato,
non sarà piu felice). La donna lo sa e vede una
possibilità di procurarsi dei vantaggi. Primo, può
far finta di non sapere della scarsa potenza del
marito e lodarlo ugualmente (probabilmente il
metodo più diffuso). Secondo, può far credere al
marito che il suo rendimento sessuale è scarso, ed
è un handicap, e che può dichiararsi fortunato se
lei rimane con lui. Terzo, può minacciare di ridi¬
colizzarlo pubblicamente se non le si assoggetta
sufficientemente. E poiché un uomo preferisce
essere chiamato ladro o assassino piuttosto che
impotente, si piega in ogni caso e fa quello che
lei vuole.
La potenza dell’uomo, più che ogni altra fun92
zione fisica, dipende soprattutto dal fattore psico¬
logico, e se ha avuto difficoltà una volta, questa
aumenta continuamente nel tempo. Cresce in lui
la paura di non aver piu bisogno della donna, per¬
ché in base al suo ammaestramento identifica que¬
sta dipendenza con la sua virilità. Si deve chiarire
una volta per tutte questo controsenso: lui fa di
tutto per mantenersi la dipendenza dalla donna.
Gli afrodisiaci — prima venduti sottobanco e
preparati da ciarlatani — ora sono ben diffusi,
addirittura bestseller deirindustria farmaceutica.
Anche in giornali seri si sprecano gli articoli sulla
difficoltà del dormire insieme, e le barzellette per
uomini — che notoriamente risalgono al comples¬
so maschile di castrazione — hanno piu che mai
una congiuntura favorevole, benché il piu delle
volte manchino di spirito. L'uomo non compra di
certo le molte riviste pornografiche per proprio
piacere — si divertirebbe molto di piu ad altre
letture — ma solo nella speranza disperata di es¬
sere sempre piu efficiente in virtù di questo con¬
tinuo eccitamento, e di restare all'altezza del suo
mito di virilità,
E con tutto ciò è sempre vittima della sua abi¬
tudine di giudicare la donna col suo metro. Crede
infatti che la donna voglia recuperare tutto il per¬
duto, ora che c’è la pillola, e che non abbia ormai
altro in mente che il piacere piu grande — il ses¬
so — come gli è stato insegnato nel corso del suo
ammaestramento. Ed è chiaramente un errore,
perché il sesso è si un piacere per la donna, ma di
gran lunga non il piu grande. La gioia che le pro¬
cura l’orgasmo è nella scala di valori molto infe¬
riore a quella che le procura, per esempio, un
93
party o l’acquisto di un paio di stivali di lacca
color melanzana.
E quindi assurda la paura degli uomini di es¬
sere superati sessualmente o addirittura infiacchiti
fisicamente dalla nuova libertà acquisita dalla don¬
na. Una donna metterà fuori combattimento l’uo¬
mo che la mantiene solo quel tanto che non gli
impedisca, il mattino seguente, di essere in uffi¬
cio puntuale come sempre. Perché dovrebbe ri¬
schiare in questo senso? Anche una focosa aman¬
te ridurrà l’atto sessuale a un grado non perico¬
loso, se le nottate troppo agitate dovessero pro¬
curare anche il minimo svantaggio nel lavoro del
marito. Ninfomani non ne esistono o quasi, se
non nei film e a teatro. E proprio perché sono cosi
rare incuriosiscono il pubblico (per lo stesso mo¬
tivo tanti film e romanzi trattano di gente estre¬
mamente ricca, mentre la loro percentuale sulla
popolazione totale è decisamente bassa).
Se la donna è interessata alla potenza maschile,
lo è soprattutto in funzione del concepimento. La
donna ha bisogno di figli per realizzare i suoi pia¬
ni; lo vedremo piu avanti. Molte donne sarebbero
probabilmente felici se la potenza sessuale del
proprio compagno svanisse dopo il concepimento
di due, tre bambini, evitando cosi una folla di
complicazioni.
Che alla donna non importi la capacità fisica
di amare nell’uomo è dimostrato dal fatto che
uomini ad alto livello di reddito si sposano e ri¬
mangono sposati anche se sono impotenti (al con¬
trario, non si potrebbe immaginare che donne
senza vagina avessero possibilità di sposare un
uomo normalmente dotato).

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #31 il: Agosto 15, 2021, 17:51:21 pm »
Citazione
Ma la storia diventa complicata con la cosid¬
detta donna emancipata. Perché mentre le don¬
ne delle prime tre categorie (la brutta però solo
prima di aver successo) le si può convincere, con
un’adeguata offerta in denaro, ad abbandonare la
propria professione, e questo senza il minimo
sforzo, l’emancipata non lavora mai per soldi. Da
ragazza è sempre stata attraente per definitionem;
ha avuto perciò sempre tra i piedi uno schiavo
abbastanza ricco. Emanciparsi lo può solo la don¬
na “ bella la brutta, proprio come l’uomo, non
ha nulla da cui emanciparsi; nessuno ha mai cer¬
cato di corromperla: non ha mai avuto la scelta.
Anche la donna emancipata ha figli (solita¬
li
mente uno o due), un’abitazione confortevole e
tutti i simboli di stato del suo ceto sociale. Ma i
suoi divertimenti non li trova solo a casa e ai
balli in maschera organizzati dalle sue compagne
di sesso: il piu grande divertimento glielo procu¬
rano servizi da tirapiedi subordinati, in cui gode
di molto pubblico. La si vede svolazzare eterea
per i corridoi di case editrici e redazioni di gior¬
nali, nelle anticamere dei capoccia della televisio¬
ne, del teatro, dell’industria cinematografica, nel¬
la parte di assistente alla regia, di interprete, agli
sportelli di uffici viaggi, in gioiellerie, in negozi
di antichità e nelle boutiques. Per farla breve:
ovunque si incontri gente ricca e interessante. Il
denaro che guadagna lo usa solitamente per le sue
costosissime mascherate con cui entra in scena
ogni giorno al suo posto di lavoro.
La donna emancipata è altrettanto scema quan¬
to le altre, ma non vorrebbe essere giudicata tale:
delle casalinghe, per esempio, parla nel modo piu
degradante. Crede che il solo fatto di svolgere un
lavoro degno anche di un uomo basti a renderla
intelligente. E qui inverte causa e effetto: gli uo¬
mini non lavorano perché sono cosi intelligenti,
ma perché ci sono costretti. La maggior parte di
essi potrebbe impiegare la propria intelligenza in
modo piu sensato, se solo fossero liberi da preoc¬
cupazioni finanziarie (liberi quanto le casalinghe,
per esempio). Di regola, una donna nella sua bella
villa in periferia avrebbe premesse molto migliori
per condurre una vita attiva e spirituale che non
tra macchine da scrivere e dittafono.
Il lavoro della donna emancipata è raramente
difficile o di responsabilità; lei comunque vive
nell’illusione che esso sia l’uno e l’altro. Questo
156
lavoro “ la occupa ”, “ la stimola ”, “ non po¬
trebbe vivere senza il suo lavoro Ma proprio
indispensabile per lei questo lavoro non lo è mai,
lei può lasciarlo quando vuole, perché a differen¬
za della donna brutta, ?emancipata lavora sempre
con sicurezza: c’è sempre un uomo dietro le quin¬
te, pronto ad accorrere in suo aiuto alla prima dif¬
ficoltà.
Trova ingiusto che gli uomini facciano carrie¬
ra piu in fretta di lei, ma non per questo parteci¬
pa alle estenuanti lotte dei suoi colleghi. Proprio
perché “ come donna ”, anche quando si è “ eman¬
cipate”, non si hanno mai le stesse possibilità.
Invece di preoccuparsi direttamente di cambiare
questa situazione, preferisce correre, conciata co¬
me un pagliaccio e letteralmente cosparsa di ca¬
tenine e collanine varie, alla riunione della sua
cricca sgolandosi per l’eguaglianza dei sessi e l’e¬
mancipazione femminile. Ma non le viene in men¬
te che la colpa di tutto questo è unicamente delle
donne — e non degli uomini — proprio a causa
della loro mancanza di interessi, della loro sce¬
menza, della loro incostanza, della loro malfidenza, della loro venalità, dei loro cretini camuffa¬
menti, delle loro eterne gravidanze (e soprattutto
della loro crudele arte nell’ammaestrare gli uo¬
mini).
Ora, si potrebbe pensare che i mariti delle don¬
ne emancipate stiano meglio degli altri, perché
non tutte le responsabilità gravano sulle loro spal¬
le. È invece il contrario: la cosiddetta donna
emancipata rende infelice il proprio marito. Per¬
ché quest’uomo, ammaestrato chiaramente come
tutti gli altri secondo il principio di prestazione,
deve precederla almeno di qualche passo. La tra157
duttrice sposa quindi uno scrittore, la segretaria
un caporeparto, l'artigiana uno scultore, Farticolista un caporedattore.
La donna emancipata non è dunque un alleg¬
gerimento per il marito; lo sfrutta ancora piu del¬
le altre. Più in alto arriva e più crudelmente lo
sprona (e talvolta capita che una donna del ge¬
nere raggiunta effettivamente un’ottima posizio¬
ne, per caso o per protezione di un uomo: è bel¬
la!). Se lui stesso ha una posizione importante,
ogni aumento di stipendio della moglie lo trau¬
matizza, ogni suo riconoscimento professionale lo
mette in uno stato di agitazione e di panico spa¬
ventoso. Vive nel terrore che un giorno o l’altro
lei lo superi, e non trova un attimo di pace. Gli
estranei che lei incontra ogni giorno lo ingelosi¬
scono furiosamente. Si sente inutile, la sua inte¬
ra vita gli sembra priva di senso perché crede che
lei non abbia più bisogno di lui. La felicità dello
schiavo — l’unica felicità che rimane agli uomini
ammaestrati — non lo può più raggiungere.
L’emancipata è una donna che rende infelici
anche i suoi figli, perché non è certo migliore del¬
le altre, solo diversa: si diverte di più lavorando
stupidamente in ufficio che accudendo i suoi bam¬
bini. Ma non per questo rinuncia alla gravidanza:
come donna, dice, si ha bisogno di un figlio, altri¬
menti si rimane “ vuote ” tutta la vita.
L’emancipata, per principio, non rinuncia a
niente nella vita. Per non fare a meno della sua
“ eccitante attività intellettuale ” manda i figli al¬
l’asilo o in collegio o li affida alla donna di ser¬
vizio che disprezza cosi profondamente. E anche
1 lavori di casa non li fa da sola: si fa aiutare dal
marito dopo il lavoto. E cosi anche a lui è conces158
so di divertirsi “ tanto ”, con una moglie “ cosi
attiva ”, lucidando i pavimenti, innaffiando i fiori
o pulendo l’argenteria. Perché l’emancipata, come
non rinuncia allo schiavetto e ai figli, così non può
rinunciare alla tradizione.
Per accentuare poi le sue rivendicazioni dei
“ privilegi ” maschili (rivendicazioni delle ben re¬
munerate professioni dell’uomo, non dei “ pri¬
vilegi * militari), organizza dei movimenti per
Vemancipazione della donna. In queste occasio¬
ni cerca di attirare con strilli vari l’attenzione del
mondo su di sé, applica distintivi e emblemi alla
nuova moda da suffragetta, mette per esempio
candele sui davanzali del salotto per evidenziare
il suo interesse politico, pizzica le chiappe dei la¬
voratori di un cantiere sotto gli occhi sbarrati del
pubblico televisivo, e fa mille altre scemenze del
genere. E regolarmente coglie l’occasione per li¬
berarsi da qualche “vincolo”. E per “vincoli”
(dato che le sono sconosciuti quelli spirituali) in¬
tende sempre qualcosa di ben reale: aH’inizio del
secolo era il busto o corsetto, negli anni sessanta
il reggiseno (e perché a nessuno passasse inosser¬
vato fece in modo che i suoi schiavi escogitassero
la camicetta trasparente) e nella prossima ondata
di emancipazione sarà probabilmente la scomoda
sottanona lunga che indossa con tanta civetteria
contro il volere degli uomini. Solo alla sua creti¬
neria, alla sua scemenza, alla sua ridicolaggine,
alla sua bugiarderia, alla sua freddezza di senti¬
menti, al suo pettegolare decisamente stupido: a
tutto questo non ha mai abdicato, in simili oc¬
casioni.
E logicamente non fascera mai al marito, anche
se lei guadagna bene, il dominio della casa, e non
159
accetterà mai di assumere al suo posto la respon¬
sabilità per il mantenimento della famiglia e per
il prestigio sociale. Può darsi che nella sua vita
di lavoro lei si senta veramente “ felice ” e “ sod¬
disfatta’7: è d’altronde un essere molto più in¬
sensibile dell’uomo e non soffrirà di certo per un
lavoro alienante. Ma con tutto ciò non si sfor¬
zerà mai per migliorare la vita del marito con i
suoi soldi, e non gliene darà mai neanche la pos¬
sibilità. Non gli accenderà la sigaretta e non gli
aprirà la porta, non gli intesterà un’assicurazione
sulla vita e al divorzio non gli assegnerà una ren¬
dita. Sarebbe * troppo poco femminile ”. E an¬
che all’uomo stesso non verrebbe mai in mente
una soluzione del genere, è troppo ben addestrato.
L’uomo dell’emancipata le darà un bacio, si to¬
glierà, frettoloso, tracce di rossetto, cipria e bur¬
ro di cacao dal viso, e si tufferà nuovamente nella
lotta quotidiana./b]

Offline Vicus

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #32 il: Agosto 15, 2021, 17:52:42 pm »
Augusto fornì un ritratto realistico sulle donne e il roanticismo che pare scritto oggi, aggiungendo che per ragioni demografiche bisognava averci a che fare. Poi varò leggi sbagliate, ma questa è un'altra storia
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #33 il: Agosto 15, 2021, 18:04:11 pm »
Citazione
CHE COS’È L’AMORE?
L’uomo viene ammaestrato dalla donna in
modo da non poter vivere senza di lei e fa per¬
ciò tutto quello die lei pretende da lui. L uomo
combatte per la propria esistenza e lo chiama
« amore ”, Ci sono uomini che minacciano di sui¬
cidarsi se la loro adorata non li ascolta. E in fon¬
do, per loro, non è un rischio: non hanno proprio
nulla da perdere.
Ma anche la donna non può vivere senza Lupino.
È incapace di destreggiarsi da sola come un ape
regina. Anche lei, quindi, lotta per la sua esisten¬
za, e anche lei lo chiama “ amore ”. L’uno ha biso¬
gno del?altra, e sembrerebbe quasi che esistesse
almeno un sentimento che li lega. Ma la causa,
l’essenza di questo sentimento e le sue conseguen¬
ze sono totalmente differenti per l’uomo e per
la donna.
Per la donna amore signica potere, per l’uomo
sottomissione. Per la donna l’amore è una scusa
per uno sfruttamento commerciale, per l’uomo
invece un alibi impregnato di emozioni per
un’esistenza di schiavo. u Per amore ” le donne
fanno solo cose che servono loro, gli uomini in¬
vece cose che li danneggiano. La donna “ per
161
amore ” smette di lavorare, l’uomo invece la¬
vora il doppio. L'amore è per entrambi una lotta
per la sopravvivenza. Ma l’una sopravvive solo
con la vittoria, l'altro solo se sconfitto. È il col¬
mo dell’ironia che le donne facciano Ì maggiori
guadagni nell’attimo della loro maggiore passi¬
vità e che la parola “ amore ” dia loro, anche
nel loro piu impietoso e crudele inganno verso
l’uomo, l’aureola delFaltruismo.
L'uomo tradisce se stesso, ma scherma dietro
la parola “ amore ” il suo vile inganno e si autoconvince per di piu che la sua schiavitù insen¬
sata sia onorevole e abbia un valore molto ele¬
vato. E soddisfatto della sua parte di schiavo
raggiunge finalmente l5agognata felicità. E visto
che in ogni caso la donna trae notevoli vantaggi
dal sistema, nulla cambierà; il sistema, è vero,
la spinge alla corruzione, ma nessuno ha poi
niente da ridire. Da una donna non ci si deve
aspettare altro che “ amore ”, fino a quando lei rie¬
sce a ottenere tutto il resto in cambio di questa
parola. E gli sforzi dell’uomo ridotto schiavo
serviranno sempre e soltanto ai fini dell'addestra¬
mento e non gli porteranno mai nessun vantag¬
gio. Renderà sempre di piu; la donna si allon¬
tanerà sempre più da lui. Più si abituerà alla
sua presenza, e più pretenziosa diventerà lei.
L’uomo la circonderà sempre più di benessere
e di comodità, e lei diventerà sempre più scema,
più disumana, più indifferente. E alla fine l’uomo
resterà solo.
Solamente le donne potrebbero rompere la
maledizione dell'ammaestramento e dello sfrut¬
tamento. Ma non lo faranno mai, non c’è motivo
perché lo facciano. Non si deve assolutamente
162
sperare nei loro sentimenti: le donne sono fred¬
de e impietose. Il mondo sprofonderà quindi
sempre più in questo cattivo gusto, in questa bar¬
barie, in questa deficiente femminilità; e gli uomi¬
ni, questi meravigliosi sognatori, non si sveglie¬
ranno mai dal loro sogno.

Online Massimo

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #34 il: Agosto 15, 2021, 18:10:01 pm »
Non si sveglieranno mai dal loro sogno, anzi dal loro incubo a meno che non finiscano nella merda. Cosa che bisogna augurarsi alla svelta!

Online Frank

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #35 il: Agosto 15, 2021, 18:26:51 pm »
Ripeto: a me fa ridere il fatto che a scrivere queste cose fosse una donna anziché un uomo.
Per giunta 50 anni fa.
Tra l'altro la Vilar faceva riferimento proprio alle donne e non alle femministe.
In pratica quello che molto spesso faccio io... :cool2:

@@

Foto di Esther Vilar.

https://www.google.it/search?q=Esther+Vilar&sxsrf=ALeKk01VsSf7IC3LhNVZqbFpPkkHZRgDTQ:1629045209704&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=vY6bw_e66887OM%252CY_H5t5keOMk6kM%252C_&vet=1&usg=AI4_-kTkE6QKwiWUoiiz_JseKagHhYovIA&sa=X&ved=2ahUKEwjhi7CourPyAhXggf0HHap0CrcQ_h16BAg3EAE#imgrc=eK-mLmRMhGU_qM



Video di 46 anni fa.




Citazione
Charles Smile
1 anno fa

I don't get German. Vilar has such a peaceful and enjoyable persona. Humble, sensitive and caring.  We don't see that in women today.  Manliness has disappeared as much as healthy female-hood.

Online Frank

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #36 il: Agosto 15, 2021, 20:19:03 pm »
Mi pare esagerato dire che gli uomini (specialmente di genio) fanno tutto per le donne. Cocciante forse (ma sono sempre affari), ma Einstein e Tesla no. Anzi, tesla con le donne non voleva proprio aver a che fare, perché diceva che gli annebbiavano l'intelletto:

"Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne, come Newton, che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche[5][78]. Alla domanda se credesse nel matrimonio rispose:
«Un inventore possiede una natura così intensa, ricca di caratteristiche così selvagge e passionali che, nel dare sé stesso a una donna che potrebbe amare, perderebbe tutte le sue qualità. Credo che non siate in grado citare alcuna grande invenzione fatta da un uomo sposato.»
Eccetto per le cene formali, egli mangiava sempre da solo, e mai, in alcuna circostanza, avrebbe cenato di sua spontanea volontà con una donna. Al Waldorf-Astoria e al famoso ristorante Delmonico's selezionava sempre particolari tavoli in disparte, che erano riservati a lui."

Di Giovenale e Schopenhauer già sappiamo. Wyndham Lewis era sposato ma era un antifemminista convinto, e dedicò molte pagine al frivolo e manipolabile comportamento femminile.

Il libro inizia così:
Citazione
Questo libro è dedicato a coloro
che non vi vengono menzionati:
ai pochi uomini che non si lasciano
ammaestrare, alle poche donne
che non sono venali;
e ai fortunati che non hanno
valore di mercato, perché sono troppo vecchi,
troppo brutti o troppo malati.

E.V.

Offline Vicus

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #37 il: Agosto 15, 2021, 21:35:54 pm »
Non si sveglieranno mai dal loro sogno, anzi dal loro incubo a meno che non finiscano nella merda. Cosa che bisogna augurarsi alla svelta!
Esatto, non c'è altro modo
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #38 il: Agosto 16, 2021, 00:00:26 am »
Dalle citazioni che ha postato Frank il libro sembra interessante.

Dal video la Vilar emana la femminilità e l'intelligenza che ho sempre trovato attraenti nelle donne, ma ahimè di donne così ve ne sono pochissime. Riuscirei ad impegnarmi seriamente solo con una donna del genere, le altre tipologie di donne onestamente mi fanno desiderare di restare single a vita.
Tutto ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.

Offline Vicus

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #39 il: Agosto 16, 2021, 00:05:37 am »
Non si può negare che, in buona parte, è il nostro tempo che le sforna così. Basti pensare alle famiglie da cui provengono, con padre assente perché separato e madre che "dà l'esempio"
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #40 il: Agosto 16, 2021, 00:51:49 am »
Giuro che io non ho mai letto questo libro  :lol:

E' impressionante pero' che dica praticamente le stesse cose che scrivo qua da un anno a mezzo a questa parte ...

Online Frank

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #41 il: Agosto 16, 2021, 01:56:19 am »
Dalle citazioni che ha postato Frank il libro sembra interessante.

Dal video la Vilar emana la femminilità e l'intelligenza che ho sempre trovato attraenti nelle donne, ma ahimè di donne così ve ne sono pochissime. Riuscirei ad impegnarmi seriamente solo con una donna del genere, le altre tipologie di donne onestamente mi fanno desiderare di restare single a vita.


A me l'unica cosa che ispirano tantissime donnicciole moderne, è una caterva di vaffanculo e calci in culo.
Non a caso le definisco delle ammoscia cazzi.
Del resto viviamo in un'epoca in cui è diventato normale assistere a roba del genere.

https://www.facebook.com/watch/?v=911028459446032



Ma quello che è significativo, è che soprattutto al di là dell'atlantico, ci sono un oceano di omuncoli che si eccitano nel guardare queste pseudo femmine, impegnate a scimmiottare gli uomini.
Uomini che, ovviamente, seguitano a finanziare lo sport femminile e a creare divisioni femminili.

Guarda com'è felice quel coglione di statunitense che intervista la "wonder woman" in questione.


E guarda il livello di idiozia al quale arrivano i soldati statunitensi in presenza di un' altra "wonder woman".

Paige VanZant
https://www.instagram.com/paigevanzant/


Ascolta le risate e leggi pure i commenti.
Da quelle parti gli uomini sono ancora più rincoglioniti che in Europa.

Poi come fanno a non ridere i talebani ?

Offline Duca

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #42 il: Agosto 16, 2021, 11:23:43 am »
A me l'unica cosa che ispirano tantissime donnicciole moderne, è una caterva di vaffanculo e calci in culo.
Non a caso le definisco delle ammoscia cazzi.
:lol:
Condivido in pieno.
Del resto viviamo in un'epoca in cui è diventato normale assistere a roba del genere.

https://www.facebook.com/watch/?v=911028459446032


Che cagata... contente loro che si rovinano la faccia in quel modo, poi tutti questi tatuaggi, che coatte... e c'è gente che paga fior di quattrini per queste boiate, gli americani sono proprio dei poveri coglioni.

Offline Alexandros

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #43 il: Agosto 16, 2021, 16:14:30 pm »
A me l'unica cosa che ispirano tantissime donnicciole moderne, è una caterva di vaffanculo e calci in culo.
Non a caso le definisco delle ammoscia cazzi.
Del resto viviamo in un'epoca in cui è diventato normale assistere a roba del genere.

https://www.facebook.com/watch/?v=911028459446032



Ma quello che è significativo, è che soprattutto al di là dell'atlantico, ci sono un oceano di omuncoli che si eccitano nel guardare queste pseudo femmine, impegnate a scimmiottare gli uomini.
Uomini che, ovviamente, seguitano a finanziare lo sport femminile e a creare divisioni femminili.

Guarda com'è felice quel coglione di statunitense che intervista la "wonder woman" in questione.


E guarda il livello di idiozia al quale arrivano i soldati statunitensi in presenza di un' altra "wonder woman".

Paige VanZant
https://www.instagram.com/paigevanzant/


Ascolta le risate e leggi pure i commenti.
Da quelle parti gli uomini sono ancora più rincoglioniti che in Europa.

Poi come fanno a non ridere i talebani ?

Come darti torto...

Qualcuno dirà che i gusti son gusti, io d'altro canto non riuscirò mai a capire come alcuni uomini possano trovare attraenti certe donne. Piuttosto che dormire accanto a un donnone super tatuato che biascica come un camionista, accoglierei con gioia l'alternativa di segarmi fino alla fine dei miei giorni.

Che gli americani siano il popolo più stupido e ignorante in occidente direi che è un'opinione molto diffusa, non è un caso che nelle statistiche la loro media del Q.I. sia sempre sotto i 100. Il nostro paese invece, nonostante tutti i connazionali che spalano merda ogni giorno, risulta essere quello con il più alto QI in occidente, con buona pace di Germania, UK e i soliti posti che vengono citati come gli El Dorado di turno.

https://worldpopulationreview.com/country-rankings/smartest-countries
Tutto ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.

Offline Vicus

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Re:Der Dressierte Mann ("L'uomo manipolato")
« Risposta #44 il: Agosto 16, 2021, 17:07:30 pm »
Poi scrivono qui che le donne lesbicano... per forza. Ripeto quanto mi disse con ironia un'amica ungherese: "I nuovi uomini, sono le donne".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.