Non si deve assolutamente
sperare nei loro sentimenti: le donne sono fred¬
de e impietose. Il mondo sprofonderà quindi
sempre più in questo cattivo gusto, in questa bar¬
barie, in questa deficiente femminilità; e gli uomi¬
ni, questi meravigliosi sognatori, non si sveglie¬
ranno mai dal loro sogno.
Questo concetto cercai di farlo passare qua dentro, stupendomi di come ci fosse una cosi' grande resistenza.
Il punto per me e' il seguente.
Le donne sanno benissimo come sono - ragione per la quale l'amicizia tra donne NON ESISTE - e lucidamente si rendono conto della grande differenza che esiste tra uomo e donna. La Vilar e' una donna che a sua volta conosce bene gli uomini, perche' si rende conto che il maschile e' ad un livello superiore cognitivamente a quello femminile; si meraviglia, come del resto lo fanno tutte le donne - e mi e' capitato che qualcuna mi accennasse al suo stupore - di come gli uomini possano dare tanta retta alle donne.
Dal punto di vista razionale la cosa e' scontata, verissima, e l'ho ripetuta anch'io qua: se gli uomini non fossero attratti dalle donne, oggi la civilta' sarebbe anni luce avanti, e le donne si sarebbero estinte.
L'uomo ha bisogno della donna per le sensazioni che ella in lui provoca: il suo odore, la sua pelle, il suo volto, il suo corpo sono oggetto dell'erotismo maschile. Tutto il resto e' assolutamente secondario, anzi direi di valore nullo per un uomo: all'uomo interessano le donne per questi motivi. Non e' interessato primariamente a quanto e' intelligente, ne' a cosa fa nella vita o quanto guadagna.
Lo sviluppo della societa' ha fatto evolvere i meccanismi di selezione sessuale e gli uomini hanno capito che fattori secondari devono pure essere messi in conto come numero di partner precedenti, condizioni di salute, stabilita' emotiva etc
Per le donne, come gia' accennato poco tempo fa, l'uomo e' invece un provider, uno strumento per acquisire risorse e protezione in cambio del sesso.
L'uomo puo' amare una donna, intendendo con "amore" un'alterazione della psiche maschile simile ad una fissazione che lo portano a preferire su tutte un determinato tipo di donna, e puo' anche rischiare la vita pur di averla.
La donna non prova nulla di simile per nessun uomo. La donna soffre unicamente per il fatto di essere stata scartata a discapito di un'altra, e teme che cio' infici nel suo potere di selezione sessuale. Per la donna le sofferenze relazionali sono piu' legate "alla fama" di lei. Le sofferenze relazionali di un uomo sono invece paragonabili ad un lutto: un uomo che viene rifiutato e' come se improvvisamente si sentisse orfano di una persona verso cui prova una forte attrazione che travalica il sesso; ritengo che anche in questo caso sia evidente la tendenza dell'uomo a idealizzare, a spingersi verso la trascendenza.
Non so quanto di giusto io abbia scritto, l'ho fatto basandomi un po' sulle mie conoscenze e anche quelle di amici e persone che conosco.
In poche parole, la donna e' piu' animalesca dell'uomo, e non bisognerebbe avere timore di dire che la donna e' inferiore all'uomo in quanto essere dotato di cognizione e comportamenti piu' primitivi e assolutamente opportunistici.
Torno a ripetere, come faccio ogni volta che tocco questo tasto, che dire che la donna e' inferiore all'uomo non significa condannarla per quello che e', oppure odiarla, anzi e' l'esatto contrario: e' solo accettando i limiti delle persone, in questo caso delle donne, che si capisce cosa non e' lecito pretendere da loro, e forse se tutti ne fossimo coscienti, uomini e donne soffrirebbero molto meno nel relazionarsi.