Uomini e ciclo: platonici, dionisiaci o aristotelici?
Il Fatto Quotidiano,luned' 26/10/2015
Elisabetta Ambrosi
Altro che sociologia ufficiale: il mondo degli uomini si divide in tre grandi categorie. Chi non ha problemi a fare l’amore con il ciclo mestruale della compagna, chi invece, ripugnato, aspetta che ogni traccia sia scomparsa, chi infine attende giusto che il grosso del flusso sia passato ma accetta eventuali piccole tracce. A ogni categoria corrisponde un diverso tipo d’uomo. Il primo è un tipo generoso e di solito abbastanza ciarliero. Felicemente a contatto con le sue emozioni, non ha paura a manifestarle né a farsi coinvolgere da quelle altrui. Un po’ distratto, talvolta vestito come capita, è un uomo che però non si risparmia mai, e a letto è più attento al piacere di lei che a quello proprio (e se c’è un fluido in più, ben venga).
Il secondo tipo d’uomo è invece l’opposto. Preciso, in genere ben vestito, è molto autocontrollato e gestisce le sue emozioni con parsimonia, evitando di farsi troppo coinvolgere. Un tantino fobico, e anche un po’ ossessivo, può essere molto intelligente ma fare l’amore col ciclo lo disgusta, forse perché quel sangue gli ricorda le zone d’ombra e di dolore della nostra vita che lui tende un poco a rimuovere. Infine il terzo: l’uomo del compromesso, quello che, ricordando che in mezzo alle cose sta la virtù, opta per una scelta non radicale, fare l’amore nei giorni di fine ciclo. E’ un uomo moderato, che non ama gli estremi. Gestisce le sue emozioni con pacatezza filosofica, dandosi al punto giusto. Ha un buon controllo sulla sua realtà, ma sa anche lasciarsi andare quando si deve. Ecco perché sceglie l’opzione “Ferrarelle” e fa l’amore quando il ciclo sta scemando. Care donne, avete così una formidabile cartina di tornasole dell’uomo nelle cui braccia vi state gettando. Basta chiedergli “Ma tu col ciclo lo fai l’amore?” e a seconda della reazione saprete chi avete di fronte. Più semplice e rapido di cosi.
Pubblicato su Il fatto quotidiano del 26 ottobre 2015.