Quel che è certo è che nessun cattolico ha dato fuoco a quell’uomo, come pure i massacri di cattolici in Vandea e in Messico (solo per citarne alcuni) non furono un complotto della Chiesa, semmai di quell’organizzazione che per te non esiste.
Ai tre lettori rimasti potrà forse interessare quanto segue:
Non tutti conoscono la storia di un altro scatto importante della guerra americana in Vietnam, quella del monaco buddista Thic Quang Duc, che si diede alle fiamme a Saigon: avete visto questa immagine raccapricciante ovunque, dai film di Ingmar Bergman alle copertine dei dischi dei Rage Against the Machine.
Lungi dall’essere un gesto spontaneo, fu preparato con minuzia (come tutti i successivi suicidi politici per autocombustione in Vietnam) con tanto di comunicati stampa, appuntamenti ai giornalisti, servizio d’ordine di bonzi che impediva ai convenuti di gettare acqua sul povero uomo che si lasciava bruciare. Lo spettacolo di morte buddista – anche questa cosa dimenticata – era diretto ai cattolici, rei di avere troppa libertà e troppo potere (al Governo vi era Ngo Dinh Diem).
Era noto, inoltre, che i comunisti avevano infiltrato il clero buddista, mentre nulla potevano contro le fila cattoliche. L’esercito nazionale, per essere certo dell’anticomunismo dei suoi soldati, reclutava solo cattolici. Su questo contesto, il monaco mise in scena, preparando la performance con centinaia di colleghi, questo teatrino di lungimiranza politica. Più che chiedere diritti, più che protestare era impegnato in qualcos’altro: stava raccontando una storia, stava coinvolgendo il pubblico mondiale in una narrativa.
Storytelling, si dice ora nella stupida Italia dell’era renziana. Cioè,
manipolazione.
Il fotografo-giornalista inviato del New York Times, che stampò in prima pagina, vinse subito il Pulitzer. Quando il giornale finì sul tavolo di Kennedy, questi imprecò, e ordinò di risolvere la situazione in Vietnam, e cioè di detronizzare
il presidente cattolico Ngo, che fu poi braccato e ammazzato come un cane.
Il resto della storia lo conosciamo: il Vietnam divenne, per vietnamiti ed americani, un inferno. La manipolazione politica era riuscita alla perfezione.
I buddisti avevano vinto: distruzione del potere cattolico in un Paese che cattolico lo era a maggioranza. Il tutto, con una foto.Visto che in un altro post hai esultato per gli attuali massacri dei cristiani, pubblico anch'io una delle tante foto di questi giorni (
questi non si sono dati fuoco da soli):