Autore Topic: La dittatura femminista colpisce il campione mondiale dei pesi massimi di boxe.  (Letto 1369 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte: http://osservatoriogender.famigliadomani.it/il-gender-diktimi-tyson-fury/


Il gender diktat mette KO il nuovo campione mondiale dei pesi massimi Tyson Fury

Rodolfo de Mattei

Pubblicato il:

16 dicembre 2015

Il totalitarismo gender permette di odiare a senso unico e fa piazza pulita dei suoi oppositori

Il nuovo campione mondiale della categoria dei pesi massimi, Tyson Fury, barcolla sotto gli implacabili e violentissimi colpi del gender diktat. Il pugile britannico di 27 anni, dopo aver conquistato, lo scorso novembre, lo storico titolo, battendo ai punti il campione ucraino Wladimir Klitschko, è stato infatti travolto da una bufera mediatica, non ancora placatasi, per alcune sue dichiarazioni, giudicate “sessiste e omofobe”, rilasciate il 4 dicembre, durante il programma tv condotto da Victoria Derbyshire sulla BBC.

La polizia di Manchester, dove Tyson Fury risiede, ha addirittura aperto contro di lui un fascicolo per istigazione all’odio, facendo sapere che andrà a fondo della vicenda. Oltre alla denuncia, il pugile è immediatamente divenuto bersaglio delle armate omosessualiste, che, immancabilmente, hanno dato avvio ad una feroce campagna d’odio e di boicottaggio on-line nei suoi confronti. Sul sito “change.org” è stata avviata una petizione, che ha già raccolto oltre 138mila firme, per convincere la BBC a ritirare la candidatura del pugile dal premio “Sportivo dell’Anno”. Una posizione condivisa anche dall’ “Associazione dei Giornalisti Sportivi” che ha intimato a Fury di stare alla larga dalla prossima serata di gala della BBC.

Ma quali sono, nello specifico, le gravi colpe di Tyson Fury ?

I capi di accusa a lui imputati sono tre: il primo, consiste nell’aver liquidato con una battuta, ritenuta troppo “sessista”, la sua diretta rivale nella corsa come “Personaggio Sportivo dell’Anno”, la campionessa olimpica di eptathlon, Jessica Ennis-Hill, dichiarando:


“Brava, ha vinto un po’ di medaglie per la Gran Bretagna, e quando si mette un bel vestitino è ancora meglio, ma il posto migliore per una donna è la cucina, pronta a prepararmi una bella tazza di te. Ecco, questa è la mia opinione”.

Il secondo crimine di Tyson Fury è stato quello di ricordare, ironicamente, che la boxe è uno sport per maschi, affermando:


“Credo siano davvero molto carine quando ancheggiano sul ring con i loro cartelli”.

Ma la frase più grave di tutte, che gli è valsa l’inappellabile accusa di omofobia, è stato sottolineare come dopo la legalizzazione dell’aborto e dell’omosessualità, il prossimo passo, verso il baratro, sarà quello di rendere legale la pedofilia, dichiarando:


“I tre fattori che potrebbero determinare la fine del mondo? Legalizzare l’omosessualità, l’aborto e la pedofilia. Chi avrebbe mai detto negli anni Cinquanta o Sessanta che le prime due sarebbero diventate legali in molti paesi?“.

Una osservazione, tra l’altro, del tutto ragionevole e condivisibile, in quanto quegli elencati costituiscono passaggi logici e coerenti di un progressivo processo rivoluzionario.

La vicenda di Tyson Fury è inquietante e allo stesso tempo paradossale. Il totalitarismo gender permette infatti di odiare a senso unico e fa piazza pulita dei suoi oppositori. Il copione ormai è noto e ripetitivo, in nome dei principi-totem di tolleranza e non discriminazione, non si tollera e si discrimina chi la pensa diversamente dal diktat del pensiero dominante. Chi non si allinea ed osa provare a contraddire il dettame vigente, viene puntualmente messo alla gogna ed emarginato socialmente. Dunque, per assurdo, il vero odio è quello che viene scatenato dall’intollerante macchina da guerra omosessualista che impone ai suoi avversari la propria esclusiva ed ideologica visione della società.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline freethinker

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Re:La dittatura femminista colpisce il campione mondiale dei pesi massimi di boxe.
« Risposta #1 il: Dicembre 18, 2015, 10:38:41 am »
Tempo fa trovai per caso sul web questo brano,

Estratto discorso di V. Putin del 13 Settembre 2013 al Forum di Valdai:

"Un altro obiettivo per l'identità della Russia è legato agli eventi che hanno luogo nel mondo. Questo riguarda la politica estera e i valori morali. Possiamo notare come molti Paesi euro-atlantici stanno negando le loro radici tra cui i valori cristiani che sono alla base della civiltà occidentale.

Stanno negando i principi morali e la propria identità: nazionale, culturale, religiosa e perfino sessuale. Mettono in vigore politiche che pongono allo stesso livello delle numerose famiglie tradizionali, le famiglie omosessuali: la fede in Dio equivale ormai alla fede in Satana.

Questo eccesso di politicamente corretto ha condotto la volontà di qualche persona a legittimare partiti politici di cui l'obiettivo è promuovere la pedofilia. In molti Paesi europei, la gente non ha il coraggio di parlare della propria religione. Le vacanze sono abolite o chiamate diversamente; la loro essenza è nascosta, proprio come il loro fondamento morale. La gente cerca, aggressivamente, di esportare questo modello attraverso il mondo.
Sono convinto che questo apra una via diretta alla degradazione e al primitivismo che porteranno ad una profonda crisi demografica e morale.

Che cosa testimonia meglio di questa crisi morale se non la perdita della capacità a riprodursi? Oggigiorno, quasi nessuna nazione sviluppata è in grado di riprodursi, anche con l'aiuto dei flussi migratori. Senza i valori presenti nel cristianesimo e nelle altre religioni del mondo, senza gli standard morali che si sono formati per millenni, le popolazioni perderanno inevitabilmente la loro dignità umana. Consideriamo normale e naturale di difendere questi valori. Dobbiamo rispettare il diritto di ogni minoranza di essere differente, però, i diritti della maggioranza non devono essere rimessi in questione.
Allo stesso tempo, vediamo tentativi di rilanciare il modello standardizzato di un mondo unipolare e di confondere le istituzioni di legge internazionale e di sovranità nazionale. Un tale mondo unipolare, standardizzato, non ha bisogno di Stati sovrani, ha bisogno di vassalli. Storicamente, questo rappresenta una negazione dell'identità e della diversità mondiale donataci da Dio. La Russia è d'accordo con quelli che credono che le decisioni debbano essere prese collettivamente e non nel buio al fine di servire gli interessi di alcuni Paesi o gruppi di Paesi".

Ora, è chiaro perchè un certo occidente ce l'ha tanto con Putin? :doh:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Vicus

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Re:La dittatura femminista colpisce il campione mondiale dei pesi massimi di boxe.
« Risposta #2 il: Dicembre 18, 2015, 11:57:15 am »
Tyson si è giocato il premio Sportivo dell'anno e se non farà ammenda sarà anche censurato. Più che di omofobia bisognerebbe parlare di normofobia.

Il discorso di Putin non fa una piega. Femminismo, omosessualismo, gender, aborto e fisime "climatiche" sono parte di una strategia per la degradazione e l'affondamento di intere società.
« Ultima modifica: Dicembre 18, 2015, 12:07:55 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ReYkY

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Re:La dittatura femminista colpisce il campione mondiale dei pesi massimi di boxe.
« Risposta #3 il: Dicembre 18, 2015, 12:32:32 pm »
Grazie a stendardo e freethinker per gli ottimi contributi.
Che dire? Le voci contro i malthusiani satanisti non bastano mai.

Online Frank

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Re:La dittatura femminista colpisce il campione mondiale dei pesi massimi di boxe.
« Risposta #4 il: Dicembre 19, 2015, 11:41:28 am »
Citazione
Ma quali sono, nello specifico, le gravi colpe di Tyson Fury ?

I capi di accusa a lui imputati sono tre: il primo, consiste nell’aver liquidato con una battuta, ritenuta troppo “sessista”, la sua diretta rivale nella corsa come “Personaggio Sportivo dell’Anno”, la campionessa olimpica di eptathlon, Jessica Ennis-Hill, dichiarando:


“Brava, ha vinto un po’ di medaglie per la Gran Bretagna, e quando si mette un bel vestitino è ancora meglio, ma il posto migliore per una donna è la cucina, pronta a prepararmi una bella tazza di te. Ecco, questa è la mia opinione”.

Parole ironiche che in altri tempi sarebbero state normalissime...
Ma ormai viviamo in un'epoca in cui non si può più dir nulla nei confronti di donne, gay, lesbiche, trans, immigrati, ecc.


Citazione
Il secondo crimine di Tyson Fury è stato quello di ricordare, ironicamente, che la boxe è uno sport per maschi, affermando:


“Credo siano davvero molto carine quando ancheggiano sul ring con i loro cartelli”.

Non sono un amante della boxe, ma quel che dice Tyson Fury è vero: la boxe non è uno sport per femmine.
Come non lo è la lotta greco romana, che però, in questo caso, è rimasta esclusivamente maschile.
(Le donne praticano solo la lotta libera.)