Le femmine in questo paese non hanno gia' abbastanza privilegi, cosi' una deputata del PD (e di chi senno'?) ha pensato bene di istituire un fondo pubblico a garanzia del pagamento degli assegni divorzili, in modo che in caso di mancato versamento da parte dell'ex marito, la femmina mantenuta puo' attingere direttamente al fondo statale.
La notizia viene annuciata a tambur battente dal blog femminista del corriere:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/niente-assegno-da-un-ex-marito-violento-ci-pensera-lo-stato-ad-anticipare/?cp=1#comments_listSi noti i commenti, tutti di uomini incazzati neri per l'ennesimo sopruso antimaschile.
Il punto e': con un livello di tassazione come quello che c'e' in Italia, e' doveroso pretendere che lo stato si faccia capo di persone in difficolta' come disoccupati e divorziati poveri.
Gia'.
Ma in questo caso, lo Stato si limita a fare da garante per i pagamenti divorzili, restando fermo il diritto a rivalersi sul marito "moroso". Cioe' l'obbligo dei pagamenti resta sempre a carico dell'uomo.
Ecco perche' si tratta di una misura che e' antimaschile al 100%.