Rigiro la domanda: a che pro tenere in vita milioni di disoccupati improduttivi e che non consumano? Non sono complotti: la riduzione della popolazione umana a 500 milioni-1 miliardo è un programma alla luce del sole e... scolpito nella pietra, hanno anche posto una stele in Georgia:
Sono d'accordo: non c'è alcun bisogno di fare complotti, quando certi progetti possono tranquillamente passare con l'approvazione di tutti (o quasi).
Ricordo una storiella che raccontava un mio maestro (si, a quei tempi c'erano anche i maestri) alle elementari, un milione di anni fa:
Un giorno si presenta alla dogana tra due paesi un uomo con una carriola carica di stracci. Il doganiere gli chiede: "Cosa porti?"
E lui risponde: "Stracci". Il doganiere non si fida, e gli fa scaricare tutti gli stracci e li verifica uno ad uno poi, non trovando nient'altro, lo lascia passare.
Il giorno dopo, la scena si ripete identica il doganiere però si insospettisce e commentando, "a me non la si fa", ripete l'accuratissima ispezione senza trovare nulla. E, giorno dopo giorno, la stessa scena si ripete, sempre identica e sempre con lo stesso esito finale. Ma gli anni passano per tutti e un giorno, ormai vecchi, quel tale e il doganiere si ritrovano ai giardini, seduti sulla stessa panchina e si mettono a parlare del più e del meno; ad un certo punto il doganiere dice all'altro: "senti, ho sempre avuto il sospetto che tu facessi passare qualcosa di nascosto alla frontiera, ma non sono mai riuscito a scoprire nulla...ora puoi anche dirmelo: cosa nascondevi?" E l'uomo sorridendo risponde:"E' semplice: io contrabbandavo carriole"
Ora sta accadendo proprio questo: le cose più assurde e inverosimili, i progetti più demenziali passano tranquillamente come elementi di progresso, come cose buone e desiderabili.
Semplicemente una decina di anni fa, chi avesse proposto di insegnare cose come la teoria gender nelle scuole sarebbe stato portato di corsa alla neuro, tanto per fare un esempio
Quello che non manca mai di stupirmi è la velocità con la quale troppi sembrano conformarsi ad ogni fesseria che i media veicolano, ma forse a questo c'è una risposta.
Mi sono fatto l'idea, potrei sbagliare, che la cosa che più spaventa gli occidentali di oggi sia l'idea di poter essere considerati non abbastanza moderni, non abbastanza progressisti, non abbastanza aggiornati, quando non (orrore!) retrogradi, vecchi. Cosa che, se ci pensiamo un momento, non ha senso: se si vuole costruire il futuro, bisogna guardare attentamente il passato; per secoli gli uomini hanno costruito cattedrali (ma non solo) opere delle quali sapevano che non avrebbero mai visto il compimento nella loro vita, proprio perchè erano capaci di vedere le cose più in prospettiva.
Gli uomini del passato avevano un legame molto forte con la terra, la quale ha dei ritmi precisi (le stagioni) e impone delle regole: c'è un tempo per arare e uno per potare, è così da sempre.
Non a caso, la prima cosa che ha fatto l'era post-rivoluzione industriale è stato troncare il collegamento tra l'uomo e la terra attraverso l'inurbamento, con tutte le sue nefaste conseguenze. Da notare che il contadino che lasciava la terra per andare a fare l'operaio in fabbrica lo faceva per “progredire”, era considerato “moderno”, al passo coi tempi, eccetera.
Dopo la distruzione del legame tra l'uomo e la terra, è venuta quella tra l'uomo e la donna...sempre per il progresso, s'intende!