TAGS: FATTORI DI RISCHIO, DIABETE MELLITO, MALATTIA CORONARICA, FATTORI DI GENERE, DIABETE MELLITO DI TIPO 2, AMERICAN HEART ASSOCIATION (AHA) , DIFFERENZE DI GENERE
Le donne con diabete di tipo 2 hanno il doppio delle probabilità di sviluppare la malattia coronarica rispetto agli uomini,
e hanno anche bisogno di un'attività fisica più intensa e frequente per ridurre il rischio di ictus e di infarto, secondo una
nuova linea giuda dell'American Heart Association (Aha) pubblicata sulla rivista Circulation. «In generale maschi e
femmine hanno tassi di incidenza sovrapponibili per diabete di tipo 2, ma le malattie cardiovascolari possono essere più
letali nelle donne di quanto lo siano per gli uomini» esordisce Judith Regensteiner, presidente del gruppo di esperti che
hanno preparato il documento e direttore del Centro per la ricerca sulla salute delle donne alla Scuola di medicina
dell'Università del Colorado a Denver. «Alcuni fattori di rischio per malattie cardiache e ictus colpiscono le donne in
modo diverso rispetto agli uomini» aggiungono gli autori, sottolineando che le pazienti con diabete di tipo 2 hanno
attacchi cardiaci in età più precoce dei maschi, e che il loro tasso di mortalità è più frequente.
Le donne, inoltre, sono anche meno propense a sottoporsi a procedure come l'angioplastica o il bypass coronarico;
hanno meno probabilità di assumere farmaci ipocolesterolemizzanti o antipertensivi; sviluppano diabete di tipo 2 anche
sulla base di differenze di genere, come nel caso del diabete gestazionale o della sindrome da ovaio policistico. Il
documento Aha rileva inoltre che le ispaniche e le afro-americane con diabete di tipo 2 sono a rischio di malattia coronarica e ictus in modo
sproporzionatamente elevato rispetto ai diabetici maschi.
«Ma le donne con diabete di tipo 2 beneficiano più degli uomini di una dieta salutare e
una maggiore attività fisica» riprende Regensteiner, sottolineando tuttavia che l'esercizio fisico deve essere più intenso e frequente. Secondo gli
autori molto è stato fatto, ma servono ulteriori ricerche per chiarire i motivi per cui le donne reagiscono in modo diverso ad alcuni farmaci, e perché
il rischio di morte cardiovascolare è maggiore tra le minoranze etniche.
«Per ridurre le diversità di genere nei diabetici dobbiamo capirne le ragioni
biologiche e fare prevenzione cardiovascolare in entrambi i sessi senza disparità» concludono gli autori.Circulation. 2015. DOI:10.1161/CIR.0000000000000343
http://circ.ahajournals.org/content/early/2015/12/06/CIR.0000000000000343.longpiù che il diabetologo, urge lo psichiatra