Autore Topic: Giuseppe De Lorenzo:Il silenzio delle femministe sulle violenze degli immigrati.  (Letto 1213 volte)

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Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/politica/silenzio-delle-femministe-sugli-stupri-degli-immigrati-1210619.html


Colonia, il silenzio delle femministe sulle violenze degli immigrati



Dalla Boldrini alle femministe del Pd, tutte hanno paura a dire che i violenti erano immigrati. Per timore di dare ragione alla destra

Giuseppe De Lorenzo  - Mer, 06/01/2016 - 23:05

Nemmeno il numero elevato di donne violentate nella loro intimità, nemmeno l'indignazione della pubblica opinione, niente di quello che è successo a Colonia è riuscito a scalfire il muro dell'incoerenza delle femministe nostrane.

Laura Boldrini e Concita De Gregorio


Mille uomini, di origine mediorientale, hanno violentato e derubato oltre 100 ragazze nella notte dei Capodanno. Ma loro non parlano.

Anzi, è bene specificare. A farlo sono stati 1000 immigrati, profughi, clandestini. Bisogna essere chiari, perché le femministe italiane vivono in questi giorni un dramma interiore che le distrugge. Sono divise tra l'accoglienza-a-tutti-i-costi e la difesa dell'integrità delle donne, dell'emancipazione, della libertà femminile. Su questi bei propositi hanno fatto una legge, quella sul femminicidio, di dubbia utilità ma dal forte impatto mediatico. Eppure, si dimenticano di condannare ad alta voce gli stupri degli immigrati. Perché? Cosa le ferma?

Semplice, il buonismo. O chiamatelo come volete. Ovvero il rischio di dar ragione ai beceri della destra, ai populisti che da anni mettono la politica di fronte al problema - evidente - dell'integrazione degli altri popoli, delle culture diverse. Di quella islamica in particolare. Che in molti casi ha con la donna una relazione offensiva, lesiva dei dirititti, barbara. Come si può scindere le violenze di Colonia dagli stupri di Boko Haram, dalle violenze dell'Isis, dalle schiave Yazide e dall'imposizione del burqa? Non si può. Sono principi e modi di comportamento che superano le barriere e arrivano sulle nostre coste. Immutati. E poi si manifestano nelle nostre strade, nelle nostre periferie.

Pur di non dire che a mettere le mani sui seni e tra le gambe di quelle ragazze tedesche sono stati degli immigrati, le attiviste tutte preferiscono cucirsi la bocca. Quando invece occorrerebbe raccogliere gli avvertimenti di chi dice da tempo che ad integrarsi deve essere lo straniero e non un intero popolo adattarsi ai desideri di chi arriva in Occidente. Tace la Boldrini, che nel discorso di insediamento da Presidente della Camera aveva ricordato il suo impegno contro la violenza sulle donne. Quella volta era scattato l'applauso unanime dell'Aula. Oggi, invece, la Presidente ha scelto l'oblio.

Dire che aveva ragione Salvini fa male. Essere d'accordo con la Meloni, pure. E' dalla parte del giusto anche la Santanché, che ha definito i fatti di Colonia "un atto di terrorismo contro le donne". "Hanno dimostrato bene il loro concetto del femminile - ha aggiunto - e cioè che non sono persone ma oggetti. Come si può dialogare con chi non rispetta le persone? Dove sono le donne del Pd e le femministe? Il loro silenzio è assordante".

L'unica ad uscire dal coro del silenzio è stata Lucia Annunziata. Che sul suo blog ha riconosciuto come "il rapporto dell'Islam con le donne è un tema devastante, intriso di violenza e di politica", ha messo in dubbio che tutti i migranti arrivati in Europa siano davvero in fuga dalle guerre, ha chiesto "barriere successive per fare dell'ammissione in un paese un lavoro di integrazione". Peccato che il suo sia un risveglio tardivo. Le aggressioni di Colonia, per l'Annunziata, sarebbero il "primo episodio di scontro di civiltà". Ma non è così. Ce ne sono stati altri. Solo che sono rimasti fuori dalla porta dei salotti radical-chic.

La direttrice chiede alle femministe di iniziare una discussione sull'immigrazione per "evitare che la giustissima accoglienza di chi ha bisogno diventi la vittoria di Pirro della nostra sicurezza e indipendenza". Ma è già tardi. Oggi sarebbe bastato stigmatizzare le violenze degli immigrati. Condannare quello che è un attacco non solo alle donne, ma al modo di essere dei Paesi che accolgono, cioè dell'Europa.

Invece è prevalso il silenzio. Colpevole.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Non so se sia tutto vero oppure no, poiché non mi trovavo in Germania,* in ogni caso riporto il commento di Luigi Farinelli pubblicato su il Giornale.

Citazione
Luigi Farinelli
Mer, 06/01/2016 - 22:04

Le femministe (e i femministi) stanno in silenzio perché da decenni accusano il maschio occidentale di essere violento per natura, estendendo l'accusa ad ogni epoca storica; di converso sono pure visceralmente terzomondiste. Nei Paesi scandinavi, decenni di governi socialdemocratici e femministi hanno creato una situazione simile all'attuale già da molti anni: gli abitanti autoctoni di certe città sono ormai in minoranza rispetto agli immigrati e stupri e violenze hanno raggiunto cifre elevatissime tanto che una psicologa norvegese ha accusato il femminismo di "avere devirilizzato a colpi di gender il genere maschile, solitamente preposto alla difesa di una nazione e provocato l'invasione immigratoria senza regole. Ora le donne norvegesi si mettano il velo perché l'hanno voluto loro!". Ma di questi fenomeni state tranquilli che i "giornaloni" del pensiero unico e la Boldrini non faranno mai parola.

* Nell'articolo si parla di "donne violentate",
Citazione
hanno violentato e derubato oltre 100 ragazze nella notte dei Capodanno
mentre in realtà bisognerebbe scrivere (se così è stato) "hanno molestato", che non è esattamente la stessa cosa.
In altri articoli ho pure letto che una donna sarebbe stata realmente violentata: da uomo seguito a chiedermi come sia stato possibile.
Mi spiego meglio: tralasciando il fatto che si trovavano in un luogo pubblico (...), quanti tra di voi si ecciterebbero (in pubblico) di fronte a una donna che non ti vuole, urla e si dimena ?
Secondo me nessuno
Idem per il sottoscritto.