Autore Topic: la storia del Femminismo, di Walter Kaner  (Letto 36288 volte)

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Offline Animus

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #75 il: Aprile 17, 2011, 21:06:58 pm »

Va bene, allora grazie, grazie, infinitamente grazie per tutte le gentili concessioni che ci avete fatto. Mi inchino alla magnanimità di tutti gli uomini che mi hanno permesso di nascere crescere e muovermi liberamente su questa terra.
Così va meglio?

Si, va meglio ma non  basta.
Devi anche dirci quali sono i privilegi femminili che dovrebbero essere aboliti.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Guit

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #76 il: Aprile 17, 2011, 21:15:45 pm »

Va bene, allora grazie, grazie, infinitamente grazie per tutte le gentili concessioni che ci avete fatto. Mi inchino alla magnanimità di tutti gli uomini che mi hanno permesso di nascere crescere e muovermi liberamente su questa terra.
Così va meglio?

Guarda che noi non stiamo in polemica con te. Stiamo in polemica col sociale.
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Offline Salar de Uyuni

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #77 il: Aprile 17, 2011, 21:16:19 pm »
Citazione
non rispondo agli insulti e alle provocazioni gratuite. evidentemente ho troppi pochi neuroni per farlo.
ah e non sarò mai così stupida da mandare all'aria un matrimonio, su questo puoi contarci.
Saluto anche te, Salar

Non rispondi,d'altronde chi pensava che avresti risposto?
Quando mai una femminista ha mai risposto alle nostre domande?
Sia mai...
Sono solo insulti e provocazioni gratuite...
E ci manca solo che dobbiamo pagare pure per quelle :D

Vattene pure col naso all'insù...E MI RACCOMANDO SENZA RISPONDERE,E' COSI' CHE UNA VERA SIGNORA FA VEDERE CHE E' OFFESA...
Che cattivi,che siamo stati,a spiattellarle di fronte la realtà,I NOSTRI DRAMMI,LE DISCRIMINAZIONI CHE SUBIAMO QUOTIDIANAMENTE...
Vattene pure via,col naso all'insù e la coscienza pulita...
Oh sì è proprio pulita...
C'è il femminicidio già,quanti uomini si sono suicidati per false accuse?

Leggi un pò qui:
''EDUARDO DEL CAMPO

E’ un tipo bonaccione, però stamattina sembra molto arrabbiato. E’ un’irritazione che non nasconde e che dura da cinque anni: il tempo da cui è in vigore la Legge Organica di Protezione Integrale contro la Violenza di Genere.  Senza timore di ciò che dirà la gente, incolpa della “stigmatizzazione” di migliaia di uomini detenuti in virtù della legge per la “dittatura”del “femminismo radicale”. O del “nazifemminismo”.
Lo dice che dall’altro lato della sua scrivania, dove spiccano le foto di sua moglie e delle due figlie ed alcuni disegni di bambini sulla parete. Glieli hanno regalati i bambini, spesso ostaggi di separazioni conflittuali: ciò di cui si occupa qui.
Chi parla con tanta veemenza contro l’”ingiustizia” di questa legge – Francisco Serrano Castro, nato 44 anni fa a Madrid e cresciuto dagli 11 anni a Siviglia – non è un marito maschilista, pieno di risentimento ed ignorante, che passava di lì, ma il responsabile della Corte della Famiglia 7 della capitale andalusa. Un giudice che in 11 anni ha emanato circa 20.000 fra ordinanze e sentenze, ed è stato insignito dall’Associazione di Assistenza Donne Stuprate o dalla Pro-diritti del fanciullo (PRODENI) per la sua difesa di maltrattati e minori.
Ma Serrano – che presiede anche l’associazione multidisciplinare per la ricerca sull’alienazione genitoriale (Asemip), incentrata sulla manipolazione esercitata dal genitore (maschio o femmina, sottolinea) nel mettere i bambini contro l’altroa” – dice che questo curriculum non ha impedito che lo si trattasse come “il giudice pazzo”, dal momento che ha deciso di “metterci la faccia” e di denunciare una realtà sottaciuta: che il governo ha omesso di divulgare, a partire dal 2007, il numero di uomini morti per aggressione della loro moglie. Inoltre, Serrano sostiene che una parte dei 3.716 uomini suicidi nel 2006 – rispetto alle 2.753 donne – lo sono stati per effetto della Legge “discriminazione” della Legge contro la Violenza di Genere” (approvata all’unanimità il 28 dicembre 2004 e che ora il governo intende riformare). Altre fonti danno la cifra esatta: 630 uomini si sono uccisi quando erano in crisi con le loro partner.
Sostiene il giudice che questa legge, che ha portato al “totalitarismo”, mescola nello stesso calderone i machisti maltrattanti con gli uomini – compresi i “buoni genitori, buoni mariti, brave persone” – che hanno commesso un crimine o una singola’infrazione nel corso di una controversia con la partner, ma non hanno un rapporto di dominio su di essa. Questa situazione ha causato un “olocausto sociale” perché, dice – citando il giovane accusato per errore, a Tenerife, di aver violentato e ucciso la figlia della sua fidanzata – si arresta e si connota come abusante ogni accusato.
“Migliaia di uomini sono stati arrestati per il solo fatto di essere uomini, dopo una denuncia di abuso. Quante donne sono state arrestate per falsa denuncia? Nessuna”, dice Serrano. “Le donne con l’occhio gonfio della foto esistono, ma sono l’1% . Ciò di cui ci si dovrebbe preoccupare è quella dall’occhio gonfio che non si espone, quella che soffre di vero sfruttamento, violenza e paura, ma non si
azzarda a denunciare”. E sfida il Governo e il Ministro della Parità a discuterne con lui. “In privato, i membri del PSOE e del PP mi dicono che ho ragione, ma che non lo possono dire “.
Dice il giudice che vengono usati dati “parziali” e che, mentre si registrato e pubblicizzano le statistiche delle donne vittime di violenza maschile, si “nascondono”, non si registrano o non si dà pubblicità ai dati sugli uomini morti per mano dalle loro partner o ex partner. Che la legge sta causando danno non indagando sulle migliaia di uomini accusati ‘ingiustamente’. La sua critica si spinge oltre: “Quest’anno
hanno già ucciso 51 donne (fino al 3 dicembre) e 30 uomini, però non si registra ufficialmente. Coloro che vogliono sapere, dice, devono ricorrere, come lui, ad internet ed alla stampa.

DONNE, sì; uomini, NO

Perché i decessi di donne, sì, e gli uomini, no? Su cosa si basa il giudice per sostenere una affermazione così grave? Serrano ha detto che il Ministero dell’Interno precisava fino al 2006 nel suo Annuario statistico il numero delle assassinate… ed anche degli assassinati. Nel 2002 morirono 55 donne per mano del coniuge; 65 nel 2003; 61 nel 2004, 53 nel 2005, 54 nel 2006. In quegli anni, gli uomini uccisi dalle loro partner o ex partner sono stati 16, 13, 9, 15 e 12. Circa uno per ogni cinque assassinate. Rispetto a questi dati ufficiali rilasciati nel 2006, i 30 uomini uccisi quest’anno sembrano un’esagerazione.
Se s’includono le donne e gli uomini che sono stati uccisi da altri parenti , i dati relativi alla violenza domestica aumentano proporzionalmente di più per gli uomini:
77 morte e 49 morti nel 2002, 84 e 49 nel 2003, 79 e 31 nel 2004, 71 e 56 nel 2005, 78 e 37 nel 2006.
A partire dal 2007, l’Interno non pubblica più questi dati nel suo sito web sulla violenza domestica suddivisi per sessi. Però, mentre il Governo non riesce a pubblicare, almeno in luoghi facilmente accessibili, i dati sugli uomini, si continua a divulgare – dice Serrano – la violenza contro le donne. Il registro degli omicidi si può consultare nel sito web del Ministero della Parità. Assicura il giudice che ci
sono molti uomini che patiscono gravi conseguenze dall’essere “falsamente” accusati di abuso, anche il suicidio; ma non si conosce il reale impatto della – dice – ingiusta “generalizzazione” della pena perché non ci sono agenzie che la analizzano . Torna a citare l’Annuario 2006 dell’Interno persottolineare (p. 292) che quell’anno si suicidarono 3.716 uomini, rispetto a 2.753 le donne. Egli è convinto che una parte dei suicidi è dovuta al trauma per il trattamento “discriminatorio” subìto nel processo di separazione: uomini che hanno perso la casa e la custodia dei figli per un’accusa, insiste, ingiusta.
Ancora una volta, ribadisce, mancano studi per comprovare la sua teoria. Anche se i numeri svelano la realtà. Nel 2005 si suicidarono 3.867 uomini e 2802 donne, secondo l’annuario di quell’anno dell’Interno. Questo ministero non ha pubblicato i dati sui suicidi nel 2003 e nel 2004, ma per quelli del 2002, prima della Legge contro la Violenza di Genere. Quell’anno si tolsero la vita 3.563 uomini e 1.867 donne. (Da allora, quelli che si sono Viagra Without Prescription differenziati sono stati i suicidi femminili; il tasso di quelli maschili non è cambiato in modo significativo prima e dopo la legge).
Il giudice afferma che la maggior parte dei casi classificati come violenza di genere sono in realtà conflitti fra uguali nel conflitto di una separazione, e che la maggior parte degli uomini trattati come abusanti non lo sono. Prende i processi di violenza di Genere di Siviglia come un esempio per denunciare che si trasmette una visione “distorta” dell’abuso. Nel 2008, secondo la Procura Superiore dell’Andalusia, sono stati avviati 9.814 procedimenti. Su queste 10.000 denunce circa, sono state emesse 1.010 sentenze, 395 condanne, 412 assoluzioni e 203 condanne a norma. Un 90% delle denunce sono stati archiviate o si sono concluse con l’assoluzione.
Critica, tuttavia, che un rapporto pubblicato questo ottobre dal gruppo di esperti ed esperte del CGPJ sull’attuazione della Legge contro la Violenza di Genere, sull’incidenza delle accuse false (lo studio ha detto che se ne trova solo 1 su 530 sentenze analizzate), sia stato utilizzato in modo “settario”, volto a far credere che le condanne siano la maggioranza ra gli imputati. Secondo lo studio, il 84,91% delle sentenze sono state condanne: il 59,33% di maltrattamento Occasionale, il 21,78% per minacce lievi, 10,22% per violazione dell’ammonimento cautelare ed il 6,28% per maltrattamento abituale. In 388 casi è stata inflitta la reclusione.

MINORANZA DI CONDANNATI

Serrano sostiene che, se si prendessero in considerazione le denunce archiviate o rigettate, si percepirebbe come i condannati sono la minoranza e che i casi in cui vi è quello che si considera come inconfondibile e sistematica dominio maschile rappresentano “meno dell’1% di tutte le denunce”.
Egli sostiene che dire quel che dice è da “progressista”, e riassume la sua proposta, sviluppata nel suo libro “Divorzio senza traumi”: passare dalla “criminalizzazione” in àmbito penale del conflitto coniugale ad un maggiore impegno nella mediazione e conciliazione. O modificare la formulazione dell’articolo 1 della legge: invece di dire che la violenza di genere è quella che la donna patisce “COME” espressione delle relazioni di potere degli uomini (il che “presuppone che ogni relazione tra un uomo e una donna è impari e che questa è inferiore per il fatto stesso di esserlo” ), la definisca come la violenza che subisce “QUANDO” è espressione, ecc., precisando così che è violenza sessista solo quella che si verifica nei casi concreti in cui esiste una posizione dominante e prevaricazione nella coppia.
Spiega: “Una legge che impone la pena contro l’uomo solo per il fatto di essere tale è altrettanto discriminatoria di una legge sulla prevenzione dei rischi professionali che non proteggesse le donne perché rappresentano solo il 5% dei 1.100 lavoratori morti nell’arco dello scorso anno”.
Non è la sola voce autorevole. La protesta del giudice Serrano converge con la giudice di Barcellona Maria Sanahuja e con il Giudice della Violenza contro la Donna, di Jaén, Miguel Sanchez Gasca, fra gli altri. Già nel 2005, Sanahuja assicurò che molte donne utilizzavano la denuncia per ottenere vantaggi nel divorzio. Venerdì scorso, il giudice Gasca negava ad un padre l’affido condiviso dei suoi figli. Ma la donna aveva denunciato suo marito per violenza solo perché sapeva che egli aspirava all’affido condiviso; ha pensato: “Forse sarebbe stato più appropriato concedere l’affidamento al padre”.
La legge per il giudice Serrano, è cieca.  Basta togliere la potestà genitoriale ad un giovane che abbia ucciso la sua ragazza.  Dice che questo “sì” che è un chiaro esempio di maltrattamento, discriminazione e potere dominante.''
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #78 il: Aprile 17, 2011, 21:17:11 pm »

ti consiglio di leggere l'articolo per intero e non fermarti solo al titolo.


risposta alquanto presuntuosa la tua che dovresti motivare.
avendolo postato io , non credi che l'abbia già letto?

si parlava di differenza di stipendio e questa ricerca risponde puntualmente.

se hai altro da contestare,  esplicita .
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/

Offline Guit

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #79 il: Aprile 17, 2011, 21:18:52 pm »
E comunque se uomini e donne si ringraziassero del passato invece di accusarsi la guerra dei sessi non esisterebbe.

Ma solo dire una cosa del genere è considerato negazionismo da certi femminismi, che nessuno si occupa di contrastare tranne noi.

Perché per contrastarlo si deve essere uomini e maschi, senza percepire questo come un marchio d'infamia.

Bensì come una specificità in dialogo col resto del mondo.
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Online fabriziopiludu

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #80 il: Aprile 17, 2011, 22:30:26 pm »
Alcuni, ad esempio W. Farrell, fanno presente che la donna è uno dei pochi esempi di "vittima" che ha sempre vissuto meglio e più a lungo del suo "oppressore".  I dati sembrano dimostrare proprio questo.
....Prima le donne e i bambini...
-la donna vive in media 7 anni in più
-i mestieri usuranti sono tutti a carico dell'uomo
-sul territorio nascono un pò più maschi che femminucce, ma dopo i 40 anni il rapporto si inverte (i maschi muoiono prima per infortuni, malattie, etc.)
-etc...

..a sto punto perchè gli uomini sarebbero "un gradino sopra le donne"?


Vari gradini sotto!!!! Questa è la verità!!!!

Offline Red-

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #81 il: Aprile 17, 2011, 22:36:32 pm »
FabrizioPiludu ha idee tutte sue, io mi dissocio da quest'ultima quassù: in natura non siamo nè sotto nè sopra, siamo soltanto diversi sotto alcuni (molti?) aspetti.

"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Online fabriziopiludu

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #82 il: Aprile 17, 2011, 22:51:18 pm »


non parlo di genetica, sai cosa me ne viene a me di morire 7 anni dopo di te? e i mestieri usuranti tipo la manovia ormai sono fatti anche dalle donne.
Un gradino sopra perchè per decenni la legge è stata tutta al maschile.
pensa solo allo ius corrigendi o allo stupro considerato reato contro la morale e non contro la persona e poi il salario perennemente inferiore (cosa che accade tutt'ora)... insomma, perchè mi fate ripetere cose che sono di un'evidenza palmare?

Ma cosa stai DICENDO!!!?? Ma che evidenza PALMARE!!!!???
La Legge tutta al maschile te la sei sognaTA DI NOTTEEEEEEE!!!!!!?????????
Tra gli Aztechi, lo stupro veniva punito CON LA MORTE!!!!!!???????

In Italia, reato contro la persona, o contro la morale, SEMPRE REATO ERA!
Invece, MAI hovisto donne condannate adeguatamente, DUNQUE....
Dov'era la Legge al maschile!!!?? Se le Leggi fossero state al maschile, ma sul serio, avrei visto donne impiccate ai rami degli alberi dei Viali!!!
In realtà, la Legge è sempre stata ANTIMASCHILE! ANTIMASCHILE!!!!!!!!!!!!!
Per esempio, lo stupro è considerato, da oltre 60 anni, Crimine di Guerra punito molto severamente!!!
Invece, se, durante la Guerra, le donne si divertono a dar le botte agli uomini, ti sembra considerato Crimine!!!??
Gli uomini vengono considerati - e venivano considerati - peggio che degli animali!!!!

Online fabriziopiludu

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #83 il: Aprile 17, 2011, 22:56:22 pm »
Le ragazze dell'Est.
IO le ho viste fare la fila davanti agli Uffici Reclutamento delle SS.
Rendere reali sugli uomini le proprie fantasie!!!

Ballare, ebbre di vodka ed arrosto, sugli uomini gementi!!!!
Coi capelli unti di burro, puzzavano di concime.

Le ausiliari Ucraine che lavoravano sotto la dipendenza dell'Einsatzgruppen C.

Offline Red-

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #84 il: Aprile 17, 2011, 22:57:51 pm »

perchè non siamo una specie in via d'estinzione a cui creare delle riserve dove fare le capriole.
Scusa ma non capisco cosa c'entrino le riserve.
A voler essere obiettivi, c'è che viviamo in una società guidata da un gruppo di persone (parlamento, etc.). Ebbene, se la rappresentanza è soltanto di un sesso, allora è lecito obiettare che la guida possa essere "di parte". Allora ci possono essere due soluzioni: 1-spingere le donne a far politica; 2- fare le quote rosa in parlamento e nei luoghi di rappresentanza.
Ma c'è che alla donna la politica non interessa, perchè è un terreno in cui il confronto è particolarmente duro e impegnativo, e lei non se la sente .
Allora se non funziona il primo metodo, si dovrebbe procedere col secondo, cioè le quote rosa.
Ma perchè molte e molti non vogliono le quote rosa?
A prescindere da quella che in apparenza è un "voler raggiungere la cima in elicottero, mentre gli altri vanno a piedi", c'è che le quote rosa pongono un serio problema di uguaglianza vera, cui presto o tardi qualcuno potrebbe arrivare. Perchè se le quote rosa vanno bene in parlamento, nei CDA e negli uffici (etcetera), allora secondo giustizia vanno imposte anche nei cantieri, tra i catramisti, nei turni in fonderia.
Ed è qui che poi "casca l'asino".
Perchè o siamo uguali e facciamo le cosa secondo uguaglianza, oppure, come dice da sempre Uomini3000, non siamo uno al di sopra dell'altro ma siamo diversi, e tale differenza va valorizzata, soppesata e "perequata" al meglio.
Quindi, se uno muore in cantiere, che l'altra accetti qualche "compensazione" da parte sua. Oppure che muoia anche lei in cantiere. Ma dove sbaglio, FrancaViola, secondo te!?
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Online fabriziopiludu

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #85 il: Aprile 17, 2011, 23:15:02 pm »
OFF TOPIC
"Riserve dove far le capriole"!!!!???
In realtà, nelle Riserve Indiane, c'era poco da far le capriole!!!
Chiuso OFF TOPIC!

C'è poi da considerare che le balie avessero riduzioni sulle tasse.
Che le Lavandaie di Parigi abbiano ottenuto da Napoleone il ripristino del Martedì Grasso come Festa Nazionale,
che ci fossero più monatte che monatti.

Offline renato.dg

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #86 il: Aprile 17, 2011, 23:55:01 pm »
carino il video però non dice una cosa determinante: che il femminismo è ingnorante e rifiuta in qualsiasi modo di studiare il passato come un susseguirsi di eventi storici e non solo culturali.Il femminismo interpreta il passato con gli occhi delle donne della  società post industriale in modo ideologico.Il femminismo sostiene che la schiavizzazione della donna, di tutte le donne occidentali sia stata tale per volontà maschile mentre nel pregiudizio assoluto non capisce e ignora che la vita dell'era pre '900 era basata sulla vita agricola e artigianale e tutto era diverso.Ci si sposava presto si facevano figli presto se ne facevano tanti perchè nonnc'era il preservativo e non si conosceva nulla di ciclo.Le femministe ignoranti e piene di odio quali sono ( cioè un sacco di donne) invece dicono che le donne facevano tanti figli perchè erano le macchine da riproduzione della voglia sessuale e prolifica maschile."Non siamo piu le vostre macchine da riproduzione" è quello che mi ha risposto una tizia in un blog "sorelle d'italia" ad una mia osservazione diversi anni fa.
Nella società contadina e artigianale esistita fino alla prima guerra mondiale  i campi e le botteghe erano i principali lavori e lavoravano anche le donne.le donne hanno sempre lavorato anche in lavori faticosi, ma hanno sempre lavorato, i lavori di un tempo erano nell'ambito artigianale e contadino.L'analfabetismo fino alla prima guerra mondiale in tutta europa è stato altissimo.
Il femminismo sostiene che la donna è stata schiavizzata perchè non lavorava  e stava in casa a curare i figli.In realtà la donna ha sempre lavorato e soprattutto l'unico vero motivo per cui oggi fanno le biologhe e le dottoresse non è che si sono liberate, ma perchè è finita la società contadina con l'avvento dei motori a scoppio e l'elettricità.Questo è l'unico motivo che ha permesso la emancipazione culturale di uomini e donne.
In ultimo quando dicono che le abbiamo schiavizzate come maschi a essere macchine da riproduzione, diconono solo una gran cattiveria che inganna solo i fessi (maschi ) che ci credono.Oltre ad essere delle gran ignoranti in senso letterale in storia non  dicono che per una donna la maternità è un desiderio fisiologico come per noi maschi lo è il sesso.Non dicono che per una donna avere un figlio è la cosa piu bella che ci sia e non poche donne vogliono piu di 2 o tre figli.
E' falso che una donna perchè stava in casa a crescere i figli era schiavizzata dal marito.
E' falso che la donna si sia emancipata culturalmente perchè si è liberata dalla tirannia maschile
E' falso che sono state le macchine da riproduzione a servizio del marito tiranno per i motivi di cui sopra.
E' falso che le donne non hanno mai lavorato e gli è stato impedito.Facevano lavori piu umili di quelli odierni come la stra grande maggioranza degli uomini.
E' vero che il femminismo interpreta in passato ingorando completamente qualsiasi ragionevole interpetazione storica e interpretano il passato solo su un pregiudizio ideologico veramente incarnato e profondo secondo cui la natura maschile è malvagia verso la donna e dal quale pregiudizio discende tutta la dottrina femminista.Questo pregiudizio è veramente una convinzione e non intendono assolutamente rinunciarci.

IN ultimo come corollario alle cose dette , non escludo che ci siano stati effettivamente mariti tiranni o padri tiranni , non lo escludo assolutamente e in una certa percentuale minore ci sono stati.Ma un conto è dire che il 5-10% degli uomini sono stati tiranni un conto è dire che il 100% degli uomini è stato ed è un tiranno, questo vuol dire che la natura maschile è malvagia e difatto è quello che sostiene il femminismo.
« Ultima modifica: Aprile 18, 2011, 00:06:56 am da renato.dragonetti »
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Offline FrancaViola

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #87 il: Aprile 18, 2011, 02:25:17 am »
Va bene tesori miei, ho capito, siete incazzati.
Però voi siete 85 e io una sola, non ho tempo nè voglia di stare a rispondere a tutti.

Il mio consiglio è: smettete di frequentare i forum dei collettivi femministi più assatanati d'italia, risolvete i vostri problemi personali e, in alcuni casi, smettete di drogarvi. A tal proposito, FabrizioPiludu ti prego dimmi di che roba ti fai perchè la voglio provare anche io.

Una volta fatto questo, guardatevi intorno. Il mondo vi sorride. Là fuori è pieno zeppo di donne che non vi odiano, mettetevi sù una cazzo di canzone e guidate finchè non vi si libera completamente la mente. Quando tornate a casa cucinatevi il vostro piatto preferito, poi accendete il pc e abbandonate questo forum, perchè vi fomentate a vicenda e questo non è bene per i vostri fegati.

Vi lascio in regalo una canzone
è stato un piacere interloquire con voi tutti.

stay human!

Offline FrancaViola

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #88 il: Aprile 18, 2011, 02:26:25 am »

Offline Cassiodoro

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #89 il: Aprile 18, 2011, 06:49:08 am »
Citazione da: FrancaViola
....
Chissà cosa ti ha spinto in questo forum, oltre alla voglia (e superbia) di dare consigli non richiesti e non necessari.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"