Autore Topic: la storia del Femminismo, di Walter Kaner  (Letto 36304 volte)

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Online Cassiodoro

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #45 il: Aprile 17, 2011, 15:20:18 pm »
Citazione da: FrancaViola
I diritti che abbiamo introdotto sono questi, per esempio.
 legge n. 151 del 19 marzo 1975. il Codice civile stabilisce che: i due coniugi hanno diritti e responsabilità uguali e sono ambedue titolari della patria potestà; vecchi istituti come la dote e la separazione per colpa vengono aboliti, spariscono il capo famiglia e lo ius corrigendi; i beni acquisiti durante il matrimonio sono di entrambi e la donna ha il diritto di conservare il proprio cognome, a cui si aggiunge quello del marito.
Per evitare questo bastava non sposarsi, per le femmine. Oggi che le leggi sono a svantaggio del maschio, i giovani maschi sembra l'abbiano capito, e si sposano sempre meno e sempre più tardi. Ma così sono tacciati dalle femmine di non "sapersi prendere le proprie responsabilità".
Tanto per farti capire "i beni acquistati durante il matrimonio (con i soldi di lui per es.) sono di entrambi, bene...  a favore della donna in questo caso, più raro se acquistati con i soldi di lei sono di entrambi.
Nel vecchio codice, oltre ai vari "doveri" dell'uomo, come essere il "capo famiglia" e "correggere i comportamenti", c'era anche l'obbligo di mantenere la moglie (che nella maggioranza dei casi non lavorava fuori casa), oggi l'obbligo al mantenimento è rimasto, nei casi di separazione e divorzio, anche se la moglie lavora e/o il matrimonio è durato una sola settimana, perchè la legislazione ha ampliato il concetto di "tenore di vita come in costanza di matrimonio".

Citazione da: FrancaViola
Inoltre è cancellata per sempre anche la vecchia distinzione tra figli legittimi e illegittimi.
Questa norma di legge garantiva i figli della moglie contro i diritti dei figli dell'uomo.
E' di pochi mesi fà un ulteriore intervento legislativo per la parificazione dei diritti tra figli legittimi e figli illegittimi, si vede che allora non avevate fatto un buon lavoro.
Citazione da: FrancaViola
Se non sai cosa significa ius corrigendi, te lo dico io: il diritto del marito a picchiare moglie e figli per correggerne comportamenti o carattere.
Be, adesso per far fare al marito come vuole la moglie basta parlare di "separazione", non sarà violenza fisica, ma psicologica, sempre violenza è.

Citazione da: FrancaViola
Detto questo, torno alla mia vita, non c'è gusto a parlare con chi non è neanche competente.
Si, anche a me non piace discutere con chi non è competente, se poi sono superbi mi dà ancora più fastidio.
« Ultima modifica: Aprile 17, 2011, 15:32:17 pm da Cassiodoro »
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline FrancaViola

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #46 il: Aprile 17, 2011, 16:26:28 pm »
Quello che a noi qua interessa, cara Franca Viola, non è quello che DICE la legge ma COME la legge viene applicata e se la legge viene applicata spessissimo a favore
della donna è per il nefasto concorrere di due ideologie, quella patriarcale e quella
femminista a parole nemiche ma di FATTO fiancheggiatrici e complici nel costringere
l'uomo a mantenere la donna, la prima perchè ciò rientra nei "doveri" dell'uomo e la
seconda per far ottenere alla donna "risarcimenti" per le passate delusioni e per le
aspettative mancate. Quanto alle quote rose, non le avete ancora ottenute, ma le
state chiedendo e alla faccia della vostra pretesa "superiore" capacità e bravura
delle donne che (in teoria) non ne avrebbero bisogno ma tutto ciò che rientra nella
categoria dei vantaggi femminili è buono e giusto a prescindere. Gli alimenti molte
donne li chiedono, trincerandosi dietro i figli, anche se NON NE HANNO BISOGNO ma
per mantenere il "tenore di vita" precedente. Fai molto bene a non interessarti di questi tanti casi concreti. Avresti ben motivo di vergognarti. Di essere donna. 


A me invece interessa quello che dice la legge.
Il fatto che tanti avvocati (anche signori uomini) riescano ad aggirarla per accontentare la propria cliente donna o il proprio cliente uomo, è da attribuirsi alla già citata avidità, che è unisex.
Cerca Franca Viola su Google. Leggi la sua storia e poi rifletti su cosa, non tanto tempo fa, le donne erano costrette a subire.

Non capisco proprio da cosa derivi tutto questo incattivimento. Io non ho mai detto di odiare gli uomini, nè che siano inutili, nè che si debbano vergognare, nè li sto processando per questioni vecchie di secoli.
Adoro gli uomini e li ritengo figure indispensabili nella mia vita.

Mi dispiace se ci sono uomini che preferiscono mistificare la storia per sfogare la propria rabbia nata chissà quando, chissà perchè.

Offline FrancaViola

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #47 il: Aprile 17, 2011, 16:35:47 pm »
Per evitare questo bastava non sposarsi, per le femmine. Oggi che le leggi sono a svantaggio del maschio, i giovani maschi sembra l'abbiano capito, e si sposano sempre meno e sempre più tardi. Ma così sono tacciati dalle femmine di non "sapersi prendere le proprie responsabilità".
Tanto per farti capire "i beni acquistati durante il matrimonio (con i soldi di lui per es.) sono di entrambi, bene...  a favore della donna in questo caso, più raro se acquistati con i soldi di lei sono di entrambi.
Nel vecchio codice, oltre ai vari "doveri" dell'uomo, come essere il "capo famiglia" e "correggere i comportamenti", c'era anche l'obbligo di mantenere la moglie (che nella maggioranza dei casi non lavorava fuori casa), oggi l'obbligo al mantenimento è rimasto, nei casi di separazione e divorzio, anche se la moglie lavora e/o il matrimonio è durato una sola settimana, perchè la legislazione ha ampliato il concetto di "tenore di vita come in costanza di matrimonio".
Questa norma di legge garantiva i figli della moglie contro i diritti dei figli dell'uomo.
E' di pochi mesi fà un ulteriore intervento legislativo per la parificazione dei diritti tra figli legittimi e figli illegittimi, si vede che allora non avevate fatto un buon lavoro.Be, adesso per far fare al marito come vuole la moglie basta parlare di "separazione", non sarà violenza fisica, ma psicologica, sempre violenza è.
Si, anche a me non piace discutere con chi non è competente, se poi sono superbi mi dà ancora più fastidio.


Ti sei risposto da solo con la semplice soluzione fornita per le donne degli anni '50, che invece dovevano fare i conti con la mentalità dell'epoca e pregiudizi molto più invalidanti riguardo una donna non sposata.

Siamo nel 2011, la mentalità è più che aperta, nessuno pensa che un giovane maschio che decide di non sposarsi sia un uomo di malaffare. Può lavorare e mantenersi da solo senza che i vicini lo schifino.
Non sposatevi e che ve ne importa se vi dicono che non sapete prendervi le vostre responsabilità? Convivete, rimanete fidanzati a vita o single.

Oppure combattete la vostra battaglia. Non sui forum però. In piazza e raccogliendo firme.
In bocca al lupo Cassiodoro!

Online fabriziopiludu

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #48 il: Aprile 17, 2011, 16:45:31 pm »

Mi dispiace se ci sono uomini che preferiscono mistificare la storia per sfogare la propria rabbia nata chissà quando, chissà perchè.

Si dice sempre le donne abbiano subito per millenni, senza reagire...
Io DIMOSTRO che la donna - dalla Creazione - abbia SEMPRE approfittato di Guerre, Rivoluzioni, Ribellioni,... per scatenare la propria MISANDRIA!!!!
Per la donna, è un vanto avere la divisa lorda di sangue, materia cerebrale e schegge d'ossa - tutto maschile, ovviamente!
Le Tedesche del Baltico hanno sempre avuto PLEASURE TO KILL THE MALE!!!

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #49 il: Aprile 17, 2011, 17:37:26 pm »

A me invece interessa quello che dice la legge.
Il fatto che tanti avvocati (anche signori uomini) riescano ad aggirarla per accontentare la propria cliente donna o il proprio cliente uomo, è da attribuirsi alla già citata avidità, che è unisex.
Cerca Franca Viola su Google. Leggi la sua storia e poi rifletti su cosa, non tanto tempo fa, le donne erano costrette a subire.

Non capisco proprio da cosa derivi tutto questo incattivimento. Io non ho mai detto di odiare gli uomini, nè che siano inutili, nè che si debbano vergognare, nè li sto processando per questioni vecchie di secoli.
Adoro gli uomini e li ritengo figure indispensabili nella mia vita.

Mi dispiace se ci sono uomini che preferiscono mistificare la storia per sfogare la propria rabbia nata chissà quando, chissà perchè.


facciamo un po' di ordine per cortesia:

1)  visto che ricordi Franca Viola , vorrei  ricordare anche  Bernardo Viola.  

2) esistono in Italia  provvedimenti esclusivamente al femminile, vedi contributi all'impreditoria femminile e borse di studio in rosa.   interessantissimo è anche il caso segnalato dall'articolo di Faraci sulla condizione carceraria di madri e padri con la nuova legge sui domiciliari.  

3)  esiste un'attenzione al femminile per cui si provvede alla creazione di leggi laddove sono in difficoltà le  donne ma non si fa altrettanto per gli uomini.  esempio:  le donne sono in difficoltà nella politica? allora quote per genere sessuale. queste quote sono formalmente non per le donne ma per il sesso minoritario eppure il fatto che siano state fatte solo nei settori a minorità femminile rende il modo di legiferare sessita(perchè non quote anche nelle scuole dell'obbligo?)


4) esistono uomini che odiano le donne ed esistono donne che odiano gli uomini.  mentre tuttavia non esiste un'ideologia imperante che fa delle donne come oppressori e gli uomini come vittime , esiste una ideologia imperante che identifica gli uomini come oppressori  e le donne come vittime(leggasi: femminismo)


5) gli uomini attuali non sono responsabili del patriarcato passato e chiunque voglia colpevolizzare un uomo attuale per colpe del patriarcato(od esaltarlo per suoi meriti) è solo un mentecatto. la responsabilità è sempre e solo individuale, non di genere, etnia,....


6) il giudizio del patriarcato passato risente di deformazioni ideologiche.   Si può discutere di chi soffrisse di più nel patriarcato (uomini o donne) ma si deve ammettere che esso è stato, fino alla rivoluzione tecnologica/capitalistica moderna,  l'unico sistema che ha garantito la sopravvivenza di uomini e donne su grandi numeri.  Gli altri sistemi, semmai ci sono stati(io penso che vari modelli, in piccole comunità si siano sperimentati ma con scarso successo su grandi numeri), si sono estinti nella creazione di ricchezza sufficiente per la popolazione che li seguiva o nella lotta contro le altre popolazioni(fino alla rivoluzione industriale, la penuria era una costante della vita umana e ci si appropriava della ricchezza altrui)


7) quando si giudica il passato , bisogna andarci sempre con i piedi di piombo ed essere scettici perchè noi non c'eravano e quel che ci viene detto potrebbe essere tutto una fregnaccia.  


8) hai mai provato a  contestare le femministe?
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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #50 il: Aprile 17, 2011, 17:41:32 pm »
ps.
i governi ed i parlamenti che approvarono le leggi negli anni 70  erano a grande maggioranza maschile e coloro che consentirono la vittoria nei referendum furono i partiti di massa , non una manciata di  oche femministe figlie di papà
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Online Cassiodoro

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« Risposta #51 il: Aprile 17, 2011, 17:49:40 pm »
Citazione da: FrancaViola
Ti sei risposto da solo con la semplice soluzione fornita per le donne degli anni '50, che invece dovevano fare i conti con la mentalità dell'epoca e pregiudizi molto più invalidanti riguardo una donna non sposata.
La mentalità di allora era ANCHE la mentalità delle donne, la società è composta ANCHE da donne.
Le donne si protegevvano tra di loro, tra le sposate che doveveno avere tutti i diritti e le "altre" che erano tutte "bottane" perchè volevano portargli via l'uomo (e le sue sostanze economiche).


La storia di Franca Viola me la ricordo benissimo perchè l'ho vissuta, con le leggi dell'epoca ha fatto fare 10 anni di carcere al suo violentatore, per cui anche all'epoca era possibile mandare in galera chi violentava le donne, anche se era considerato un reato contro la morale e non contro la persona.

Chissà perchè è stato introdotto il "matrimonio riparatore" se  per non far fare 10 anni di carcere ad un uomo o per garantire vitanaturaldurante una donna.

Come ti è già stato suggerito guarda come sono applicate le leggi e non come sono scritte.

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Offline FrancaViola

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #52 il: Aprile 17, 2011, 18:01:08 pm »

facciamo un po' di ordine per cortesia:

1)  visto che ricordi Franca Viola , vorrei  ricordare anche  Bernardo Viola. 

2) esistono in Italia  provvedimenti esclusivamente al femminile, vedi contributi all'impreditoria femminile e borse di studio in rosa.   interessantissimo è anche il caso segnalato dall'articolo di Faraci sulla condizione carceraria di madri e padri con la nuova legge sui domiciliari. 

3)  esiste un'attenzione al femminile per cui si provvede alla creazione di leggi laddove sono in difficoltà le  donne ma non si fa altrettanto per gli uomini.  esempio:  le donne sono in difficoltà nella politica? allora quote per genere sessuale. queste quote sono formalmente non per le donne ma per il sesso minoritario eppure il fatto che siano state fatte solo nei settori a minorità femminile rende il modo di legiferare sessita(perchè non quote anche nelle scuole dell'obbligo?)


4) esistono uomini che odiano le donne ed esistono donne che odiano gli uomini.  mentre tuttavia non esiste un'ideologia imperante che fa delle donne come oppressori e gli uomini come vittime , esiste una ideologia imperante che identifica gli uomini come oppressori  e le donne come vittime(leggasi: femminismo)


5) gli uomini attuali non sono responsabili del patriarcato passato e chiunque voglia colpevolizzare un uomo attuale per colpe del patriarcato(od esaltarlo per suoi meriti) è solo un mentecatto. la responsabilità è sempre e solo individuale, non di genere, etnia,....


6) il giudizio del patriarcato passato risente di deformazioni ideologiche.   Si può discutere di chi soffrisse di più nel patriarcato (uomini o donne) ma si deve ammettere che esso è stato, fino alla rivoluzione tecnologica/capitalistica moderna,  l'unico sistema che ha garantito la sopravvivenza di uomini e donne su grandi numeri.  Gli altri sistemi, semmai ci sono stati(io penso che vari modelli, in piccole comunità si siano sperimentati ma con scarso successo su grandi numeri), si sono estinti nella creazione di ricchezza sufficiente per la popolazione che li seguiva o nella lotta contro le altre popolazioni(fino alla rivoluzione industriale, la penuria era una costante della vita umana)


7) quando si giudica il passato , bisogna andarci sempre con i piedi di piombo ed essere scettici perchè noi non c'eravano e quel che ci viene detto potrebbe essere tutto una fregnaccia.   


8) hai mai provato a  contestare le femministe?


Innanzitutto grazie per usare l'italiano, essere pacato e non saltare al collo. Poi certo che ricordo Bernardo Viola, anzi, ricordo tutta la famiglia Viola, che è stata capace di ribellarsi alla legge dell'onore così radicata in Sicilia.

2) e 3)ammetto di non essere laureata in giurisprudenza e di non saper fare il conto delle leggi a favore delle donne e di quelle a favore degli uomini. Anche se tale conteggio mi sembra sterile. Parere personale: sono contraria alle quote rosa.

4) il femminismo ha iniziato a declinare nel 1976, magari ti riferisci a qualche collettivo di nostalgiche, mentre il fatto che gli uomini si siano, nei secoli passati, trovati sempre un gradino sopra le donne mi sembra onestamente innegabile.

5) sono d'accordo

6)è un po' come dire che almeno, ai tempi di Mussolini, i treni passavano in orario.
 Sono esistite comunità matriarcali, come quella Irochesi. Quella patriarcale è semplicemente la più diffusa, non credo che nessuno qui abbia le conoscenze nè gli strumenti per farne l'accusa o l'apologia.

7)personalmente non dò mai retta a una sola fonte, ma cerco conferme che mi permettano di essere sicura di quello che dico.

8)non mi sono ancora imbattuta in un forum femminista che sia speculare a questo, latrimenti lo farei. Io riconosco i meriti delle battaglie condotte dalle femministe e da tantissime donne normali. Perchè sono consapevole di goderne i benefici.
Per quanto riguarda gli estremismi, non sono nella mia natura.

Offline FrancaViola

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #53 il: Aprile 17, 2011, 18:05:54 pm »
La mentalità di allora era ANCHE la mentalità delle donne, la società è composta ANCHE da donne.
Le donne si protegevvano tra di loro, tra le sposate che doveveno avere tutti i diritti e le "altre" che erano tutte "bottane" perchè volevano portargli via l'uomo (e le sue sostanze economiche).


La storia di Franca Viola me la ricordo benissimo perchè l'ho vissuta, con le leggi dell'epoca ha fatto fare 10 anni di carcere al suo violentatore, per cui anche all'epoca era possibile mandare in galera chi violentava le donne, anche se era considerato un reato contro la morale e non contro la persona.

Chissà perchè è stato introdotto il "matrimonio riparatore" se  per non far fare 10 anni di carcere ad un uomo o per garantire vitanaturaldurante una donna.

Come ti è già stato suggerito guarda come sono applicate le leggi e non come sono scritte.



Quindi secondo te il matrimonio riparatore tra il violentatore e una ragazza magari minorenne, veniva scelto da lei e serviva a farla contenta e a mantenerla vita natural durante? Pensa che vita piena di gioia! Sposata al tuo stupratore!

Online fabriziopiludu

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #54 il: Aprile 17, 2011, 18:10:50 pm »
La storia di Franca Viola me la ricordo benissimo perchè l'ho vissuta, con le leggi dell'epoca ha fatto fare 10 anni di carcere al suo violentatore, per cui anche all'epoca era possibile mandare in galera chi violentava le donne, anche se era considerato un reato contro la morale e non contro la persona.

10 anni per 1 (uno) stupro!
Con tutte le vittime che fatto, Sabrina62 NON si è fatta un giorno di galera!!!! Ed era anche al Banco della Pesca di Beneficienza, in Oratorio! :ohmy: :ohmy: :ohmy:

Il fatto mi impressionò molto!!!!

Offline ilmarmocchio

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #55 il: Aprile 17, 2011, 18:11:51 pm »
Quello che a noi qua interessa, cara Franca Viola, non è quello che DICE la legge ma COME la legge viene applicata e se la legge viene applicata spessissimo a favore
della donna è per il nefasto concorrere di due ideologie, quella patriarcale e quella
femminista a parole nemiche ma di FATTO fiancheggiatrici e complici nel costringere
l'uomo a mantenere la donna, la prima perchè ciò rientra nei "doveri" dell'uomo e la
seconda per far ottenere alla donna "risarcimenti" per le passate delusioni e per le
aspettative mancate. Quanto alle quote rose, non le avete ancora ottenute, ma le
state chiedendo e alla faccia della vostra pretesa "superiore" capacità e bravura
delle donne che (in teoria) non ne avrebbero bisogno ma tutto ciò che rientra nella
categoria dei vantaggi femminili è buono e giusto a prescindere. Gli alimenti molte
donne li chiedono, trincerandosi dietro i figli, anche se NON NE HANNO BISOGNO ma
per mantenere il "tenore di vita" precedente. Fai molto bene a non interessarti di questi tanti casi concreti. Avresti ben motivo di vergognarti. Di essere donna.  

massimo, la nostra Franca Viola sa molto bene che la legge viene applicata per gli uomini e interpretata per le donne. lei fa come molti : si compra un codice civile, e poi cita gli articoli che, apparentemente, proclamano la parità.
ma è nell'applicazione, ovvero nel dare il figlio alla donna, e tramite il figlio, tutto alla donna, che si cela il giochino.
ma la nostra amica fa finta di non saperlo.

per Rosa92 . hai detto bene : sei una femminista storica, di 50 anni. carne morta. ecco il perchè di tutto il tuo odio.
l'eventuale potere della f..a non è più il potere della tua f..a.
fine
« Ultima modifica: Aprile 18, 2011, 18:35:52 pm da ilmarmocchio »

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #56 il: Aprile 17, 2011, 18:34:29 pm »

Innanzitutto grazie per usare l'italiano, essere pacato e non saltare al collo. Poi certo che ricordo Bernardo Viola, anzi, ricordo tutta la famiglia Viola, che è stata capace di ribellarsi alla legge dell'onore così radicata in Sicilia.

2) e 3)ammetto di non essere laureata in giurisprudenza e di non saper fare il conto delle leggi a favore delle donne e di quelle a favore degli uomini. Anche se tale conteggio mi sembra sterile. Parere personale: sono contraria alle quote rosa.

4) il femminismo ha iniziato a declinare nel 1976, magari ti riferisci a qualche collettivo di nostalgiche, mentre il fatto che gli uomini si siano, nei secoli passati, trovati sempre un gradino sopra le donne mi sembra onestamente innegabile.

5) sono d'accordo

6)è un po' come dire che almeno, ai tempi di Mussolini, i treni passavano in orario.
 Sono esistite comunità matriarcali, come quella Irochesi. Quella patriarcale è semplicemente la più diffusa, non credo che nessuno qui abbia le conoscenze nè gli strumenti per farne l'accusa o l'apologia.

7)personalmente non dò mai retta a una sola fonte, ma cerco conferme che mi permettano di essere sicura di quello che dico.

8)non mi sono ancora imbattuta in un forum femminista che sia speculare a questo, latrimenti lo farei. Io riconosco i meriti delle battaglie condotte dalle femministe e da tantissime donne normali. Perchè sono consapevole di goderne i benefici.
Per quanto riguarda gli estremismi, non sono nella mia natura.




2) e 3)  Questo forum è usato anche per raccogliere e contestare  il modello legislativo che impone , rispetto alle donne, più doveri che diritti agli uomini.   La disparità di fronte alla legge è  una sua ragione costituente . Essendoti tu richiamata alla lotta contro le  leggi dell' "onore"    del secolo scorso, capirai l'importanza per noi di conoscere le leggi, le sentenze e l'attività parlamentar in merito alla discriminazione dei cittadini italiani maschi.  
Non per fare la conta di chi sta peggio, che lasciamo alle femministe, ma per combattere un'errata visione del presente e, magari ci riuscisse, anche la formazione di impianti legislativi sessisti.


4)  ecco a questa tua affermazione mi sembra doveroso ricordarti l'importanza o meno della conta sulla attuale legislazione che invece molte rifiutano di fare, chi per ingenuità chi per malizia.  
gli uomini nel patriarcato(ma anche nell'attuale  capitalismo) sono la parte guida della società come tale soggetti a maggiori diritti ed a maggiori doveri, tipo quello di andare in guerra ed essere i primi  a perire.
se intendi dire che tale condizione è, almeno nelle mie corde, preferibile a quella di essere compartecipi (compartecipi perchè non solo le donne usufruivano della ricchezza di mariti ma erano anche talvolta regine, artiste, possidenti) ti dico di SI.  Alcuni però contesterebbero che sia preferibile e preferirebbero starsene in casa a fare le faccende domestiche piuttosto che esser infilzati da una lancia o perire in una miniera


6) io penso che questo tuo sia un errore.  Se Mussolini o Stalin od i cinesi od altri hanno qualche eccellenza allora bisogna ammetterlo. Se l'efficienza rappresentata dal patriarcato è stata superiore agli altri modelli che si sono dissolti quando l'hanno incontrato , credo che bisogna ammetterlo.  Il capitalismo non è il sistema più diffuso, è il sistema vincente.  Il patriarcato non fu il sistema più diffuso, fu il sistema vincente . Perchè? perchè nessuno resse il confronto.  Nessuna civiltà è sopravvissuta all'incontro con essi.  Gli stessi Irochesi, privilegiati dall'esser nella fertile e spopolata Nord America  e non al contatto con la dura Eurasia, si sono dissolti al suo incontro.  
"Ammesso ma non concesso" che quella irochese potesse essere definità società matriarcale e non invece società matrilineare (che è cosa diversa).  


7) allora leggici senza pregiudizi

8) ripeto: i benefici di cui godi non sono stati conquistati dalle femministe ma dall'evoluizione tecno-scientifica, dallo sviluppo economico capitalistico e dai grandi partiti di massa , specie quelli di ispirazione liberale/socialista. Le femministe erano irrilivanti politicamenti.    Girando in rete puoi incontrare molti luoghi femministi dediti alla continua criminalizzazione del maschile.  Ricordi per caso i manifesti "maschio criminale" di Rifondazione Comunista? (quale partito si permetterebbe di fare una scelta equivalente contro le donne?)    ricordi la campagna contro "la violenza MASCHILE sulle donne" che nel resto del mondo è "la violenza contro le donne" ed i cortei separatisti e tutto ilresto. Se ciò non ti sembra sessista, allora il problema non è che non l'hai incontrati ma  che non te ne accorgi.
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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #57 il: Aprile 17, 2011, 19:02:19 pm »
Franca Viola:
Citazione
sono contraria alle quote rosa.
Io, per la verità, sono favorevole alle quote rosa.
Potrei sapere perchè tu sei contraria?
La cosa mi incuriosisce abbastanza.
Grazie...  :)
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Online fabriziopiludu

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« Risposta #58 il: Aprile 17, 2011, 19:16:30 pm »
8) ripeto: i benefici di cui godi non sono stati conquistati dalle femministe ma dall'evoluizione tecno-scientifica, dallo sviluppo economico capitalistico e dai grandi partiti di massa , specie quelli di ispirazione liberale/socialista. Le femministe erano irrilivanti politicamenti.    Girando in rete puoi incontrare molti luoghi femministi dediti alla continua criminalizzazione del maschile.  Ricordi per caso i manifesti "maschio criminale" di Rifondazione Comunista? (quale partito si permetterebbe di fare una scelta equivalente contro le donne?)    ricordi la campagna contro "la violenza MASCHILE sulle donne" che nel resto del mondo è "la violenza contro le donne" ed i cortei separatisti e tutto ilresto. Se ciò non ti sembra sessista, allora il problema non è che non l'hai incontrati ma  che non te ne accorgi.

E' aggiungici la CONTINUA esaltazione della violenza femminile sull'uomo che fan i Media!!!
Delle maniache misandriche vengono considerate eroine!
Ci permettiamo di DISSENTIRE!

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Re: la storia del Femminismo, di Walter Kaner
« Risposta #59 il: Aprile 17, 2011, 19:19:06 pm »
Citazione
mentre il fatto che gli uomini si siano, nei secoli passati, trovati sempre un gradino sopra le donne mi sembra onestamente innegabile.
Alcuni, ad esempio W. Farrell, fanno presente che la donna è uno dei pochi esempi di "vittima" che ha sempre vissuto meglio e più a lungo del suo "oppressore".  I dati sembrano dimostrare proprio questo.
....Prima le donne e i bambini...
-la donna vive in media 7 anni in più
-i mestieri usuranti sono tutti a carico dell'uomo
-sul territorio nascono un pò più maschi che femminucce, ma dopo i 40 anni il rapporto si inverte (i maschi muoiono prima per infortuni, malattie, etc.)
-etc...

..a sto punto perchè gli uomini sarebbero "un gradino sopra le donne"?

"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."