simpatica la citazione, ma forse Marx da buon hegeliano intendeva come critica la ricerca della verità supportata da una metodologia razionale, ma al di là della disquisizione filosofica, ancora non ho compreso cosa intenti per 'bonificabili', e dopo la lettura della citazione quale potrebbe essere la metodologia della bonifica visto il'...lascia dir le genti' .
perchè se è vero che il dibattito della filosofia è cercare di capire cosa si vuole e dove si vuole andare, questo è anche il secolo dove nella filosofia è entrata una terza istanza, quella di scegliere anche COME andare dove si è scelto di andare.
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Lascio la parola al diretto interessato poiché, se mi esprimo, potrei essere di parte...
“Per il suo fondamento, il mio metodo dialettico, non solo è differente da quello hegeliano, ma ne è anche direttamente l'opposto. Per Hegel il processo del pensiero, che egli trasforma addirittura in soggetto indipendente col nome di Idea, è il demiurgo del reale, che costituisce a sua volta solo il fenomeno esterno dell'idea o processo del pensiero. Per me, viceversa, l'elemento ideale non è altro che l'elemento materiale trasferito e tradotto nel cervello degli uomini.” (Marx – Il Capitale)
Devo ammettere che più ho modo di parlare con persone di sinistra, più mi arriva la conferma che solo pochissime persone che si professano di sinistra abbiano realmente letto qualcosa di Marx, oggi la persona di sinistra, eccezion fatta per pochi cervelli penso a Fabrizio Marchi o a Mauro Recher, se ne va appresso ai vari pifferai e pifferaie magiche appartenenti alla ricca e decadente intellighenzia radical chic della sinistra italiana, della gauche francese, dei labour inglesi e dei socialdemocratici tedeschi e scandinavi, i quali usano il grande potere offertogli della televisione e della stampa, messi a loro completa disposizione, per il trionfo della reazione borsistica.
Secondo il mio punto di vista personale, Marx avrebbe subito compreso come femminismo e capitalismo si innestino perfettamente all'indole ferina e consumistica delle donne e quindi a quello che Marx stesso chiamò con il nome di “modo capitalistico di produzione” dove il rapporto tra l'uomo e la donna in tutte le sue forme tangibili come il matrimonio, le convivenze etc. fino ad arrivare ai sentimenti stessi come l'amore, l'atto procreativo etc. sono stati ridotti a “merce” da utilizzare in tutti i “rapporti di produzione e di scambio” tra l'uomo e la donna il cui “valore d'uso” è quantificabile esattamente dall'ammontare delle ore di lavoro, di denaro, di dignità, di beni e di sacrifici che l'uomo mette a disposizione ed al servizio della donna.
Per quanto ci riguarda, noi ci stiamo solamente limitando ad elevare la nostra indagine sui rapporti intercorrenti tra l'uomo e la donna, nell'ambito della società plutocratica occidentale, al rango di scienza esatta per quanto crude ed amare possano essere le sue risultanze finali.