Autore Topic: La Legge dell'Uomo Sapiens  (Letto 2269 volte)

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Offline LaSerpentessa

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La Legge dell'Uomo Sapiens
« il: Gennaio 16, 2016, 17:28:36 pm »
E da tempo che ci penso e finalmente ho una decodifica parziale di quello che è il Sapiens

La Legge dell’uomo sapiens
[/b]

Io sono quello che sa che muore, da cui deriva:
1 – Il  Doveroso rispetto per i morti reso pubblico attraverso il riconoscimento attraverso rito *  del dispiacere dei vivi per la morte che l’ha preso.
* raduno sociale, nella fattispecie ad argomento Morte, in cui vengono compiuti movimenti, pronunciate parole, posti oggetti in luoghi appositi allo scopo che l’intera collettività si appropri dell’evento. Lo scopo del rito è sempre guarire un trauma che appartiene a un singolo, facendolo diventare collettivo.
2 – La  conoscenza merita rispetto fino a quando non procura nuovo problema irrisolvibile *  come la precedente conoscenza, la mortalità.
* nel caso qualcuno si permetta di proporre una nuova conoscenza che è a nostro calcolo è problema irrisolvibile deve essere eliminato, se non si può eliminare il soggetto parlante si eliminerà la sua voce. Nel caso che non si riesca a eliminare la sua voce neppure decideremo per una sottomissione e arresa al modo in cui siamo arresi alla morte. Nel caso tuttavia che la voce non fosse abbastanza nitida, o anche se lo è, a seconda della potenza del pensiero del sapiens, si può altrimenti descrivere la verità in modo che rientri nella capacità del calcolo del sapiens o al gradimento del Sapiens. Nel caso che non si riesca a trovare una descrizione tranquillizzante diventerà un tabù.
Il sono quello che ha esperienza del fatto che la morte dell’altro è occasione di vita per me, da cui deriva:
1 – La battaglia, simbolica o reale, è un evento sacro e/o divino.
2 – i prossimi con cui un singolo si raduna sono continuamente soggetti alla verifica, da parte del gruppo intero o di un singolo, di essere adatti alla vittoria in guerra o no.
*nel caso sia calcolato che il soggetto non è capace di vincere la guerra contro un avversario, a seconda che sia più o meno incapace verrà espropriato dei diritti** di appartenenza alla comunità.
**per diritto si intende uno stato del soggetto singolo o collettivo deciso al calcolo del Sapiens, che è la convenienza.
3 – conoscenza, ancora in via di descrizione, poiché traumatica, della necessità non solo naturale ma anche ormai calcolata della vita in comunità, che per il Sapiens è organizzata in parentado. Si intende che i membri della mia comunità sono quelli con cui condivido il sangue.
Il sono quello che conosce la forza del calcolo superiore alla forza fisica, da cui deriva:
1 – necessità, per la sopravvivenza di distinguere fra due sfere della stessa mortale vita, quella animale –sessuale e quella del calcolo.
2 – conoscenza che il calcolo è l’unico che consente la prevaricazione sulle bestie forti di corpo presenti in natura. E conoscenza della possibilità di prevaricare un altro Sapiens senza l’uso del calcolo.
3 – conoscenza che la sfera animale, prevaricata dal calcolo, quindi calcolata come minore, individuata nella regione sessuale, è antagonista al calcolo individuato nella regione testuale. E conoscenza che per opera della parte sessuale al Sapiens accade:
  • una perdita del calcolo
    coscienza di appartenenza al mondo sottomesso e quindi minore degli animali
    conoscenza del piacere sessuale
    conoscenza che il piacere sessuale obbliga il ricongiungimento al se reale e autentico
    conoscenza, in caso particolare, che con il ricongiungimento al me autentico * e reale non perdo calcolo in realtà 
*nel caso avvenga l’accettazione del mio autentico e reale il Sapiens è adatto a comprendere i “diritti umani”.
4 – volontà di annichilire la sfera sessuale in quanto appartenente al mondo minore delle bestie sconfitte con le armi, costruite col calcolo a cui si attribuisce il valore di bene e/o divino.
5 – attribuzione alla sfera sessuale del valore “male” come metodo di annichilimento di essa, in quanto rammenta l’appartenenza del Sapiens al mondo dei minori, gli animali, degli sconfitti.
Io sono quello che conosce che attraverso il figlio, che viene dall’atto sessuale, posso prolungare il mio sangue oltre la mia singola morte.
Io sono quello che mira a sconfiggere la mia parte animale per raggiungere un livello di forza più elevato ancora attraverso l’arte del calcolo.
Io sono quello che ritiene il calcolo divino tanto che un calcolo molto più grande del mio cioè Dio dopo la morte del mio corpo, minore della testa, prenda la mia anima – calcolo e la porti in paradiso, dove si intende luogo in cui il l’umiliante sesso non c’è e con lui tutta la sua guerra!

Offline LaSerpentessa

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #1 il: Gennaio 17, 2016, 22:33:50 pm »
mi attendo un commento, una domanda, un insulto.... va bene :cry:

Online Frank

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #2 il: Gennaio 18, 2016, 00:20:56 am »
Citazione
volontà di annichilire la sfera sessuale in quanto appartenente al mondo minore delle bestie

Perché mai "annichilire" ?


Citazione
Io sono quello che ritiene il calcolo divino tanto che un calcolo molto più grande del mio cioè Dio dopo la morte del mio corpo, minore della testa, prenda la mia anima – calcolo e la porti in paradiso, dove si intende luogo in cui il l’umiliante sesso non c’è e con lui tutta la sua guerra!

I Sapiens non sono tutti uguali: ce ne sono molti (tra i quali il sottoscritto) che non credono né a Dio, né all'esistenza dell'anima o del paradiso.

Offline TheDarkSider

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #3 il: Gennaio 18, 2016, 12:02:05 pm »
E da tempo che ci penso e finalmente ho una decodifica parziale di quello che è il Sapiens

La Legge dell’uomo sapiens
[/b]

...
Tutto questo si puo' applicare alla ristretta cerchia dei Sapiens piu' intelligenti e consapevoli.

Per queste persone, sono piu' o meno d'accordo con quello che scrivi. A parte l'osservazione di Frank: non c'e' bisogno di annichilire la spinta sessuale, e' sufficiente imparare a gestirla e a non dipendere in toto  da essa.
Ad esempio, per me questo ha voluto dire usufruire in modo moderato e calcolato (e protetto!) di servizi di prostituzione finche' non ho trovato una persona degna con cui instaurare una relazione monogama.


Ma per la grande maggioranza dei Sapiens, la consapevolezza di questi meccanismi e' assente. La maggior parte della gente va avanti nella propria vita seguendo la massa e adeguandosi agli standard richiesti dal contesto sociale in sui si trova a vivere.
La maggior parte dei Sapiens e' gregge, e si comporta come tale.

"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline LaSerpentessa

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #4 il: Gennaio 18, 2016, 19:41:21 pm »
Perché mai "annichilire" ?
altrimenti descritto, svalorizzare, Sapiens, :D

Citazione
I Sapiens non sono tutti uguali: ce ne sono molti (tra i quali il sottoscritto) che non credono né a Dio, né all'esistenza dell'anima o del paradiso.
La Sapiens spera che ci sia questo posto senza sesso e lo chiama paradiso, è una sua invenzione o altrimenti descrizione della vita! o rivincinta. Spero che la accontentino! Tu hai fatto domanda? :D

Offline LaSerpentessa

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #5 il: Gennaio 18, 2016, 19:53:15 pm »
Mi immagino questo Sapiens primo, sono con lui. Non ci sono frutti negli alberi e sono circondati da belve che si mangiano fra di loro. Il suo calcolo è abbastanza sviluppato per sfidare il suo corpo a ingurgitare qualcosa che non era frutta, la sua solita. Ebbene questo calcola che se non ha abbastanza forza per uccidere un dinosauro per mangiarlo e svegliarsi domani, può prendere dalla natura un oggetto affilarlo, farlo diventare una zanna e scagliaglielo contro e si mangia. Poi mentre glielo scaglio imparo una cosa importantissima, che non posso attaccare in modo furibondo come un tirannosauro, ma devo prendere la mira, assicurarmi di essere in un posto protetto, e tutto questo non lo faccio col cazzo lo faccio con la testa. quando ho mangiato, dopo, a pancia piena e posso permettermi di riflettere io capisco una cosa: quanto è più potente la testa.  :D E mi so anche un'altra roba se mi voglio incazzare del tutti, che è da quando ho imparato a uccidere con la testa che sono in piedi.  :D
Sappiate che che per quell'uomo è un mito!  :lol:

Offline Red-

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #6 il: Gennaio 19, 2016, 13:53:37 pm »
La lotta contro l'irrazionalità e gli istinti è per buona parte inutile. Non del tutto, ma ha dei grossi limiti, e non tutti sono così disdicevoli.
Siamo corteccia cerebrale ma anche ( x la maggior parte) sistema limbico.
Pensare di controllare in toto gli istinti sessuali è pura illusione.
Dice, più o meno, un vecchio proverbio: "se non puoi tagliare la mano che pensi ti stia opprimendo, allora devi cercare di stringerla amichevolmente".
La natura non è nostra nemica, basta cercare di capire come agisce.
Un posto senza sesso sarebbe piuttosto triste.  :)


"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Salar de Uyuni

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #7 il: Gennaio 19, 2016, 14:41:26 pm »
Se l'hai scritto tu complimenti,è un post fra i + interessanti da vari anni mesi a questa parte,scrivine altri.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline ilmarmocchio

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #8 il: Gennaio 19, 2016, 18:29:58 pm »
la lotta contro gli istinti e l' irrazionalità è la lotta contro la vita stessa

Online Massimo

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #9 il: Gennaio 23, 2016, 00:34:00 am »
la lotta contro gli istinti e l' irrazionalità è la lotta contro la vita stessa

Appunto: l'uomo è razionalità e istinto, ragione e passione, spiritualità ed animalità. Questa è la nostra cifra, ciò che ci distingue dalle bestie, ma anche dagli angeli (per chi ci crede). Guai a noi se perdiamo o azzeriamo una di queste componenti. Cosa che invece stiamo
abbondantemente facendo in Occidente. Mi sbaglierò. Ma credo fortemente che il declino della "civiltà occidentale" sia strettamente
legato allo sviluppo enorme ed abnorme della parte razionale, culturale, intellettuale e mentale a tutto discapito della componente
istintuale, animale e fisica. L'uomo occidentale "più se stesso non trova" per dirla come Goethe, appunto perchè ha perso in maniera
irrimediabile il suo equilibrio interno, compromesso e annichilito dalla tecnologia, dalla democrazia rappresentativa e dalla corsa ai "diritti".

Offline Vicus

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Re:La Legge dell'Uomo Sapiens
« Risposta #10 il: Gennaio 23, 2016, 01:18:18 am »
Appunto: l'uomo è razionalità e istinto, ragione e passione, spiritualità ed animalità. Questa è la nostra cifra, ciò che ci distingue dalle bestie, ma anche dagli angeli (per chi ci crede). Guai a noi se perdiamo o azzeriamo una di queste componenti. Cosa che invece stiamo
abbondantemente facendo in Occidente. Mi sbaglierò. Ma credo fortemente che il declino della "civiltà occidentale" sia strettamente
legato allo sviluppo enorme ed abnorme della parte razionale, culturale, intellettuale e mentale a tutto discapito della componente
istintuale, animale e fisica
. L'uomo occidentale "più se stesso non trova" per dirla come Goethe, appunto perchè ha perso in maniera
irrimediabile il suo equilibrio interno, compromesso e annichilito dalla tecnologia, dalla democrazia rappresentativa e dalla corsa ai "diritti".
Ci sarebbero argomenti per affermare il contrario, l'inciviltà dei consumi (specie con la pubblicità) incoraggia comportamenti sub-razionali.
Detto questo concordo, la civiltà occidentale moderna è alquanto arida come già affermò Jung.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.