E quali sarebbero le parole che "sembrano di un trans"?
Se ti dicessi che sono anche un fottuto umano ti insoppettiresti ancora di più?
Comunque i mie problemi relazionali con l'universo femminile sono dovuti ad una disforia di genere congenita.
Tra l'altro ho un aspetto fisico decisamente androgino anche senza trucco e, nell'ambiente chiuso e bigotto dove sono cresciuta, ciò mi ha portato a subire discriminazioni e bullismi vari sopratutto - e forse sembrerà strano - da parte femminile !
Il tuo problema sta principalmente nel tuo carattere e, come tale, si traduce in un dato comportamento esterno giacché, sembra un'ovvietà doverlo ribadire, la biologia e la genetica dimostrano che i mammiferi, a cui gli esseri umani appartengono, si suddividono in maschi e in femmine, i quali sono antropologicamente e fisicamente complementari in maniera tale che, ad un certo punto della vita, il maschio incontra la femmina ed insieme collaborano alla prosecuzione della specie. In ogni singola cellula del tuo corpo è presente il cromosoma maschile xy ed è questo ciò che ha decretato la Natura che non lascia mai nulla al caso.
Un omosessuale o un travestito non solo tradisce la propria natura ma così facendo sarà destinato lui stesso a condurre un'esistenza infelice, prova ne è che contro tutto e contro tutti il maschio occidentale eterosessuale resiste mentre la percentuale dei suicidi tra omosessuali e travestiti a causa della depressione è notevolmente più alta.
Noi uomini siamo chiamati a vigilare soprattutto che, a causa degli effetti putridi del femminismo, non si crei una generazione di uomini composta da effeminati, nettapiedi femministi ed omosessuali con le piume rosa che sculettano.
L'unica cosa che posso dirti è che se abiti vicino a me, puoi contattarmi in privato, e ti porto con me in palestra ad imparare la noble art, ho girato alcune palestre di boxe, ma dove vado io (oltre ad esserci una sala ben attrezzata per i pesi, essendo una massa muscolare sviluppata e la nuda e cruda forza fisica, per i quali occorre sempre la presenza di testosterone, parte integrante indispensabile per essere un buon boxeur) si combatte scambiandoci pugni con furia, ti scrivo mentre mi sto mettendo il ghiaccio a causa di due pugni ricevuti sul naso...tuttavia noi esibiamo con gioia e con orgoglio un occhio nero o un labbro o sopracciglio spaccato perché non siamo delle femminucce estete.
Dico questo perché, ritenendo che il tuo problema stia appunto nella tua mente, sono convintissimo che se tu praticassi con regolarità la boxe e iniziassi almeno a fare degli “scambi” prima di combattere, renderesti il tuo corpo ed il tuo carattere così forte già dopo pochi mesi e sono sicurissimo che in automatico e, senza che neanche te ne accorgi, non avresti più alcuna voglia di gironzolare in culotte e guepiere ed entreresti nel mondo da uomo.
La boxe aiuta a sviluppare le caratteristiche naturali intrinsecamente maschili come lo spirito d'assalto, la risolutezza istantanea, l'ardimento, la determinazione, l'audacia che si ripercuotono anche nello spirito e servono quanto meno a lenire quel temperamento femminile e svigorito, di origine psicologica, che taluni uomini metabolizzano fin da bambini a causa della martellante propaganda occidentale femminil-femminista che ha voluto e vuole distruggere tutto ciò che è appunto riconducibile al maschile o è virile.
D'altronde le femministe sono le prime ad essere consapevoli che ogni incrocio tra il maschile ed il femminile comporta la fine della parte più nobile, ovvero dell'uomo, ed è proprio per questo motivo che stanno spingendo per imporre a tutti costi l'ideologia gender per rifilarci, appunto, la sola delle minorate caratteristiche femminili.
L'uomo ritroverà se stesso solo quando il suo stile di vita quotidiano lo renderà consapevole e sereno della sua assoluta prevalenza intellettiva e fisica sulla donna in secula seculorum e questo è l'unico presupposto che incendia la passione dell'uomo per la sua libertà e per la libertà degli altri uomini.
“L'homme c'est rien, l'oeuvre c'est tout” come Gustave Flaubert scrisse in una lettera all'amico George Sand a proposito della sua opera “Madame Bovary”.