non contente di aver visto distruggere un partito della sinsittra italiana… oddio partito… aspirante partito
le femministe ritornano sulla questione assorbenti.
del resto conoscendo di chi si parla c’era da aspettarselo:
è l’occasione per farsi notare in giro senza faticare
avete mai visto una donna fare una cretinata e poi assumersi semplicemente la colpa?
così troviamo una scrittrice femminista (oh fosse mai che facciano le operaie, le contadine o le imprenditrici selfmade(wo)man!) che ci informa:
Ogni mese spendo circa otto euro in assorbenti. Ho un flusso abbondante (per non parlare delle perdite premestruali) e i 18 pezzi di una confezione non mi bastano mai. Nella mia vita ho usato anche tamponi interni e pure quelli costano parecchio. Su ogni confezione pago come tutte l’iva – quella sui prodotti sanitari femminili – che è pari al 22 per cento. L’assorbente, il tampax o la coppetta vaginale non sono considerati beni essenziali. Non sono come il pane o un giornale, secondo lo stato italiano.[…]
Ed ecco che ogni mese ci cade addosso, direttamente sul portafoglio, quella maledetta iva al 22 per cento. Quando il leader della nuova formazione Possibile,Giuseppe Civati, ha depositato in parlamento un provvedimento per abbattere quel muro del 22 per cento ho fatto, come molte, i salti di gioia.
Quindi ora oltre a sapere dei problemi di sovrabbondanza della nostra, sappiamo anche quanto è l’esorbitante cifra che il partito di Pippa Ciwati vuole fare risparmiare alle italiane e che ha portata la nostra autrice femminista a “FARE SALTI DI GIOIA”
Se infatti le donne italiane, come la nostra femminista, spendono 8 euro al mese, spenderanno 96 euro all’anno. Se invece dell’iva al 22%, pagassero l’iva al 4%, risparmierebbero ( 96 – 74,88..) EURO 21,12 ALL’ANNO!
ME COJONI!!
insomma per queste femministe incassar 21 euro è una gioia immensa e questo chiarisce quale rapporto abbiano con il denaro.
oh poi l’articolo prosegue…. bla bla bla …. con la punteggiatura impeccabile e con riferimenti colti perchè non sia mai che una femminista possa scrivere un articolo breve e non lezioso che altre femministe potrebbero leggerlo e criticare…. le comari di paese portate nella politica