Autore Topic: Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili  (Letto 27959 volte)

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Offline Cad.

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #120 il: Gennaio 29, 2016, 15:12:56 pm »
DDL Cirinnà sulla convivenza iperfemminista, lo dico io.
....

Altri, meno male, ne vedono le reali conseguenze:
http://www.ilmonti.com/non-si-dice-ma-con-la-cirinna-si-torna-al-medioevo-e-al-matrimonio-riparatore/

....
Ma i nostri politici la faranno passare, eccome...un altro dazio al femminismo.

Offline nonmorto

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #121 il: Gennaio 29, 2016, 15:54:51 pm »
Ci provò Prodi anni fa con il matrimonio per raccomandata, in cui per ritrovarsi con lo status di convivente, con tutto ciò che ne consegue, bastava una raccomandata di una delle due parti.

Ora mi pare di capire non serve neanche la raccomandata.

Offline nonmorto

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #122 il: Gennaio 29, 2016, 17:06:14 pm »
Dato che qualcuno ha iniziato a sentire puzza di fregatura e date le proteste del family day il voto è stato rinviato di qualche giorno. Aspettano un altro momento più propizio per farlo passare, magari quando non se ne accorge nessuno.

http://www.nextquotidiano.it/tutti-grillini-ddl-cirinna/
Citazione
Non sorprende la posizione critica della Ciprini, tempo fa aveva preso parte ad un convegno dove con i soliti toni apocalittici aveva parlato di «un nuovo modello di società tra fluidificazione di ruoli di genere e di identità, riassetti di potere, ruolo dell’UE e studi sull’epigenetica, dove il rosa di LEI e l’Azzurro di LUI saranno sostituiti dall’ARANCIONE dell’UNISEX e dove per riprodursi sarà necessario ricorrere a nuove TECNOLOGIE RIPRODUTTIVE, a pagamento».

Ecco che rispunta la Ciprini. Sarei curioso di vedere il convegno.

https://www.facebook.com/tiziana.ciprini/photos/a.502816616446902.1073741826.502815436447020/845912918803935/

Offline Vicus

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #123 il: Gennaio 29, 2016, 17:14:53 pm »
Agosto è il momento ideale, oppure in contemporanea con qualche pseudoevento che distragga l'opinione pubblica.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Cad.

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #124 il: Gennaio 29, 2016, 20:21:34 pm »
Una delle cose che veramente mi fa...incavolare di prevedere il mantenimento dopo una convivenza è che si sfrutta una necessità-istinto-desiderio naturale dell'essere umano per trarne profitto economico, ossia ti chiedo il mantenimento perchè so che tu uomo ben difficilmente rinuncerai a relazionarti con le donne ed eventualmente a convivere. Il tuo desiderio di vivere insieme, di formarti una futura famiglia, e non per ultimo, di avere rapporti sessuali è troppo forte perchè tu vi rinunci seppur consapevole delle conseguenza patrimoniali se ciò non va a buon fine.

Un po' come qualche anno fa si propose una IRPEF minore per le donne, uno dei motivi era che comunque l'uomo, anche se costretto a pagare di più, ben difficilmente, se non quasi impossibile, avrebbe rinunciato a lavorare, quindi il gettito fiscale da questi ultimi sarebbe rimasto invariato.

Offline nonmorto

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #125 il: Gennaio 29, 2016, 21:55:02 pm »
Una delle cose che veramente mi fa...incavolare di prevedere il mantenimento dopo una convivenza è che si sfrutta una necessità-istinto-desiderio naturale dell'essere umano per trarne profitto economico, ossia ti chiedo il mantenimento perchè so che tu uomo ben difficilmente rinuncerai a relazionarti con le donne ed eventualmente a convivere. Il tuo desiderio di vivere insieme, di formarti una futura famiglia, e non per ultimo, di avere rapporti sessuali è troppo forte perchè tu vi rinunci seppur consapevole delle conseguenza patrimoniali se ciò non va a buon fine.

Un po' come qualche anno fa si propose una IRPEF minore per le donne, uno dei motivi era che comunque l'uomo, anche se costretto a pagare di più, ben difficilmente, se non quasi impossibile, avrebbe rinunciato a lavorare, quindi il gettito fiscale da questi ultimi sarebbe rimasto invariato.

Non sono così convinto che non avrà nessun effetto sulle convivenze. Secondo me dopo qualche anno, dopo che ci saranno stati alcuni "divorzi" dai "matrimoni per cambio di residenza all'anagrafe" gli uomini si incominceranno a spaventare e spesso si rifiuteranno di convivere.

Molti quelli che oggi sono contenti per queste leggi che "non tolgono nulla alla famiglia tradizionale ma estendono i diritti anche i gay e tu sei omofobo se sei contrario" si ritroveranno una amara sorpresa. Per fortuna avranno una memoria molto breve e non si ricorderanno che si sono messi il cappio intorno al collo da soli e che hanno insultato a gran voce chiunque impedisse loro di impiccarsi dandogli dell'omofobo retrogrado.

Offline Warlordmaniac

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #126 il: Gennaio 29, 2016, 22:06:58 pm »
Sono l' unico che non riesce ad appassionarsi all' argomento? Tanto comunque la società occidentale è irrimediabilmente un puttanaio e non possiamo augurarci altro che verrà sostituita da una più giusta e meno devota alla Fica.
Leggi peggiorative non cambiano più di tanto quello che già sottobanco avviene; come ad esempio nella prostituzione: i numeri del fenomeno dipende in minima parte dalla legislazione.
In ogni caso, ad oggi, MGTOW è l' unica via. Cirinnà o non Cirinnà.

Offline Vicus

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #127 il: Gennaio 29, 2016, 22:26:51 pm »
Una delle cose che veramente mi fa...incavolare di prevedere il mantenimento dopo una convivenza è che si sfrutta una necessità-istinto-desiderio naturale dell'essere umano per trarne profitto economico, ossia ti chiedo il mantenimento perchè so che tu uomo ben difficilmente rinuncerai a relazionarti con le donne ed eventualmente a convivere. Il tuo desiderio di vivere insieme, di formarti una futura famiglia, e non per ultimo, di avere rapporti sessuali è troppo forte perchè tu vi rinunci seppur consapevole delle conseguenza patrimoniali se ciò non va a buon fine.

Un po' come qualche anno fa si propose una IRPEF minore per le donne, uno dei motivi era che comunque l'uomo, anche se costretto a pagare di più, ben difficilmente, se non quasi impossibile, avrebbe rinunciato a lavorare, quindi il gettito fiscale da questi ultimi sarebbe rimasto invariato.
Concordo al 100%, ed è una cosa che fa non poco :censored: :mad:
Sono l' unico che non riesce ad appassionarsi all' argomento? Tanto comunque la società occidentale è irrimediabilmente un puttanaio e non possiamo augurarci altro che verrà sostituita da una più giusta e meno devota alla Fica.
Leggi peggiorative non cambiano più di tanto quello che già sottobanco avviene; come ad esempio nella prostituzione: i numeri del fenomeno dipende in minima parte dalla legislazione.
In ogni caso, ad oggi, MGTOW è l' unica via. Cirinnà o non Cirinnà.
Concordo anche su questo, la sostanza delle cose non cambia, ma MGTOW non fa che rinforzare il problema, l'obiettivo di lungo termine dev'essere la rinconciliazione tra i sessi. E avverrà spontaneamente - se la natura significa qualcosa - non appena il castello di carte che si definisce a torto occidente imploderà da solo.
« Ultima modifica: Gennaio 29, 2016, 22:52:27 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ReYkY

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #128 il: Gennaio 30, 2016, 09:53:17 am »
Ma la gente comune che ne pensa di questo fatto della convivenza? (Ammesso che ne siano a conoscenza....)

Offline Vicus

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #129 il: Gennaio 30, 2016, 10:30:23 am »
La gente comune? Non pensa. O pensa ai bei "passatempi" della convivenza senza riflettere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Red-

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #130 il: Gennaio 30, 2016, 13:47:26 pm »
...Per chi non sapesse cosa vuol dire MGTOW:

http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=10196.0

...Io poi la ritengo una filosofia molto discutibile, ma questa è un'altra questione.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Frank

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #131 il: Febbraio 01, 2016, 15:27:42 pm »

http://stradeonline.it/istituzioni-ed-economia/1713-adozioni-in-difesa-dei-diritti-dei-genitori
Citazione

di Marco Faraci

In queste settimane in cui è in discussione la possibilità di un limitato accesso delle coppie omosessuali all’adozione, gli oppositori dell’innovazione normativa hanno utilizzato come loro argomento principale la questione della centralità dei “diritti dei bambini”, lanciando strali contro le “pretese egoistiche degli adulti”. Secondo queste persone fare un figlio non sarebbe un diritto assoluto dell’adulto; invece, al contrario, nascere in una determinata configurazione familiare sarebbe un “diritto del bambino”.

Il richiamo ai “diritti dei bambini”, cioè dei deboli per eccellenza, ha indubbiamente un discreto potenziale attrattivo perché fa appello alle buone coscienze e ai buoni sentimenti e dunque rappresenta per il campo tradizionalista la miglior chance di contendere al campo gay-friendly l’immagine di positività.

Tuttavia, la prima obiezione che si può portare a questa strategia è che, mentre l’aspirazione di alcuni gay a diventare genitori è cosa determinabile, non appare molto chiaro su che base gli oppositori delle adozioni gay si intestino l’interpretazione “autentica” dei diritti dei bambini. È chiaro che non essendo oggettivamente sondabile quanto i bambini gradiscano i loro genitori – né se un bambino voglia "meno bene" ad un genitore gay - il riferimento ai “diritti dei bambini” appare più che altro lo strumento di alcune sezioni del paese per imporre a tutti una loro agenda sociale.

Peraltro risulta abbastanza singolare che da parte dei tradizionalisti si faccia appello ad un concetto quale quello dei “diritti dei bambini” che è scoperta recente, dell’ultimo secolo o secolo e mezzo, in gran parte dovuta all’evoluzione in senso “moderno” e “progressista” della cultura e dell’educazione.

Nel passato i bambini non avevano “diritti”; non esisteva alcun vero concetto di tutela dell’infanzia ed il lavoro era previsto fin dai primi anni della vita. L’immagine condivisa che abbiamo oggi dei bambini, almeno in Occidente, è dunque una costruzione culturale recentissima, non certo un concetto “naturale”, cioè ereditato dalla natura.

Nella Storia, in fondo, sono sempre stati i genitori a decidere di avere dei figli, mai i figli a scegliere i propri genitori. Avere due genitori di sesso diverso può naturalmente essere un vantaggio, in quanto, per ragioni storiche e culturali, può garantire al bambino una migliore accettazione e quindi una più facile socializzazione. Quindi è vero che avere genitori etero può essere "più conveniente" che avere genitori gay; tuttavia è vero nello stesso senso in cui è vero che nascere da genitori bianchi è più conveniente che nascere da genitori neri, che nascere da genitori ricchi è più conveniente che nascere da genitori poveri o che nascere da genitori colti è più conveniente che nascere da genitori che non hanno studiato.

Di conseguenza dire che un bambino “ha diritto” ad avere genitori etero ha senso esattamente quanto dire che ha diritto ad avere genitori bianchi o genitori ricchi o genitori colti. Cioè nessuno. Ogni bambino ha sempre preso quello che gli è capitato e nessun bambino nato in condizioni meno “ideali” rispetto alla famiglia perfetta da Mulino Bianco ha mai potuto fare reclamo. Del resto non esiste nemmeno un diritto del bambino ad avere “due genitori”, perché un’infinità di bambini sono cresciuti con un solo genitore o anche con nessuno.

Per quanto gli oppositori delle adozioni gay accusino chi le sostiene di voler modificare le regole spontanee della natura, è vero proprio il contrario. Sono loro a voler ingegnerizzare a tavolino una “società perfetta” che non è mai esistita, implementandola a colpi di obblighi e di divieti. La società è sempre necessariamente imperfetta ed il fatto che proceda attraverso continue deviazioni rispetto a ciò che ognuno considera “l’idealità” è nel lungo termine il fattore che consente il progresso, l’evoluzione ed in definitiva la prosperità.

Di fronte alla retorica “facile” in nome dei “diritti dei bambini”, sia allora consentito di spezzare una lancia a favore del primato del diritto dei genitori. Spetta agli adulti decidere se e come diventare genitori, perché saranno loro a sostenere tutte le responsabilità legate alla scelta. Essere genitori comporta uno sforzo eccezionale, in termini di umani ed economici. È un investimento di tempo, energie e denaro che durerà al minimo per 20-25 anni. È un sacrificio dal quale, nella maggior parte dei casi, si trarrà in cambio solo un ritorno “immateriale”: la soddisfazione di aver cresciuto e resa autonoma una persona.

È chiaro che diventare genitori non è necessariamente per tutti; richiede così tanto lavoro che deve essere una vocazione. In questo senso, evidentemente, gli unici che possono stabilire se due persone sono in grado di diventare genitori sono proprio le due persone in questione.

Due genitori gay comunicheranno ai figli valori “sbagliati”? Comunicheranno i “loro” valori come li comunicano tutti gli altri genitori, e non c’è niente di strano nel fatto che quello che trasferiranno possa essere influenzato dal loro vissuto o dalla loro specifica sensibilità. Potranno comunicare ai loro figli valori “sbagliati” esattamente come possono comunicare valori “sbagliati” due genitori “fascisti”, due genitori “comunisti”, due genitori “integralisti cattolici” o due genitori “vegani”.

Tuttavia, chi si assume i pesanti oneri della responsabilità genitoriale ha pieno diritto a guidare anche le scelte educative dei figli, e anzi, la libertà educativa - cioè il diritto di trasmettere ai propri bambini la propria visione del mondo, anche se “sbagliata” rispetto a quello che il mainstream pensa – rappresenta un presidio liberale fondamentale, contro ogni tentativo di imposizione statale dell’uniformità.

Insomma, è tempo di stare con i genitori; con il loro diritto alla scelta. E se avremo genitori felici e realizzati, ci sono buone possibilità di avere anche bambini ben cresciuti.

...

Offline Warlordmaniac

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #132 il: Febbraio 01, 2016, 18:29:14 pm »
Faraci dimentica che non tutte le coppie etero hanno diritto ad adottare, tant'è che guarderanno loro pure i peli.

Offline nonmorto

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #133 il: Febbraio 01, 2016, 18:42:11 pm »
Faraci dimentica che non tutte le coppie etero hanno diritto ad adottare, tant'è che guarderanno loro pure i peli.

Conosco una coppia che ha adottato, non molto bene per la verità, sono una coppia riservata e non ne hanno parlato molto ma ci sono voluti anni per ottenere l'adozione e tanti, tanti soldi.

Offline Frank

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #134 il: Febbraio 05, 2016, 08:44:14 am »
http://www.ilfoglio.it/cronache/2016/02/01/unioni-civili-perch-il-cos-fan-tutti-non-una-motivazione-adeguata___1-v-137707-rubriche_c138.htm

Citazione
Minority Report
Unioni civili, perché il “così fan tutti” non è una motivazione adeguata

Dire che qualcosa è vero o falso, giusto o sbagliato perché lo fanno tutti gli altri nei dintorni è semplicemente sbagliato logicamente ed è il modo con cui si sono appoggiate le peggiori aberrazioni della storia, inclusi razzismo e leggi razziali. E siamo davvero così sicuri che questo “vento della storia” non si potrà fermare?

di Giovanni Maddalena | 01 Febbraio 2016 ore 19:11

Uno degli epiteti scagliati contro coloro che non sono d’accordo sulla proposta di legge Cirinnà è quello di “retrogrado”. Nella scorsa settimana ho avuto l’occasione di dare un’occhiata a due trasmissioni televisive, dove questo era l’argomento principale: ormai la legge sui matrimoni omosessuali ce l’hanno tutti e dunque deve averla anche l’Italia. Un signore americano, di cui non conosco il nome, sbeffeggiava per questo Roberto Formigoni su un canale, mentre su un altro Ivan Scalfarotto indugiava su quest’argomento con Daniela Santanché. A prescindere dalle persone, a me interessa l’argomento.

Ora, si può prendere questo argomento in due sensi. Il primo è quello più banale, che è allo stesso tempo un errore logico elementare e una falsità storica. Dire che qualcosa è vero o falso, giusto o sbagliato perché lo fanno tutti gli altri nei dintorni è semplicemente sbagliato logicamente ed è il modo con cui si sono appoggiate le peggiori aberrazioni della storia, inclusi razzismo e leggi razziali, la tranquilla ammissione del sistema concentrazionario come strumento di lotta politica, l’accettazione supina della legge del capo o del mercato. “Così fan tutti”, non è mai stato un buon metodo per decidere qualcosa di buono, dalla vita privata quando si comincia a fumare da ragazzini a quella pubblica quando si decide che l’adulterio o l’appartenenza religiosa valga la lapidazione.

 
Inoltre, come ormai noto, nel caso in questione “tutti” sono i Paesi dell’Europa occidentale, mentre quelli dell’Europa orientale tutti non sono. Anzi, l’on. Scalfarotto, che presta il suo nome a una proposta di legge che include un’estrema attenzione alla discriminazione linguistica, dice che certo non ci confronteremo con la Bulgaria (!) perché i nostri punti di riferimento sono Francia, Irlanda, Inghilterra e Germania. Non mi ferisce affatto l’incoerenza, che anzi parla a favore dell’uomo e a sfavore della sua legge, ma il perché alcuni sì e altri no non lo dice. Così fan tutti quelli giusti? Superiori? Ricchi? Fatto sta che l’errore è logico e storico. Ma forse la verità (con la minuscola) non ci interessava tanto.

A proposito di verità, ecco invece l’altro punto di vista, più discutibile e interessante che emerge. “Così fan tutti” vorrebbe dire che da quella parte soffia il vento della storia e non si potrà fermare, argomento spesso usato in alternanza all’argomento sulla libertà come autonomia. E’ l’antico refrain di Hegel che si trova sotto tante versioni del marxismo ed è anche un certo fatalismo che si accompagna a molte religioni orientali, ad alcune versioni del cristianesimo e all’eredità della filosofia stoica in occidente. Mille versioni nobili di convinzioni che teoricamente affermano grandezza e autonomia dell’uomo e di fatto ne sviliscono la libertà, rendendolo incapace di essere protagonista della storia. Avanguardia e retroguardia sono così decise da coloro che conoscono il divenire della storia. Sono i preti di queste religioni, che siano preti veri e propri, intellettuali, vati di mercato, che sanno dove andrà a finire inevitabilmente tutto. Contro questa ricorrente filosofia/religione fatalista ci sono i mille controesempi della storia, spesso decisa da gesti singoli e singole personalità, ma anche il pensiero che la storia sia certo una grande ricchezza che ci precede – che venga da Dio, dalla Natura, dalla pura tradizione, dall’evoluzione – ma che noi, pur piccoli e fallibili, siamo in dialogo con essa e ne possiamo modificare il corso. Non siamo creatori – diceva Tolkien – ma “sub-creatori”: non possiamo inventare l’esistenza delle cose ma possiamo collaborare alla loro realtà.

A coloro che pensano in questo secondo modo, vicino al senso comune, interessa molto che in metà Europa, e quella più giovane e con più fame in ogni senso, si voglia difendere la famiglia naturale, e che lo stesso accada in molti paesi africani e asiatici. Non perché si rovesci il “così fan tutti” ma perché in tal modo si capisce che la Storia non è il Fato cieco e insensibile e che nulla al mondo toglie all’uomo la responsabilità di dire “vero” e “falso”, “buono” e “cattivo”, “bello” e “brutto” , le sole tre cose – diceva il filosofo americano Peirce – che sollevano l’umanità al di sopra dell’animalità. E non a caso, salvo gesti di libertà, dopo l’eutanasia, sarà proprio la soglia antropologica – la differenza tra esseri umani e animali, ultima soglia della responsabilità – a essere presto attaccata, e orrido retrogrado chi non acconsentirà. Scommettiamo?