Autore Topic: Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili  (Letto 27315 volte)

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Offline Vicus

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #15 il: Gennaio 21, 2016, 02:02:19 am »

il maschile a mio avviso non esiste come archetipo.  il maschile è la somma di tutti i maschi presenti sul globo. niente di più, niente di meno. è l'idea che è figlia della realtà, non il contrario. questo modo di intendere il maschile credo sia la grande differenza tra una visione qm legata agli ambienti conservatori e una legata allo spirito libertario.
E' un'idea tipica della destra del capitale (v. Thatcher): la società è la somma degli individui, non esiste la comunità. Una società atomizzata è perfettamente funzionale alle multinazionali del consumo.
Il lettore curioso potrà approfondire in L'Uomo e la Gente di Ortega y Gasset.
Sono 'conservatore' solo per quel che concerne la natura umana, che non deve (ne può) adattarsi alla tecnologia, è quest'ultima che deve servire l'uomo. Per il resto stiamo vivendo una rivoluzione che la sinistra del potere, sempre più conservatrice, non vede e persino ostacola.

PS Quanti maschi ci sono ancora sul globo (o in occidente)?
« Ultima modifica: Gennaio 21, 2016, 02:39:30 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Red-

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #16 il: Gennaio 21, 2016, 14:21:08 pm »
Una o due sere fa, nella sua "otto e mezzo" la Lilly Gruber trattava della risposta di Junker a Renzi, egli avrebbe detto, per sdrammatizzare "...si è trattato solo di un dialogo maschile e virile". La Gruber ha detto, realmente stupita e perplessa "...ma ...ma si possono utilizzare, nel 2016, i termini maschile e virile !?? ".
 Ha tentato quindi di incentrare l'intera trasmissione su quello che a lei sembrava una cosa dell'altro mondo.

...Ecco: a questo possono portare i cd "progressismi" di una certa ideologia. Inutile, presumo, ricordare che il termine "femminile" non è affatto desueto, che non stupisce nessuno ed è tuttora utilizzatissimo senza che nessuno protesti. Ma "maschile" no, quello nel 2016 è tabù .
Se questo non è un condizionamento culturale, (ovviamente artificialmente indotto), mi si spieghi cos'è.
...Non mi frega nulla, detto chiaro, della possibilita che due gay si uniscano in una unione civile.
Mi importa di quel che può venire dopo. Non accadrà nulla di che? Io avrei seri dubbi.
Già i termini "maschile" e "virile" sono da mettere al bando, secondo i più. Se tanto mi dà tanto,figuriamoci cosa accadrà dando seguito a questo (sciagurato?) progresso.

Ribadisco: per me non si tratta di reale spirito progressista, ma di pura e semplice manipolazione delle masse, di puro e semplice condizionamento culturale; e dove vuol andare a parare lo sanno in pochi con certezza, ma a noi è possibile immaginarlo.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline TheDarkSider

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #17 il: Gennaio 21, 2016, 17:17:24 pm »
Nel ddl si parla di unioni civili e convivenza,  due fattispecie diverse e ben distinte. La discussione si ferma solo su alcuni aspetti delle unioni civili,  es adozioni, la regolamentazione della convivenza passa inosservata,  quindi se passa il ddl passa probabilmente tutto. Perché ci sia "solo" convivenza non serve nessun accordo scritto tra i conviventi, magari uno pensa di convivere senza obblighi se finisce, poi ecco che arriva il mantenimento,  perché nel ddl è ben previsto.
Questo e' il punto importante.

Il ddl introduce subdolamente gli obblighi del matrimonio a carico dei conviventi, mentre tutti stanno a litigare sull'adozione del figliastro.

E' la tempesta perfetta per noi qm-isti, purtroppo. La scappatoia della convivenza sta per essere chiusa.

Ce la stanno facendo sotto al naso.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #18 il: Gennaio 21, 2016, 18:38:06 pm »
Red

Citazione
Non accadrà nulla di che? Io avrei seri dubbi.
Già i termini "maschile" e "virile" sono da mettere al bando, secondo i più. Se tanto mi dà tanto,figuriamoci cosa accadrà dando seguito a questo (sciagurato?) progresso.

Ribadisco: per me non si tratta di reale spirito progressista, ma di pura e semplice manipolazione delle masse, di puro e semplice condizionamento culturale; e dove vuol andare a parare lo sanno in pochi con certezza, ma a noi è possibile immaginarlo.

Concordo.

Offline ReYkY

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #19 il: Gennaio 21, 2016, 18:51:56 pm »
Questo e' il punto importante.

Il ddl introduce subdolamente gli obblighi del matrimonio a carico dei conviventi, mentre tutti stanno a litigare sull'adozione del figliastro.

E' la tempesta perfetta per noi qm-isti, purtroppo. La scappatoia della convivenza sta per essere chiusa.

Ce la stanno facendo sotto al naso.


E allora col matrimonio si finisce male, con la convivenza idem, la prostituzione è osteggiata... cosa dobbiamo fare? Farci preti? Diventare gay? Mmmmmmah!

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #20 il: Gennaio 21, 2016, 19:05:45 pm »
Questo e' il punto importante.

Il ddl introduce subdolamente gli obblighi del matrimonio a carico dei conviventi, mentre tutti stanno a litigare sull'adozione del figliastro.

E' la tempesta perfetta per noi qm-isti, purtroppo. La scappatoia della convivenza sta per essere chiusa.

Ce la stanno facendo sotto al naso.


devi firmare delle carte per avere questi diritti/obblighi.

l'unione civile potrebbe anche essere una scappatoia per non sposarsi.
ricordo che tale unione in italia si presenta con l'intenzione di tutelare le coppie omosessuali.

cmq questo è il disegno di legge attuale:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00703433.pdf
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline ReYkY

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #21 il: Gennaio 21, 2016, 19:07:48 pm »
Se bisogna firmare ok, ma se diventa in automatico NO NO NO NO E POI NO!

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #22 il: Gennaio 21, 2016, 19:08:17 pm »

E allora col matrimonio si finisce male, con la convivenza idem, la prostituzione è osteggiata... cosa dobbiamo fare? Farci preti? Diventare gay? Mmmmmmah!

un aumento di gay e preti non sarebbe male per diminuire la pressione sessuale.
specie in cina dove mancano tantissime donne.
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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #23 il: Gennaio 21, 2016, 19:08:42 pm »
Se bisogna firmare ok, ma se diventa in automatico NO NO NO NO E POI NO!


anche io sono contrario agli automatismi.
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Offline Rita

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #24 il: Gennaio 21, 2016, 19:54:30 pm »

devi firmare delle carte per avere questi diritti/obblighi.

l'unione civile potrebbe anche essere una scappatoia per non sposarsi.
ricordo che tale unione in italia si presenta con l'intenzione di tutelare le coppie omosessuali.

cmq questo è il disegno di legge attuale:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00703433.pdf

perché questo riporta anche una parte dedicata alla "convivenza di fatto" distinguendola dall'unione civile e assoggettandola all'art. 156 relativo agli effetti patrimoniali della separazione tra coniugi?

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=ListEmendc&leg=17&id=39314

in particolare riporto tutto il titolo II evidenziando l'articolo del diritto al mantenimento.

TITOLO II
Della disciplina della convivenza
Art. 8.
(Della convivenza di fatto)
1. Ai fini delle disposizioni seguenti si intendono conviventi di fatto le persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile.
2. Per l'individuazione dell'inizio della stabile convivenza trovano applicazione gli articoli 4 e 33 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223.
 
Art.9
(Reciproca assistenza)
1. I conviventi di fatto hanno gli stessi diritti spettanti al coniuge nei casi previsti dall'ordinamento penitenziario.
2. In caso di malattia o di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza nonché di accesso alle informazioni personali, secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere o di assistenza pubbliche, private o convenzionate, previste per i coniugi e i familiari.
3. Ciascun convivente di fatto può designare l'altro quale suo rappresentante con poteri pieni o limitati:
a) in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute;
b) in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie.
4. La designazione di cui al comma 3 è effettuata in forma scritta e autografa oppure, in caso di impossibilità di redigerla, alla presenza di un testimone.
 
Art. 10
(Diritto di abitazione e casi di successione nel contratto di locazione)
1. Salvo quanto stabilito nell'articolo 337-sexies del codice civile, in caso di morte del proprietario della casa di comune residenza, il convivente di fatto superstite ha il diritto di abitazione per un numero di anni pari alla durata della convivenza. Tale diritto cessa in caso di matrimonio, di unione civile o di nuova convivenza di fatto.
2. Nel caso di cui al comma precedente, ove la convivenza di fatto abbia determinato il compossesso ultraventennale della casa, il diritto di abitazione si estingue con la morte del convivente superstite.
3. In caso di morte del conduttore o della sua risoluzione anticipata del contratto di locazione della casa di comune residenza, il convivente di fatto ha facoltà di succedergli nel contratto.
 
Art. 11
(Inserimento nelle graduatorie per l'assegnazione di alloggi di edilizia popolare)
1. Nel caso in cui l'appartenenza ad un nucleo familiare costituisca titolo o causa di preferenza nelle graduatorie per l'assegnazione di alloggi di edilizia popolare, di tale titolo o causa di preferenza possono godere, a parità di condizioni, i conviventi di fatto.
 
Art. 12
(Obbligo di mantenimento o alimentare)
1. In caso di cessazione della convivenza di fatto, ove ricorrano i presupposti di cui all'articolo 156 del codice civile, il convivente ha diritto di ricevere dall'altro quanto necessario per il suo mantenimento per un periodo determinato in proporzione alla durata della convivenza.
2. In caso di cessazione della convivenza, ove ricorrano i presupposti di cui all'articolo 438, primo comma, del codice civile, il convivente ha diritto di ricevere dall'altro gli alimenti per un periodo determinato in proporzione alla durata della convivenza.
 
Art. 13
(Diritti nell'attività di impresa)
1. Nella Sezione VI, Capo VI, Titolo VI, del Libro I del codice civile, dopo l'articolo 230-bis è aggiunto il seguente:
«Art. 230-ter. - (Diritti del convivente). -- Al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all'interno dell'impresa dell'altro convivente spetta una partecipazione agli utili commisurata al lavoro prestato.
Il diritto di partecipazione non spetta qualora tra i conviventi esista un rapporto di società o di lavoro subordinato».
 
Art. 14
(Forma della domanda di interdizione e di inabilitazione)
1. All'articolo 712, secondo comma, del codice di procedura civile, dopo le parole: «del coniuge,» sono inserite le seguenti: «del convivente di fatto».
2. Il convivente di fatto può essere nominato tutore,  curatore o amministratore di sostegno, qualora l'altra parte sia dichiarata interdetta o inabilitata ai sensi delle norme vigenti ovvero ricorrano i presupposti di cui all'articolo 404 del codice civile.
 
Art. 15.
(Risarcimento del danno causato da fatto illecito da cui è derivata la morte di una delle parti del contratto di convivenza)
1. In caso di decesso del convivente di fatto, derivante da fatto illecito di un terzo, nell'individuazione del danno risarcibile alla parte superstite si applicano i medesimi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite.
 
Art. 16
(Contratto di convivenza)
1. Il contratto di convivenza è un accordo con cui i conviventi di fatto disciplinano i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune e fissano la comune residenza.
2. Il contratto di convivenza, le sue successive modifiche e il suo scioglimento sono redatti in forma scritta, a pena di nullità, ricevuti da un notaio in forma pubblica.
3. Ai fini dell'opponibilità ai terzi, il notaio che ha ricevuto l'atto in forma pubblica o che ne ha autenticato le sottoscrizioni deve provvedere entro i successivi dieci giorni a trasmetterne copia al comune di residenza dei conviventi per l'iscrizione all'anagrafe ai sensi degli articoli 5 e 7 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223.
4. Il contratto può prevedere:
 a) le modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune, in relazione alle sostanze di ciascuno e alla capacità di lavoro professionale o casalingo;
b) il regime patrimoniale della comunione dei beni, di cui alla sezione III del Capo VI, Titolo VI del Libro I del codice civile;
5. Il regime patrimoniale scelto nel contratto di convivenza può essere modificato in qualunque momento nel corso della convivenza con le modalità di cui al precedente comma 2.
6. Il trattamento dei dati personali contenuti nelle certificazioni anagrafiche deve avvenire conformemente alla normativa prevista dal codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, garantendo il rispetto della dignità degli appartenenti al contratto di convivenza. I dati personali contenuti nelle certificazioni anagrafiche non possono costituire elemento di discriminazione a carico delle parti del contratto di convivenza.
7. Il contratto di convivenza non può essere sottoposto a termine o condizione. Nel caso in cui le parti inseriscano termini o condizioni, queste si hanno per non apposte.
 
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #25 il: Gennaio 21, 2016, 20:13:01 pm »
Bishma, attenzione che potrebbe essere il primo disegno di legge.

Qui nella pagina del senato

http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/testi/39314_testi.htm

se clicchi su "fascicolo completo" sotto la voce "elenco emendamenti" trovi quello col titolo dedicato alla convivenza di fatto.

Ho l'impressione che sia successivo al disegno di legge.

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Offline ilmarmocchio

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #26 il: Gennaio 21, 2016, 21:12:25 pm »
Una o due sere fa, nella sua "otto e mezzo" la Lilly Gruber trattava della risposta di Junker a Renzi, egli avrebbe detto, per sdrammatizzare "...si è trattato solo di un dialogo maschile e virile". La Gruber ha detto, realmente stupita e perplessa "...ma ...ma si possono utilizzare, nel 2016, i termini maschile e virile !?? ".
 Ha tentato quindi di incentrare l'intera trasmissione su quello che a lei sembrava una cosa dell'altro mondo.

...Ecco: a questo possono portare i cd "progressismi" di una certa ideologia. Inutile, presumo, ricordare che il termine "femminile" non è affatto desueto, che non stupisce nessuno ed è tuttora utilizzatissimo senza che nessuno protesti. Ma "maschile" no, quello nel 2016 è tabù .
Se questo non è un condizionamento culturale, (ovviamente artificialmente indotto), mi si spieghi cos'è.
...Non mi frega nulla, detto chiaro, della possibilita che due gay si uniscano in una unione civile.
Mi importa di quel che può venire dopo. Non accadrà nulla di che? Io avrei seri dubbi.
Già i termini "maschile" e "virile" sono da mettere al bando, secondo i più. Se tanto mi dà tanto,figuriamoci cosa accadrà dando seguito a questo (sciagurato?) progresso.

Ribadisco: per me non si tratta di reale spirito progressista, ma di pura e semplice manipolazione delle masse, di puro e semplice condizionamento culturale; e dove vuol andare a parare lo sanno in pochi con certezza, ma a noi è possibile immaginarlo.

Tutto giusto quello che Red dice sul bando dei termini " maschile " e " virile ", ma trovo ancor più sorprendente il fatto che Juncker abbia utilizzato questi 2 termini .
Escludendo un uso causale, sembra quasi che l'eurocrate lussemburghese abbia cercato di vellicare un mai esistito nazionalismo europeo, vista la situazione di grave difficoltà della UE.
Il sistema bancario europeo sembra in affanno, la questione immigrazione sta causando sfracelli, con possibilità di sospensione di Schengen e, sopratutto, c'è una forte crisi di legittimità.
In pià, i paesi dell'est Europa hanno ormai capito che il nucleo occidentale è imbelle e pronto a qualsiasi tradimento :
la Polonia non si fida dei tedeschi che fanno una politica energetica tutta loro, l' Ungheria è stata accisata di fascismo per poi risultare essere stata quella più sensata.
In pratica , contano sugli USA e sono sempre meno , a ragione, confidenti con i membri storici della UE.
Gli austriaci uscirebbero volentieri dalla UE e la Francia è in seria  decadenza.
Forse qualcuno comincia a pensare che un agglomerato di stati unito solo dall'interesse imposto per tematiche gender abbia il fiato corto.
E' mai esistita una società a guida femminile o omosessuale ?
No perchè profondamente contro natura.
Forse qualcuno ha capito che l'evoluzione, ancora una volta , farà il suo corso.
Queste storie di adozioni , convivenze che vogliono essere, ma non sono, matrimoni, uteri in affitto , richieste di privilegi da parte di tutti, porteranno alla logica conclusione, specie con un Islamche ha capito che siamo dei debosciati.
Ricordiamo di un concetto fondamentale, che se non ben chiarito, risulta pericoloso :
non esiste il progresso, esiste il cambiamento
Credere nel progresso è una idolatria, non un fatto razionale.
La storia ce lo insegna ripetutamente, cerchiamo di essere alunni svegli

Offline ilmarmocchio

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #27 il: Gennaio 21, 2016, 21:17:19 pm »
Il decreto Cirinnà è solo la foglia di fico per estendere le stesse truffe del matrimonio alle convivenze, visto che i matrimoni calano.
Altrimenti perchè introdurre un altro legame visto che c'è già il matrimonio.
NO, le convivenze sono libere ?
Allora, non ci deve essere intervento dello Stato, altrimenti non sono più libere.
Allora, chi vuole le regole , si sposi.

Offline Red-

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #28 il: Gennaio 21, 2016, 21:35:56 pm »
un aumento di gay e preti non sarebbe male per diminuire la pressione sessuale.
specie in cina dove mancano tantissime donne.
...Ma perchè, il disegno di legge riguarderebbe anche la Cina? Scusa, ma non ho capito la relazione.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline ReYkY

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #29 il: Gennaio 21, 2016, 22:28:15 pm »
Qui si dovrebbe combattere il bigottismo e la sessuofobia tipici degli ambienti femministi, invece ci si augura un mondo di gay (con tutto il rispetto) e preti (con tutto il rispetto).

Sapete una cosa? Chiudete baracca e burattini che non ne vale la pena. Davvero...