Autore Topic: Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili  (Letto 27881 volte)

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Offline Red-

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #105 il: Gennaio 28, 2016, 14:03:39 pm »
leggo ancora che le donne hanno desiderio sessuale molto inferiore a quello maschile, o addirittura non ce l'hanno affatto
Prendi un bell'uomo uomo nudo, mettilo in una stanza d'albergo chiusa e privata. Prendi una bella donna nuda, mettila nella stessa stanza, insieme all'uomo (che non conosce) .
Passato il primo momento d'imbarazzo, l'uomo penserà al rapporto sessuale.
Passato il primo momento d'imbarazzo, la donna penserà a come cavarsela senza che l'uomo cerchi di avere un rapporto sessuale.
Tranne eccezioni e casi particolari, questa è la differenza.
Punto. Il resto è fantasia, bugie, balle, storie.

Ma ci sono momenti in cui la donna sembra avere desiderio sessuale addirittura maggiore rispetto all'uomo. Vero, verissimo, incontestabile. Ma è quando esiste già una relazione. Bisogna fare tutta la trafila. Prima la devi conquistare. Le devi far accendere le fantasie. La donna reagisce di riflesso. La donna è passiva. Reagisce ad un desiderio esterno. Se la cosa la coinvolge, poi è più scatenata dell'uomo. Ma solo dopo che hai fatto tutta la trafila. Prima no. Questa è la disparità ormonale e la differenza sessuale uomo/donna.

Punto. Tranne eccezioni e casi particolari, il resto sono balle, fantasie, bugie, aria fritta.

"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Vicus

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #106 il: Gennaio 28, 2016, 14:12:21 pm »
Concordo. Le donne, una volta "accese", la libido l'hanno eccome.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #107 il: Gennaio 28, 2016, 14:30:50 pm »
 :P

Prendi un bell'uomo nudo, mettilo in una stanza d'albergo chiusa e privata. Prendi una bella donna nuda, mettila nella stessa stanza, insieme all'uomo (che non conosce) .
Passato il primo momento d'imbarazzo, l'uomo penserà al rapporto sessuale.
Passato il primo momento di falso imbarazzo, la donna penserà a cercare i vestiti dell'uomo per valutarne il valore e quindi capire quanti soldi ha costui.
Tranne eccezioni e casi particolari, questa è la differenza.  :D

(scusa Red, non ho resistito...)




Offline Sardus_Pater

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #108 il: Gennaio 28, 2016, 15:41:14 pm »
Personalmente, trovo più plausibile la versione di Fazer :lol: .
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Jason

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #109 il: Gennaio 28, 2016, 16:35:18 pm »
Red, volevo dire un'altra cosa. Volevo dire che non è vero che le donne siano "fiche di legno" senza desiderio, come qui qualcuno pensa. Il fatto come dici tu che in certi momenti e in certe condizioni, se attizzata, riesce ad avere anche una libido molto grande, dimostra che non è vero che le donne "non sono attratte dal sesso ma solo dai soldi", come pensa qui qualcuno.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline ilmarmocchio

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #110 il: Gennaio 28, 2016, 17:41:58 pm »
Citazione
Red :Ma ci sono momenti in cui la donna sembra avere desiderio sessuale addirittura maggiore rispetto all'uomo. Vero, verissimo, incontestabile. Ma è quando esiste già una relazione. Bisogna fare tutta la trafila. Prima la devi conquistare. Le devi far accendere le fantasie. La donna reagisce di riflesso. La donna è passiva. Reagisce ad un desiderio esterno. Se la cosa la coinvolge, poi è più scatenata dell'uomo. Ma solo dopo che hai fatto tutta la trafila. Prima no. Questa è la disparità ormonale e la differenza sessuale uomo/donna.

Punto. Tranne eccezioni e casi particolari, il resto sono balle, fantasie, bugie, aria fritta.

Perfetto

Offline ilmarmocchio

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #111 il: Gennaio 28, 2016, 17:42:34 pm »
Red, volevo dire un'altra cosa. Volevo dire che non è vero che le donne siano "fiche di legno" senza desiderio, come qui qualcuno pensa. Il fatto come dici tu che in certi momenti e in certe condizioni, se attizzata, riesce ad avere anche una libido molto grande, dimostra che non è vero che le donne "non sono attratte dal sesso ma solo dai soldi", come pensa qui qualcuno.

Questo è indubbiamente vero

Online Frank

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #112 il: Gennaio 28, 2016, 18:29:53 pm »
Prendi un bell'uomo uomo nudo, mettilo in una stanza d'albergo chiusa e privata. Prendi una bella donna nuda, mettila nella stessa stanza, insieme all'uomo (che non conosce) .
Passato il primo momento d'imbarazzo, l'uomo penserà al rapporto sessuale.
Passato il primo momento d'imbarazzo, la donna penserà a come cavarsela senza che l'uomo cerchi di avere un rapporto sessuale.

Tranne eccezioni e casi particolari, questa è la differenza.
Punto. Il resto è fantasia, bugie, balle, storie.

Ma ci sono momenti in cui la donna sembra avere desiderio sessuale addirittura maggiore rispetto all'uomo. Vero, verissimo, incontestabile. Ma è quando esiste già una relazione. Bisogna fare tutta la trafila. Prima la devi conquistare. Le devi far accendere le fantasie. La donna reagisce di riflesso. La donna è passiva. Reagisce ad un desiderio esterno. Se la cosa la coinvolge, poi è più scatenata dell'uomo. Ma solo dopo che hai fatto tutta la trafila. Prima no. Questa è la disparità ormonale e la differenza sessuale uomo/donna.

Punto. Tranne eccezioni e casi particolari, il resto sono balle, fantasie, bugie, aria fritta.

Una premessa: io (ma qualche mio amico potrebbe dire lo stesso) non ne ho mai conosciuta una che fosse "maiala" quanto son "maiale" io.
Nello specifico, mi riferisco a questa frase.
Citazione
Se la cosa la coinvolge, poi è più scatenata dell'uomo.

Ma, a parte questo, son d'accordo con te.


@@

ps: come ho già avuto modo di scrivere in passato, se uno esce fuori da questo forum e va ad intervistare mille uomini a caso, tutti (o quasi) risponderanno che le donne hanno una gran voglia di cazzo. Anzi, che in realtà loro hanno molta più voglia degli uomini, perché (concluderebbe qualcuno) "son tutte troie".
Questi sono i ragionamenti dell'uomo medio.
Solo nei forum dedicati alla QM ho potuto conoscere (virtualmente) uomini che (come me) dissentivano da questa convinzione generale.



Online Frank

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #113 il: Gennaio 28, 2016, 21:14:04 pm »
Cosa ne pensate di questo articolo di Marco Faraci ?

http://thefielder.net/26/01/2016/ddl-cirinna-e-regolamentazione-forzosa-delle-convivenze/
Citazione
Contratto-di-convivenzaIl disegno di legge Cirinnà è in questi giorni al centro dell’attenzione politica o mediatica per le innovazioni che si propone d’introdurre sul tema delle unioni omosessuali. Le implicazioni del riconoscimento legale delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e ancor più quelle del capitolo della stepchild adoption sono state ampiamente affrontate in un dibattito che sta vedendo una forte mobilitazione da parte di quelle sezioni del Paese che, nei due fronti, sono più sensibili alla questione. Sarebbe utile che la legge Cirinnà si occupasse solo del tema delle unioni gay, tanto perché tale tema è in sé ampio e importante, quanto perché è questo il tema che politicamente è stato portato nella discussione pubblica. Quello che preoccupa, invece, è che all’ombra del tema che riempie le prime pagine dei giornali, con la legge Cirinnà si cerchi di nascosto di fare altro, che non ha niente a che vedere coi diritti dei gay, ma che piuttosto ha a che vedere col tentativo statalista di ricondurre sotto la “tutela” del diritto positivo qualsiasi formazione sociale.

In particolare il DDL Cirinnà, per effetto di vari emendamenti che sono stati recepiti, prevede una regolamentazione forzosa delle convivenze di cittadini (eterosessuali e omosessuali) che hanno deciso volontariamente di non accedere né all’istituto del matrimonio, né a quello delle unioni civili. Se questa legge passa, milioni d’italiani che hanno scelto la convivenza si trovano de facto “sposati” a loro insaputa, con tutta una serie di doveri, incluso l’obbligo di mantenimento. Si realizza una sorta di “matrimonio per usucapione” per cui, se qualcuno ha vissuto per un periodo con te, allora può pretendere da te d’esser mantenuto.

Ovviamente il problema non sta nel fatto che delle persone possano accedere, se lo vogliono, a tipologie, magari differenziate, di contratto familiare, dal matrimonio fino a più leggere unioni civili. Il problema è la pretesa che dal fatto discenda il diritto, al punto che milioni di persone possano trovarsi a dover ottemperare a responsabilità non scelte. In effetti, la “disciplina della convivenza” cui il parlamento sta lavorando prevede di riconoscere legalmente la “convivenza” non sulla base di un accordo delle parti in causa, bensì sulla base del solo dato oggettivo, che è sufficiente a far scattare le varie implicazioni legali.

Insomma, non è la coppia che va in Comune e chiede di registrare la propria unione; qui è lo Stato che entra in casa tua e nella tua camera da letto e decide che hai contratto obblighi nei confronti di un’altra persona. Lo Stato si allarga e sostanzialmente ci porta via la convivenza, che così cessa d’essere un’“alternativa liberale” al matrimonio. 
Le conseguenze della statalizzazione e sindacalizzazione della convivenza possono essere rilevanti. La variabile “alimenti” entra necessariamente all’interno della dinamica di un rapporto di coppia, influendo in un senso o nell’altro sulle decisioni relative al proseguimento di una relazione. Solo la buonafede delle singole persone coinvolte può far sì che della nuova legge non si abusi, ma nel quadro di regole che si sta prefigurando è possibile che la richiesta d’alimenti sia usata come forma di pressione, se non addirittura di ricatto, per non far finire una relazione o comunque come strumento di vendetta una volta che un rapporto ha avuto termine.

Gli esiti potranno essere vari. Da un lato ci sarà sicuramente un “invelenimento” dei rapporti tra le persone, poiché s’introdurrà nelle crisi e nelle risoluzioni delle convivenze il livello di contenziosità che caratterizza oggi le pratiche di separazioni e di divorzio. Metter fine a una convivenza diventerà più lungo, più psicologicamente traumatico, e naturalmente più costoso, con un probabile significativo vantaggio per la categoria degli avvocati. Dall’altro, a mano a mano che si realizzeranno le “conseguenze” delle convivenze, si può prevedere che un buon numero di persone — quelle che nella convivenza cercavano soprattutto la libertà — saranno disincentivate rispetto alla prospettiva d’andare a vivere insieme, al punto da preferire il costo di mantenere due appartamenti separati.

Ci sono poi due considerazioni, di carattere più culturale, che merita fare. Innanzitutto, se s’imbrigliano legalmente le coppie che convivono, ci si può chiedere come mai non far derivare obblighi legali anche dalla convivenza di due sorelle, o di due studenti fuori sede che condividano un appartamento. La legge è chiara, presupponendo per la convivenza la sussistenza di rapporti affettivi e l’assenza di rapporti di parentela. È un modo elegante per scrivere che la “convivenza” rileva legalmente quando c’è di mezzo il sesso. Ora, è chiaro che nessuno si sognerebbe di far scattare un obbligo d’assistenza nei confronti del compagno d’università insieme al quale hai preparato tutti gli esami, né nei confronti del tuo partner fisso di tennis o di tressette. Finché si tratta di queste attività, nessuno si sognerebbe di pensare che dal fatto d’aver passato in modo continuativo o regolare del tempo insieme discendano delle responsabilità legali reciproche. In quest’ottica, imporre obblighi reciproci a chi invece ha condiviso il letto significa ritenere che l’interazione sessuale sia qualcosa di fondamentalmente diverso da tutte le altre interazioni sociali attraverso le quali esprimiamo la nostra personalità. È probabilmente l’esito di una convergenza sessuofoba della politica sull’inaccettabilità culturale e morale del sesso come qualcosa che possa essere preso “a cuor leggero”. Non si fa sesso e poi si va via. Per destra e sinistra, il sesso, in fondo, resta “peccato” e può essere mondato solo nel momento in cui da questo scaturiscono degli obblighi che persistano nel tempo.

Poi, è ragionevole riflettere sul tipo di messaggio che questa regolamentazione delle convivenze porta con sé dal punto di vista dell’uguaglianza di genere. Nella pratica, la “cultura degli alimenti” rappresenta un disincentivo al fatto che le donne sentano il bisogno di rimanere economicamente indipendenti durante tutta la loro vita, anziché limitarsi ad assecondare determinate inerzie culturali che vedono la loro realizzazione altrove rispetto alla carriera — quelle che di norma le conducono a percorsi di studio “scorrelati” dal mondo del lavoro e poi, con la vita di coppia, all’assunzione della maggior parte degli oneri domestici e genitoriali. Affermando un diritto di famiglia che preveda gli alimenti e il collocamento (de facto) esclusivo dei figli in caso di separazione, in pratica stiamo dicendo alle donne che la partita economicamente più importante della loro vita non è quella che passa da un loro successo nel lavoro. Stiamo dicendo alle donne che per loro è più strategico presidiare il ruolo di madre, perché nel caso di una separazione il loro tenore di vita dipenderà più dalla loro capacità di vincere la partita dell’affidamento — e con essa casa e mantenimento — che non da cento o duecento euro in più in busta paga.

In definitiva, questo tipo di norme “perequative” ha, nei fatti, un esito confermativo nei confronti dei ruoli e degli stereotipi di genere tradizionali. È evidente, quindi, che la questione dell’accesso dei gay su base volontaria a un riconoscimento pubblico e legale delle loro relazioni è una cosa; la regolamentazione automatica delle convivenze è cosa ben diversa, ed è grave che il parlamento stia cercando di farla approvare surrettiziamente. La parte relativa alla disciplina delle convivenze dovrebbe essere espunta totalmente dal DDL Cirinnà. A livello di minima decenza, bisognerebbe perlomeno escludere qualsiasi forma d’applicazione alle convivenze già in atto e dare piena pubblicità, anche con campagne televisive, agli obblighi patrimoniali che potranno scaturire dalla decisione d’andare a convivere, perché la gente possa scegliere consapevolmente se fare quel tipo di passo. In ogni caso, la pretesa dello Stato di normare ogni aspetto della vita umana fa veramente paura.

Offline Vicus

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #114 il: Gennaio 29, 2016, 01:58:58 am »
Il DDL Cirinnà è un monstrum giuridico: si pretende che una semplice convivenza duri a vita, nonostante la volontà delle parti di non regolarla col matrimonio, libero negozio giuridico che qui viene sostituito dalla coercizione dello Stato.

L'articolo è scadente nella 2° parte: il sesso non c'entra nulla, si vogliono distruggere i rapporti di coppia che fanno paura al sistema in quanto antidoto all'atomizzazione e indebolimento della società.
Le donne non rinunceranno alle loro carriere artificiali e gonfiate, anzi questo permetterà di tenerle occupate nel precariato a spese dell'ex convivente onde evitare che mettano su famiglia e generino figli.
CIliegina sulla torta, l'articolo apre alle unioni civili gay, che al danno di cui sopra aggiungono la beffa.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ReYkY

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #115 il: Gennaio 29, 2016, 05:08:37 am »
Obblighi forzati per la convivenza di fatto = meno convivenze = meno rapporti sessuali = denatalità. (Siamo sempre lì).
Inoltre i mantenimenti agli ex hanno sempre quel pizzico di femminismo che non guasta mai....


La tragedia è che nessuno è a conoscenza di questa parte....conoscono solo la parte relativa agli omosessuali.

Online Frank

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #116 il: Gennaio 29, 2016, 08:39:36 am »
CIliegina sulla torta, l'articolo apre alle unioni civili gay, che al danno di cui sopra aggiungono la beffa.

Infatti questa è l'opinione di Faraci al riguardo (segnalatami da un amico).

Citazione
Riassumendo. a) Sono assolutamente favorevole alla adozioni gay ed alla maternità surrogata e le considero importanti questioni di sostanza.
b) Sono contrario al matrimonio civile anche per gli etero, ma è irrealistico che possa essere abolito a breve, quindi finché il matrimonio civile esiste per gli etero, sono favorevole come soluzione "quick and dirty" ad estenderlo ai gay.
c) Ritengo l'estensione "tout court" del matrimonio civile ai gay comunque una soluzione migliore rispetto all'invenzione di un istituto civile diverso ed in un certo senso "di serie B".
d) Non sento particolare necessità di introdurre delle unioni civili per gli eterosessuali, che già dispongono del matrimonio civile (ripeto io abolirei anche quello).
e) Sono soprattutto contrarissimo al fatto che lo Stato regolamenti forzosamente le convivenze di persone (etero o gay) che hanno volutamente evitato di sposarsi, attribuendo obblighi non scelti (mantenimento, etc.)

Offline ReYkY

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #117 il: Gennaio 29, 2016, 09:01:02 am »
È una vigliaccata assurda questa del mantenimento alla ex convivente.

Offline ilmarmocchio

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #118 il: Gennaio 29, 2016, 10:35:39 am »
L'articolo è coerente, al contario degli scritti femministi.
L' autore è un libertario,  quindi è favorevole anche all' utero in affitto e all'adozione omo.
Giusto e coerente, dal suo punto di vista.
Io non sono d' accordo , ma infattoi non sono d'accordo neanche sull' eterologa e in generale, non  ammetto nessun " diritto riproduttivo ".
la riproduzione è una possibilità che deve tener conto anche dell' interesse del minore.
Comunque l'articolo, è molto importante, perchè focalizza un punto fondamentale :
lo scopo vero di questo decreto è introdurre un ulteriore controllo sulla libertà personale.
Vuole far ritrovare " sposati " anche coloro che non lo vogliono.
Sarà una causa non secondaria di ulteriori stragi e disastri .
Nonmi stupisco e lo avevo scritto che questo decreto è truffaldino.
Del resto , che attendersi da una compagine politica che della truffa ha fatto la sua ragione di vita ?
Cosa aspettarci da coloro che stanno distruggendo l'economia, che savano le banche dei padri delle ministre, che mentono su tutto ?
In definitiva, da chi ha mentito prima di tutto a se stresso ?

Offline Cad.

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Re:Andrò alla manifestazione pro Unioni Civili
« Risposta #119 il: Gennaio 29, 2016, 11:15:16 am »
Cosa ne pensate di questo articolo di Marco Faraci ?

http://thefielder.net/26/01/2016/ddl-cirinna-e-regolamentazione-forzosa-delle-convivenze/

.......
In quest’ottica, imporre obblighi reciproci a chi invece ha condiviso il letto significa ritenere che l’interazione sessuale sia qualcosa di fondamentalmente diverso da tutte le altre interazioni sociali attraverso le quali esprimiamo la nostra personalità. È probabilmente l’esito di una convergenza sessuofoba della politica sull’inaccettabilità culturale e morale del sesso come qualcosa che possa essere preso “a cuor leggero”. Non si fa sesso e poi si va via. Per destra e sinistra, il sesso, in fondo, resta “peccato” e può essere mondato solo nel momento in cui da questo scaturiscono degli obblighi che persistano nel tempo
.......


"Non si fa sesso e poi si va via" rivolto all'uomo e non anche alla donna!
E visto che è sempre più ricorrente che la separazione la chiede la donna, non solo "non si fa sesso e poi si va via" ma anche: ti sei concessa, hai fatto sesso? Ora fatti pagare!
Ma cos'è? Una sorta di prostituzione?
Non è peccato il sesso in se, è peccato che sia gratis.