Autore Topic: Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini  (Letto 2524 volte)

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Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« il: Gennaio 31, 2016, 23:57:53 pm »
http://www.lastampa.it/2016/01/29/italia/cronache/il-sorpasso-in-magistratura-ci-sono-pi-donne-che-uomini-lNNC91OnKHcpZWUHOjxqXN/pagina.html
Citazione

Francesco Grignetti
Roma

Alla notizia non è stata data l’enfasi che meritava, eppure è possibile leggerla nella relazione del procuratore generale della Cassazione, sua eccellenza Pasquale Ciccolo: «Rispetto agli anni precedenti - scrive - nella popolazione dei magistrati in servizio si ribalta il rapporto tra uomo e donna, pur rimanendo attorno alla parità: 50,7% di donne, e 49,3% di uomini». 

È una piccola grande rivoluzione. Alle donne, come ricordava qualche tempo fa a un convegno la presidente dell’Associazione donne magistrato italiane, Carla Marina Lendaro, è stato aperto l’accesso in magistratura appena 50 anni fa. Perciò fecero una festa in Cassazione «per ricordare quelle prime otto temerarie - diceva Lendaro - che affrontarono, vincendolo, il duro primo concorso del 1965». 

Molta acqua nel frattempo è passata sotto i ponti. Da qualche anno, al concorso per magistratura le donne stracciano regolarmente gli uomini. È una donna il capo dell’ufficio degli ispettori ministeriali, Elisabetta Cesqui. Ci sono due donne nel consiglio direttivo della Scuola superiore della magistratura. Sono molte le donne ai vertici delle correnti della magistratura associata. Ed è lontano il tempo in cui le (poche) donne che entravano in magistratura finivano confinate nella riserva indiana della giustizia minorile.

LA SVOLTA 

Delle 252 nomine fatte dal Consiglio superiore della magistratura negli ultimi 15 mesi sotto l’impulso del vicepresidente Giovanni Legnini, se si guarda agli incarichi direttivi si vede che 101 sono uomini e 25 sono donne; se si esaminano i vicedirettivi, 83 sono uomini e 43 sono donne. Il cambiamento dei vertici della magistratura è in effetti una mezza rivoluzione. «Un passaggio storico e un’autentica palingenesi», lo definisce Legnini.
Il cambio di rotta - più donne, più giovani, più attenzione al merito - ha del clamoroso per un mondo tradizionalista come quello delle toghe. Diceva ieri il ministro Andrea Orlando intervenendo all’inaugurazione dell’Anno giudiziario: «Si sta rompendo il tetto di cristallo che impediva alle donne l’accesso alla guida degli uffici giudiziari. Dobbiamo andare avanti su questa strada partendo dal dato che vede ormai un sostanziale equilibrio di genere nella composizione della magistratura». 
Evidentemente stanno meritando i loro successi, le donne in toga. C’è un’altra statistica fondamentale nella relazione del procuratore generale, in una materia che gli compete strettamente: se uomini e donne in magistratura sono in numero pressoché uguale, salta però agli occhi che i magistrati oggetto di procedimenti disciplinare sono al 69,2% uomini e 30,8% donne. A controprova di come sia aumentato il peso specifico femminile in magistratura, però, c’è anche un caso negativo. È una donna, infatti, anche la protagonista della vicenda più dolorosa che la magistratura sta vivendo: l’ex presidente delle Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, indagata dai colleghi di Caltanissetta per un uso spregiudicato dei beni confiscati alla mafia, sospesa dal Csm. Guarda caso, ha trascinato nello scandalo anche due prefette, amiche sue. Uno scandalo, quello di Palermo, tutto in rosa. 

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Citazione
Evidentemente stanno meritando i loro successi, le donne in toga.

http://www.imolaoggi.it/2016/01/31/sotto-scorta-la-giudice-che-ha-condannato-il-tabaccaio-a-risarcire-la-famiglia-del-ladro/

Citazione
Sotto scorta la giudice che ha condannato il tabaccaio a risarcire la famiglia del ladro
CRONACA, NEWS domenica, 31, gennaio, 2016

È stata messa sotto scorta la giudice che ha condannato a 2 anni e 8 mesi e al risarcimento di 325 mila euro Franco Birolo, il tabaccaio di Padova “colpevole” di aver sparato a un ladro entrato di notte nel suo negozio. Gli esperti del Ministero dell’interno hanno paura che possa essere aggredita da qualche italiano arrabbiato che non condivide la sua sentenza.

Hai capito, gli arguti! E io che, ingenuamente, avrei assegnato quella scorta a un giudice che ha condannato un mafioso o un criminale incallito o uno dei tanti appartenenti a bande di ladri e rapinatori che si introducono di notte nelle case e nei negozi della gente onesta. E invece no! Quelli pericolosi non sono i mafiosi, i camorristi, i ladri, i rapinatori, i criminali recidivi, sono quei temibilissimi italiani che aprono tabaccherie e negozi e che si difendono se qualcuno gli entra dentro casa. C’è sempre da imparare…

Lo scrive Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) su facebook

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Una pioggia di insulti e di minacce via web l’ha travolta all’indomani della sentenza con cui ha condannato un tabaccaio, che aveva ucciso un ladro sorpreso a rubare sigarette nel suo negozio, anche a risarcire con 325mila euro i familiari della vittima. E’ la sorte toccata a un giudice di Padova, Beatrice Bergamasco, che ora per questa vicenda è finita sotto la sorveglianza delle forze dell’ordine.

La protesta contro la condanna per eccesso di legittima difesa di Franco Birolo, il commerciante di Corezzola che la notte del 25 e 26 aprile del 2012 sparò e uccise Igor Usru, un moldavo di 22 anni, che aveva sfondato la vetrina del suo negozio, era partita subito dopo l’indignazione di molti cittadini increduli.

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #1 il: Febbraio 01, 2016, 00:11:16 am »
http://www.questionegiustizia.it/articolo/l-altra-meta-della-magistratura_30-01-2013.php

Citazione
Com’è ben noto, le donne hanno avuto accesso alla magistratura ordinaria soltanto dal 1965 (il primo decreto di nomina di donne è del 5.4.1965); da allora l’incremento della presenza femminile è stato costante e inarrestabile: le donne erano 207 su 6.999 nel 1971 (2,95%), 708 su 6.812 nel 1981 (10,3%), 1.264 su 7.282 nel 1988 (17,4%), 2421 su 8387 nel 1995 (28,9%), 2986 su 8704 ossia il 34,3 % nel 2000 e sono oggi 3472 su 9.115: il 38,9 %. Ancora più significativa appare tale presenza, se si considera la distribuzione per genere in relazione all’età: nella fascia di età oltre i 40 anni le donne sono il 20%, nella fascia tra i 35 e i 40 il 49,6%, in quella tra i 30 e i 35 il 53,2%, mentre tra i magistrati con meno di trenta anni le donne rappresentano il 57,2 %.


Citazione
Si tratta di una situazione analoga a quella delle donne magistrato francesi e spagnole, mentre (tra i Paesi dell’UE con caratteristiche ordinamentali almeno in parte omogenee alle nostre) solo la Germania si distingue in positivo, applicandosi alla magistratura la norma generale del pubblico impiego secondo cui a parità di titoli e risultati prevalgono le donne (una disposizione con funzione promozionale, che, rassicurando le donne sull’assenza di possibili discriminazioni di genere, ne favorisce la partecipazione a selezioni e concorsi).

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #2 il: Febbraio 01, 2016, 00:25:01 am »
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/comunitario/primiPiani/2012/09/consiglio-deuropa-italia-il-boom-di-avvocati-fa-crescere-il-contenzioso.php

Citazione
COMMISSIONE EUROPEA PER L’EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA
Consiglio d’Europa: Italia, il boom di avvocati fa crescere il contenzioso
di Marina Castellaneta (Guida al Diritto) | 24 Settembre 2012

La giustizia ai tempi della crisi. La Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (Cepej) disegna il quadro del funzionamento della giustizia in 48 Stati (non ha partecipato il Liechtenstein). Dal rapporto 2012 divulgato il 20 settembre, che raccoglie i dati riferiti al 2008, si ricava un quadro completo dello stato della giustizia in Europa. Con un ruolo di primo piano per l’analisi dei costi.

La spesa
L’Italia ha destinato 3.051.375987 alle spese dei tribunali (senza considerare i costi degli uffici della procura e dell’assistenza giudiziaria). Questo vuol dire 70,9 euro per abitante (ossia lo 0,28% del Pil) a fronte dei 95,3 euro della Germania, dei 175,8 di San Marino. La Spagna spende 86,2 euro contro i 55 della Francia. Se si includono anche i costi per le procure e per l’assistenza giudiziaria la cifra arriva a 73 euro per abitante a fronte della media del 57,4 euro.

In totale, l’Italia ha aumentato del 3,4% la spesa per tribunali, procure e assistenza giudiziaria a fronte della media del 6%. Diminuzioni invece in Bosnia, Bulgaria, Finlandia, Ungheria, Lettonia e Lituania. La Grecia - si chiarisce - ha fornito dati relativi alle previsioni di spesa ma le somme non sono state poi attribuite.

I giudici
Per quanto riguarda gli attori del sistema giustizia, in Italia sono 6.654 (ossia 11 per 100.000 abitanti) i giudici togati, e 3.121 quelli non togati (5,1 per 100.000 abitanti). Rispetto al 2006 vi è stato un incremento molto limitato (0,05) a fronte della media europea dell’1,6%. In Russia si contano 32.313 giudici togati, in Germania 19.832, in Polonia 10.625, in Turchia 7.727 e in Francia 6.945. Una diminuzione drastica del numero dei giudici in Grecia (-20,3%).

Vediamo i numeri dei magistrati inquirenti: il numero più alto di procuratori è in Bulgaria, Lituania, Moldova, Montenegro, Russia, Ucraina e Islanda. L’Italia rientra nel gruppo di Stati con il minor numero di pubblici ministeri per abitante meno di 5 per 100.000 abitanti.

I compensi
I compensi dei magistrati della Cassazione sono tra i più alti d’Europa. Al primo posto la Svizzera con 264.000 euro lordi, segue l’Irlanda con 257.000, il Regno Unito (243.000 euro lordi), la Norvegia (181.971 euro) e l’Italia (176.000 euro lordi). Quasi il doppio della media in Europa pari a 86.616. Per chiarire il quadro, in pratica, i magistrati della Cassazione ricevono una cifra 7 volte superiore rispetto alla media dei salari in Italia (questo per Italia e Bulgaria vale anche per i procuratori).

Nel rapporto si sottolinea che in Italia si verifica un forte incremento dei salari nel corso della carriera: i magistrati di prima nomina, infatti, ricevono 50.290 euro, un importo solo leggermente più alto rispetto alla media europea di 46.056 euro. Poi però vi è un forte balzo in avanti. Alcuni Stati (Francia, Italia, Georgia, Spagna) accordano un’indennità in base al raggiungimento di obiettivi quantitativi.

Le sanzioni disciplinari
Basso il numero di sanzioni disciplinari pronunciate nei confronti dei magistrati: 0,6 su 100 magistrati (0,1 in Germania, 9,8 in Georgia, 5,8 in Finlandia e 5,3 nel Regno Unito).

Il numerico degli avvocati
Boom nel numero degli avvocati. Sono 211.962 gli avvocati in Italia, che relega la Germania, al 2° posto, con 155.679 legali. Una crescita continua del numero dei professionisti in Italia che, da un lato, indica che non vi sono, in via generale, restrizioni all’accesso, ma che, dall’altro lato, può essere causa di un incremento del contenzioso e della litigiosità. Nel 2008 gli avvocati erano 198.000. Nessuno Stato si avvicina a queste cifre.

Per quanto riguarda la percentuale, su 100.000 abitanti l’Italia conta 31,9 avvocati per giudice. Una percentuale alta rispetto ai giudici togati: l’Italia è al secondo posto, preceduta dall’Irlanda (58,7%), ma molto oltre la media europea del 9,8%. Sono i Paesi del Sud Europa (Italia, Grecia, Spagna e Portogallo) a contare il numero più alto di legali.

La durata dei procedimenti (divorzio)
Passiamo alla durata per alcuni processi presi come modello per fare il punto sul funzionamento. In materia di divorzio, in Italia, il processo in primo grado dura 538 giorni e in secondo grado 453.

Nessuno Stato fa peggio. In Russia il processo in primo grado dura solo 30 giorni. Probabilmente, poi, la situazione in Italia non è peggiorata ma è rimasta inalterata rispetto alla durata del 2006 solo perché si sono ridotte le istanze di divorzio. Un dato che mostra l’incapacità di risolvere il problema dei tempi dei processi: la diminuzione di nuove istanze di divorzio avrebbe dovuto comportare un miglioramento dei tempi rispetto al 2006. Così non è stato.

Sistemi alternativi (mediazione)

Molti Stati ricorrono alla mediazione ma mancano ancora i dati sull’utilizzo dei sistemi alternativi di soluzione delle controversie.

Disparità di genere

Per quanto riguarda le disparità di genere, in Italia, rimangono un problema ancora rilevante soprattutto perché le donne non riescono a superare il famoso tetto di cristallo. Se all’inizio della carriera, tra i magistrati, vi sono ormai più donne che uomini, poi ai vertici, di fatto, salgono soprattutto uomini. Basta vedere i dati dei giudici che operano in primo grado: sono 2.602 gli uomini e 2.764 le donne, ma salendo di giurisdizione diminuisce la presenza delle donne. In secondo grado ci sono 598 uomini e 395 donne, in Cassazione 238 uomini e solo 57 donne. Per non parlare dei presidenti di tribunali: in primo grado sono 169 gli uomini e solo 25 le donne, 18 in appello e solo 3 le donne. In cassazione solo uomini.


Ormai siamo alla malattia mentale.
Le donne sono veramente l'ossessione dell'Occidente.
Peraltro, quando io avrò settant'anni (se ci arriverò, ovvio), le suddette saranno la maggioranza ovunque, anche grazie all'incessante aiuto degli ometti che infestano la nostra società.

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #3 il: Febbraio 01, 2016, 00:58:19 am »
E la carriera è l'ossessione delle donne, per dimenticare il loro fallimento come spose e madri (e come donne tout court). Se questa manca, suppliscono le distrazioni della società dei consumi per tenerle occupate in sciocchezze.
Inutile dire quanto in occidente siano tutelati gli uomini con un giudice donna:
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=12986.msg148515#msg148515
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #4 il: Febbraio 01, 2016, 11:09:41 am »
E la carriera è l'ossessione delle donne, per dimenticare il loro fallimento come spose e madri (e come donne tout court). Se questa manca, suppliscono le distrazioni della società dei consumi per tenerle occupate in sciocchezze.

Concordo e per non aprire un'altra discussione, segnalo anche questo articolo, che evidenzia una volta di più le suddette ossessioni verso le donne (e le c.d. minoranze).

http://www.tomshw.it/news/otto-promozioni-ai-vertici-di-intel-solo-una-e-una-donna-73909
Citazione

Otto promozioni ai vertici di Intel, solo una è una donna
di Manolo De Agostini - @mdeagostini 30 Gennaio 2016, 06:46 9 commenti
Intel ha promosso otto dirigenti. Tra questi c'è solamente una donna, aspetto che rilancia il dibattito sulla presenza femminile ai vertici delle grandi aziende hi-tech.


Intel ha annunciato alcuni cambiamenti nel proprio organigramma. Il consiglio di amministrazione ha promosso due "corporate officer" - dirigenti con alcune responsabilità operative - ed eletto sei nuovi vicepresidenti corporate.

Wendell Brooks, 50 anni, è passato dal ruolo di vicepresidente corporate a vicepresidente senior. Brooks, nell'azienda dal 2014, è presidente di Intel Capital, il braccio finanziario dell'azienda che investe in startup tecnologiche innovative al fine di supportare gli obiettivi strategici del colosso di Santa Clara. Guida anche lo Strategic Transactions Group, ossia la divisione che si occupa di gestire fusioni e acquisizioni.
intel diversity

Ruolo di vicepresidente senior anche per Steven Fund, 53 anni, promosso dal ruolo di vicepresidente corporate. Svolge il compito di capo del marketing globale di Intel. Stessa età ma ruolo diverso per Peng Bai, anch'esso eletto vicepresidente corporate. Bai co-dirige il Logic Technology Development all'interno del Technology and Manufacturing Group, ovvero si occupa di sviluppare tecnologie che saranno implementate in processori e SoC futuri. Bai è in Intel dal 1991.

Tra i promossi al ruolo di vicepresidente corporate troviamo anche Brice A. Hill, 49 anni, e Christina S. Min, 51 anni. Entrambi si occupano della gestione finanziaria delle divisioni dell'azienda e fanno parte di Intel rispettivamente dal 1995 e dal 1993. Infine, promozioni al ruolo anche per Matthew M. Smith (52 anni), Weng Kuan Tan (51 anni) e Jason P. Waxman (44 anni). Il primo si occupa della gestione a tutto tondo dei dipendenti (pagamenti, ecc.), il secondo è general manager del Client Computing Group (CCG) in Cina e Waxman si occupa di cloud computing all'interno del Data Center Group.

Negli Stati Uniti, dove i temi delle "quote rosa" e della diversità nei consigli di amministrazione delle aziende hi-tech stanno raccogliendo grande interesse, fanno notare che di queste nomine solo una è femminile (Christina Min), e c'è una sola persona asiatica. Si tratta tuttavia di promozioni, non di nuove assunzioni, per questo Intel non rischia uno strascico polemico.

Intel si è formalmente impegnata a garantire che il 40% di tutte le nuove assunzioni siano donne o minoranze sottorappresentate - gli uomini asiatici sono esclusi da questa categoria. Recentemente Intel ha affermato che il 43% di tutte le nuove assunzioni sono donne o minoranze e il CEO Brian Krzanich ha dichiarato che diversità e inclusione sono due delle sue maggiori priorità.

"Intel ha promosso 12 donne ai ruoli di vicepresidenza e tre donne stanno ricevendo il riconoscimento Intel Fellow (tra cui Genevieve Bell, ora Senior Fellow). C'è molto altro da fare, ma stiamo riducendo il gap quando si tratta di rappresentanza femminile", ha affermato l'azienda in una nota.


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Citazione
Inutile dire quanto in occidente siano tutelati gli uomini con un giudice donna:

Sicuramente quel giorno è ancora lontano, ma son del parere che arriverà un tempo in cui qualcosa di grave tra i due sessi accadrà, perché questa storia non può né potrà durare all'infinito.
Niente è per sempre: nemmeno gli zerbini inconsapevoli.

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #5 il: Febbraio 01, 2016, 11:30:30 am »
Concordo e per non aprire un'altra discussione, segnalo anche questo articolo, che evidenzia una volta di più le suddette ossessioni verso le donne (e le c.d. minoranze).
L'idea prevalente oggi è che non c'è differenza tra uomini e donne sopra la cintura e la differenziazione dei ruoli viene cancellata a tappe forzate, come Pol Pot che deportava la gente nelle campagne perché considerava le città una inutile invenzione borghese.
La minoranza siamo noi.
Sicuramente quel giorno è ancora lontano, ma son del parere che arriverà un tempo in cui qualcosa di grave tra i due sessi accadrà, perché questa storia non può né potrà durare all'infinito.
Niente è per sempre: nemmeno gli zerbini inconsapevoli.
Le cose andranno esattamente così: gli uomini continueranno a star fuori da impegni sociali (carriera) e familiari badando al loro orticello, finché il potere sarà in grado di imporre il sistema femminista. Quando imploderà per qualche bolla speculativa, non ci sarà alcuna guerra con le donne ma il "si salvi chi può" della Costa Concordia. Inutile dire chi prevarrà. :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #6 il: Febbraio 01, 2016, 11:34:11 am »
senza offesa, ma a Pisa, in ambito universitario,  si è sempre detto  :
chi sa sa, chi non sa va a legge. :cool:
detto questo, il risultato della femminilizzazione della magistratura è evidente :
credibilità della magistratura al minimi ed efficienza in calo costante

Offline Vicus

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #7 il: Febbraio 01, 2016, 11:36:26 am »
Lo scandalo è che nessuno si indigna per il monopolio femminile nel diritto di famiglia.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #8 il: Febbraio 01, 2016, 11:46:44 am »
La minoranza siamo noi.

Questo è sicuro.
Vicus, sempre restando nel merito dei c.d. sorpassi femminili (in magistratura), a te risulta che in altri paesi europei come la Francia e la Polonia, le donne siano già da alcuni anni la maggioranza ?

(Poco tempo fa, ho letto sul web, che in Polonia sono il 60%.)

Offline Vicus

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #9 il: Febbraio 01, 2016, 11:49:55 am »
Questo è sicuro.
Vicus, sempre restando nel merito dei c.d. sorpassi femminili (in magistratura), a te risulta che in altri paesi europei come la Francia e la Polonia, le donne siano già da alcuni anni la maggioranza ?

(Poco tempo fa, ho letto sul web, che in Polonia sono il 60%.)
Guarda caso, questo articolo è la copia speculare di quello italiano:
http://www.lemonde.fr/societe/article/2012/06/07/la-feminisation-de-la-magistrature-n-atteint-pas-les-plus-hauts-postes_1713790_3224.html
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #10 il: Febbraio 01, 2016, 11:56:40 am »
Allora è proprio come avevo letto tempo fa.

Citazione
elles représentent 80 % des diplômés de l'Ecole nationale de la magistrature (ENM) et près de 60 % des juges.

Questo, poi, l'avevo letto (casualmente) su U3000.
Citazione
elles représentent 80 % des diplômés de l'Ecole nationale de la magistrature


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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #11 il: Febbraio 05, 2016, 15:28:05 pm »
Leggete questo articolo risalente al settembre 1992.

http://archivio.agi.it/articolo/dd2c7e6d25c0f13184a7b02477c7b64c_19920911_il-futuro-negli-usa-si-colora-di-rosa-e-in-italia/?query=ida_magli
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Il futuro? Negli Usa si colora di rosa: e in Italia?

XXI secolo: il potere alle donne. È lo scenario dipinto da un libro uscito negli Usa, "Megatrends for women", che ipotizza un futuro del tutto dominato dall'ex sesso debole. Affari, politica, ricerca scientifica, persino la Casa Bianca: nessun campo dell'attività umana sfuggirà più all'egemonia delle donne. Cosa comporterà questa "presa del potere" femminile? Secondo l'antropologa Ida Magli le conseguenze non possono che essere positive. "Soprattutto oggi, nell'epoca precaria che viviamo dopo il tramonto del bipolarismo, un passaggio delle leve del potere nelle mani delle donne non può che essere visto con favore. Le donne sono per tradizione portatrici di valori e di significati diversi rispetto a quelli maschili, fin qui egemoni. E in un momento come quello odierno, caratterizzato da conflitti di carattere nazionale, etnico, religioso, da guerre che dilaniano paesi come l' ex Jugoslavia, le donne potranno proporre si come portatrici di valori alternativi, di coesione rispetto alla scissione, di armonia rispetto al conflitto". E in Italia? " Nel nostro paese - prosegue la Magli - la donna non ha ancora un potere commisurato ai suoi reali titoli sociali. Come dimostra l' andamento dell' inchiesta" Mani pulite", con tutti gli imputati maschi, le donne non sono ancora entrate nella stanza dei bottoni. La loro estraneità al fenomeno delle tangenti non dimostra solo un' aprioristica e presupposta onesta'delle donne, ma la loro reale emarginazione dalle stanze del potere".

aggiornamento delle 15:25 La maggioranza della popolazione italiana, uno più uno meno, è donna. E, per lo più, donna che lavora. Ma, ricorda un famoso detto che campeggia dietro la scrivania di Rita Santorelli, in Confindustria: "Quello che le donne fanno, deve essere fatto due volte meglio di come lo realizzano gli uomini, per essere apprezzato la mèta. Per fortuna non è una cosa difficile". È una frase interessante, commenta divertita la manager (che dal 9 luglio è il direttore dell'area scuola, formazione, ricerca dell'unione industriali italiana). "Credo - aggiunge - che le donne avranno sempre maggiori responsabilità in futuro. Se lo meritano: sono preparate professionalmente e, ormai, il fatto di vederle sempre di più, nelle situazioni lavorative più diverse, è diventata un'abitudine sociale". Che, per la donna, la situazione sia migliorata rispetto al passato è fuor di dubbio anche se "ciò detto, non significa che non esistano problemi di accesso alla carriera o lungo i percorsi professionali". Dello stesso parere Gian Maria Fara, direttore dell'Ispes. "Nell'indagine 'il potere al femminile' che abbiamo diffuso lo scorso aprile - afferma Fara - la quota di presenza femminile sul mercato del lavoro italiano risulta essere piuttosto esigua anche se di buona qualità. La nostra è ancora una società maschilista anche se un evidente cambiamento di mentalità è in corso. Io sono ottimista anche perché la nostra società non può escludere dalla 'sua complessità' la maggioranza della popolazione, che è donna". Al detto riportato stamattina da un quotidiano romano, "Finché Dio è uomo, l'uomo rimarrà Dio", Fara controbatte divertito: "E chi l'ha detto che Dio sia maschio? Molti forse lo credono perché è una parola che finisce con la "o" ed ha un suono che, nella nostra lingua, risulta maschile". Ma, aggiunge Fara, arrivare nelle fasce alte della professione "risulta ancora difficile per molte donne. I dati della nostra ricerca lo confermano".

aggiornamento delle 15:43 Alla notizia nr.0120 leggere bene numerazione di riferimento: (Segue 0099) IL FUTURO NEGLI USA SI COLORA DI ROSA: E IN ITALIA? ( 2).

aggiornamento delle 15:55 L'indagine dell'Ispes che si occupa anche dell'elite del potere in Italia, dimostra che "le donne sono appena l'8% della classe dirigente italiana: poco meno di 800 'prime donne'. Milano e Roma danno i natali a oltre un quarto delle donne potenti e celebri. Seguono Torino, Firenze e Napoli". Fra le più popolose città italiane poi, Roma e Milano si confermano come capitali del potere al femminile: insieme, ospitano l'80% delle donne potenti. Che ruoli di responsabilità siano, già ora, affidati a donne è un fatto. Che nel futuro - come afferma il libro appena uscito in America e recensito in modo entusiasta da "Usa today" - sempre più donne prenderanno il potere "è possibile ed auspicabile - dice Gianmaria Fara". Anche se, per Rita Santorelli, "gli americani hanno la tendenza ad esagerare sempre nelle loro previsioni, fatte anche a scopo di suscitare l'interesse dei mass media".


La famosa modestia femminile.
Citazione
Ma, ricorda un famoso detto che campeggia dietro la scrivania di Rita Santorelli, in Confindustria: "Quello che le donne fanno, deve essere fatto due volte meglio di come lo realizzano gli uomini, per essere apprezzato la mèta. Per fortuna non è una cosa difficile".

Se per ipotesi la società capitalista dovesse crollare e conseguenzialmente dovessimo ritrovarci tutti nella merda, vorrei proprio vedere cosa sarebbero in grado di fare queste viziatissime caccole di sesso femminile.

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È lo scenario dipinto da un libro uscito negli Usa, "Megatrends for women", che ipotizza un futuro del tutto dominato dall'ex sesso debole.
http://ecx.images-amazon.com/images/I/61l1qXPuhEL._SX340_BO1,204,203,200_.jpg


Online Frank

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Re:Il sorpasso in magistratura, ci sono più donne che uomini
« Risposta #12 il: Febbraio 05, 2016, 15:49:58 pm »
http://www.womens.cusu.cam.ac.uk/resources/library/catalogue/Mega-trends-for-women-Women-are-changing-the-world/
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Published Year:   1993
ISBN:    0099220210 (on goodreads) and on amazon
Description:
From "good ole boy" politics to the medical establishment, from organized religion to professional sports, the women of the 1990s are challenging and overturning the male-dominated status quo, reintegrating female values and perspectives and recasting the social, political and economic megatrends of the day. In Megatrends for Women, Patricia Aburdene and John Naisbitt, the internationally respected social forecasters who gave us the number one bestsellers Megatrends and Megatrends 2000, now outline the ways women are transforming every sector of contemporary life. Drawing on a wealth of data on social change, they offer example after example of women making a difference as CEO's, athletes and political and spiritual leaders. The women's movement has reached "critical mass" say Aburdene and Naisbitt, the point at which a trend becomes a megatrend. There may be setbacks, but women's march toward equality will henceforth become unstoppable. Chapter by chapter Megatrends for Women documents the sweeping changes women need to be aware of to be empowered now and in the future: . A record number of women candidates are seeking political office; a woman will be president of the United States by 2004; . Women-owned businesses employ as many people as all the Fortune 500 companies put together; . From homelessness to the environment, from population control to drug abuse and crime, women are asserting a leadership role in finding the solutions to the most intractable social problems; . Women dominate in six of t seven most popular fitness activities; at the 1992 Winter Olympics, women won all five of the U.S. gold medals; . Forty to fifty million women will undergo menopause in the next two deca as activists, they will revolutionize medicine's approach to breast cancer and heart disease; . Whether theologians, nuns or New Agers, women are transforming both religion and spirituality by rejecting the notion of a male divinity and embracing the archetype of the Great Goddess; . After decades of male domination, female designers are now assuming leadership roles in the fashion business; . Women's natural leadership style in business is today's progressive management model and widely endorsed by male business gurus; . The new relationship between the United States and the former Soviet Union shifts the focus from military to domestic matters, opening the way for women to lead in the New World Order. Megatrends for Women describes the state of the art of women today and offers a prescient look at the future as women assume leadership in the 21st Century.


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A record number of women candidates are seeking political office; a woman will be president of the United States by 2004;

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Citazione
Women dominate in six of t seven most popular fitness activities; at the 1992 Winter Olympics, women won all five of the U.S. gold medals;

Altra idiozia senza senso, di cui ho già parlato in altre discussioni, che mette a confronto i risultati degli atleti maschi con quelli delle atlete femmine, facendo finta di non sapere che in ipotetiche gare miste le donne neppure esisterebbero.
Insomma, la solita merda depistante.