A me a dare urto al sistema nervoso sono i continui e assurdi paragoni con la controparte maschile.
Per esempio, in Italia come negli USA o in Brasile o altrove, una vittoria femminile viene considerata una vittoria contro gli atleti di sesso maschile dello stesso paese, che in quella tot occasione hanno perso contro atleti maschi (non femmine...) di un altro paese.
Mentre il contrario non esiste nemmeno di striscio.
Basta ricordare quel che accadde due anni fa, quando la nazionale femminile di calcio partecipò ai mondiali.
Le prese per il culo nei confronti della nazionale maschile si sprecarono, i confronti senza senso erano all'ordine del giorno.
Non parliamo poi di quel che scrissero migliaia di cerebrolesi/e sui social.
Mentre in questi giorni, in cui la nazionale maschile è approdata alle semifinali europee, NESSUNO ha fatto paragoni con la nazionale femminile, che tra l'altro potrebbe essere battuta da una squadra maschile di serie C.
Certo, c'è da dire che il QI medio della massa è quello che è, ragion per cui concetti banali come questi son già troppo complicati per loro.