Mah, io penso che se una donna vuole praticare uno sport sia assurdo impedirglielo. Ognuno deve essere libero di fare, nella propria vita privata, quello che vuole.
Se invece ci mettiamo a ragionare cosi' nel voler decidere tutto di tutti finiamo inevitabilmente nel torto.
Il problema infatti non e' cio' che la donna vuole fare di per se'. Il problema e' volere giustificare qualsiasi cosa faccia la donna, facendola apparire sempre come (eventualmente) vittima di eventi esterni, vittima dell'uomo e sempre e comunque una santa, anche se ha preso 100 cazzi a 30 anni.
Poi esistono cose che il buonsenso, e la saggezza degli antichi, suggeriscono si debba fare per preservare la societa' dal degrado, e una di queste cose e' impedire alle donne di partecipare attivamente e alla pari degli uomini alla vita politica.
E, torno a ripetere, io toglierei il diritto di voto alle donne.
Ma da qui a invadere la vita privata delle persone, uomini o donne, ce ne passa. Se una donna vuole fare la puttana, sono fatti suoi. Se una donna vuole fare pugilato, sono dinuovo fatti suoi. A me interessa che pero' la societa' non normalizzi l'essere una puttana, l'essere una approfittatrice, le quote rosa e tutte queste bellissime cose (incluse leggi misandriche) che hanno come unico scopo il degrado della societa' e la colpevolizzazione degli uomini, santificando la donna anche quando e' una merda umana.
Sul resto, concordo con Frank: e' inutile arrovellarsi, noi siamo il due di coppe con briscola a mazze. Quello che possiamo fare e', invece, scansarci da questo fiume in piena che travolgera' tutto e salvare noi stessi. Ma la Sodoma e Gomorra sono ormai inevitabili.