In rilievo > Osservatorio sul Femminismo
"Donne Vittoriose"
Frank:
... "in particolar modo in Italia", dicono le tre dottoresse.
E vabbe', siamo alle solite.
E' un piagnisteo continuo, quotidiano, infinito.
Non invidio minimamente le nuove generazioni maschili.
https://video.repubblica.it/scuola/normale-di-pisa-l-accusa-di-tre-neolaureate-al-sistema-universitario-disuguaglianze-sfruttamento-e-logica-del-profitto/392530/393243?ref=ovladg-sug
--- Citazione ---
Normale di Pisa, l'accusa di tre neolaureate al sistema universitario: "Disuguaglianze, sfruttamento e logica del profitto"
"Proprio perché la scuola ha significato così tanto per noi, vorremmo oggi provare a spiegare come mai quando guardiamo noi stessi o quando ci guardiamo intorno, ci è difficile guardare questo momento di celebrazione senza condividere con voi alcune preoccupazioni". Inizia così il discorso tenuto da Virginia Magnaghi, Valeria Spacciante e Virginia Grossi, neo diplomate alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Le tre dottoresse hanno apertamente criticato il sistema accademico italiano per l'impostazione "neoliberale dell'Università", per quella che definiscono una spinta alla competitività estrema, per la rinuncia a una presa di posizione nel dibattito pubblico e per la disparità uomo-donna nel contesto accademico.
"Vi chiediamo di prestare attenzione quando di fronte a voi avete una donna, vi chiediamo di pensarci due volte quando una ricercatrice è incinta, una professoressa è madre o quando un'allieva rimane ferita di fronte a un commento che voi ritenete innocuo". Ecco un estratto del loro discorso.
--- Termina citazione ---
Vicus:
A queste neanche le quote rosa (di fatto) bastano. I favoritismi verso le donne in tutta Europa sono tali che non si possono in alcun modo spiegare con semplici favori sessuali. L'università è diventata un parcheggio per donne, per distoglierle dalla loro missione biologica. Quanto agli uomini, laurea o no fanno i netturbini, gli imbainchini (come di recente il sottoscritto) e i bancomat per le mantenute.
Frank:
Per non dimenticare.
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13706.msg158591.html#msg158591
--- Citazione ---Online Frank
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Re:La superdonna onnivincente e rappresentativa ha fatto FLOP
« Reply #100 on: August 17, 2016, 16:20:41 PM »
--- Citazione ---Quote from: Frank on August 17, 2016, 11:38:10 AM
Come ho già avuto modo di scrivere, la tennista numero uno tra le donne, non è equiparabile neppure al numero cinquecento tra gli uomini.
Il che sta a significare che le vittorie femminili esistono solo in virtù della separazione dei sessi, tutto il resto è fuffa.
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---Articolo del dicembre 2009, che mette in evidenza una volta di più, la stupidità, la malafede e i complessi di inferiorità femminili.
https://clasworks.wordpress.com/2009/12/20/belle-brave-e-non-mammone-perche-vincono-solo-le-donne/
Quote
BELLE, BRAVE E NON MAMMONE. PERCHÉ VINCONO SOLO LE DONNE
Pubblicato il dicembre 20, 2009
di Claudia Faggioni
Se lo avessero saputo, i greci le avrebbero autorizzate a gareggiare. Invece di lasciarle nel talamo, avrebbero potuto mandarle ad Olimpia, e forse avrebbero fatto meglio. In Italia è così che sta andando: le donne vincono, molto più degli uomini. Ultimo, in ordine di tempo, il successo delle ragazze della pallavolo. Dopo il titolo europeo in Polonia, l’oro ai Giochi del Mediterraneo e alle Universiadi, e la qualificazione ai Mondiali del 2010, le azzurre hanno alzato la coppa della Grand Champions Cup (la Coppa dei Campioni) battendo in quattro set il Giappone. Eleonora Lo Bianco (il capitano) e compagne hanno sconfitto la Thailandia, la Corea del Sud, la Repubblica Dominicana e le campionesse olimpiche del Brasile. «Ho a disposizione una squadra eccezionale, ragazze pronte a qualsiasi sacrificio per questa maglia. Sono delle grandi giocatrici, ma anche delle grandi persone» ha detto Massimo Barbolini che le ha guidate in questo 2009 straordinario. Loro che, coalizzatesi, hanno ottenuto l’allontanamento dell’allenatore Marco Bonitta, perché non lo volevano.
Hanno deciso e si sono fatte valere. Come a smentire la convinzione che le donne in genere non siano famose per la loro solidarietà. Troppa competizione, troppa invidia – nello sport come nella vita nemiche dello spirito di squadra. Forse, ma ultimamente qualcosa è cambiato. Sono cambiate, e con loro anche la loro visione del mondo. Il gioco di squadra adesso lo sanno fare benissimo. Non solo nel volley. Flavia (Pennetta), Francesca (Schiavone), Roberta (Vinci) e Sara (Errani) giocano a tennis, da sole, quasi tutto l’anno. Ognuna con i suoi risultati, ognuna con la sua vita. Ogni tanto si ritrovano, si uniscono per giocare insieme la Fed Cup. Ed è lì che danno il meglio. L’unione fa la forza, la squadra è come un giocatore in più, un valore aggiunto. E allora arrivano i successi, le medaglie, le coppe. Ultima la Coppa Davis femminile, poco più di una settimana fa. E l’Italia è finita in vetta alla classifica mondiale. I colleghi uomini che fanno? Ci sono, qualche volta raggiungono dei risultati, ma il nostro n.1 Andreas Seppi è solo n. 49 del mondo. Insomma a vincere, vincere davvero, non ci riescono.
Non è solo il tennis, non è solo il volley, succede in sempre più discipline, quasi tutte. Le Olimpiadi passano e il numero delle donne si avvicina a quello degli uomini partecipanti. Per Londra 2012, in termini di medaglie, è prevista la possibilità di un sorpasso, come ha più volte ripetuto felice il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna. Vincenti nella scherma, nel nuoto, nel ciclismo, ora aspettiamo i risultati della valanga rosa di sci con, tra le altre, la promessa dello slalom Chiara Costazza. C’è la ginnasta Vanessa Ferrari, prima azzurra a vincere un mondiale, le cicliste Tatiana Guderzo e Noemi Cantele, la canoista Josefa Idem… E la conquista rosa anche del golf, con la 26enne Diana Luna, prima italiana della storia a qualificarsi per la Solheim Cup. C’è Valentina Vezzali, prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d’oro olimpiche consecutive e cinque titoli mondiali, che mentre ottiene medaglie e titoli, fa da quattro anni la mamma di Pietro. E continuerà fino a Londra, quando avrà 38 anni. Poi, forse, smetterà. Ha partecipato a Ballando con le stelle, intanto la sua collega Margherita Granbassi era al fianco di Santoro ad Annozero.
Vanno in tv, si divertono, tra una gara e l’altra. Flavia Pennetta sfila alla settimana della moda di Milano, Federica Pellegrini scrive un libro. Poi tornano a gareggiare, e vincono. La Pellegrini, si sa, ha vinto tutto e ha riscritto la storia del nuoto: la pagina più recente ai mondiali di Roma dell’estate scorsa, insieme con la rivale/ non rivale Alessia Filippi. Federica ha perso la sua guida, il ct Alberto Castagnetti, mancato lo scorso ottobre. «Ho pensato di smettere» ha detto, ma poi ha raggiunto il terzo tempo mondiale stagionale a Viareggio nei 200 stile libero, qualche giorno fa. Perché le donne in Italia vincono molto più degli uomini? «Perché siamo più determinate, se decidiamo una cosa prima o poi la otteniamo» dicono Pennetta e Schiavone. «E poi gli uomini sono mammoni, non si staccano dalle famiglie». Eccoci qua, il risvolto è nuovo, il problema no.
(pubblicato martedì 17 novembre 2009 sul “Riformista”)
--- Citazione ---Se lo avessero saputo, i greci le avrebbero autorizzate a gareggiare. Invece di lasciarle nel talamo, avrebbero potuto mandarle ad Olimpia, e forse avrebbero fatto meglio. In Italia è così che sta andando: le donne vincono, molto più degli uomini. Ultimo, in ordine di tempo, il successo delle ragazze della pallavolo.
--- Termina citazione ---
... :doh:
Moebius aveva assolutamente ragione.
http://www.lucidamente.com/1802-quel-maledetto-crucco-di-moebius/
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Claudia Faggioni
https://pbs.twimg.com/profile_images/378800000222075527/424889d0623e3d3f43a3aa9c8bbf9b6a_400x400.jpeg[/color][/size]
--- Termina citazione ---
--- Termina citazione ---
Frank:
--- Citazione da: Frank - Novembre 05, 2017, 18:59:46 pm ---http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-4389760/USA-women-s-team-suffer-5-2-loss-FC-Dallas-U-15-boys.htm
...
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Queste sono le campionesse del mondo
http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2015/07/06/news/mondiale_calcio_femminile_usa_campione_battuto_il_giappone_5-2-118430479/
battute da adolescenti maschi di 15 anni.
E non è la prima volta che accade un fatto del genere.
--- Termina citazione ---
E' una merdata del 2020, ma vabbè... siamo alle solite.
https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/ellen_abbatte_un_muro_ecco_la_prima_donna_calciatrice_in_una_squadra_maschile-5388716.html?refresh_ce
--- Citazione ---Ellen abbatte un muro: ecco la prima donna-calciatrice in una squadra maschile
Giovedì 6 Agosto 2020, 07:34
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Ellen e le sue sorelle. Della serie: incontri ravvicinati del tipo «donne nel calcio degli uomini». Dalla lavagna tattica di Carolina Morace al fischietto di Stéphanie Frappart passando per Carolina Jaramillo, oggi è l’Olanda – che di rivoluzioni nel pallone ne sa – ad aggiornare il libro delle prime volte. Si chiama Ellen Fokkema, si dice «felice di partecipare a questo piano pilota» e il piano è quello della federazione tulipana: via libera al Foarut per integrare Ellen in quarta divisione, strappo al limite dei 19 anni per giocare con i maschi in prima squadra e se la cosa funziona la regola può cambiare.
PAESI BASSI E NON
La storia di Fokkema è fresca. Milita nel Foarut da quand’aveva cinque anni. L’anagrafe l’avrebbe costretta a scendere di categoria. «Ho chiesto se si poteva fare qualcosa e col club abbiamo presentato domanda. I miei compagni sono entusiasti. È una sfida». Una sfida spinta dal basso. «Ogni anno c’è una richiesta tipo Fokkema», così Art Langeler, direttore sviluppo per la federazione d’Olanda. Curiosità: e da noi? Misto fino ai Giovanissimi, 14 anni, poi il femminile. Cioè quel settore che Katia Serra, lunga carriera da centrocampista e una breccia aperta nel commento tecnico in tv, segue oggi per l’Aic: «Il calcio misto è formativo, non impossibile. L’opportunità a Fokkema certifica che lei in prima squadra ci può stare. I parametri atletici a un certo livello sono fondamentali ma una donna può aver sviluppato più tecnica, strategia, velocità di pensiero e tenere il campo alla grande».
È il rosa nel calcio hombre. E il piccolo passo «local» di Fokkema alimenta l’album «global» di ruoli e battesimi. Quando Cristiana Capotondi – nuova capodelegazione dell’Italia donne – diventa vicepresidente di Lega Pro nel novembre 2018, la memoria corre a Renata Fraizzoli, prima lady operativa nel calcio, moglie del presidente dell’Inter anni 70 e 80. Quando Stéphanie Frappart, 14 agosto 2019, rompe il muro dell’arbitraggio di una finale europea, Chelsea-Liverpool di Supercoppa, l’archivio ne ricorda l’antesignana, la svizzera Nicole Petignat, ancora il 14 agosto ma del 2003, prima designata dalla Uefa a dirigere un match tra uomini: qualificazioni dell’attuale Europa League, Aik Solna (Svezia) contro Fylkir (Islanda). Una pioniera, Petignat, sulla cui scia si sono infilate di recente Bibiana Steinhaus in Bundesliga (2017) e ancora la Frappart in Ligue 1.
DA CAROLINA A CAROLINA
E poi Luciano Gaucci. È con lui che Carolina Morace firma il primo contratto di un’allenatrice nel professionismo maschile. Correva l’estate ‘99, la Viterbese in C1, paginata del «Time» su un’Italia che «vive di calcio ma solo quello giocato dagli uomini». In quel calcio, lato panchina, ci trovi oggi Patrizia Panico, altra ex stella coi tacchetti, vice di Paolo Nicolato in Under 21: la prima al timone di una Nazionale maschile, 22 marzo 2017, l’Under 16 che quel giorno vedeva assente il ct Zoratto. Lei: «Forse è stato varcato un Rubicone». Quello più grande provava a varcarlo ancora Gaucci nel 2003: voleva una donna nel Perugia, corteggiò i cartellini della tedesca Birgit Prinz e delle svedesi Victoria Svensson e Hanna Ljungberg, non se ne fece niente. Per raccontare di una calciatrice fra i calciatori pro, le cronache offrono il profilo di un’altra Carolina, di cognome Jaramillo: 2016, tesserata dall’Atletico Baja, squadra messicana indoor della Major Arena Soccer League. Succedeva quattro anni prima del piccolo passo di Ellen Fokkema.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---I parametri atletici a un certo livello sono fondamentali ma una donna può aver sviluppato più tecnica, strategia, velocità di pensiero e tenere il campo alla grande».
--- Termina citazione ---
I soliti film di fantascienza in salsa femminista.
http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-4389760/USA-women-s-team-suffer-5-2-loss-FC-Dallas-U-15-boys.htm
--- Citazione ---From world champions to humbling defeat against Under 15s side... World Cup-winning USA women's team suffer 5-2 loss against Dallas academy boys
USA women's team played warm up for Russia friendly against Dallas Under-15s
Informal game did not go to plan for international side as they lost 5-2
Result did not seem to matter with USA beating Russia 4-0 in main fixture
Players' spirits were still high after humbling loss as they posed for photos
By WILL GRIFFEE FOR MAILONLINE
PUBLISHED: 10:16 GMT, 7 April 2017 | UPDATED: 10:38 GMT, 7 April 2017
The USA women's football team were convincingly beaten by a team of adolescents in a embarrassing defeat for the world champions.
They were roundly outplayed, losing 5-2 against FC Dallas Under-15s academy side who took full advantage of their big day.
The players did not appear to allow the display to subdue their spirits and posed with the opposition for photos after the game.
--- Termina citazione ---
https://www.corriere.it/sport/16_maggio_27/calcio-femminile-l-australia-battuta-7-0-ragazzini-under-15-cf073d78-2417-11e6-b229-67fb25338505.shtml
--- Citazione --- Calcio femminile, l’Australia
battuta 7-0 da ragazzini under 15
In un’amichevole in preparazione ai Giochi Olimpici di Rio le Matildas, numero 5 del ranking, umiliate dai giovani. L’allenatore: «È stato solo per la condizione fisica»
di Redazione sport
Mercoledì è accaduto l’imponderabile. A Parklea, Sydney, la nazionale australiana femminile, quinta nel ranking mondiale, è stata sconfitta per 7-0. Avversaria di giornata, nell’amichevole, una squadra Under 15 con qualche rinforzo di 16enni e 17enne. Si trattava dei ragazzini del Newcastle Jets.
Assenze e attenuanti
Come parziale attenuante per le «Matildas», che si stanno preparando per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro (affronteranno nel girone il Canada, lo Zimbabwe e la Germania, la finale del torneo è il 19 agosto), le assenze delle giocatrici che militano all’estero come Kyah Simon. Erano però presenti altre delle stelle della nazionale Down Under, come Lisa De Vanna, Caitlin Foord, Michelle Heyman, Katrina Gorry e Clare Polkinghorne.
Non succede solo nel calcio
La disfatta è arrivata nella settimana di preparazione alla doppia sfida amichevole contro la Nuova Zelanda a Ballarat e all’Etihad Stadium di Melbourne. Secondo l’allenatore in seconda delle Matildas Gary Van Egmond la sconfitta è stata dovuta ai carichi di preparazione per l’Olimpiade. «Al momento le Matildas non sono in grado di giocare con regolarità, quindi erano tutte un po’ arrugginite. Non è una questione di calcio: capiterebbe anche a una tennista, o a una nuotatrice, che si trovasse contro degli adolescenti in fase esplosiva».
27 maggio 2016 (modifica il 27 maggio 2016 | 16:55)
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--- Termina citazione ---
bluerosso:
https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/ellen_abbatte_un_muro_ecco_la_prima_donna_calciatrice_in_una_squadra_maschile-5388716.html?refresh_ce
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Quindi se l'esperimento avrà un seguito, un ragazzo che non riuscisse a salire di livello nelle squadre maschili per via della troppa concorrenza e competitività, potrà sempre chiedere di giocare nelle squadre femminili del Feyenoord, dell'Ajax o del Psv Eindhoven?
Così nel giro di qualche anno lo spazio per le donne comincerà a restringersi e le squadre femminili pian piano diventeranno anche loro maschili.
Qualcosa però mi porta a sospettare che non ci sara bidirezionalità in questo geniale esperimento :shifty:
Rimango sempre incantato della smisurata fantasia femminile e di come gli uomini (i vertici della KNVB-Federazione Calcistica Olandese sono tutti uomini) corrano prontamente in loro aiuto per esaudirla.
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