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"Donne Vittoriose"
Frank:
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https://tribuna.com/it/news/2021-01-14-il-gremio-u16-ha-battuto-la-nazionale-brasiliana-femminile-e-la-6-volte-la-miglior-giocat/
--- Citazione ---Il Gremio U16 ha battuto la nazionale brasiliana femminile e la 6 volte la miglior giocatrice del mondo Marta 6-0
14 gennaio 2021, 12:35
La squadra U16 del club brasiliano Gremio ha battuto la nazionale femminile del Brasile 6-0 in un'amichevole martedì scorso.
La partita è stata organizzata per preparare le donne brasiliane in vista delle Olimpiadi che si terranno a Tokyo alla fine dell'anno.
Nonostante Marta, la sei volte migliore giocatrice femminile della FIFA, sia stata presente in questa partita, sono stati gli adolescenti del Gremio a dominare la gara, e a stravincerla.
Una tripletta per Daniel e i gol di Nathan, Lucas Canagia e Hiago hanno consegnato una grande vittoria ai ragazzi.
La squadra femminile del Brasile è attualmente all'8°posizione nella classifica della FIFA e cercherà di tornare a vincere quando affronterà la squadra femminile di Gremino il 18 gennaio.
--- Termina citazione ---
Una ventina di anni fa anche le allora campionesse del mondo della Germania, furono battute dall'under 16 maschile tedesca, che non era nemmeno la migliore al mondo...
Frank:
Frank
--- Citazione ---Ovviamente, quando i maschi non sono ancora sviluppati e quindi nel pieno delle loro forze, può capitare che li facciano competere contro delle femmine.
Accade nel judo, nel BJJ, nella lotta, nel triathlon, etc, dove non è raro che delle ragazzine possano battere dei coetanei di sesso maschile (il discorso cambia nell'adolescenza e soprattutto in età adulta).
--- Termina citazione ---
Per esempio, Serena Williams a distanza di molti anni si vanta ancora di aver battuto per 6-0 Andy Roddick quando entrambi erano bambini.
Questo tanto per evidenziare ulteriormente come gli uomini e i quindi i primati maschili siano la loro ossessione.
https://www.livetennis.it/post/215484/serena-williams-e-quel-6-a-0-ad-andy-roddick/
--- Citazione ---Serena Williams e quel 6 a 0 ad Andy Roddick
13/07/2015 07:21 16 commenti
La campionessa americana Serena Williams ha festeggiato il sesto titolo a Wimbledon e per l’occasione ha ritrovato nello studio della BBC inglese il suo vecchio amico Andy Roddick, che ricorda di aver battuto da bambina.
La 21 volte vincitrice dello slam ha rifilato un 6-0 al suo connazionale. Roddick ha scherzato su come la minore delle sorelle Williams si vanti ancora sul suo sito personale di quel successo in età infantile.
--- Termina citazione ---
Al tempo stesso si guarda bene dal ricordare che il tedesco Karsten Braasch - all'epoca numero 203 tra gli uomini - prese a pallate sia lei che la sorella.
https://tennismagazineitalia.it/news/quando-serena-sfido-gli-uomini-e-perse-con-un-tabagista/
--- Citazione ---Quando Serena sfidò gli uomini e perse con un tabagista
C’è un episodio che Serena e Venus Williams non ricordano volentieri: durante l’Australian Open 1998, Serena si disse convinta di battere un uomo fuori dai top-200 ATP. Raccolse la sfida Karsten Braasch, un tipo decisamente particolare che quel giorno era n.203. Batté entrambe fumando ai cambi di campo. Da allora, le sorellone si sono ben guardate dallo sfidare gli uomini. Anzi, ne stanno alla larga…
Riccardo Bisti
30 gennaio 2021
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Fosse successo oggi, non li avrebbero collocati sul campo 17 di Melbourne Park. Ci sarebbe stata la diretta TV, migliaia di persone (COVID permettendo) si sarebbero ammassate in tribuna e l’hashtag avrebbe fatto tendenza. Per ricordare l’improvvisata Battaglia dei Sessi di Melbourne, invece, bisogna affidarsi all’antico strumento dei testimoni oculari. Neanche le riviste specializzate dell’epoca – pensate un po’ – diedero grande risalto alla lezione che Karsten Braasch rifilò a Serena e Venus Williams, allora giovani rampanti del tour. 23 anni dopo sono diventate star planetarie e ricordano malvolentieri quel pomeriggio del 27 gennaio 1998. Se possono, evitano del tutto. Venus aveva già raggiunto la finale allo Us Open (persa contro Martina Hingis), mentre papà Richard (inascoltato) diceva che la sorella minore sarebbe stata ancora più forte. Le due si affrontarono al secondo turno nel primo episodio di una saga infinita. Ma nessuno immaginava cosa sarebbe successo pochi giorni dopo.
Durante una conferenza stampa, alcuni giornalisti confrontarono lo stile aggressivo delle sorelle con quello del tennis maschile. La 16enne Serena rispose a gamba tesa: “Durante il torneo mi sono allenata spesso con gli uomini e li ho visti lavorare. Onestamente credo di poter battere un uomo fuori dai primi 200 ATP”. Un tour manager particolarmente arguto pensò che sarebbe stato divertente organizzare la sfida. Diede un’occhiata alla classifica mondiale, la confrontò con i giocatori ancora presenti a Melbourne e si accorse che al numero 203 (qualche settimana prima era stato esattamente n.200) si trovava Karsten Braasch, 31 anni, tedesco. Era stato eliminato al primo turno dopo aver superato le qualificazioni ed era il profilo giusto: ex n.38, in declino, personalità particolare, vizio del fumo, occhiali da vista e un servizio dal movimento stranissimo, imparato chissà dove. Per la sua personalità, in Germania dicevano che era il Mario Basler del tennis. “Mi accennarono la possibilità di questa sfida, pensando che fossi il candidato perfetto – racconta Braasch – non c’è voluto molto per convincermi, mi sembrava divertente”.
“Gli uomini sono in grado di dare effetti che le donne non sono abituate a fronteggiare. E poi la preparazione atletica: hanno tirato alcuni colpi che in campo femminile sarebbero stati vincenti, invece io li ho rimandati di là”
Karsten Braasch
La Battaglia dei Sessi tra Billie Jean King e Bobby Riggs. 25 anni dopo, nessuna TV avrebbe ripreso la sfida delle sorelle Williams a Karsten Braasch
L’avvicinamento al match non fu semplice, poiché le Williams erano già popolarissime e la sfida fu rinviata un paio di volte a causa dei loro impegni. “In questi casi è importante rimanere rilassati e non prenderla troppo sul serio – dice Braasch, soprannominato “Katze”, gatto – la mia preparazione è stata una partita di golf al mattino, poi ho bevuto qualcosa e fumato le mie immancabili sigarette. Mi sono presentato sufficientemente rilassato”. Il match si è giocato sul Campo 17, davanti a uno sparuto gruppo di spettatori e un paio di giornalisti. Come era accaduto qualche anno prima a Jimmy Connors contro Martina Navratilova, il tedesco ha rinunciato alla seconda di servizio. Nonostante il vantaggio, per Serena è stato un incubo. In pochi minuti è piombata sullo 0-5: temeva il cappotto, ma ha raccolto il game della bandiera. Non è dato sapere se Braasch gliel’abbia concesso o meno. Sul finire della partita, è arrivata Venus. Aveva appena terminato la conferenza stampa dopo la sconfitta contro Lindsay Davenport. In un atto di solidarietà familiare, ha sfidato Braasch per vendicare la sorella. Risultato? 6-2 per il mancino di Marl, cresciuto nella Germania operosa della Ruhr.
“Entrambe colpiscono la palla molto bene – dice Braasch – ma se hai frequentato il circuito ATP possiedi alcune armi che le metteranno in difficoltà. Le rotazioni, per esempio: noi siamo in grado di dare effetti che non sono abituate a fronteggiare. E poi la preparazione atletica: hanno tirato alcuni colpi che in campo femminile sarebbero stati vincenti, invece io li ho rimandati di là. Il clima era sereno, non l’abbiamo presa troppo sul serio, ci siamo divertiti”. Non tutti ricordano che – dopo la batosta – Venus e Serena hanno rilanciato, abbassando le pretese. Volevano sfidare di nuovo un uomo, spostando però l’asticella al n.350 ATP. “Ho detto loro che bastava aspettare qualche settimana e mi avrebbero potuto sfidare di nuovo!”. Già, perché a fine torneo Braasch perse i punti del terzo turno raccolto l’anno prima e a fine torneo precipitò al numero 339. La rivincita non si è mai tenuta: Braasch ha visto Venus qualche mese dopo, al Roland Garros: “La nostra rivincita non si è svolta!” disse la Williams con un sorriso, salvo poi scappare via. Meglio non alimentare l’idea di una rivincita.
Oggi Karsten Braasch è tra i più forti al mondo tra gli Over 50
Leggi anche: Dall’oro olimpico alla depressione… e ritorno?
Nonostante mezzo corridoio a disposizione a una sola palla di servizio per l’avversario, Martina Navratilova non riuscì a battere Jimmy Connors
Oggi Braasch è un simpatico 53enne che si diletta nei tornei senior, rassegnato ad essere ricordato soprattutto per quella partita giocata bevendo birra e fumando ai cambi di campo. Come Antonin Panenka per il suo rigore a cucchiaio, o Olivier Panis per la sua vittoria a Monte Carlo, sa che glielo chiederanno fino alla fine dei suoi giorni. Al contrario, Serena ha fatto il possibile per cancellare il ricordo. Nel 2017, anno dell’ultima finale Slam in famiglia, i giornalisti le hanno chiesto un ricordo. “Mi ero già dimenticata di lui – ha risposto imbarazzata – non ricordo nemmeno in che anno sia successo”. Qualche mese dopo, John McEnroe ha detto che una Serena al meglio avrebbe potuto collocarsi intorno al numero 700 ATP. Curiosamente, in quel momento si trovava in 701esima posizione Dmitry Tursunov. Qualcuno provò a solleticarlo, ma lui tenne alla larga le suggestioni: “Discutere su questo è come cercare di capire chi è più veloce, l’uomo o la donna. Il tennis richiede grande forza fisica, quindi per una donna è molto complicato battere un uomo”.
Questa storia quasi dimenticata, tuttavia, è servita a cancellare ogni discussione sulla possibilità di una reale sfida tra sessi. Il mitico Riggs-King ebbe troppe influenze sociali e culturali per essere ritenuto attendibile (e qualcuno giura che Riggs scommise una bella cifra contro se stesso), mentre gli altri match di questo tipo erano state semplici esibizioni. Le sorelle Williams hanno avuto bisogno di toccare con mano il divario per tornare a miti consigli. Nel 2010 Serena ha ammesso l’enorme differenza tra i due circuiti. “Credo che tennis maschile e femminile siano molto diversi. Gli uomini sono molto più forti. È come mischiare mele con pere. Non avrei nessuna possibilità contro un top-100”. Qualche anno dopo, Andy Murray (uno dei pochissimi uomini che segue con interesse il tennis femminile) disse che gli sarebbe piaciuto affrontarla. “Davvero? Ne è sicuro? – disse Serena – sarebbe divertente, ma credo che non riuscirei a fare un punto”. Realismo travestito da umiltà. Per rendersi conto della realtà, aveva dovuto prendere una stesa da un tabagista tedesco con barba e occhiali da vista. Non fosse successo per davvero, sembrerebbe un film.
--- Termina citazione ---
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--- Citazione ---Come era accaduto qualche anno prima a Jimmy Connors contro Martina Navratilova, il tedesco ha rinunciato alla seconda di servizio. Nonostante il vantaggio, per Serena è stato un incubo. In pochi minuti è piombata sullo 0-5: temeva il cappotto, ma ha raccolto il game della bandiera. Non è dato sapere se Braasch gliel’abbia concesso o meno. Sul finire della partita, è arrivata Venus. Aveva appena terminato la conferenza stampa dopo la sconfitta contro Lindsay Davenport. In un atto di solidarietà familiare, ha sfidato Braasch per vendicare la sorella. Risultato? 6-2 per il mancino di Marl, cresciuto nella Germania operosa della Ruhr.
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bluerosso:
--- Citazione da: Frank - Settembre 06, 2024, 16:01:24 pm ---Ovviamente, quando i maschi non sono ancora sviluppati e quindi nel pieno delle loro forze, può capitare che li facciano competere contro delle femmine.
Accade nel judo, nel BJJ, nella lotta, nel triathlon, etc, dove non è raro che delle ragazzine possano battere dei coetanai di sesso maschile (il discorso cambia nell'adolescenza e soprattutto in età adulta).
--- Termina citazione ---
https://queensparkladies.co.uk/wp-content/uploads/2024/04/Queens-Park-Ladies-Header-Home.mp4
Questa sarebbe l'invincibile squadra femminile Queen Park Ladies
Da quello che si vede il livello degli avversari (questa è la seconda classificata!) è veramente scarso
Nessuna organizzazione di gioco con la squadra larghissima e giocatori che praticamente camminano, fondamentali inesistenti...ed un portiere imbarazzante (il gol è in realtà una sua “papera”)
Verrebbe da chiedersi poi:...se una squadra maschile chiedesse di iscriversi in un campionato femminile della medesima lega giovanile cosa accadrebbe?
E perchè questo non accade?
bluerosso:
In Italia invece succede questo
https://www.sprintesport.it/nazionali/2024/03/20/news/la-polemica-tre-bambine-in-campo-per-la-roma-del-grande-ex-che-sfrutta-il-regolamento-e-supera-la-lazio-nella-corsa-scudetto-603371/
UNDER 13 PRO
La polemica: tre bambine in campo per la Roma del grande ex, che sfrutta il regolamento e supera la Lazio nella corsa scudetto
Nell'Under 13, il campionato prof più assurdo d'Italia, i giallorossi di Terlizzi (ex Lazio) sfruttano le norme per beffare i cugini e prendersi la fase finale
Nel regolamento del campionato Under 13_PRO (squadre miste) esiste una norma “quotista” la quale prevede che se metti a referto almeno tre bambine giocatrici ottieni 1 bonus punteggio valido per la classifica (Sic)
Basta metterle a referto gara, metterle in panchina...non è necessario farle giocare.
Poteva la FIGC mancare l'occasione di genuflettersi davanti al politically-correct imperante intossicando i tesserati fin dalla più tenera età?
Visto che le prime a cinguettare entusiaste per queste aperture fucsia sono proprio le società sportive, verrebbe voglia di dirgli..."ben vi sta!"
bluerosso:
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/11/25/news/roma_calcio_femminile_stadio_olimpico_discriminazione_genere-376008872/
Ennesimo articolo demenziale con cui la Repubblica da tempo delizia i suoi lettori
Pubblicato il 25 novembre 2022 (e te pareva) scritto da Marta Bonafoni, consigliere Regionale del Lazio in quota PD
La Roma femminile gioca nei turni casalinghi a Latina, in uno stadio con 4.000 posti di capienza
Che dubito riesca a riempire in ogni partita
Nell'articolo l'autrice reclama, idignata, uno stadio adeguato per la Roma femminile
Vorrebbe la Bonafoni far giocare la Roma femminile allo staio olimpico? (70.000 posti a sedere)
Allo stadio Flaminio? (25.000)
Lo stadio dei Marmi? (10.000)
Lo chieda al suo amico di partito nonché sindaco di Roma Roberto Gualtieri
A Roma comandano loro
E mica da poco tempo
E poi però dica cosa ne pensa Dan Friedkin, proprietario della squadra
Che i maggior costi dovrà caricarseli lui
Nell'articolo (che purtroppo non si legge poiché è a pagamento...ma che ho potuto visionare) azzarda il solito trito e scontato evergreen “se fosse stata la Roma maschile un problema del genere sarebbe già stato risolto”
Parlando persino di "violenza di genere" :doh:
Dimenticandosi che se la Roma femminile esiste e può giocare in qualsiasi stadio di Roma o del Lazio...è perché la Roma maschile se l'è accollata
E l'ha messa a libro spese
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