Autore Topic: "Donne Vittoriose"  (Letto 187864 volte)

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Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #810 il: Settembre 11, 2024, 19:10:11 pm »
Vedi, l'unica disputa vera sarebbe quella della strada, ossia laddove non esistono regole né arbitri.
Per il resto è chiaro che il pugno di un campione di pugilato può mettere a dormire una campionessa,* se non mandarla in sala rianimazione o direttamente all'obitorio.
Ma da judoka quale sono, so che in un combattimento regolamentato (tipo MMA), se un pugile finisce a terra contro qualcuno esperto di sottomissioni, quasi sicuramente non ha scampo.
A me Ronda sta sui coglioni, ma posso dirti che per essere una femmina è veramente forte, nonché molto abile nella lotta a terra.
In piedi, invece, ossia dal punto di vista pugilistico, è una vera e propria schifezza.
Floyd la farebbe nera, ad andar bene.

-------------------

* Un esempio:

Si tratta di un combattimento risalente all'ottobre 1994, tra la campionessa del mondo di kickboxing (ovviamente nella sua categoria di peso) Lucia Rijker e lo sconosciuto thailandese Somchai Jaidee, all'epoca campione della Nuova Zelanda.

https://en.wikipedia.org/wiki/Lucia_Rijker
Citazione
La sua unica sconfitta su un ring di kickboxing è stata in un incontro di esibizione allo Sporthallen Zuid di Amsterdam nell'ottobre 1994, quando ha combattuto contro il combattente maschile di Muay Thai Somchai Jaidee, che l'ha messa KO al secondo round.

Offline bluerosso

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #811 il: Settembre 12, 2024, 16:24:39 pm »



Offline bluerosso

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #814 il: Settembre 12, 2024, 23:30:10 pm »
Minuti 8:15 - 8:40


Quando vedo queste scene rimango sempre stupito dall'assoluta incoscienza delle donne quando si cimentano con patetica spavalderia nell'affrontare degli uomini in un combattimento, in una rissa, in un corpo a corpo
Continuo a pensare che sia dovuto al fatto che esse pensino (in realtà pretendano) di poter essere lasciate fare...di poter sfogare la propria rabbia, frustrazione senza subire nessuna particolare reazione
Si sentono dotate di un salvacondotto sociale
Va detto che questa loro modalità non è causa di una fantasia sfrenata...ma quello che (purtroppo) accade loro regolarmente
Osservano quello che gli è permesso nella stragrande maggioranza dei casi e agiscono di conseguenza
Perché mai dovrebbero rinunciarci in effetti se è considerato socialmente ammissibile?
Quasi un diritto

Noi uomini invece, da sempre privi di pink-pass dobbiamo necessariamente seguire i saggi consigli di questo armadio a tre ante

https://www.facebook.com/share/r/iLjTULU8UdqeUMm7/ 

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #815 il: Settembre 13, 2024, 00:19:41 am »
Questo è ciò che scrissi qualche anno fa.

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10005.msg192927.html#msg192927

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« Reply #1213 on: January 05, 2020, 00:26:36 AM »
Quote
Quote from: Alexandros on January 04, 2020, 23:07:36 PM
Un esempio di un tizio che non ha mai preso uno schiaffo in vita sua ma "insegna" ad un considerevole numero di persone:

Conosco bene questi tizi, che in molti casi "insegnano" anche come "difendersi" da un attacco col coltello...
Una stronzata, perché qualora si avesse la sfortuna di avere contro qualcuno armato di coltello, la soluzione più saggia è quella di scappare (se è possibile).
La realtà è molto diversa dai film di Steven Seagal.


Offline bluerosso

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #816 il: Settembre 14, 2024, 15:10:54 pm »

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #817 il: Ottobre 06, 2024, 16:43:11 pm »
Ennesimo film di fantascienza, dove una femminuccia alta 1.66, picchia uomini di un metro e ottanta-ottantacinque per 85-90 kg, che nella realtà la farebbero a pezzi.
La tipa tira anche delle testate... :doh:


Io stesso, alla non più verde età di 53 anni (quasi 54), potrei romperla tutta quanta con una mano legata.
Tra l'altro queste sue dichiarazioni son divertentissime.
https://stream24.ilsole24ore.com/video/cultura/matilda-de-angelis-citadel-non-solo-azione-mia-eroina-e-vera/AGscO4M

Citazione
Matilda De Angelis: in Citadel non solo azione, la mia eroina è vera
03 ottobre 2024
Roma, 3 ott. (askanews) - Matilda De Angelis entra con grande energia ed un forte impatto nel mondo di "Citadel", la serie d'azione e spionaggio di grande successo che ha debuttato nel 2023. L'attrice è infatti protagonista di "Citadel: Diana" diretta da Arnaldo Catinari, su Prime Video dal 10 ottobre, serie originale italiana nata nel solco di quella americana dei fratelli Russo. Siamo a Milano nel 2030, l'agenzia indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta da una potente organizzazione rivale, Manticore. Matilda-Diana, agente sotto copertura, è rimasta intrappolata nella rete nemica, che vende armi e approfitta del clima cupo e di oppressione che regna nel Paese. Quella interpretata da De Angelis è un'eroina originale, con grande forza e molte sfumature. "Questa è una serie molto emotiva, che si basa veramente sui personaggi. - ha spiegato l'attrice - Uno pensa sempre che la parte più difficile sia quella di imparare a tirare pugni e calci, che in realtà per me, per il mio passato, è stata la parte più divertente e organizza alla mia persona. La parte veramente difficile è quella di restituire una tridimensionalità a un personaggio, quasi a due personaggi, che sia credibile, in un futuro prossimo". Sono rare in Italia le eroine femminili in film d'azione, di spionaggio, Matilda è quasi una pioniera. De Angelis ha affermato: "In questo caso specifico la storia andava raccontata da un punto di vista femminile, per cui non è stata un'imposizione per moda o perché adesso dobbiamo per forza mettere un'eroina femminile all'interno di un film di genere, ma perché tutto quello che riguarda l'oppressione della società, la liberazione da certi canoni, la soppressione dei sentimenti, sono tutti discorsi che si possono fare veramente intorno al femminile".

In queste cose le femmine odierne son veramente il nulla assoluto, delle autentiche complessate incapaci di buttar giù un discorso intelligente e sensato, che al tempo stesso hanno la fortuna di vivere in un'epoca in cui gli uomini sono ormai l'ombra di ciò che furono, mentalmente castrati come sono.
Perché è chiaro che senza il leccaculismo maschile certe puttanate non potrebbero esistere nemmeno di striscio.

https://www.comingsoon.it/serietv/news/citadel-diana-la-serie-spy-raccontata-dalla-protagonista-matilda-de/n188785/#:~:text=Citadel%3A%20Diana%20%C3%A8%20diretta%20da,Laura%20Colella%20e%20Giordana%20Mari.
Citazione
Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e Giordana Mari. Showrunner ed executive producer è Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producer, Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di Citadel.

Un genere, quello dello spionaggio, che esalta i ricordi di sceneggiatore e regista, mentre la protagonista De Angelis precisa come “in passato le donne non erano rappresentate nel genere, mentre hai bisogno di vedere qualcosa che ti somigli. In questo senso sono contenta se potrò dare motivo di appassionarsi al genere alle bambine che diventeranno le donne di domani. Non posso dire molto, CItadel: Diana è una serie in cui tutto è il contrario di quello che sembra o quasi, ci sono cecchini che mi minacciano se spoliero qualcosa. Sicuro mi sono allenata, dal punto di vista fisico mettendo a frutto dodici anni di ginnastica artistica, ma soprattutto da quello emotivo. Il mio personaggio deve reprimere le emozioni, anche se l’amore è una di quelle che non si riesce a domare e creerà scompensi a lei e alla serie”.
Quattro mesi di intensi allenamenti con uno squadra di stunt man al massimo livello, per Matilda De Angelis. “Mi sono preparata e sono arrivata pronta ed entusiasta”, ha dichiarato, “anche se non mi aspettavo fosse così difficile, fra il parkour e le arti marziali, oltre al maestro d’armi. Dovevo dare l’idea di essere credibile come macchina da guerra pronta a uccidere, anche perché la nostra è una serie analogica, tutte le azioni sono fatte realmente, ci sono pochissimi effetti. Era importante essere in grado di fare il 90 per cento delle scene d’azione. Maneggiare armi ha significato un peso specifico emotivo e fisico molto grande. Non erano ovviamente vere, eravamo in piena sicurezza, ma pesavano molto e tenere in mano un oggetto così piccolo e potenzialmente letale è spaventoso. Detto questo, ho acquisito fluidità e confidenza col mezzo e cambiavo caricatori come una pazza, il mio allenatore era fierissimo di me. È quasi diventata una cosa divertente, visto che sapevo di non far male a nessuno”
Amante del genere fin da ragazzino, invece, con passione particolare per l’action hongkonghese è il regista di tutti i sei episodi della prima stagione di Citadel: Diana, Arnaldo Catrinari, una lunga carriera di successo come direttore della fotografia alle spalle, oltre a un film e due serie, Suburra e Vita da Carlo, dietro alla macchina da presa. “Sono cresciuto da amante dello spionaggio e di 007. Raccontare una storia come questo, all’interno del genere, è una delle cose più interessanti che può capitare”, ha dichiarato incontrando la stampa. “Non ho pensato allo stile dei fratelli Russo e di Citadel, ma abbiamo realizzato una versione italiana con alle spalle la nostra tradizione, molto orientata ai personaggi, in cui le scene non sono ritoccate digitalmente ma sono coreografie molto precise. L’attore è la chiave di una scena d’azione, non il contrario”.


E' dal 2014 che vado scrivendo che quelli tra i due sessi son principalmente rapporti di forza, di potere e non d'amore.
Così come è da allora che evidenzio un inconfutabile dato di fatto; e cioè che per la femmina della specie umana il parametro di riferimento è il maschio della medesima specie, possibilmente da eguagliare, superare e umiliare...
Nei film, ovvio, perché la realtà è un tantinello diversa.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #818 il: Ottobre 06, 2024, 16:56:00 pm »
https://www.focus.it/scienza/scienze/la-mano-degli-uomini-e-progettata-per-fare-a-pugni

Citazione
Scienze La mano degli uomini è progettata per fare a pugni?
La mano degli uomini, a differenza di quella delle donne, è progettata in modo da stringersi a pugno e colpire con forza: una questione di sopravvivenza e di evoluzione.
La mano degli uomini è progettata per stringersi a pugno e colpire con forza. Non solo: la differenza è notevole anche per il torso dell'uomo, che ha il 75% in più di massa muscolare rispetto alla donna. A che cosa serve, ai maschi, tutta questa potenza che le donne non hanno? A combattere con altri maschi. Soprattutto, a combattere prendendosi a... cazzotti. Questione di sopravvivenza e, quindi, di evoluzione.
Che Forza! È la conclusione a cui sono arrivati alcuni ricercatori dell'Università dello Utah (Usa) al termine di uno studio condotto su 39 persone (20 uomini e 19 donne). Ai volontari è stato chiesto sia di lanciare un giavellotto sia di dare un pugno con energia. La forza dei due movimenti veniva quindi misurata.

Risultato? Nel caso del pugno gli uomini erano del 162% più forti delle donne, mentre nei lanci del giavellotto la differenza era meno netta. Il commento dei ricercatori: «Un divario così grande è presente proprio nelle armi che i maschi dei mammiferi usano per combattere tra loro».

29 marzo 2020   Fabrizia Sacchetti

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #819 il: Ottobre 06, 2024, 18:06:09 pm »
Appunto
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline bluerosso

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #820 il: Ottobre 06, 2024, 23:23:14 pm »
L'unico, vero, autentico, indiscutibile genere cinematografico in cui il femminile esprime le sue peculiari e insostituibili qualità e capacità...è il porno
Li niente controfigure, niente effetti speciali
Tutta autentica maestria e doti naturali
Anche nel caso in cui l'attrice avesse le capacità recitative di un congelatore...la riuscita è comunque garantita
Infatti credo che il rapporto numerico di attrici rispetto a quello degli attori sia di mille a uno
Un numero sterminato

Però "la pornografia è donna"...non si legge mai
Strano no?
« Ultima modifica: Ottobre 06, 2024, 23:42:05 pm da bluerosso »

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #821 il: Ottobre 07, 2024, 00:10:46 am »
Dovevo dare l’idea di essere credibile come macchina da guerra pronta a uccidere, anche perché la nostra è una serie analogica, tutte le azioni sono fatte realmente, ci sono pochissimi effetti. Era importante essere in grado di fare il 90 per cento delle scene d’azione. Maneggiare armi ha significato un peso specifico emotivo e fisico molto grande. Non erano ovviamente vere, eravamo in piena sicurezza, ma pesavano molto e tenere in mano un oggetto così piccolo e potenzialmente letale è spaventoso. Detto questo, ho acquisito fluidità e confidenza col mezzo e cambiavo caricatori come una pazza, il mio allenatore era fierissimo di me. È quasi diventata una cosa divertente, visto che sapevo di non far male a nessuno”

.
Durante il servizio militare avevo in dotazione la mitica pistola Beretta Mod 34 - cal 9 corto
Un ferrovecchio utilizzato nelle guerra di trincea da parte dell'ufficiale che comandava l'assalto, con un tiro utile limitato a max 30 mt
Scherzando si diceva che contro un nemico fosse più efficace lanciargliela addosso piuttosto che sparargli
Nonostante questi limiti aveva un rinculo micidiale (dovuto al cal 9x17) ed una proiezione del braccio verso destra dovuto alla canna rigata destrorsa
Fu sostituita poi con la Beretta 92 cal 9 lungo con munizionamento 9 × 19 mm Parabellum
Una bestia indomabile
Quasi 22 cm per un peso appena inferiore ad un 1,2 kg
L'ho solo impugnata ma mai utilizzata
Credo sia persino difficile suicidarcisi
Pensare che sia in dotazione alle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, GdF) in cui c'è anche il personale femminile che le utilizza mi produce brividi alla schiena
Immagino che cosa rappresenti per loro estrarla, impugnarla (il calcio è imponente) e soprattutto fare fuoco

Paradossi dell'ingresso delle donne nei corpi militari e di polizia per scopi evidentemente politici

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #822 il: Ottobre 07, 2024, 00:38:54 am »
L'unico, vero, autentico, indiscutibile genere cinematografico in cui il femminile esprime le sue peculiari e insostituibili qualità e capacità...è il porno
Li niente controfigure, niente effetti speciali
Tutta autentica maestria e doti naturali
Anche nel caso in cui l'attrice avesse le capacità recitative di un congelatore...la riuscita è comunque garantita
Infatti credo che il rapporto numerico di attrici rispetto a quello degli attori sia di mille a uno
Un numero sterminato


Però "la pornografia è donna"...non si legge mai
Strano no?

Non solo.
Già negli anni Novanta le attrici porno - principalmente quelle statunitensi - guadagnavano dieci volte di più rispetto agli attori porno.
Sempre in quegli anni, in Italia una spogliarellerista porno guadagnava anche dieci (10) milioni di vecchie lire al mese...

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #823 il: Ottobre 07, 2024, 00:42:31 am »
Dovevo dare l’idea di essere credibile come macchina da guerra pronta a uccidere, anche perché la nostra è una serie analogica, tutte le azioni sono fatte realmente, ci sono pochissimi effetti. Era importante essere in grado di fare il 90 per cento delle scene d’azione. Maneggiare armi ha significato un peso specifico emotivo e fisico molto grande. Non erano ovviamente vere, eravamo in piena sicurezza, ma pesavano molto e tenere in mano un oggetto così piccolo e potenzialmente letale è spaventoso. Detto questo, ho acquisito fluidità e confidenza col mezzo e cambiavo caricatori come una pazza, il mio allenatore era fierissimo di me. È quasi diventata una cosa divertente, visto che sapevo di non far male a nessuno”

.
Durante il servizio militare avevo in dotazione la mitica pistola Beretta Mod 34 - cal 9 corto
Un ferrovecchio utilizzato nelle guerra di trincea da parte dell'ufficiale che comandava l'assalto, con un tiro utile limitato a max 30 mt
Scherzando si diceva che contro un nemico fosse più efficace lanciargliela addosso piuttosto che sparargli
Nonostante questi limiti aveva un rinculo micidiale (dovuto al cal 9x17) ed una proiezione del braccio verso destra dovuto alla canna rigata destrorsa
Fu sostituita poi con la Beretta 92 cal 9 lungo con munizionamento 9 × 19 mm Parabellum
Una bestia indomabile
Quasi 22 cm per un peso appena inferiore ad un 1,2 kg
L'ho solo impugnata ma mai utilizzata
Credo sia persino difficile suicidarcisi
Pensare che sia in dotazione alle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, GdF) in cui c'è anche il personale femminile che le utilizza mi produce brividi alla schiena
Immagino che cosa rappresenti per loro estrarla, impugnarla (il calcio è imponente) e soprattutto fare fuoco

Paradossi dell'ingresso delle donne nei corpi militari e di polizia per scopi evidentemente politici

Tramite un amico conosco un poliziotto che al riguardo potrebbe scrivere un libro sulle poliziotte... anche in merito a ciò che tu evidenzi.
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Immagino che cosa rappresenti per loro estrarla, impugnarla (il calcio è imponente) e soprattutto fare fuoco
Roba da mettersi le mani nei capelli.

Offline Vicus

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #824 il: Ottobre 07, 2024, 03:20:30 am »
Gli scopi nonsono politici, sono sottrarre le donne alla procreazione e confondere l'identità dei ruoli
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.