Autore Topic: "Donne Vittoriose"  (Letto 184078 volte)

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Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #75 il: Dicembre 13, 2016, 20:33:51 pm »
http://27esimaora.corriere.it/16_dicembre_01/normale-pisa-donne-storia-scalata-paradossale-4ed86b86-b7e2-11e6-9c18-e31de3b82aca.shtml

Citazione
La Normale di Pisa e le donne
Storia di una scalata paradossale
di Maria Grazia Colombari

La Scuola Normale di Pisa, superando finalmente l’odiosa discriminazione sessista, ha deciso di aumentare il numero delle insegnanti donne, che attualmente sono solo 4 a fronte di 35 docenti maschi. Un grande passo avanti per l’università che, fin dalla fondazione nei primissimi anni dell’Ottocento, è sempre stata una roccaforte maschile, forse più per consuetudine che per decreto. Un dato su tutti: nell’anno accademico 1887-’88, su 606 studenti iscritti solo 3 erano ragazze. Certo è che, nel corso del tempo, le donne che hanno varcato la soglia della Scuola in Piazza dei Cavalieri si possono contare sulle dita di una mano.

Le prime donne laureate alla Normale sono state Paolina Tacchi nel 1895 e Cornelia Fabri nel 1891. Quest’ultima discusse una tesi in Idrodinamica, sconvolgendo il pensiero comune che voleva la donna inadatta ed incapace di studi matematici.  Lì si sono formate le menti di molti illustri personaggi: da Enrico Fermi a Carlo Rubbia e a Carlo Azeglio Ciampi. È un’eccellenza italiana, ed è paradossale che l’apertura mentale che si respira nelle aule non abbia fatto decidere prima d’ora l’apertura ai docenti di genere femminile.


Il sapere è un sostantivo di genere maschile; ma va tranquillamente sotto braccio alla cultura, che è un sostantivo di genere femminile. Ora, un altro pezzettino del tetto di cristallo è caduto.
2 dicembre 2016 (modifica il 2 dicembre 2016 | 07:27)


Citazione
La Scuola Normale di Pisa, superando finalmente l’odiosa discriminazione sessista, ha deciso di aumentare il numero delle insegnanti donne, che attualmente sono solo 4 a fronte di 35 docenti maschi.

Sono o non sono fantastiche queste complessatissime femminucce ?
"Odiosa discriminazione sessista"...?

Da spedirle immediatamente in fabbrica o in qualche cantiere, a far compagnia a muratori, carpentieri e manovali.
Così comincerebbero a capire che roba è la c.d. parità.

@@

Questo è un post scritto altrove, da uno dei vecchi della QM, e risalente a quasi due lustri fa.

Citazione
Nella scuola, ad esempio, in tutti i paesi dell'OCDE, gli insegnanti della scuola
dell'infanzia e della scuola elementare sono in maggioranza femmine, con una media del 94%. Nel ciclo della scuola secondaria inferiore OCDE la media delle
insegnanti femmine è del 62,7%; in Italia siamo al 73,3%, contro il 62,8% della Francia e il 56,7% della Germania. Alle superiori, di fronte a una percentuale
femminile media OCDE del 48,9%, in Italia siamo al 58,8% (Francia 50,6%, Germania 39%). Quello che è più "interessante", in proiezione futura, è la percentuale femminile secondo i gruppi di età. Nella scuola superiore, le insegnanti femmine sono già il 60% tra i 30 e i 60 anni. La tendenza alla femminilizzazione del corpo docente è irreversebile, in tutti i paesi esaminati.
(Solo all'Università il numero degli insegnanti uomini è maggiore; per ora.)


Offline ilmarmocchio

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #76 il: Dicembre 13, 2016, 22:29:31 pm »
Citazione
Lì si sono formate le menti di molti illustri personaggi: da Enrico Fermi a Carlo Rubbia e a Carlo Azeglio Ciampi. È un’eccellenza italiana, ed è paradossale che l’apertura mentale che si respira nelle aule non abbia fatto decidere prima d’ora l’apertura ai docenti di genere femminile.

infatti ora assisteremo al  rapido declino  della Normale.
Come per tutte le istituzione che si femminilizzano, l' esito certo è il declino.
è solo questione di tempo

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #77 il: Dicembre 16, 2016, 20:00:15 pm »
http://www.ilgiornale.it/news/politica/chiamatemi-sottosegretaria-circolare-boschi-1342833.html?mobile_detect=false


La Boschi, ovvero il nulla assoluto.

Citazione
"Chiamatemi sottosegretaria". La prima circolare della Boschi

Come già la Boldrini e la Raggi, anche la Boschi in fissa con il femminismo lessicale. Fa scrivere una cricolare per ordinare di essere chiamata "sottosegretaria"
Sergio Rame - Gio, 15/12/2016 - 10:34
commenta

Il primo atto di Maria Elena Boschi nel nuovo governo è una "boldrinata".

Ieri mattina, come racconta la Verità, i vertici della presidenza del Consiglio hanno ricevuto una circolare firmata da Paolo Aquilanti, segretario generale di Palazzo Chigi in predicato di traslocare al Consiglio di Stato. Il pezzo di carta dispone che "tutti gli atti alla firma o in visione al sottosegretario di Stato dovranno essere scritti con la sotto indicata dicitura: 'la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Onorevole Maria Elena Boschi'".

"Non è che la politica finisca, domani, nessuno chiede di andare a casa, ma ci sono dei riti che in politica, secondo me, vanno rispettati. Se la Boschi non avesse fatto parte del governo, si sarebbe dato un segnalo chiaro al Paese". Le parole del deputato dem Davide Zoggia, che, ospite del programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, sintetizzano molto bene il malcontento che serpeggia nel Paese. Anche tra le file del Partito democratico sono molti quelli che hanno mal digerito la promozione di Paolo Gentiloni da ministro per le Riforme a sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il tutto dopo la tranvata al referendum e in barba alla promessa di dimissioni e di un addio alla politica nel caso in cui avesse vinto il No (guarda il video).

Quando la Boschi diceva: "Se vince il No lascio la politica"
Pubblica sul tuo sito

La Boschi non solo resta, ma lo fa alzando subito la testa. La sua prima circolare è un ordine perentorio. Ha, infatti, messo per iscritto di essere chiamata "Onorevole Sottosegretaria". Una battaglia degna del presidente della Camera Laura Boldrini e del sindaco di Roma Virginia Raggi. Tutte in fissa con il femminismo lessicale, sembrano più preoccupate a dettare legge su come parlare e scrivere che amministrare e governare.


Questa privilegiata, che non ha mai fatto un beneamato cazzo, al pari delle sue colleghe di cacca e dei leccapiedi al suo seguito, non ha la più pallida idea di cosa sia la vita dei comuni mortali e dei problemi che i suddetti devono affrontare ogni giorno.
Ed è anche e soprattutto per questo, che ha tempo di masturbarsi quel limitato cervello, con puttanate del genere.

Offline Sardus_Pater

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #78 il: Dicembre 16, 2016, 23:18:00 pm »
Da brava impunita, non sente la necessità di mettersi da parte. Crede che tutto le sia dovuto.
Fatela scendere da quel piedistallo, per favore!
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #79 il: Dicembre 22, 2016, 21:44:58 pm »
http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/12257750/valeria-fedeli-filippo-facci-pari-opportunita-si-dimetta.html

Citazione
Filippo Facci: "Valeria Fedeli si dimetta. Oltre alla laurea le manca il buonsenso"
21 Dicembre 2016

Anche il governo Gentiloni ha il suo ministro punching-ball, inteso come una testa di casta che funga da parafulmine mentre altri lavorano al coperto: e ovviamente il punching-ball è lei, Valeria Fedeli, neo ministra dell’Istruzione senza istruzione. Le puntate precedenti già le conoscete: nel curriculum ha scritto «diploma di laurea» ma poi è risultato che non aveva nessuna laurea (solo la maturità) ma poi è risultato che non aveva neanche la maturità (solo un diploma triennale) e che insomma all’università non avrebbe neppure potuto iscriversi: si confida che sia vero almeno il certificato di battesimo.

Tra uno sputtanamento e l’altro la ministra ha però mostrato una buona capacità di lavoro nel rilasciare interviste: era difficile peggiorare la situazione, ma c’è riuscita grazie alle formidabili dichiarazioni rilasciate a Repubblica («Ho lavorato una vita nel sindacato, posso fare la ministra anche senza laurea») laddove ha lasciato intendere di non avere la minima contezza di come siano considerati i sindacati in questo Paese. Era difficile peggiorare la situazione, ma c’è riuscita dopo che le avevano chiesto, pure, come si sarebbe sentita nell’incontrare dei precari con due lauree o una scienziata come Elena Cattaneo; ha risposto che «il mio metodo è l’ascolto, e ascolterò con attenzione». La comprensione è un optional.

Era difficile peggiorare la situazione, ma c’è riuscita, ancora, quando le hanno chiesto che coerenza c’era tra l’aver detto «se vince il no non puoi andare avanti, io non penso alla mia sedia» ed essersi subito precipitata sulla sedia da ministra; lei ha risposto che «l’aver detto che bisogna prendere atto della sconfitta è coerente con la nascita di un governo che deve affrontare le urgenze del Paese». È coerente: basta dirlo. Era possibile peggiorare ancora la situazione? Ebbene sì, Valeria Fedeli c’è riuscita con una lettera-capolavoro spedita ieri a l'Avvenire e in cui spiega bene «da dove intende partire», ossia da quale emergenza verrà sviluppato il programma d’emergenza di questo governo d’emergenza. Da dove, quindi? Vuole smontare la legge sulla “Buona scuola”? Vuole modificarla? Si occuperà delle assunzioni per le maestre d’asilo? La riforma della scuola d’infanzia proseguirà? E i bonus di merito? I “super presidi”? I supplenti rimasti fuori dai concorsi? Siete fuori strada.

Eccola l'emergenza: «L’attuazione dei principi di pari opportunità... l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dalla legge 119/2013 sul femminicidio». Prego? «Vorrei che tornassimo a parlare di uguaglianza tra donne e uomini, in linea con le normative nazionali e internazionali... in particolare la Convenzione di Istanbul del 2013».

Avete letto bene. Il ministro dell’Istruzione ha scambiato il suo dicastero per quello alle Pari Opportunità - che a questo punto potrebbe occuparsi d’Istruzione - oppure, peggio, crede davvero che gli studenti e i genitori e i docenti italiani abbiano come massima urgenza quella di essere sensibilizzati sulla parità dei sessi o sulla legge sul femminicidio: che peraltro, opinione nostra, è una legge orribile. A scanso di equivoci, ripetiamo, l’ha scritto lei: «È proprio da qui che intendo partire».


E il resto della lettera? Dopo essersi soffermata sugli «stereotipi che escludono le donne dalla politica e dal mondo del lavoro» si passa alla teoria dei gender: una parte del mondo cattolico infatti aveva accusato la ministra di esserne seguace. Ma lei rassicura: «Vorrei che la parola gender uscisse dal nostro vocabolario in questa accezione minacciosa». Noi, invece, vorremmo che la parola Fedeli uscisse dal nostro ministero. In questa accezione inutile.

di Filippo Facci

Offline Sardus_Pater

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #80 il: Dicembre 23, 2016, 18:50:06 pm »
La femminista Fedeli va bloccata prima che possa far danni. Ci vorrebbe una manifestazione di piazza di quelle colossali e un'opposizione con palle, ma la prima non servirebbe a questi culi attaccati al cadreghino e la seconda non esiste.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #81 il: Gennaio 22, 2017, 16:51:57 pm »
Ecco un'altra complessata.

http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/Sci-Alpino/18-01-2017/sci-vonn-uomini-180471532118.shtml
Citazione
Sci, Lindsey Vonn: "Voglio gareggiare con gli uomini"
La sciatrice che ha vinto più gare in Coppa del Mondo (76, a 10 dal record di Stenmark) rilancia un suo vecchio progetto fin qui bocciato dalla Fis. Ci sarebbero già data e luogo della sfida: Lake Louise (dove ha vinto 18 volte) nel 2018

18 gennaio 2017 - New York
Lindsey Vonn non demorde. E’ un progetto che le rimbalza in testa da anni, e ora vuole rilanciare quell’idea forse un po’ folle: vorrebbe per una volta avere la possibilità di misurarsi contro gli uomini. Ne parlò apertamente già nel 2012 (anche con la Gazzetta), ma la Federazione internazionale si oppose. Lei, però, non si è mai arresa a quel no considerato un po’ maschilista. E così l’altro giorno ha riproposto il piano al Denver Post, il quotidiano di casa: "Mi alleno con gli uomini da sempre e mi diverto tantissimo. Mi spingono a dare il meglio di me stessa, a essere una sciatrice più brava. Dò più del cento per cento quando mi confronto con i maschi". E ha aggiunto: "Cerco di entrare nella loro testa, guardo quello che fanno e come risultato, scio più veloce".
il progetto — Lindsey, con l’appoggio del direttore tecnico della federsci Usa Patrick Riml, ha in mente anche il luogo e la data della possibile sfida: "A Lake Louise, a novembre del prossimo anno". Non è una discesa qualunque, è la pista canadese, uguale per uomini e donne, con poche difficoltà tecniche che lei ha addomesticato in carriera 18 volte (14 in discesa e 4 in superG), come mai riuscito a nessuno. Nel 2012 la Fis fu chiara: "Un genere non può partecipare in competizioni con l’altro sesso". Ma ora pare ci siano delle aperture alla sua idea, che genererebbe un grande interesse mondiale, di cui lo sci ha tremendamente bisogno. Dice Lindsey, che è recentemente tornata a gareggiare in Coppa del Mondo dopo una lunga assenza (322 giorni) a causa di una frattura al braccio: "Credo di aver vinto abbastanza fra le donne da meritare rispetto e un’opportunità di questo tipo". Ha vinto esattamente 76 gare di Coppa (più un oro olimpico e due mondiali), più di tutte nella storia dello sci femminile, non lontana da Ingemar Stenmark a quota 86, il dominatore assoluto. Mette le mani avanti Lindsey, perché sa bene che gli uomini, soprattutto in discesa, sono imbattibili: "So che non vincerei, ma mi piacerebbe tantissimo avere comunque l’occasione di provarci".

Uomini vs Donne — Il connazionale Steve Nyman è favorevolissimo a concederle la chance. La collega Lara Gut, invece, rispetta la sua idea, ma non ha alcun interesse a seguirla: "Con gli uomini mi basta allenarmi, nessuna intenzione di misurarmi contro di loro in gara", ha detto la svizzera in lotta per la Coppa generale. Ci hanno provato in tante a sfidare gli uomini. Nelle corse in auto è stato realizzato in molte occasioni. La golfista Annika Sorenstam non riuscì a passare il taglio a Forth Worth nel 2003. Billie Jean Jing batté Bobby Riggs 6-4 6-3 6-3 nella celebre Battaglia dei Sessi del 1973 a Houston. Nel 1992, Manon Rheaume divenne la prima donna (come portiere) a giocare in una partita di hockey (di precampionato) della Nhl. E a Tokyo 2020, all’Olimpiade estiva, uomini e donne gareggeranno insieme nel tiro a volo, specialità fossa e nel tiro a segno, pistola e carabina 10 metri.
Dal nostro corrispondente Massimo Lopes Pegna
© riproduzione riservata


Citazione
Mandrake 18:03, 21 Gennaio 2017
gia' stanca di giocare a golf con Tiger Woods ?

Italiano in Scozia 19:23, 19 Gennaio 2017
ci piacciono gli uomini, questa e affamata.....
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stefer74 18:27, 19 Gennaio 2017
Più che l'improbabile confronto con gli uomini, sarebbe interessante vedere una gara femminile sulla Streif, a Wengen, sulla Birds of Prey, magari con tracciature ad hoc. Penso che in queste piste la Vonn avrebbe molta difficoltà a vincere, tra le donne. Con le sue inclinazioni la Steilang o la Mintschkante sarebbero per lei ostacoli durissimi.
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PerseoViola 18:23, 19 Gennaio 2017
Io sono dell'idea che potrebbero darle l'occasione; prima di tutto é una campionessa e ha vinto abbastanza da meritarlselo, poi solo di pubblicitá sarebbe una cosa importante per lo sci, in piú hanno dato a Pistorius la possibilitá di correre con persone normalli, perché no a lei quella di correre una volta con gli uomini? se poi arriva ultima a 20 secondi, beh, la figuraccia la fa lei e nessun altro.
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PerseoViola 18:23, 19 Gennaio 2017
Io sono dell'idea che potrebbero darle l'occasione; prima di tutto é una campionessa e ha vinto abbastanza da meritarlselo, poi solo di pubblicitá sarebbe una cosa importante per lo sci, in piú hanno dato a Pistorius la possibilitá di correre con persone normalli, perché no a lei quella di correre una volta con gli uomini? se poi arriva ultima a 20 secondi, beh, la figuraccia la fa lei e nessun altro.
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bruno.c25 18:09, 19 Gennaio 2017
con gli uomini può puntare al record di vittorie...non è molto lontana.
0 2

stefer74 18:24, 19 Gennaio 2017
Record che lascia il tempo che trova, vista l'improponibilità del confronto. Ha già il record femminile, non le basta?
2 0


fla_for 17:34, 19 Gennaio 2017
Povera... un'altra che crede nell'uguaglianza uomo / donna...
1 0


akiraryo 16:06, 19 Gennaio 2017
La Steif ? li prende 180 punti di sutura se va bene al primo saltooooooo........ lei si è espressa male diciamo che voleva alloggiare nello stesso albergo degli uomini...
2 0

sanmames 12:20, 19 Gennaio 2017
Lake Louise, ovvero la pista quasi di casa e la più facile del mondo per la discesa. Vuole gareggiare con gli uomini? Bene, li sfidi con la stessa tracciatura sulla Birds of Prey, al Lauberhorn o sulla Streif con condizioni uguali per tutti. Poi quando si accorgerà di prendere 15 secondi o al peggio di non finire la gara magari diventerà un po' più umile.

15 1

Offline Sardus_Pater

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #82 il: Gennaio 23, 2017, 13:16:36 pm »
Non sono un esperto di sci, ma pretendere una gara con gli uomini vuol dire aver smarrito totalmente il senso della realtà.

Citazione
Mette le mani avanti Lindsey, perché sa bene che gli uomini, soprattutto in discesa, sono imbattibili: "So che non vincerei, ma mi piacerebbe tantissimo avere comunque l’occasione di provarci".

Almeno se ne rende conto.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #83 il: Gennaio 24, 2017, 18:34:13 pm »
Non sono un esperto di sci, ma pretendere una gara con gli uomini vuol dire aver smarrito totalmente il senso della realtà.

Almeno se ne rende conto.

Sì, se ne rende conto, anche perché al pari di tante altre sue colleghe si allena con gli uomini, ragion per cui è consapevole del fatto che le buscherebbe.
Ma, nonostante ciò, i complessi di inferiorità da cui è tormentata la spingono ugualmente a voler sfidare gli uomini.

Nota anche un altro particolare.
Lindsey Vonn ha affermato che:
Citazione
"Mi alleno con gli uomini da sempre e mi diverto tantissimo. Mi spingono a dare il meglio di me stessa, a essere una sciatrice più brava. Dò più del cento per cento quando mi confronto con i maschi". E ha aggiunto: "Cerco di entrare nella loro testa, guardo quello che fanno e come risultato, scio più veloce"

Bene, questo è quanto ho (nuovamente) scritto di recente.
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=6147.msg164954#msg164954

Citazione
Come ho già avuto modo di scrivere in passato, le c.d. "palestre miste" portano vantaggi solo alle femmine, le quali beneficiano moltissimo della presenza maschile, mentre i maschi vengono soventemente condizionati in maniera negativa da quella inopportuna presenza femminile.
Il motivo ? L'avversario naturale del maschio è l'altro maschio e non la femmina; mentre per quest'ultima il "parametro di riferimento", e quindi il nemico da sconfiggere, è il maschio umano.
Ergo, mentre gli uomini raramente si impegnano sul serio contro le donne (anzi), quest'ultime fanno di tutto per sconfiggerlo e possibilmente umiliarlo.
Diciamo pure che l'uomo ha un atteggiamento protettivo verso la donna; quest'ultima no, nella maniera più assoluta.
Un maschio, per percepire e considerare la femmina una nemica (in quel contesto), deve essere addestrato a farlo.
La femmina no.
La femmina, soffrendo di insopprimibili complessi di inferiorità nei confronti del maschio, trova naturale considerare l'uomo il suo nemico numero uno; sia sul tatami che sul ring, oppure in un ottagono.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #84 il: Gennaio 25, 2017, 00:11:42 am »
Tanto per restare in tema...
Citazione
Frank
Ergo, mentre gli uomini raramente si impegnano sul serio contro le donne (anzi), quest'ultime fanno di tutto per sconfiggerlo e possibilmente umiliarlo.
Diciamo pure che l'uomo ha un atteggiamento protettivo verso la donna; quest'ultima no, nella maniera più assoluta.
Un maschio, per percepire e considerare la femmina una nemica (in quel contesto), deve essere addestrato a farlo.
La femmina no.
La femmina, soffrendo di insopprimibili complessi di inferiorità nei confronti del maschio, trova naturale considerare l'uomo il suo nemico numero uno; sia sul tatami che sul ring, oppure in un ottagono
.

CLUBBER, tu che pratichi le MMA, hai mai ricordato il caso di un campione di tale disciplina, che va in giro per gli studi televisivi a dar dimostrazioni di abilità lottatorie contro una femmina, attrice o meno che sia...?

http://www.mixedmartialarts.com/forums/UnderGround/Nunes-chokes-Christian-Slater-on-Live-wKelly:2628549-1?utm_content=buffer8069a&utm_medium=social&utm_source=facebook&utm_campaign=buffer_GabiGarcia

No, vero?

@@

ps: tralascio il discorso relativo a tutti quei maschietti che si prestano a tali pagliacciate.

Offline CLUBBER

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #85 il: Gennaio 25, 2017, 18:59:43 pm »
Tanto per restare in tema...
CLUBBER, tu che pratichi le MMA, hai mai ricordato il caso di un campione di tale disciplina, che va in giro per gli studi televisivi a dar dimostrazioni di abilità lottatorie contro una femmina, attrice o meno che sia...?

http://www.mixedmartialarts.com/forums/UnderGround/Nunes-chokes-Christian-Slater-on-Live-wKelly:2628549-1?utm_content=buffer8069a&utm_medium=social&utm_source=facebook&utm_campaign=buffer_GabiGarcia

No, vero?

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ps: tralascio il discorso relativo a tutti quei maschietti che si prestano a tali pagliacciate.
Si è così.
A prestarsi a queste stronzate sono  sempre degli uomini.
Come ho scritto diverse volte sul forum io alle volte mi sento un alieno quando mi confronto con la maggior parte degli altri uomini:sento veramente di non aver niente da spartire con loro.
Vivo da solo
Mi alleno da solo
E vincero' il titolo da solo

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #86 il: Gennaio 25, 2017, 19:08:09 pm »
Si è così.
A prestarsi a queste stronzate sono  sempre degli uomini.
Come ho scritto diverse volte sul forum io alle volte mi sento un alieno quando mi confronto con la maggior parte degli altri uomini:sento veramente di non aver niente da spartire con loro.

Non sei il solo a pensarlo.
Vale anche per me.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #87 il: Gennaio 28, 2017, 16:54:33 pm »
Come si fa a non ridere?

http://www.corriere.it/scuola/primaria/17_gennaio_27/nate-pari-cresciute-dispari-6-anni-che-si-costruisce-soffitto-cristallo-781748c4-e464-11e6-bab2-81c2e6263bbb.shtml

Citazione
Già a 6 anni le bambine pensano
di avere meno talento dei maschi
Lo studio: gli stereotipi che associano un più alto livello di prestazioni intellettive agli uomini emergono in tenera età e influenzano interessi e carriera delle ragazze. Come uscirne? Comportarsi in modo univoco da subito e puntare sul valore dell’impegno
di Antonella De Gregorio

Se il soffitto di cristallo è duro da rompere, è perché poggia su basi solidissime a pianoterra. Potrebbe essere l’abstract della ricerca di un team di studiosi delle università di Princeton, New York e Illinois, pubblicata su Science che individua il punto esatto in cui si produce quella crepa nell’autostima di una persona, che la porta a sentirsi «meno». Meno brillante e dotata di talento naturale, per esempio. Nello specifico, le femmine «meno» dei maschi.

I protagonisti

Lo studio, condotto su 400 bambini, colloca quel momento a cavallo tra i cinque e i sei anni. Prima, maschietti e femminucce chiamati a dare valutazioni sul proprio genere, danno risposte identiche; dopo - intorno ai sei anni (e ancor più dai sette) - le risposte cambiano traiettoria. Gli esperimenti fatti dai ricercatori consistevano nel raccontare una serie di storie su qualcuno che era davvero brillante, furbo, geniale, senza svelare chi fosse il protagonista. Chiesto poi ai piccoli di cinque anni di indicare, tra due figure maschili e due femminili, quale fosse, secondo loro, i bambini sceglievano quasi sempre un maschio e le bambine una femmina. Solo un anno più tardi, i maschi davano la stessa risposta e le femmine la modificavano: per lo più indicavano anche loro il maschio.

Il gioco per bambini «intelligenti»

In un altro esperimento ai bambini venivano proposti giochi da tavolo di due categorie: per bambini «molto intelligenti» e per bambini «che si impegnano al massimo». Le femmine di sei, sette anni, dimostravano di apprezzare quanto i maschi il secondo gioco; meno dei maschi il primo. Insomma, secondo uno dei ricercatori, Andrei Cimpian, docente della Nyu, con l’inizio della scuola, l’esposizione ai media, il giudizio dei pari, ai bambini viene somministrata la prima massiccia dose di stereotipi sul «genere» dell'intelligenza, e si dà loro in pasto il messaggio che il genio è una qualità più consona ai maschi. Per i piccoli (anzi, le piccole) che si vedono con gli occhi degli adulti, uno schiaffo all'autostima che si sta formando e si nutre della concezione di sé che credono di suscitare negli altri.

IL GAP DELLA PAGHETTA, di C. Belloni

Strada in salita

«Sconforta vedere quanto precocemente emergono questi condizionamenti. Da lì in poi la strada è tutta in salita», ha dichiarato alla Bbc lo studioso. Che in precedenza aveva già analizzato le possibilità di carriera correlate con la percezione di doti innate predittive di successo. Risultato? Più le persone ritenevano che l’ingrediente chiave della riuscita fosse un sovrappiù di ingegno, più quella carriera diventava appannaggio maschile.

Valanga

«A cinque anni non si ragiona certo in termini di carriera, ma è come una valanga che parte da un grumo di neve grande quanto un pugno», hanno detto ancora i ricercatori. Perché l’autostima può influenzare l’apprendimento, condizionando il bambino a credere di non riuscire bene in una determinata attività, ad esempio di studio, proprio perché ha una bassa considerazione di se stesso e delle sue capacità. Ecco risolto, insomma, il peccato originale che vede ancora troppe poche donne portare avanti carriere in ambito scientifico o matematico. O studi di filosofia, fisica, ingegneria. Un problema circolare, che può condizionare tutta la vita.

L’impegno

Come uscirne? I ricercatori suggeriscono di iniziare fin da subito a comportarsi in modo univoco con i bambini, trattandoli come esseri completi. E di enfatizzare a beneficio di tutti, maschi e femmine, l’importanza dell’impegno: «Si rende di più quando è questo l’elemento cui imputare la riuscita». Una strategia che preserverebbe le ragazze e consentirebbe loro di non partire schiacciate fin dalla prima casella della vita.
28 gennaio 2017 (modifica il 28 gennaio 2017 | 08:48)
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Non so voi, ma io non ho mai conosciuto una ragazza o una donna, che si considerasse intellettivamente inferiore agli uomini.
Anzi, la mia esperienza narra l'esatto contrario, perché già da piccole le femmine son straconvinte di essere più intelligenti, più furbe, più sveglie dei maschi.
E dirò di più: in tante occasioni ho sentito delle donne affermare che "gli uomini sono stupidi".

Ora, come è possibile che in  un'epoca in cui pure in Iran la maggioranza degli studenti universitari appartiene al sesso femminile, le suddette "partano schiacciate fin dalla prima casella della vita?".
Ma che puttanata è?
Mah...

Offline Sardus_Pater

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #88 il: Gennaio 29, 2017, 11:10:08 am »
Chi ha finanziato la ricerca? La WomenLib? La Clinton? Soros?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Frank

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #89 il: Gennaio 30, 2017, 01:07:32 am »
Si è così.
A prestarsi a queste stronzate sono  sempre degli uomini.
Come ho scritto diverse volte sul forum io alle volte mi sento un alieno quando mi confronto con la maggior parte degli altri uomini:sento veramente di non aver niente da spartire con loro.

In passato ho visto dei film ("pensati" da appartenenti al sesso maschile), in cui la wonder woman di turno, pesante al massimo una sessantina di chili, ma "espertissima" di arti marziali e "più veloce" di Bruce Lee,  :doh: buttava giù armadi come questo,
alti 1,93 e pesanti 117 kg...

Insomma, un delirio.