Ci risiamo con i soliti piagnistei.
https://www.agi.it/sport/calcio/calciatrici_americane_gender_gap-5118393/news/2019-03-09/Le 5 calciatrici americane che hanno fatto causa per discriminazione sessuale
Il giorno della Festa della Donna, le cinque giocatrici più forti della nazionale campione del mondo che fra tre mesi difendono il titolo, hanno fatto causa a nome delle 28 compagne di squadra alla Federcalcio degli Stati Uniti per “istituzionalizzata discriminazione sessuale”. Hope Solo, Carli Lloyd, Becky Sauerbrunn, Megan Rapino e Alex Morgan contestano la stridente differenza di trattamento economico dei colleghi uomini
di VINCENZO MARTUCCI 09 marzo 2019,15:53
calciatrici americane gender gap
Afp
Hope Solo
CALCIO USA CLASS ACTION HOPE SOLO MEGAN RAPINOE CARLI LLOYD BECKY SAUERBRUNN ALEX MORGAN
Tanto tuonò che piovve. Dopo tante proteste e minacce e denunce, proprio il giorno della Festa della Donna, le cinque giocatrici più forti della nazionale campione del mondo che fra tre mesi difendono il titolo, hanno fatto causa a nome delle 28 compagne di squadra alla Federcalcio degli Stati Uniti per “istituzionalizzata discriminazione sessuale”. Guidano la rivolta le superstar Hope Solo, Megan Rapinoe, Carli Lloyd, Becky Sauerbrunn e Alex Morgan, che contestano la stridente differenza di trattamento economico dei colleghi uomini.
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Becky Sauerbrunn
Molto meno vincenti, eppure retribuiti il 40 per cento in più. Il premio individuale per le giocatrici della nazionale è 99mila dollari se vincono almeno 20 amichevoli (niente bonus se superano questa soglia), con una retribuzione quindi di 5000 dollari a partita vinta, mentre per gli uomini la cifra sale a 263mila dollari – più di 13mila per ogni successo - con in più un garantito di 100mila a testa e un extra di 5-17mila dollari dalla ventunesima partita disputata in poi.
La questione va avanti da anni. Dopo che invano le ragazze si erano rivolte tre anni fa alla Equal Employment Opportunity Commission. “Siamo le migliori, abbiamo vinto tanto, ma la nazionale maschile viene pagata molto di più”, dichiarava già prima dell’Olimpade di Rio 2016 il portiere, Hope Solo. Portando alla luce l’eclatante disparità di retribuzione per spiegare la pubblica denuncia con un comunicato: “Siamo state noi il motore di questo sport che è finalmente decollato negli Stati Uniti”.
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Alex Morgan
Impossibile dar loro torto. Mia Hamm è ancora per molti il simbolo del soccer Usa, uomini compresi. I 90.185 spettatori della finale dei Mondiali del 1999 contro la Cina rappresentano tuttora il record per questo sport in America. Così come i 25 milioni di telespettatori per la trionfale finale dei Mondiali 2015. Ed è proprio da quell’anno, esattamente dal 4 febbraio, che oggi le pioniere del calcio negli Stati Uniti chiedono giustizia nella causa arcimilionaria che hanno intentato alla corte distrettuale di Los Angeles contro la USSF (United States Soccer Federation).
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Megan Rapinoe
Con tanto di risarcimento danni per tutte le giocatrici che hanno vestito la maglia della nazionale e il chiaro obiettivo di sfruttare la sentenza per dividere la torta anche delle sponsorizzazioni e dei diritti televisivi. In considerazione del +20 milioni di dollari nei ricavi dell’ultimo anno della Federcalcio Usa.
L’aggravante della causa e della richiesta di arretrati è la continua, inascoltata, protesta negli anni. A cominciare da quella, clamorosa, della stella Alexandra Patricia Morgan Carrasco – la popolare Alex Morgan - attaccante dell’Orlando già nel 2016 i microfoni della NBC: “Ogni singolo giorno lavoriamo e facciano sacrifici esattamente come gli uomini. Resistiamo allo stesso livello sia di fisico che di testa. I nostri tifosi ci dimostrano continuamente quanto ci apprezzano. Come ci hanno confermato anche ai Mondiali. Perciò, davvero, chiediamo, e insistiamo, perché la nostra federazione, che il nostro datore di lavoro aumenti e apprezzi anche noi".
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Carli Lloyd
Nell’aprile del 2017, dopo l’oro olimpico conquistato dalle ragazze a stelle americane, le parti avevano raggiunto un accordo complessivo quinquennale, ma le differenze di trattamento economico uomo-donna erano rimaste talmente clamorose da alimentare il malcontento.
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Hope Solo
Ecco quindi l’ultima, clamorosa, reazione, appena tre giorni dopo che la nazionale donne si è assicurata il secondo posto nella SheBelieves Cup, grazie all’1-0 sul Brasile. «Per anni, siamo state pazienti nella speranza che la federazione avrebbe fatto la cosa giusta retribuendoci nel modo che meritavamo. Invano”, attacca l’ultimo Pallone d’Oro, Carly Lloyd. A nome della nazionale numero 1 del mondo per dieci degli ultimi undici anni.
Dunque: le donne si reputano superiori agli uomini, e lo dicono e scrivono soventemente, nonostante quest'ultimi facciano sempre spallucce, lasciando correre e facendo finta di nulla.
Bene, e allora chi impedisce a queste complessate di creare una loro federazione ?
Chi impedisce a delle ricche imprenditrici statunitensi (o di altre parti del globo) di investire nel calcio femminile (e non solo), sganciandosi così definitivamente dagli "sporchi patriarchi" ?
Eppure non dovrebbe essere un'operazione difficile, per chi si vanta di avere una marcia in più.
E invece niente: devono essere sempre gli uomini a finanziarle, ad aprire dei settori femminili, sostanzialmente "a portarle per mano", essendo le suddette totalmente incapaci di creare un qualcosa di proprio.
«Per anni, siamo state pazienti nella speranza che la federazione avrebbe fatto la cosa giusta retribuendoci nel modo che meritavamo. Invano”, attacca l’ultimo Pallone d’Oro, Carly Lloyd. A nome della nazionale numero 1 del mondo per dieci degli ultimi undici anni.
Nazionale numero uno che le busca da ragazzini di quindici anni.
Ed hanno pure la pretesa di essere pagate nello stesso modo.
https://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-4389760/USA-women-s-team-suffer-5-2-loss-FC-Dallas-U-15-boys.htmlFrom world champions to humbling defeat against Under 15s side... World Cup-winning USA women's team suffer 5-2 loss against Dallas academy boys
USA women's team played warm up for Russia friendly against Dallas Under-15s
Informal game did not go to plan for international side as they lost 5-2
Result did not seem to matter with USA beating Russia 4-0 in main fixture
Players' spirits were still high after humbling loss as they posed for photos
By WILL GRIFFEE FOR MAILONLINE
PUBLISHED: 10:16 GMT, 7 April 2017 | UPDATED: 10:38 GMT, 7 April 2017
The USA women's football team were convincingly beaten by a team of adolescents in a embarrassing defeat for the world champions.
They were roundly outplayed, losing 5-2 against FC Dallas Under-15s academy side who took full advantage of their big day.
The players did not appear to allow the display to subdue their spirits and posed with the opposition for photos after the game.
Jillian Ellis' team were preparing for an international friendly but the humbling by a group of youngsters did not seem to affect their performance on a bigger stage.
The USA ran out 4-0 victors against Russia, a welcome respite after two difficult defeats in the SheBelieves Cup.
Having lost 1-0 to England and 3-0 to France, the friendly against Dallas U-15s will have caused concern but it seems the result was a blip in an informal contest.
Perhaps it served as motivation as the Americans totally dominated Russia with 33 shots to five during the 90 minutes.
'It's always good to rebound,' coach Jill Ellis said. 'Everything right now is looking forward to the next game and trying to get better.'
Ellis' side are building towards the World Cup in 2019 and will hope their humbling loss to teenagers is merely a footnote on the path to defending their crown.
In Australia we are having women's sport rammed down our throats at the moment with a lot of hype and propaganda trying to convince us that it is equal to men's sport. The Women's Australian Football League (WAFL) was launched recently and already people are calling it 'AWFL'. By all means have women's sport but please stop trying to make out that it is something it is not.