A proposito delle solite merdate femminili, originate dagli altrettanto soliti complessi di inferiorità, la tal Antonella Piperno
https://twitter.com/antonellapipernha scritto:
https://www.agi.it/cultura/news/2023-03-11/cinema_i_70_anni_da_record_di_nuoto_dell_ex_perla_di_labuan-20449148/L’ex perla di Labuan stesa sulla panca piana tira su un bilanciere da 40 chili e altrettanti con lo squat, roba da far invidia a un sollevatore di pesi. “Mia madre alla sua età fa fatica a salire le scale…” scherza Di Pippo.
Capito ?
Sollevare un bilanciere da 40 chili è una roba da far invidia a un sollevatore di pesi...
All'idiozia di queste femminucce moderne non c'è limite né cura.
E ancora:
https://www.agi.it/cronaca/news/2023-03-08/arbitre-del-tennis-pi-avanti-rispetto-al-calcio-ma-dominano-ancora-maschi-20401824/...
"i maschi"... "arbitre stratosferiche"..."il soffitto di cristallo"..."gender gap"...Nel tennis più arbitre che nel calcio, ma dominano ancora i maschi
Sono parecchie le giudici che oltre alla sedia si sono prese anche la scena, a cominciare da Aurelie Tourte che agli Open Usa 2020 ha sbattuto fuori dal campo Novak Djokovic
di Antonella Piperno
AGI - Rispetto al calcio, dove Stéphanie Frappart, la prima donna arbitra dei mondiali (in Qatar) ha avuto un impatto talmente rivoluzionario da essere stata celebrata come e più di una Samantha Cristoforetti del pallone, il tennis in quanto a parità di genere arbitrale è parecchio avanti. Con parecchie giudici che oltre la sedia si sono prese anche la scena, a cominciare da Aurelie Tourte, che non ci ha pensato due volte a sbattere fuori dal campo e dagli Open Usa 2020 Novak Djokovic, quando il campione serbo in preda all’ira tirò una pallata che centrò la trachea di una giudice di linea, togliendole il respiro.
La pioniera però è stata Sandra de Jenker, nel 2005 prima donna ad arbitrare una finale di Coppa Davis, oltre che la prima a farlo in uno Slam, sia in Australia sia al Roland Garros, nel 2007, mentre l’Atp di Sofia nell’ottobre scorso, si è concesso un anticipo autunnale dell’ 8 marzo sfoggiando uno staff arbitrale composto da sole donne. Tutto bene in una disciplina dove i montepremi femminili e maschili degli Slam sono stati finalmente equiparati?
Non esattamente perché i numeri parlano chiaro, fotografando un gender gap ancora da colmare: nel mondo i giudici di sedia “gold badge” cioè il più alto livello di arbitro attribuito dalla Federazione internazionale di tennis (salgono sui seggioloni degli Slam, dell’Atp e del Wta world tour) sono in tutto trentaquattro, così ripartiti: tredici donne e ventuno uomini. La vera parità, insomma, è ancora un po’ lontana. Tra le arbitre stratosferiche c’è anche un’italiana, Cecilia Alberti, di Parma, salita anche sul seggiolone di Wimbledon. Ma la strada è evidentemente ancora in salita.
La bionda arbitra Marjana Veljovic che somma talento e bellezza, l’ha detto chiaramente: “Credo sia assolutamente sbagliato partire dal presupposto “Sarà all’altezza della situazione?” solo perché donna. Solitamente non ci sono abbastanza giudici di sedia donne, perciò penso che sia una buona idea cercare di introdurre sempre più persone di sesso femminile a questa carriera” E se per l’arbitraggio di una partita dei mondiali di calcio maschili abbiamo dovuto aspettare fino al 2022, il soffitto di cristallo della finale maschile nel tempio sacro di Wimbledon è stato infranto, in fondo, solo l’anno prima: quando a sovrintendere il match Djokovic - Berrettini c’era la croata Marija Cicak./b]
Scrive la complessata:
Tutto bene in una disciplina dove i montepremi femminili e maschili degli Slam sono stati finalmente equiparati?
...
"finalmente equiparati", capito ?
In realtà le femminucce guadagnano più degli uomini, perché le tenniste giocano sui tre set, i tennisti sui cinque set, per non parlare del fatto che il livello del tennis maschile è decisamente superiore a quello femminile - il numero 500 tra gli uomini può battere la numero uno tra le femmine -, è più seguito e genera guadagni ben superiori a quelli del settore femminile.
Queste parassite hanno la faccia come il culo.
Basta dire che nel mondo non esistono femmine "col grano" che investono nello sport femminile (figuriamoci quello maschile...), ed infatti sono degli uomini a finanziarle...
Così come non esistono femmine capaci di creare propri campionati, proprie federazioni, propri sport.
No, lor signore e signorine, da
brave parassite spacca coglioni quali sono, aspettano sempre che siano degli uomini a pensare a tutto e a foraggiarle e nonostante ciò seguitano imperterrite a rompere il cazzo.
Dal punto di vista morale son realmente degli esseri inferiori.
Moebius non sbagliava.
https://www.lucidamente.com/quel-maledetto-crucco-di-moebius/«La loro morale è soprattutto morale di sentimento; la morale che deriva dal ragionamento è loro inaccessibile e la riflessione non fa che renderle peggiori. A questa unilateralità s’aggiunge una ristrettezza di visuale. Giustizia, senza riguardo alla persona, è per esse un concetto vuoto di senso. Esse, nel fondo, non hanno il senso del giusto. Ne consegue la violenza degli affetti, la incapacità al dominio di se stessi. La gelosia e la vanità, insoddisfatta o ferita, suscitano tempeste che non concedono campo a nessuna riflessione d’ordine morale. Se la donna non fosse fisicamente debole, essa sarebbe un essere altamente pericoloso».