Autore Topic: "Donne Vittoriose"  (Letto 184615 volte)

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #780 il: Luglio 20, 2024, 11:05:15 am »
https://www.motogp.com/it/news/2023/04/29/e-in-arrivo-il-campionato-del-mondo-femminile-fim/427503

Ovviamente un campionato per minorate, finanziato e gestito da uomini... essendo le femmine totalmente incapaci di crearsi un campionato da sole.
Sempre più impressionante la sottomissione psicologica maschile nei confronti dell'inesistente "gentil sesso".


Leggendo l'articolo si comprende come non ci sia nessun piano economico degno di questo nome
Persino le moto (annunciate monomarca) non si sa ancora da chi verranno fornite
Pochissime gare inoltre, che difficilmente potrebbero garantire adeguati rientri
La ragione di questa indeterminatezza è dovuta per l'appunto al fatto che questo campionato godrà dell'ombrello di quello maschile
Che provvederà per tutto
Anche per gli eventuali debiti
Siccome Dorna non è un istituto di beneficenza ma una solida struttura economica attentissima ai bilanci (hanno in passato cancellato in corso d'opera gran premi che si presentavano critici...come quello in Argentina di quest'anno per via della sua crisi economica) è chiaro che si tratti di una marketta politica

Il tema “femmine” anche se non rende economicamente ha interessanti risvolti politici per chi si attiva per prendere in carico la sua agenda rivendicativa
Il femminismo campa (letteralmente) su questa meccanica

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #781 il: Luglio 20, 2024, 13:35:55 pm »
La ragione di questa indeterminatezza è dovuta per l'appunto al fatto che questo campionato godrà dell'ombrello di quello maschile
Che provvederà per tutto

Già diversi anni fa accadeva anche nella WNBA statunitense, che era (e mi risulta ancora sia) tenuta in piedi dall'NBA, quindi da uomini...
Idem nel tennis, dove le femminucce ricevono gli stessi soldi dei colleghi di sesso maschile, pur giocando sui tre set anziché cinque, e nonostante il livello femminile non sia assolutamente paragonabile a quello maschile.
Conseguentemente anche le entrate sono quello che sono...
Ma per loro fortuna ci sono i patriarcali e maschilisti uomini a parargli il culo.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #782 il: Agosto 01, 2024, 13:25:27 pm »
https://www.rainews.it/articoli/2024/07/boxe-lazzurra-carini-sul-ring-contro-la-pugile-transgender-algerina-khelif-esplode-caso-ca6bebae-98f3-4faa-aa1c-d72fdfc1f5b5.html

Al netto di tutte le questioni tecnico-scientifiche e regolamentari su cui non mi interessa entrare, va rilevato ancora una volta come il femminismo goda di una eccezionale sliding-door mediatica
Da decenni si parla della competizione maschile-femminile in termini di primazia di uno dei due poli
Una diatriba costruita a tavolino ed alimentata dai media con risvolti tragicomici ai limiti del disturbo mentale
Ma come detto la cultura femminista gode di un protezionismo mediatico che non ha eguali
Lo stesso protezionismo benevolo da sempre accordato al sesso femminile (e non poteva essere altrimenti...data la perfetta sovrapposizione tra essi)
La pugile algerina è una donna?...si, no, non si sa
Ma che importa tutto sommato?
Perchè se Lyndsey Vonn vuole cimentarsi sulla Streif di Kitzbuehe per certificare al mondo intero che le donne sono pari agli uomini partono gli urrah mediatici?
Quando un ex-tennista mezzo alcolista e tabagista come Bobby Riggs (anni 55) accetta di sfidare (perdendo) la n° 2 del ranking WTA Billy Jean King si definisce l'evento come storico, tanto che un film nel 2017 ne celebra le gesta
La sbruffoneria delle Williams tweens che si dissero convinte di poter battere qualsiasi tennista over-200 ATP?

Quale migliore occasione di mostrare la loro superiorità è quella che offre Imane Khelif?

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #783 il: Agosto 01, 2024, 14:26:24 pm »
https://www.ansa.it/olimpiadi_2024/notizie/2024/08/01/parigi-24-boxe-angela-carini-abbandona-il-match-contro-imane-khelif_f5221d58-86b1-4124-8817-2cccae0af837.html
Boxe, Angela Carini abbandona il match contro Imane Khelif, si inginocchia e piange
L'azzurra: "Un pugno mi ha fatto troppo male, esco a testa alta"


Ha fatto filotto
Ora comincia la vera carriera della pugile italiana
Prepariamoci al tormentone in salsa femminista dei prossimi mesi, a vederla dappertutto

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #784 il: Settembre 06, 2024, 00:25:36 am »
https://www.facebook.com/CALCIATORIBRUTTI/photos/ieri-sera-sono-uscite-le-liste-dei-candidati-al-pallone-doro-di-questannotra-i-6/1210808550340565/?paipv=0&eav=AfZ3t3weqCWnqcRgyT5VgwC9oaH2dvJDtnXUdUhmWcz4wXJVhz28-isEnNLEC_-4Ejc&_rdr

Ieri sera sono uscite le liste dei candidati al Pallone D'Oro di quest’anno.
Tra i 60 candidati, 30 uomini e 30 donne, c'è un solo nome italiano ed è quello di Manuela Giugliano, centrocampista della Roma e della Nazionale femminile.
Nell’ultima stagione ha vinto Serie A, Coppa Italia, MVP del campionato e realizzato un totale di 15 gol e 7 assist in 33 presenze tra Serie A e Champions League.
Giugliano non solo è l'unica italiana presente ma è anche la prima calciatrice italiana della storia ad essere mai stata candidata.
MANUELA OVUNQUE PROTEGGICI





Prosegue imperterrita la ruffianeria maschile

Offline Vicus

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #785 il: Settembre 06, 2024, 03:50:21 am »
Via col doping!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #786 il: Settembre 06, 2024, 15:37:35 pm »
Via col doping!

Vicus, doping o meno, il fatto ridicolo è che i soliti maschietti di M. che infestano il wen e le redazioni giornalistiche (con le femminucce a traino) seguitano a paragonare la merda con la cioccolata...
Domanda (retorica): perché non esiste il pallone d'oro unico?
E perché le femmine non competono contro i maschi?
La risposta è ovvia, non c'è nemmeno bisogno di ripeterlo...

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #787 il: Settembre 06, 2024, 16:01:24 pm »
Ovviamente, quando i maschi non sono ancora sviluppati e quindi nel pieno delle loro forze, può capitare che li facciano competere contro delle femmine.
Accade nel judo, nel BJJ, nella lotta, nel triathlon, etc, dove non è raro che delle ragazzine possano battere dei coetanai di sesso maschile (il discorso cambia nell'adolescenza e soprattutto in età adulta).


https://luce.lanazione.it/sport/calcio-femminile-vince-campionato-maschile-inghilterra-p1x8oeue

Citazione
"Giocate a calcio tra ragazze”. E invece vincono il campionato maschile
E' la storia delle Queen Park Ladies, squadra under 12 di Bournemouth, in Inghilterra, che hanno stracciato le squadre avversarie, tutte maschili, vincendo anche i pregiudizi
di DOMENICO GUARINO -
6 maggio 2024

18 vittorie e quattro pareggi su 22 partite giocate, 61 gol segnati e solo 11 subiti: uno score da record che ha guadagnato il titolo di 'invincibili'. Le Queens Park Ladies, squadra femminile under 12 di Bournemouth , in Inghilterra, hanno letteralmente dominato il campionato, stracciando i propri avversari. Fin qui nulla di strano. Se non ché le Queens Park Ladies hanno vinto un campionato...maschile.

Proprio così: nella loro prima stagione della terza divisione della Bournemouth Youth Football League , la squadra composta da tutte ragazze ha primeggiato battendo avversari maschi.

Un obiettivo ai pregiudizi
Le cronache della stagione ci raccontano che all'inizio Queens hanno dovuto fronteggiare la diffidenza degli avversari, calciatori e dirigenti, che le hanno sottovalutate invitandole ad iscriversi ad una competizione per sole donne. Via via però la diffidenza si è trasformata prima in stupore e poi in timore, avendo le ragazze dimostrato sul campo la loro superiorità tecnico tattica. E anche fisica.

“Missione compiuta” si legge nel post del profilo ufficiale della società al termine del campionato, celebrando una stagione da 'invincibili. E ancora “Le ragazze dovrebbero essere così orgogliose di sé stesse! La maggior parte dei genitori di calcio non ha mai finito una stagione senza perdere almeno una partita. Dalle partite difficili in trasferta contro Ringwood e Verwood fino a giocare un grande calcio a Talbot Heath .

Chiunque sia il tempo o le condizioni del campo, chiunque sia l'opposizione oi giocatori disponibili, e ogni volta che la partita. Autunno, inverno o primavera - imbattuto. Farlo in questa fase della loro vita è fantastico. Ora hanno quei ricordi in banca, e nessuno può toglierglielo” .


L'allenatore della squadra, Toby Green , lodando il duro lavoro e l'impegno delle ragazze, ha sottolineato che il loro successo è stato “il risultato di un lavoro incessante in allenamento e in partita che ha permesso loro di essere promosse nella seconda divisione da imbattute” .


Cambionato da imbattute
“E' eccezionale il fatto che abbiamo subito solo 11 goal in tutta la stagione” ha aggiunto, esprimendo la speranza che “il successo delle ragazze possa ispirare altri giovani a intraprendere la strada del calcio”.


Passione, determinazione, fiducia nei propri mezzi, volontà di andare oltre i propri limiti, o quelli che gli altri ti attribuiscono come tali: la lezione delle Regine rimarrà certamente nella storia. Non solo del calcio.

"Ho pensato che fosse incredibile che siamo andati così lontano per colpire alcuni ragazzi che probabilmente sono più fisici di noi. In realtà li abbiamo distrutti ”ha detto Millie Ray, 11 anni, centrocampista.

Una bella grinta, non c'è che dire! Complimenti ragazze e in bocca al lupo.


Leggete attentamente queste parole:
Citazione
"Ho pensato che fosse incredibile che siamo andati così lontano per colpire alcuni ragazzi che probabilmente sono più fisici di noi. In realtà li abbiamo distrutti ”ha detto Millie Ray, 11 anni, centrocampista.

Bene, ora leggete queste mie parole risalenti a nove anni fa.
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10005.msg146604.html#msg146604
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Re:Arti Marziali
« Reply #112 on: October 11, 2015, 20:30:27 PM »
Quote
Quote from: Vicus on October 11, 2015, 19:25:38 PM
La palestra era mista e a turno ci si allenava in kata e kumite con donne - del tutto impraticabile. Lo shian ci consigliò di vederci in un'altra palestra dove non erano iscritte e l'allenamento era un'altra cosa.

Ah, senza alcun dubbio era un' altra cosa...
Tra l' altro, se dipendesse da me, maschi e femmine sarebbero sempre rigorosamente separati in tutte le palestre dove si praticano arti marziali o altre discipline da combattimento, come il pugilato o la kickboxing, per più di una ragione, e in particolar modo perché le donne hanno solo da guadagnarci nell' allenarsi con gli uomini, mentre quest' ultimi hanno solo da perderci.
Non solo: per la gran parte dei maschi, soprattutto da giovani o da giovanissimi, è alquanto imbarazzante allenarsi con le femmine, per il semplice fatto che le suddette non sono i loro "avversari naturali", per cui non rendono neanche al massimo.
Viceversa, le femmine danno sempre il massimo, sia perché non hanno nulla da perdere, sia perché vedono nei maschi il loro "punto di riferimento", possibilmente "da superare".
Per le femmine l' avversario numero uno è il maschio, non la femmina, mentre per gli appartenenti al sesso maschile sono gli altri maschi e non le femmine, verso le quali hanno quasi sempre un certo rispetto e senso di protezione, che al contrario non esiste.



Ci son sempre dei motivi quando scrivo che se ne avessi il potere abolirei subito le gare divise in base al sesso.
Solo gare miste, quindi uomini contro donne in tutti gli sport, alle Olimpiadi, ai mondiali, agli europei, etc.
E vinca il migliore... :diablo:



https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13123.msg176761.html#msg176761
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Re:"Donne Vittoriose"
« Reply #166 on: November 05, 2017, 18:59:46 PM »
Quote
http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-4389760/USA-women-s-team-suffer-5-2-loss-FC-Dallas-U-15-boys.htm

Quote
From world champions to humbling defeat against Under 15s side... World Cup-winning USA women's team suffer 5-2 loss against Dallas academy boys

    USA women's team played warm up for Russia friendly against Dallas Under-15s
    Informal game did not go to plan for international side as they lost 5-2
    Result did not seem to matter with USA beating Russia 4-0 in main fixture
    Players' spirits were still high after humbling loss as they posed for photos

By Will Griffee For Mailonline

Published: 10:16 GMT, 7 April 2017 | Updated: 10:38 GMT, 7 April 2017


The USA women's football team were convincingly beaten by a team of adolescents in a embarrassing defeat for the world champions.

They were roundly outplayed, losing 5-2 against FC Dallas Under-15s academy side who took full advantage of their big day.

The players did not appear to allow the display to subdue their spirits and posed with the opposition for photos after the game.
The Dallas academy boys posed for photos with the international USA women's side
+2

The Dallas academy boys posed for photos with the international USA women's side
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...

@@

Queste sono le campionesse del mondo

http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2015/07/06/news/mondiale_calcio_femminile_usa_campione_battuto_il_giappone_5-2-118430479/

battute da adolescenti maschi di 15 anni.
E non è la prima volta che accade un fatto del genere.




Citazione
220.025 visualizzazioni  29 giu 2023
La squadra femminile della nazionale degli USA ha giocato una partita di calcio contro degli uomini...
Abbonati al canale:    / @tweener 
PATREON ▶️   / tweener 

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #788 il: Settembre 06, 2024, 16:14:08 pm »
https://www.corriere.it/sport/16_maggio_27/calcio-femminile-l-australia-battuta-7-0-ragazzini-under-15-cf073d78-2417-11e6-b229-67fb25338505.shtml

Citazione
Calcio femminile, l’Australia
battuta 7-0 da ragazzini under 15
In un’amichevole in preparazione ai Giochi Olimpici di Rio le Matildas, numero 5 del ranking, umiliate dai giovani. L’allenatore: «È stato solo per la condizione fisica»
di Redazione sport
Lisa De Vanna (Twitter)Lisa De Vanna (Twitter)shadow
 
 
Mercoledì è accaduto l’imponderabile. A Parklea, Sydney, la nazionale australiana femminile, quinta nel ranking mondiale, è stata sconfitta per 7-0. Avversaria di giornata, nell’amichevole, una squadra Under 15 con qualche rinforzo di 16enni e 17enne. Si trattava dei ragazzini del Newcastle Jets.

Assenze e attenuanti
Come parziale attenuante per le «Matildas», che si stanno preparando per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro (affronteranno nel girone il Canada, lo Zimbabwe e la Germania, la finale del torneo è il 19 agosto), le assenze delle giocatrici che militano all’estero come Kyah Simon. Erano però presenti altre delle stelle della nazionale Down Under, come Lisa De Vanna, Caitlin Foord, Michelle Heyman, Katrina Gorry e Clare Polkinghorne.

Non succede solo nel calcio
La disfatta è arrivata nella settimana di preparazione alla doppia sfida amichevole contro la Nuova Zelanda a Ballarat e all’Etihad Stadium di Melbourne. Secondo l’allenatore in seconda delle Matildas Gary Van Egmond la sconfitta è stata dovuta ai carichi di preparazione per l’Olimpiade. «Al momento le Matildas non sono in grado di giocare con regolarità, quindi erano tutte un po’ arrugginite. Non è una questione di calcio: capiterebbe anche a una tennista, o a una nuotatrice, che si trovasse contro degli adolescenti in fase esplosiva».

27 maggio 2016 (modifica il 27 maggio 2016 | 16:55)
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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #789 il: Settembre 06, 2024, 16:33:07 pm »
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13785.msg189118.html#msg189118
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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Reply #80 on: April 22, 2019, 02:36:48 AM »
Quote
Commento più che condivisibile di uno statunitense dell'Arizona.


Quote
The sports world is the easiest way to discern the huge physical differences, and abilities, between men and women. In 2014 the U.S. women's Olympic hockey team practised against northeastern U.S. boy's high school hockey teams...and the boy's were not allowed to body check the women for fear of hurting them. The boy's teams won several games over the best female hockey players in the world. In 2016 the Australian boy's 15 and under soccer team beat the women's national Australian soccer team 7-0! In 2017 the FC Dallas boy's 15 and under squad beat the women's U.S. national soccer team 5-2. And these wins were achieved by very skilled boys...not men. The games would have been much more uneven if the boys had been men. Putting women onto men's soccer teams would make them worse, not better and the same is true in infantry units in combat where soldiers must carry loads up to 100 lbs for days on end with little rest, sleep, food or water. So why put weaker women into combat fighting against men? It is not fair to either the men or the women who must fight together.

https://www.cbssports.com/soccer/news/a-dallas-fc-under-15-boys-squad-beat-the-u-s-womens-national-team-in-a-scrimmage/?fbclid=IwAR2_3P7NGKf0rvw-YxF8OdhcIv6ttsaWum64mZs2JNJPIo4x_JQ1irWwTHs


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« Risposta #790 il: Settembre 06, 2024, 16:39:29 pm »
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1957838557687840&id=1367539870051048&set=a.1367550663383302


https://tribuna.com/it/news/2021-01-14-il-gremio-u16-ha-battuto-la-nazionale-brasiliana-femminile-e-la-6-volte-la-miglior-giocat/

Citazione
Il Gremio U16 ha battuto la nazionale brasiliana femminile e la 6 volte la miglior giocatrice del mondo Marta 6-0
14 gennaio 2021, 12:35

La squadra U16 del club brasiliano Gremio ha battuto la nazionale femminile del Brasile 6-0 in un'amichevole martedì scorso.
La partita è stata organizzata per preparare le donne brasiliane in vista delle Olimpiadi che si terranno a Tokyo alla fine dell'anno.
Nonostante Marta, la sei volte migliore giocatrice femminile della FIFA, sia stata presente in questa partita, sono stati gli adolescenti del Gremio a dominare la gara, e a stravincerla.
Una tripletta per Daniel e i gol di Nathan, Lucas Canagia e Hiago hanno consegnato una grande vittoria ai ragazzi.
La squadra femminile del Brasile è attualmente all'8°posizione nella classifica della FIFA e cercherà di tornare a vincere quando affronterà la squadra femminile di Gremino il 18 gennaio.

Una ventina di anni fa anche le allora campionesse del mondo della Germania, furono battute dall'under 16 maschile tedesca, che non era nemmeno la migliore al mondo...

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #791 il: Settembre 06, 2024, 17:28:51 pm »
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Ovviamente, quando i maschi non sono ancora sviluppati e quindi nel pieno delle loro forze, può capitare che li facciano competere contro delle femmine.
Accade nel judo, nel BJJ, nella lotta, nel triathlon, etc, dove non è raro che delle ragazzine possano battere dei coetanei di sesso maschile (il discorso cambia nell'adolescenza e soprattutto in età adulta).



Per esempio, Serena Williams a distanza di molti anni si vanta ancora di aver battuto per 6-0 Andy Roddick quando entrambi erano bambini.
Questo tanto per evidenziare ulteriormente come gli uomini e i quindi i primati maschili siano la loro ossessione.

https://www.livetennis.it/post/215484/serena-williams-e-quel-6-a-0-ad-andy-roddick/

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Serena Williams e quel 6 a 0 ad Andy Roddick
13/07/2015 07:21  16 commenti

La campionessa americana Serena Williams ha festeggiato il sesto titolo a Wimbledon e per l’occasione ha ritrovato nello studio della BBC inglese il suo vecchio amico Andy Roddick, che ricorda di aver battuto da bambina.

La 21 volte vincitrice dello slam ha rifilato un 6-0 al suo connazionale. Roddick ha scherzato su come la minore delle sorelle Williams si vanti ancora sul suo sito personale di quel successo in età infantile.


Al tempo stesso si guarda bene dal ricordare che il tedesco Karsten Braasch - all'epoca numero 203 tra gli uomini - prese a pallate sia lei che la sorella.

https://tennismagazineitalia.it/news/quando-serena-sfido-gli-uomini-e-perse-con-un-tabagista/

Citazione
Quando Serena sfidò gli uomini e perse con un tabagista

C’è un episodio che Serena e Venus Williams non ricordano volentieri: durante l’Australian Open 1998, Serena si disse convinta di battere un uomo fuori dai top-200 ATP. Raccolse la sfida Karsten Braasch, un tipo decisamente particolare che quel giorno era n.203. Batté entrambe fumando ai cambi di campo. Da allora, le sorellone si sono ben guardate dallo sfidare gli uomini. Anzi, ne stanno alla larga…

Riccardo Bisti
30 gennaio 2021
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Fosse successo oggi, non li avrebbero collocati sul campo 17 di Melbourne Park. Ci sarebbe stata la diretta TV, migliaia di persone (COVID permettendo) si sarebbero ammassate in tribuna e l’hashtag avrebbe fatto tendenza. Per ricordare l’improvvisata Battaglia dei Sessi di Melbourne, invece, bisogna affidarsi all’antico strumento dei testimoni oculari. Neanche le riviste specializzate dell’epoca – pensate un po’ – diedero grande risalto alla lezione che Karsten Braasch rifilò a Serena e Venus Williams, allora giovani rampanti del tour. 23 anni dopo sono diventate star planetarie e ricordano malvolentieri quel pomeriggio del 27 gennaio 1998. Se possono, evitano del tutto. Venus aveva già raggiunto la finale allo Us Open (persa contro Martina Hingis), mentre papà Richard (inascoltato) diceva che la sorella minore sarebbe stata ancora più forte. Le due si affrontarono al secondo turno nel primo episodio di una saga infinita. Ma nessuno immaginava cosa sarebbe successo pochi giorni dopo.

Durante una conferenza stampa, alcuni giornalisti confrontarono lo stile aggressivo delle sorelle con quello del tennis maschile. La 16enne Serena rispose a gamba tesa: “Durante il torneo mi sono allenata spesso con gli uomini e li ho visti lavorare. Onestamente credo di poter battere un uomo fuori dai primi 200 ATP”. Un tour manager particolarmente arguto pensò che sarebbe stato divertente organizzare la sfida. Diede un’occhiata alla classifica mondiale, la confrontò con i giocatori ancora presenti a Melbourne e si accorse che al numero 203 (qualche settimana prima era stato esattamente n.200) si trovava Karsten Braasch, 31 anni, tedesco. Era stato eliminato al primo turno dopo aver superato le qualificazioni ed era il profilo giusto: ex n.38, in declino, personalità particolare, vizio del fumo, occhiali da vista e un servizio dal movimento stranissimo, imparato chissà dove. Per la sua personalità, in Germania dicevano che era il Mario Basler del tennis. “Mi accennarono la possibilità di questa sfida, pensando che fossi il candidato perfetto – racconta Braasch – non c’è voluto molto per convincermi, mi sembrava divertente”.


“Gli uomini sono in grado di dare effetti che le donne non sono abituate a fronteggiare. E poi la preparazione atletica: hanno tirato alcuni colpi che in campo femminile sarebbero stati vincenti, invece io li ho rimandati di là”
Karsten Braasch

La Battaglia dei Sessi tra Billie Jean King e Bobby Riggs. 25 anni dopo, nessuna TV avrebbe ripreso la sfida delle sorelle Williams a Karsten Braasch
L’avvicinamento al match non fu semplice, poiché le Williams erano già popolarissime e la sfida fu rinviata un paio di volte a causa dei loro impegni. “In questi casi è importante rimanere rilassati e non prenderla troppo sul serio – dice Braasch, soprannominato “Katze”, gatto – la mia preparazione è stata una partita di golf al mattino, poi ho bevuto qualcosa e fumato le mie immancabili sigarette. Mi sono presentato sufficientemente rilassato”. Il match si è giocato sul Campo 17, davanti a uno sparuto gruppo di spettatori e un paio di giornalisti. Come era accaduto qualche anno prima a Jimmy Connors contro Martina Navratilova, il tedesco ha rinunciato alla seconda di servizio. Nonostante il vantaggio, per Serena è stato un incubo. In pochi minuti è piombata sullo 0-5: temeva il cappotto, ma ha raccolto il game della bandiera. Non è dato sapere se Braasch gliel’abbia concesso o meno. Sul finire della partita, è arrivata Venus. Aveva appena terminato la conferenza stampa dopo la sconfitta contro Lindsay Davenport. In un atto di solidarietà familiare, ha sfidato Braasch per vendicare la sorella. Risultato? 6-2 per il mancino di Marl, cresciuto nella Germania operosa della Ruhr.

“Entrambe colpiscono la palla molto bene – dice Braasch – ma se hai frequentato il circuito ATP possiedi alcune armi che le metteranno in difficoltà. Le rotazioni, per esempio: noi siamo in grado di dare effetti che non sono abituate a fronteggiare. E poi la preparazione atletica: hanno tirato alcuni colpi che in campo femminile sarebbero stati vincenti, invece io li ho rimandati di là. Il clima era sereno, non l’abbiamo presa troppo sul serio, ci siamo divertiti”. Non tutti ricordano che – dopo la batosta – Venus e Serena hanno rilanciato, abbassando le pretese. Volevano sfidare di nuovo un uomo, spostando però l’asticella al n.350 ATP. “Ho detto loro che bastava aspettare qualche settimana e mi avrebbero potuto sfidare di nuovo!”. Già, perché a fine torneo Braasch perse i punti del terzo turno raccolto l’anno prima e a fine torneo precipitò al numero 339. La rivincita non si è mai tenuta: Braasch ha visto Venus qualche mese dopo, al Roland Garros: “La nostra rivincita non si è svolta!” disse la Williams con un sorriso, salvo poi scappare via. Meglio non alimentare l’idea di una rivincita.


Oggi Karsten Braasch è tra i più forti al mondo tra gli Over 50
Leggi anche: Dall’oro olimpico alla depressione… e ritorno?

Nonostante mezzo corridoio a disposizione a una sola palla di servizio per l’avversario, Martina Navratilova non riuscì a battere Jimmy Connors
Oggi Braasch è un simpatico 53enne che si diletta nei tornei senior, rassegnato ad essere ricordato soprattutto per quella partita giocata bevendo birra e fumando ai cambi di campo. Come Antonin Panenka per il suo rigore a cucchiaio, o Olivier Panis per la sua vittoria a Monte Carlo, sa che glielo chiederanno fino alla fine dei suoi giorni. Al contrario, Serena ha fatto il possibile per cancellare il ricordo. Nel 2017, anno dell’ultima finale Slam in famiglia, i giornalisti le hanno chiesto un ricordo. “Mi ero già dimenticata di lui – ha risposto imbarazzata – non ricordo nemmeno in che anno sia successo”. Qualche mese dopo, John McEnroe ha detto che una Serena al meglio avrebbe potuto collocarsi intorno al numero 700 ATP. Curiosamente, in quel momento si trovava in 701esima posizione Dmitry Tursunov. Qualcuno provò a solleticarlo, ma lui tenne alla larga le suggestioni: “Discutere su questo è come cercare di capire chi è più veloce, l’uomo o la donna. Il tennis richiede grande forza fisica, quindi per una donna è molto complicato battere un uomo”.

Questa storia quasi dimenticata, tuttavia, è servita a cancellare ogni discussione sulla possibilità di una reale sfida tra sessi. Il mitico Riggs-King ebbe troppe influenze sociali e culturali per essere ritenuto attendibile (e qualcuno giura che Riggs scommise una bella cifra contro se stesso), mentre gli altri match di questo tipo erano state semplici esibizioni. Le sorelle Williams hanno avuto bisogno di toccare con mano il divario per tornare a miti consigli. Nel 2010 Serena ha ammesso l’enorme differenza tra i due circuiti. “Credo che tennis maschile e femminile siano molto diversi. Gli uomini sono molto più forti. È come mischiare mele con pere. Non avrei nessuna possibilità contro un top-100”. Qualche anno dopo, Andy Murray (uno dei pochissimi uomini che segue con interesse il tennis femminile) disse che gli sarebbe piaciuto affrontarla. “Davvero? Ne è sicuro? – disse Serena – sarebbe divertente, ma credo che non riuscirei a fare un punto”. Realismo travestito da umiltà. Per rendersi conto della realtà, aveva dovuto prendere una stesa da un tabagista tedesco con barba e occhiali da vista. Non fosse successo per davvero, sembrerebbe un film.

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Citazione
Come era accaduto qualche anno prima a Jimmy Connors contro Martina Navratilova, il tedesco ha rinunciato alla seconda di servizio. Nonostante il vantaggio, per Serena è stato un incubo. In pochi minuti è piombata sullo 0-5: temeva il cappotto, ma ha raccolto il game della bandiera. Non è dato sapere se Braasch gliel’abbia concesso o meno. Sul finire della partita, è arrivata Venus. Aveva appena terminato la conferenza stampa dopo la sconfitta contro Lindsay Davenport. In un atto di solidarietà familiare, ha sfidato Braasch per vendicare la sorella. Risultato? 6-2 per il mancino di Marl, cresciuto nella Germania operosa della Ruhr.

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #792 il: Settembre 06, 2024, 18:24:33 pm »
Ovviamente, quando i maschi non sono ancora sviluppati e quindi nel pieno delle loro forze, può capitare che li facciano competere contro delle femmine.
Accade nel judo, nel BJJ, nella lotta, nel triathlon, etc, dove non è raro che delle ragazzine possano battere dei coetanai di sesso maschile (il discorso cambia nell'adolescenza e soprattutto in età adulta).

https://queensparkladies.co.uk/wp-content/uploads/2024/04/Queens-Park-Ladies-Header-Home.mp4


Questa sarebbe l'invincibile squadra femminile Queen Park Ladies

Da quello che si vede il livello degli avversari (questa è la seconda classificata!) è veramente scarso
Nessuna organizzazione di gioco con la squadra larghissima e giocatori che praticamente camminano, fondamentali inesistenti...ed un portiere imbarazzante (il gol è in realtà una sua “papera”)

Verrebbe da chiedersi poi:...se una squadra maschile chiedesse di iscriversi in un campionato femminile della medesima lega giovanile cosa accadrebbe?
E perchè questo non accade?

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #793 il: Settembre 06, 2024, 18:57:39 pm »
In Italia invece succede questo

https://www.sprintesport.it/nazionali/2024/03/20/news/la-polemica-tre-bambine-in-campo-per-la-roma-del-grande-ex-che-sfrutta-il-regolamento-e-supera-la-lazio-nella-corsa-scudetto-603371/

UNDER 13 PRO
La polemica: tre bambine in campo per la Roma del grande ex, che sfrutta il regolamento e supera la Lazio nella corsa scudetto
Nell'Under 13, il campionato prof più assurdo d'Italia, i giallorossi di Terlizzi (ex Lazio) sfruttano le norme per beffare i cugini e prendersi la fase finale


Nel regolamento del campionato Under 13_PRO (squadre miste) esiste una norma “quotista” la quale prevede che se metti a referto almeno tre bambine giocatrici ottieni 1 bonus punteggio valido per la classifica (Sic)
Basta metterle a referto gara, metterle in panchina...non è necessario farle giocare.

Poteva la FIGC mancare l'occasione di genuflettersi davanti al politically-correct imperante intossicando i tesserati fin dalla più tenera età?

Visto che le prime a cinguettare entusiaste per queste aperture fucsia sono proprio le società sportive, verrebbe voglia di dirgli..."ben vi sta!"

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Re:"Donne Vittoriose"
« Risposta #794 il: Settembre 06, 2024, 19:45:25 pm »
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/11/25/news/roma_calcio_femminile_stadio_olimpico_discriminazione_genere-376008872/

Ennesimo articolo demenziale con cui la Repubblica da tempo delizia i suoi lettori
Pubblicato il 25 novembre 2022 (e te pareva) scritto da Marta Bonafoni, consigliere Regionale del Lazio in quota PD
La Roma femminile gioca nei turni casalinghi a Latina, in uno stadio con 4.000 posti di capienza
Che dubito riesca a riempire in ogni partita
Nell'articolo l'autrice reclama, idignata, uno stadio adeguato per la Roma femminile
Vorrebbe la Bonafoni far giocare la Roma femminile allo staio olimpico? (70.000 posti a sedere)
Allo stadio Flaminio? (25.000)
Lo stadio dei Marmi? (10.000)
Lo chieda al suo amico di partito nonché sindaco di Roma Roberto Gualtieri
A Roma comandano loro
E mica da poco tempo

E poi però dica cosa ne pensa Dan Friedkin, proprietario della squadra
Che i maggior costi dovrà caricarseli lui

Nell'articolo (che purtroppo non si legge poiché è a pagamento...ma che ho potuto visionare) azzarda il solito trito e scontato evergreen “se fosse stata la Roma maschile un problema del genere sarebbe già stato risolto”
Parlando persino di "violenza di genere"  :doh:
Dimenticandosi che se la Roma femminile esiste e può giocare in qualsiasi stadio di Roma o del Lazio...è perché la Roma maschile se l'è accollata
E l'ha messa a libro spese