comunque se volevate avere una conferma del fatto che questo forum è tenuto sott'occhio adesso ce l'avete. Pubblico l'unica risposta ricevuta al post , in tempi record. Considerato la non eccessiva frequenza a questo forum ultimamente da parte mia devo presumere di essere "seguita"
Qualcuno gradisce un caffè? Oh a me non pesa eh, comunque sappiamo che le femministe sono accanite fans degli "uomini veri" come Baglioni, a cui sono disposte a fare da cameriera.
In allegato videata
Vedi Rita, in realtà ciò che andavamo sostenendo agli albori del movimento maschile si è rivelato negli anni a venire sempre più azzeccato, oggi è facile disquisire degli argomenti che trattiamo ma fino a pochi anni fa colui che osava mettere mano a certi ragionamenti si esponeva in automatico al pubblico ludibrio.
A dire il vero, quando ho iniziato la mia difficile ricerca di qualcuno con cui potessi condividere, anche solo tramite corrispondenza telematica privata, le mie stesse impressioni mentre regnava indisturbato l'onnipotente femminismo, si erano già incardinati saldamente dentro me stesso due punti fondamentali:
1 - volevo che ci fossero tanti altri uomini con i quali un giorno potessi avere una comunanza di idee e d'intenti;
2 – volevo che l'uomo tornasse ad essere l'unico padrone di se stesso e del proprio destino senza alcun tipo di patteggiamento.
Con il tempo ho imparato a neutralizzare le argomentazioni femministe: esse attingono le loro affermazioni sempre da un medesimo catalogo che viene tramandato mnemonicamente a sua volta da altre femministe e sempre da questa stessa lista prendono meccanicamente le repliche alle varie obiezioni che vengono naturalmente poste proprio come un banale burocrate d'ufficio prende un fascicolo dall'archivio.
Così ho compreso come sia di importanza dirimente porre sotto la lente d'ingrandimento, nel corpus di un discorso, non solo i loro ragionamenti ma al contempo anche le loro stesse repliche ai veri rilievi in tal modo una persona è più facilmente portata ad ascoltare le nostre argomentazioni poiché le obiezioni con cui esso è infarcito quotidianamente dalla propaganda femminista main stream, in base alla quale esso assume in partenza un atteggiamento pregiudizievole, sono già confutate a monte del discorso.
A colui che parla, ad esempio, di “male-bashing” o di leggi e sentenze antimaschili viene generalmente replicata l'obiezione del “Patriarcato” il quale è ripetutamente citato come esempio storico di come le donne sarebbero state oppresse dagli uomini con una violenza addirittura inaudita.
Per questo motivo, quando si disserta di “male-bashing” o delle cd “discriminazioni positive” bisogna sempre accompagnare la deduzione facendo riferimento ai periodi storici in cui l'uomo e la donna avevano ruoli complementari e distinti perché è dovuto proprio alla ripetizione pedissequa e martellante della grande bugia femminista sul cd “patrircato” se è stato instillato nell'animo di milioni di uomini occidentali quel senso di colpa che poi si è tradotto in quel presupposto volto a giustificare ogni genere di soprusi sugli uomini i quali sono così costretti a “riparare” oggi le colpe di cui noi ci saremmo macchiati in passato, senso di colpa, che si è tradotto anche nell'ostilità con cui tanti uomini si pongono, ancora oggi, nei confronti delle nostre argomentazioni.
La bugia del cd “patriarcato” ha prodotto l'orribile conseguenza di inculcare in milioni di uomini la convinzione che sia giusto che, oggi, gli uomini subiscano qualsiasi abuso pur di “riparare” ciò che fu fatto durante il cd “patriarcato” mentre al contempo ho potuto constatare “prima manu” che la maggior parte dei medesimi non sapesse niente di niente di come in realtà gli uomini e le donne vivessero nel corso delle precedenti epoche storiche.
Dunque, ogni qual volta mi accingevo a parlare di questi argomenti ho proceduto a fare un raffronto dettagliato della situazione attuale con quella del passato ed emergeva che durante il cd “Patriarcato” erano sempre gli uomini coloro che si sono sacrificati ed hanno dato il maggior contributo per il progresso culturale, scientifico e civile ed il benessere dell'umanità, di cui oggi ne beneficiano anche e soprattutto le donne, erano sempre gli uomini coloro che impugnavano la spada e davano la propria vita per difendere la propria terra, le proprie donne e la propria famiglia, erano sempre gli uomini coloro che facevano i mestieri più pesanti, logoranti e faticosi etc., in realtà, è proprio la storia del passato che mette in luce che gli uomini hanno dimostrato un grandissimo senso di altruismo e di umanità generale mentre l'attuale epoca femminil-femminista è contraddistinta da profondo egoismo misto ad un sadismo disumano che sta portando inesorabilmente la nostra società allo sfascio.
Affrontando l'argomento da questo punto di vista, come mi è capitato ad esempio di fare nel corso di questo ultimo Family Day, ho notato con i miei stessi occhi gli effetti che esso sortiva sui miei interlocutori e sulle mie interlocutrici le quali terminavano la conversazione addirittura arrabbiate mentre quelle che prima del discorso apparivano come le più restie se ne andavano spaesate con almeno con il beneficio del dubbio.
Man mano che i nostri ragionamenti divengono di dominio pubblico, le femministe reagiscono con una tattica sempre più ondivaga che si estrinseca nel seguente modo:
inizialmente le femministe hanno fatto finta di ignorarci vietando di parlare assolutamente di noi, d'altronde le femministe, essendo donne, per natura amano i segreti e preferiscono nascondere a loro stesse le cose, ma, siccome questa tattica è risultata vana, hanno iniziato al contrario a parlare ossessivamente dei “maschilisti”: dai fatti di Colonia, al Family Day fino ad ogni genere di episodio di cronaca.
In generale, le femministe quando parlano dei “maschilisti” lo fanno in maniera tale da far apparire ridicola la nostra stessa esistenza di uomini, sia la nostra vita pubblica che quella privata-sentimentale, ma dopo un po' di tempo quelle signore e signorine si sono accorte, loro malgrado, che quel loro modo di procedere non ci reca alcun danno, anzi ci giova, nel senso che molti uomini e soprattutto donne si stanno iniziando a chiedere perché le femministe ci “dedicano” così tante parole se siamo così ridicoli.
Allora le femministe reagiscono dandoci dei criminali ed arrivando perfino a pubblicare articoli con i quali esse inventano nostre presunte responsabilità da adattare a tutti i mali del mondo ed ai vari episodi di cronaca, ma ancha in questo caso la propaganda femminista è risultata tanto inutile quanto vantaggiosa per noi non suscitando altro se non un maggior interesse nei nostri confronti.