Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
L'emancipazione femminile produce disastri?
Vicus:
Cito da Dag Tessore:
"Il motivo per cui [in epoca romana] la legge poneva le donne sotto la perpetua tutela di un uomo è che a causa della loro volubilità (levitate animi) molto spesso si ingannano".
[Ma] in epoca imperiale le donne acquisirono, con l'appoggio più o meno esplicito della legge, una libertà di fatto raramente raggiunta in altre civiltà prima dei tempi odierni.
La sempre maggiore libertà rivendicata e ottenuta dalle donne si accompagnò a una crescente "immoralità" di costumi e a una progressiva corruzione della famiglia tradizionale. Il modello della donna "moderna", sullo stile delle attrici e delle etère greche, libere, vanesie, ricche e voluttuose, stava ormai conquistando il cuore delle giovani romane.
Un quadro drammatico del disagio con cui gli uomini vivevano la sempre maggiore autonomia e "presunzione" delle donne ci è conservato nelle satire di Giovenale. A un amico che vuole sposarsi, il poeta dice: "Coi tempi che corrono, tu prepari il contratto gli sponsali e forse ti sei già anche impegnato con l'anello. Una volta eri sano di mente; e adesso, o Postumo, ti vuoi sposare? Con tutte le corde che hai a disposizione per impiccarti, col Ponte Emilio a due passi per gettartici giù, tu vuoi ridurti a schiavo di una donna?". La donna moderna-dice Giovenale-resa arrogante dalle cognizioni letterarie e grammaticali che si è acquistata con uno studio superficiale e vanaglorioso, si dà le arie usando continuamente parole greche.
Capricciosa oltre misura, assume "un'aria severa, tutta livida in volto". Completamente dimentica della grazia e del pudore che rendono bella una donna, essa invece si appassiona per gli sport maschili, specialmente il pugilato e le arti marziali, che esercita con furore mascolino. In casa, poi è la moglie che "comanda al marito", e "tutto quello che in casa non c'è, ma il vicino ce l'ha, essa esige che lo si compri". Quindi "abbassa la testa e preparati a portare sul collo il giogo. La moglie è tanto meno docile quanto più il marito le si mostra buono e piacente. Non potrai fare un regalo a nessuno, non potrai vendere nulla, se ella non vorrà. Nulla potrai comprare se la te lo proibirà. Sarà lei a regolare le tue amicizie e caccerà fuori di casa il tuo vecchio amico". A meno che un uomo non sia totalmente succube di sua moglie, "il letto è sempre pieno di liti e di scambievoli ingiurie". Ella pensa a farsi pettinare i capelli dalle schiave, sicura dei suoi gioielli, "ma intanto non un pensiero solo per suo marito!". E non appena si presenti l'occasione, non si fa scrupoli di ricorrere agli avvocati: "non c'è una sola causa in tribunale, o quasi, cui non abbia dato avvio una donna".
Massimo:
E' la descrizione della situazione di oggi. Stessa situazione, stesso esito: decadenza, declino, alla fine crollo della civiltà. Ciò che ci attende
Frank:
--- Citazione da: Vicus - Febbraio 14, 2016, 22:23:08 pm ---Capricciosa oltre misura, assume "un'aria severa, tutta livida in volto". Completamente dimentica della grazia e del pudore che rendono bella una donna, essa invece si appassiona per gli sport maschili, specialmente il pugilato e le arti marziali, che esercita con furore mascolino. In casa, poi è la moglie che "comanda al marito", e "tutto quello che in casa non c'è, ma il vicino ce l'ha, essa esige che lo si compri".
--- Termina citazione ---
Questo tanto per evidenziare, una volta di più, come certe caratteristiche (negative) femminili siano intrinseche e non indotte dai media; che, al massimo, possono solo amplificare un qualcosa di preesistente.
--- Citazione ---essa invece si appassiona per gli sport maschili, specialmente il pugilato e le arti marziali
--- Termina citazione ---
Ma guarda un po'... :cool2:
--- Citazione ---che esercita con furore mascolino.
--- Termina citazione ---
Non è un furore mascolino, ma un furore femmineo, figlio di insopprimibili complessi di inferiorità.
Vicus:
La testimonianza di Giovenale riportata da Tessore, precisa e non letteraria, dimostra molte cose:
- la storia si ripete e non ha una direzione "inevitabile". Il "progresso" dipende dagli esseri umani, non dai "tempi" né dal fatto compiuto, come pretendono le elite per imporre le loro scelte arbitrarie
- la donna lasciata a se stessa senza una legislazione e una struttura sociale adeguate dà il peggio di sé e combina disastri
- l'emancipazione femminista affossa la società anche peggio di una guerra, perché intacca i suoi valori fondanti
- le donne sembrano incapaci di fare scelte per il bene comune (e proprio) senza il deterrente di sanzioni sociali
- fare lobby per i diritti degli uomini, in competizione con le rivendicazioni femministe, è inutile perché sono due forze opposte che si annullano (anzi, tendono sempre a prevalere le femministe)
Frank:
Sempre significativo un fatto: chiunque metta in evidenza le tare naturali femminili, subito viene bollato come misogino; oppure si sostiene che all'origine di tutto ciò, vi è qualche "problema con le donne".
https://it.wikipedia.org/wiki/Decimo_Giunio_Giovenale
--- Citazione ---Misoginia
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Satire (Giovenale).
Bersaglio privilegiato delle satire di Giovenale sono le donne, in special modo quelle emancipate e libere tra le matrone romane, che per il loro disinvolto muoversi nella vita sociale personificano agli occhi del poeta lo scempio stesso del pudore.
Quelli che egli considerava i vizi e le immoralità dell'universo femminile gli ispireranno la satira VI, la più lunga, che rappresenta uno dei più feroci documenti di misoginismo di tutti i tempi, dove campeggia la cupa grandezza di Messalina, definita Augusta meretrix ovvero "prostituta imperiale". Messalina viene presentata appunto come un'entità dalla doppia vita: non appena suo marito Claudio si addormenta, ne approfitta per prostituirsi in un lupanare fino all'alba, "lassata viris necdum satiata" (stanca di tanti, ma non soddisfatta).
Le descrizioni dei comportamenti delle matrone romane da parte di Giovenale sono infatti spesso aspre e crude: frequenti sono i tratti quasi irreali di scialacquatrici senza il minimo freno morale che non badano alla povertà alle porte perseverando in esistenze fatte dei più turpi misfatti. Si contano avvelenamenti, omicidi premeditati di eredi sebbene talvolta si tratti dei propri figli, superstizioni superficiali, maltrattamenti estremi della servitù nel segno di frustate e volontà di crocifiggere chi abbia commesso il minimo errore, e ovviamente tradimenti e leggerezze morali imperdonabili agli occhi di Giovenale. Significativa questa frase pronunciata da una matrona come riassuntiva di quanto esposto: "O demens, ita servus homo est?" ("Oh stupido, così uno schiavo sarebbe un essere umano?")(satira VI,222).
--- Termina citazione ---
Ragion per cui, usando lo stesso metro, bisogna concludere che l'odierna massa femminile ha una infinità di problemi con l'altro sesso, ed è affetta e afflitta da misandria cronica, considerando il veleno che le appartenenti al "sesso superiore" sputano quotidianamente e ad ogni minimo sospiro.
Perlomeno, il tal Francesco Lamendola, evidenzia ciò.
Niente non è, di questi tempi.
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=21486
--- Citazione ---Traduzione di E. Barelli (Op. cit., p. 123):
Non troverai nessuna disposta a risparmiare chi l'ama; anche se t'amerà, godrà di tormentarti e spogliarti. La moglie è tanto meno utile quanto più il marito le si mostrerà buono e desiderabile.
Si tratta di un'osservazione che potrà non piacere alle femministe, ma che a noi sembra non priva di un sottile acume psicologico: la donna, in linea di massima, gode di esercitare un potere sull'uomo, non solo quando ama, ma anche quando non ama: nel primo caso, tiranneggiando l'amante o il marito; nel secondo, tormentando il pretendente infelice, per il puro e semplice piacere di esercitare una forma di dominio e sentirsi padrona della situazione, nonché per avere una conferma del proprio irresistibile potere di seduzione.
--- Termina citazione ---
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