Autore Topic: Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?  (Letto 11255 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #15 il: Febbraio 24, 2016, 01:04:52 am »
ReYkY intendeva dire che Lei a Lui GLI fa fare quello che vuole LEI  ;)

Ah ecco....

Offline freethinker

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #16 il: Febbraio 24, 2016, 09:28:00 am »
Le ragioni che sono state dette sono tutte valide, per cui mi limito a fare un riassunto.

Bisogna distinguere tra i veri e propri attivisti femministi, e i simpatizzanti generici.

I simpatizzanti generici sono femministi per tutte le ragioni gia' dette :
1) conformismo : essendo la nostra una cultura imbevuta di femminismo, essere femministi vuol dire seguire la moda, vuol dire evitare di nuotare controcorrente ;
2) idealismo e ignoranza : credono nel racconto dei media che il femminismo sarebbe un movimento per la parita' dei sessi, e quindi sono a favore di esso per spirito di giustizia ;
3) convenienza sessuale : credono che il femminismo voglia dire sesso libero, e quindi donne piu' accessibili sessualmente ;

Gli attivisti femministi, invece, sono motivati da turbe psichiche di varia natura, tra cui un forte senso di colpa  per il proprio sesso e una naturale tendenza al masochismo.
Dark, per distrazione mi ero perso questo tuo post; trovo la tua sintesi corretta, volevo solo aggiungere una cosa.

Gli attivisti femministi, quelli dell'ultima categoria che hai citato, mi sembra che abbiano costruito il loro senso di colpa partendo comunque da una fondamentale ignoranza di quello che è stato il passato. Come si fa a sostenere che le donne siano state discriminate nei secoli, quando ci sono le prove storiche che è esattamente il contrario? Le donne hanno sempre goduto di un trattamento privilegiato, di una protezione speciale rispetto agli uomini, in pressochè ogni tempo ed ad ogni latitudine, questo naturalmente escludendo dall'analisi eventi estremi come guerre, carestie, pestilenze che, come è facile capire, colpiscono indiscriminatamente uomini e donne. Se guardiamo le cose per quello che sono e sono state nei secoli, è proprio vero il contrario: durante la rivoluzione francese a cadere erano le teste degli uomini, mentre le "povere donne discriminate" stavano sotto al patibolo a...sferruzzare i lavori a maglia! Sul Titanic morirono quasi esclusivamente uomini, così come ancora oggi a morire in incidenti sul lavoro sono gli uomini, perchè i lavori pericolosi sono sempre svolti da uomini (ah, il patriarcato...)
Potremmo passare ore ad analizzare gli eventi del passato e troveremmo sempre lo stesso risultato: donne protette in ogni modo possibile, uomini a rischiare la vita ad ogni passo...Si, hai proprio ragione: per avere sensi di colpa per il fatto di essere uomini, bisogna avere delle turbe psichiche :doh:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline ReYkY

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #17 il: Febbraio 24, 2016, 09:43:56 am »
Ok, gli "attivisti di professione" hanno 3000 motivi per farlo, magari anche solo per un ritorno economico.


Io però parlo dei femministelli da strada (che magari non sanno neanche di essere dei paperini). Perché questi soggetti leccano il c. alle donne!?

Credono di poter sc**are di più se fanno i cavalier serventi?

Offline Warlordmaniac

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #18 il: Febbraio 24, 2016, 12:10:43 pm »
Freethinker, il valore di una vita è giudicato tramite la lente della GNF, secondo propri parametri, per cui crepare in guerra e campare di meno non hanno nessuna importanza e conta più quanto guadagni che quanto puoi spendere.

Offline Cyberguy94

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #19 il: Marzo 26, 2016, 19:23:23 pm »
Da una parte la loro debolezza e scarsa autostima: non hanno costruito un carattere, una forza di volontà e non intendono investire delle
risorse psicologiche e dell'impegno per farlo. Dall'altra il desiderio di avere delle crocerossine che si occupino di loro. Il guaio è che se le
vanno a cercare proprio nell'ambiente sbagliato: le femministe di tutto hanno voglia tranne di fare le crocerossine con i maschi che devono
essere presi a bastonate e pentolate sulla testa, non certo assistiti e aiutati. Impossibilitate a fare questo con i maschilisti perchè sanno
molto bene che questi risponderebbero con pedate e sberle ben assestate si rivalgono sui poveri maschietti femministi che così per poter
sopravvivere psicologicamente alla situazione ed essere in grado di sopportarla sono costretti a diventare pure masochisti.

Bah, non penso sia una questione di "ritenere" di avere più chance. Molti di loro lo fanno in perfetta buonafede seppure inconsapevoli di no star facendo assolutamente nulla di progressista ma di star semplicemente reiterando un assunto naturale che, partendo dal cervello rettiliano, gli martella in testa "Colpisci gli altri uomini, salva le donne, cosi potrai avere un raggio più ampio per la riproduzione"

Alberto1986

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #20 il: Marzo 26, 2016, 23:02:58 pm »
...... di star semplicemente reiterando un assunto naturale che, partendo dal cervello rettiliano, gli martella in testa "Colpisci gli altri uomini, salva le donne, cosi potrai avere un raggio più ampio per la riproduzione"

Praticamente ci stai dicendo che i femministi sono alla stregua di istintive bestie preistoriche. Concordo allora.  :cool:

Offline Sebastiano

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #21 il: Aprile 02, 2016, 16:38:40 pm »
Bah, non penso sia una questione di "ritenere" di avere più chance. Molti di loro lo fanno in perfetta buonafede seppure inconsapevoli di no star facendo assolutamente nulla di progressista ma di star semplicemente reiterando un assunto naturale che, partendo dal cervello rettiliano, gli martella in testa "Colpisci gli altri uomini, salva le donne, cosi potrai avere un raggio più ampio per la riproduzione"
Io credo che la società moderna, in barba al suo essere moderna, stia sfruttando molto la parte meno evoluta del nostro cervello, soprattutto grazie al cosiddetto sesso libero...

Online fabriziopiludu

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #22 il: Aprile 13, 2016, 23:33:20 pm »



 La (mal)educazione ricevuta.


 

Online Frank

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #23 il: Giugno 07, 2016, 18:32:41 pm »
Più deficiente di una femminista può esserci solo un femminista.

http://www.lastampa.it/2016/06/07/italia/speciali/elezioni/2016/amministrative/se-roma-si-scopre-femminista-m5EIfl49P7123aidI92QkM/pagina.html
Citazione

Se Roma si scopre femminista
Virginia Raggi e Giorgia Meloni hanno il 56% dei voti. La grillina, se eletta, sarebbe la prima donna alla guida dell’Urbe dal 753 a.C., anno della sua fondazione

Mattia Feltri

Una domanda: e i maschilisti? Dove sono? A Roma, le donne battono gli uomini 55.9 per cento a 44.1. Virginia Raggi (35.3) e Giorgia Meloni (20.6) hanno umiliato la stanca truppa virile, non soltanto Roberto Giachetti e Alfio Marchini, e Stefano Fassina, ma anche Francesco Storace e altri nerboruti alla sua destra. Se Raggi dovesse farcela al ballottaggio, sarebbe la prima donna alla guida di Roma – ab Urbe condita – e cioè dall’anno 753 avanti Cristo. Un’attesa di 2769 anni, ma il dato pare un altro: quel 55.9 per cento viene dagli elettori, non da qualche quota rosa o altra normativa di genere. In questo il Movimento cinque stelle, con Raggi e poi Chiara Appendino e tutte le parlamentari di prima fila, da Paola Taverna a Carla Ruocco a Roberta Lombardi (prima capogruppo alla Camera), e le 62 donne (su 163, quasi il 40 per cento) elette del 2013, consegna un segnale interessante: per quanto confusa e discutibile, la selezione della classe dirigente grillina avviene attraverso primarie on line, dal basso, e non attraverso nomine dall’alto. Il sospetto che l’Italia non sia un paese così maschilista, o non più così tanto, e che negli ultimi cinquanta anni abbia fatto grandi passi avanti è un sospetto legittimo. Forse i maschietti non sono più a disagio nel farsi rappresentare (e comandare) dalle donne. Ma se ancora non abbiamo avuto un presidente della Repubblica, del Senato, della Corte costituzionale e del Consiglio femmina, forse i maschilisti ancora ci sono, ma stanno tutti ai vertici, e da lassù difendono il loro patriarcato.

Già la faccia da idiota è tutto un programma.
http://www.spotornosubito.it/sites/default/files/mattia%20feltri_1.jpg

Detto chiaramente: spero di vivere abbastanza a lungo per vederli finire tutti nella tomba.

@@

E' pure un "figlio di papà" il tipo.
http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=FELTRI+Mattia
Citazione
• Bergamo 23 giugno 1969. Giornalista. Inviato della Stampa (già capo della redazione romana). Lanciato dal Foglio, è passato anche da Libero (diretto dal padre Vittorio). «Una volta Berlusconi mi telefonò e disse: “La prima cosa che faccio la mattina è leggere la tua Letterina sul Foglio”. Ero molto felice. Poi ho scoperto che aveva detto la stessa cosa a mio padre, per i suoi editoriali».
• «Stenio Solinas lo ha inserito in Giganti di carta, un libro che celebra i grandi del giornalismo, accanto a Eugenio Scalfari e ad Alberto Ronchey. Ferdinando Adornato, su Liberal, lo ha definito “una delle penne più felici del giornalismo italiano”» (Claudio Sabelli Fioretti).
• Inizi al Giornale di Bergamo: «Avevo 19 anni e facevo l’università. A casa mi lamentavo perché non avevo soldi. Mio padre, che aveva diretto il Giornale di Bergamo, chiese di farmi collaborare. Cominciai con l’inserto per le scuole medie. Poi ho fatto sport, cronaca nera, politica. Dopo quattro anni, nel 1992, mi hanno assunto».
• Quando era un cronista alle prime armi, il babbo leggeva i suoi articoli senza pietà: «Se ti va bene, arriverai all’Eco di Bergamo» ecc.
• «A me piace leggere e descrivere, non buttarmi nel fuoco. Capire e raccontare. Non mi vedrai mai a cena con Alfano o con Casini. Non mi interessa, non fanno parte della mia vita. Se succede qualcosa io vado, cerco di capire e racconto. Meglio consumare il cervello che la suola delle scarpe, mi ripeteva sempre Giuliano Ferrara. D’accordissimo. Ho cominciato il ginnasio nel 1982, in pieno riflusso. Non c’era più nei giovani la voglia di spaccarsi la faccia a vicenda. Qualche prurito, caso mai, resisteva fra i ragazzi del liceo, entrati a scuola nel ’77, sicuramente più incazzosi. Al cinema andavo a vedere E.T., ascoltavo Thriller di Michael Jackson dopo l’orribile musica “didattica” degli anni precedenti. I ragazzi della mia età riscoprivano l’intrattenimento, che non necessariamente vuol dire disimpegno. Cercavo l’ambiguità morale nei romanzi. E la tivù non mi sembrava così schifosa. I membri della famiglia cattiva di Dallas erano capaci di gesti nobilissimi» (intervistato da Franco Recanatesi nel 2011).
• Sulla Stampa cura Paesi e buoi, rubrica di brevi spunti umoristici.
• Nel gennaio 2016 ha pubblicato per Marsilio Novantatré. L’anno del terrore di Mani pulite.
• Due figli, Benedetta e Giulio, dalla giornalista del Foglio Annalena Benini (Ferrara 31 maggio 1975), nipote di Daria Bignardi.

Offline ilmarmocchio

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #24 il: Giugno 14, 2016, 20:02:05 pm »

upload pic

 cercali con la torcia elettrica, maschietto ignobile.
Diogene cercava l' uomo.
Tu cerca il maschilista :doh:

Offline ilmarmocchio

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #25 il: Giugno 14, 2016, 20:04:15 pm »
ecco dei degni compari dell'invertebrato Mattia


upload a gif

questo è anche un professore :doh:

Offline ilmarmocchio

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #26 il: Giugno 14, 2016, 20:06:16 pm »

Offline ilmarmocchio

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #27 il: Giugno 14, 2016, 20:07:57 pm »

screenshot

qui siamo al top : una erasmiana epifania della Follia, travestita da uomo politico

Online Frank

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #28 il: Giugno 16, 2016, 19:08:17 pm »
Leggete qua...

http://www.nuovaalabarda.org/leggi-articolo-il_maschilismo_nella_canzone_italiana..php
Citazione
Il Maschilismo nella Canzone Italiana.

IL MASCHILISMO NELLA CANZONE ITALIANA.
Per una volta, lasciatemi affrontare un argomento leggero, voglio dedicarmi a sparare a zero contro alcuni cantautori nostrani che pure piacciono molto, anche alle donne.
Il primo che mi viene in mente è ovviamente Lucio Battisti, forse il più sessista e maschilista di tutti (ma bisogna ricordare che i testi glieli scriveva Mogol). Come scordare la scandalizzata fintamente spiritosa uscita di “ho scelto te una donna (corsivo nostro) per amico”? come si fa ad avere per amico (non amica, si badi) una donna? E difatti, alla fine, lei non sarà più un amico… perché diventano amanti, e fine.
In un’altra canzone, dato che “è facile incontrarsi anche in una grande città ed io potrei non essere più solo cerca (TU, cerca) di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu” emerge che, dato che LUI può avere un’altra deve essere LEI a togliersi di torno. E bravo Lucio!
Ancora Mogol, stavolta interpretato dall’ineffabile Mango, ci propone una variante della classica “pagherei di tutto per averti” (confrontare con l’altra battistiana Il tempo di morire, dove lui le offre anche la motocicletta tutta cromata se solo gli si concede per una notte, nonostante sia impegnata con un altro, o la matiabazariana Per un’ora d’amore (“non so cosa darei”). In Oro, Mango canta “per averti pagherei un milione anche più, anche l’ultima Marlboro darei”, perché lei è ORO, ma poi, cosa succede? Lei ci sta (magari anche a gratis…) e allora lui non la vuole più, perché lei ci sta. Ossia, per essere contento, il Nostro avrebbe dovuto arrivare al punto da violentarla, così oltretutto risparmiava anche il milione e la Marlboro?
Passiamo alla tanto apprezzata Sara di Antonello Venditti, dove Sara deve stare attenta quando va a scuola in motorino, perché aspetta un bambino, e lui, il padre, le dice che la porterebbe ogni giorno al mare ed a far l’amore, ma sposarla no, perché “mi devo laureare” (e che, se Sara va a scuola, lo dovrà prendere anche lei un diploma); ma tranquilla Sara, “non sei più sola”, ah ma allora anche se si deve laureare l’aiuterà a far nascere e crescere il bambino?, forse no, perché il laureando prosegue dicendo “il TUO amore gli basterà” (l’amore di Sara? e quello del padre, nisba?), quindi Sara mettiti il cuore in pace, “il TUO bambino se ci credi (se tu ci credi), nascerà”, perché il protagonista della canzone sostanzialmente la lascia a sbrigarsela da sola, salvo, forse un giorno (chissà quando e chissà come) sposarla (in chiesa per far contenta la mamma), ed intanto… tanti auguri, Sara!
La peggiore di tutti però è un’altra canzone che viene generalmente considerata come “capolavoro”, eseguita dagli Stadio (ma scritta assieme a Vasco Rossi), e che a noi menti diffidenti appare come un inno alla pedofilia, Acqua e sapone.
Ve ne riproponiamo ampi stralci perché ne vale la pena: “È strepitosa donna bambina, donna vedrai, bambina se lo sai.. .meravigliosa,stramaliziosa vieni e vedrai che cosa sentirai...”.
Ohibò: che Ruby Rubacuori abbia preso spunto da queste alate parole per iniziare la propria luminosa carriera? Perché poi il testo prosegue: “Di notte poi si trucca e lo sai, che tutta la città impazzisce, ormai si parla solo di lei... della bambina che stupisce, stupisce con la semplicità di una malizia che non nasce, non nasce dalla volgarità, ma da un’adolescenza che fiorisce”.
Il vecchio mito della Lolita, sta appena fiorendo la sua adolescenza e questa baby-prostituta se ne va in giro di notte truccata come una donna mentre invece è ancora poco più che una bambina. E i servizi sociali dove sono, in questi casi?
Ma il peggio deve ancora arrivare, perché al di là dell’esaltazione del sesso pedofilo troviamo le motivazioni psicologiche per preferire la “donna bambina”, cioè la prostituta minorenne, ad una donna adulta e “sicura di sé”, perché “una donna non ha più rispetto di te se è sicura di sé”, e se tu “prendi una donna, rendila bella”, poi succede che “non c’è una donna che ti perdona se tu la rendi più importante di te”.
Testo più maschilista nella maniera più violenta e deteriore non abbiamo trovato altrove. Eppure questa canzone, che secondo me andrebbe vietata per legge (a volte sono favorevole alla censura) perché incita alla pedofiilia ed alla violenza sulle donne, viene trasmessa regolarmente dalle radio, anche a trent’anni di distanza, senza problemi. Ma li seguite i testi delle canzoni che ascoltate?
Si è iniziato a parlare, in questi anni, del terribile fenomeno del femminicidio, dove le donne vengono uccise dagli uomini che hanno respinto, o dagli uomini che pensano di esprimere il loro amore (senso di possesso più che altro) a botte invece che in altri modi più normali, o anche solo perché si trovavano al posto sbagliato nel momento meno opportuno, in ogni caso uccise da uomini per il solo fatto di essere donne, donne che magari non vogliono piegarsi all’idea che l’uomo con cui vivono non sia “più importante” di loro.
E la mentalità di un popolo si crea attraverso le espressioni culturali dell’ambiente che lo circonda, i modelli sociali espressi dai giornali e dalle radio e le televisioni, ed anche le canzonette servono a fare cultura.
Così se ci piacciono le canzonette in cui si ribadisce il concetto che la donna non è uguale all’uomo, ma deve essere a sua disposizione in ogni senso, e l’uomo non ha alcun dovere di rispettarla… non domandiamoci perché c’è tanta violenza sulle donne.

Mah... no comment, ché è meglio.

Offline ilmarmocchio

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Re:Cosa spinge un maschietto ad essere femminista?
« Risposta #29 il: Giugno 17, 2016, 12:21:14 pm »
nuova alabarda, vecchie scemenze :doh: