Autore Topic: UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo  (Letto 4805 volte)

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Alberto1986

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UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« il: Marzo 02, 2016, 17:09:20 pm »
Citazione
Curiosa iniziativa in Inghilterra: ora i dolori connessi al ciclo verranno riconosciuti come causa per assentarsi dal lavoro.

L'idea non è una novità assoluta, ma è comunque rivoluzionaria. Un'azienda di Bristol, in Inghilterra, la Coexist ha annunciato che introdurrà una sorta di "congedo mestruale" per le proprie dipendenti afflitte dai dolori connessi al ciclo.
"Vogliamo creare un ambiente lavorativo più felice e più sano - spiega la direttrice Bex Baxter - "Molte dipendenti si sentono in colpa e in imbarazzo a mettersi in malattia per qualcosa che le mette fuori uso una volta al mese e quindi piuttosto tendono a nasconderlo".
Lo statuto della Coexist includerà così una politica aziendale che riconoscerà l'esenzione dal lavoro per le impiegate con il ciclo.
Secondo i dati del servizio sanitario britannico almeno il 90 per cento delle donne soffra di dolori mestruali, mentre un altro studio certifica che il 14% delle donne britanniche sia incapace di lavorare durante i giorni in cui il dolore è più intenso.
La Baxter ha addirittura indetto un seminario incentrato sull'idea che sia possibile trasformare il ciclo mestruale in una forza: appena finito il ciclo, infatti, le donne sarebbero tre volte più produttive del solito.
L'idea della Coexist, però, ha alcuni precedenti: la Nike ha inserito il congedo mestruale nel proprio codice di condotta sin dal 2007, ma in Giappone alcune aziende lo avevano adottato addirittura nel 1947.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bristol-unazienda-concede-congedo-mestruale-dipendenti-1231442.html



Non c'è niente da fare: più si "emancipano" più palesano quanto sono parassite, "chiagni e fotti" e complessate...

 :doh: :doh: :doh: :doh: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #1 il: Marzo 02, 2016, 17:30:23 pm »
Se dovessero aggiungere anche la menopausa e la depressione post partum alla fine le donne starebbero quasi più a casa che a lavorare  :lol:

Offline krool

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #2 il: Marzo 02, 2016, 18:07:37 pm »
Prima volevano lavorare a tutti i costi, ora ogni scusa è buona per stare a casa: part-time perchè c'ho i figli e le faccende domestiche, c'ho il genitore malato, c'ho la depressione post partum, c'ho il ciclo ecc ecc.

Offline Vicus

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #3 il: Marzo 02, 2016, 19:11:26 pm »
Prima volevano lavorare a tutti i costi, ora ogni scusa è buona per stare a casa: part-time perchè c'ho i figli e le faccende domestiche, c'ho il genitore malato, c'ho la depressione post partum, c'ho il ciclo ecc ecc.
Lo vedo come un ottimo segno.

Nota: Le donne hanno bioritmi molto regolari, è molto inverosimile che dopo il ciclo siano tre volte più produttive di prima. :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #4 il: Marzo 02, 2016, 19:29:13 pm »
Prima volevano lavorare a tutti i costi, ora ogni scusa è buona per stare a casa: part-time perchè c'ho i figli e le faccende domestiche, c'ho il genitore malato, c'ho la depressione post partum, c'ho il ciclo ecc ecc.

Basta capire un concetto chiave per capire come "ragionano"le femminucce: loro vogliono fare tutto ciò che fa un uomo, essere pagate come un uomo, avere lo stesso peso sociale di un uomo MA sempre essendo trattate per quello che sono, cioè dddonne. Una volta capito questo concetto sarà facile capire cosa uscirà dalla loro totale mancanza di razionalità ed equilibrio.

 
Se dovessero aggiungere anche la menopausa e la depressione post partum alla fine le donne starebbero quasi più a casa che a lavorare  :lol:


Scommettiamo che prima o poi avranno la faccia di chiedere l'esenzione universale femminile dal lavoro? Con, ovviamente, relativo stipendio mensile per la loro appartenenza al sesso iper-problematico MA SUPERIORE.   :sleep::lol: :doh:

Offline Vicus

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #5 il: Marzo 02, 2016, 19:48:40 pm »
Probabilmente le donne usciranno gradualmente dal mondo del lavoro, perché non ce n'è più per nessuno e la 'carriera' appare sempre più per quello che è: disoccupazione e precariato.
L'Italia è uno dei pochi Paesi, forse l'ultimo in Europa, dove il mito della carriera ancora tiene tra le donne, in ritardo di trent'anni sulla realtà.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #6 il: Marzo 02, 2016, 19:55:41 pm »
Probabilmente le donne usciranno gradualmente dal mondo del lavoro, perché non ce n'è più per nessuno e la 'carriera' appare sempre più per quello che è: disoccupazione e precariato.
L'Italia è uno dei pochi Paesi, forse l'ultimo in Europa, dove il mito della carriera ancora tiene tra le donne, in ritardo di trent'anni sulla realtà.

Io, invece, penso ahimè che le femminucce non solo non usciranno dal mondo del lavoro ma faranno "lavori" sempre più comodi, privilegiati ed esentati da tante cose. Ed, ovviamente, toccherà sempre all'uomo medio pagare e sudare per far vivere sui cuscini d'alloro le emancipare e superiori femminucce.

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #7 il: Marzo 02, 2016, 23:29:32 pm »
Riprendo le parole dell'articolo: "fuori uso", "incapaci di lavorare".

Una osservazione, se fa l'impiegata i danni dal lavoro fatto male sono,  diciamo, rimediabili, ma se fa una professione da cui dipende la sicurezza, l'incolumità e la salute degli altri o deve assumere decisioni importanti, come la mettiamo in quei giorni?
Se è una scusa per non farle lavorare, allora diciamolo, altrimenti, ripeto, stando ai termini riportati nell'articolo i provvedimenti devono essere adeguati.

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #8 il: Marzo 03, 2016, 12:20:40 pm »
Riprendo le parole dell'articolo: "fuori uso", "incapaci di lavorare".

Una osservazione, se fa l'impiegata i danni dal lavoro fatto male sono,  diciamo, rimediabili, ma se fa una professione da cui dipende la sicurezza, l'incolumità e la salute degli altri o deve assumere decisioni importanti, come la mettiamo in quei giorni?
Se è una scusa per non farle lavorare, allora diciamolo, altrimenti, ripeto, stando ai termini riportati nell'articolo i provvedimenti devono essere adeguati.
Pensa un po' se facesse la presidenta degli USA, con tanto di telefono del SAC a portata di mano!
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Vicus

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #9 il: Marzo 03, 2016, 13:40:02 pm »
Concordo anch'io sul fatto che il congedo mestruale sia inqualificabile, ma mi pare che stiano vendo fuori le contraddizioni del lavoro femminile ad ogni costo.
Durante il ciclo moltissime donne hanno: forti variazioni d'umore, voglia di piangere, dolori anche violenti di testa, pancia, schiena, disturbi digestivi, brividi, febbre e crampi.
E sempre meno il mondo del lavoro potrà concedersi i lussi di indennità varie, già ora quella di maternità di fatto non esiste più e per le donne incinte c'è il licenziamento.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #10 il: Marzo 03, 2016, 14:32:01 pm »
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bristol-unazienda-concede-congedo-mestruale-dipendenti-1231442.html



Non c'è niente da fare: più si "emancipano" più palesano quanto sono parassite, "chiagni e fotti" e complessate...

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Infatti nessuna femminista e qualche topastro di fogna loro amico ha protestato. Che branco di paraculo parassiti, "piangono" solo quando c'è da fottere il quattrino pubblico o avere qualche finanziamento per le loro luride propagande genderpedofemministe nelle scuole.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Sardus_Pater

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #11 il: Marzo 03, 2016, 15:48:19 pm »
Io, invece, penso ahimè che le femminucce non solo non usciranno dal mondo del lavoro ma faranno "lavori" sempre più comodi, privilegiati ed esentati da tante cose. Ed, ovviamente, toccherà sempre all'uomo medio pagare e sudare per far vivere sui cuscini d'alloro le emancipate e superiori femminucce.

Superiori solo nella "nobile" arte dell'addossare all'uomo colpe inventate di sana pianta, emancipate a fasi alterne, quando vogliono loro.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline ilmarmocchio

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #12 il: Marzo 03, 2016, 21:12:48 pm »
Infatti nessuna femminista e qualche topastro di fogna loro amico ha protestato. Che branco di paraculo parassiti, "piangono" solo quando c'è da fottere il quattrino pubblico o avere qualche finanziamento per le loro luride propagande genderpedofemministe nelle scuole.

e non protestano neanche per questo : tanto sono uomini.
Invece per le stordite 2 Simone, e Greta e Vanessa, vai con le milionate di €.
Per quell' arpoia della Sgrena, morì Calipari

Offline ilmarmocchio

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #13 il: Marzo 03, 2016, 21:15:11 pm »
omunque in Asia stanno pian piano introducendo valute alternative negli interscambi.
E quando il dollaro perderà lo status di moneta unica di scambio...
ci sarà da ridere, con lo stratosferico debito pubblico degli USA .
E anche con quello delle nazioni femministe : non dimentichiamo che tutto il  welfare donnista è a debito

Offline ilmarmocchio

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Re:UK: arriva il "congedo mestruale" lavorativo
« Risposta #14 il: Marzo 04, 2016, 17:58:39 pm »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/04/mestruazioni-e-se-chiedessimo-il-congedo/2518933/

Ci sono donne che hanno mestruazioni dolorose. Inutile girarci attorno. Il fatto è che il mondo finge di non accorgersene, salvo le case farmaceutiche che, per amor di profitti e produttività, vendono magiche pillole che nascondono il sintomo senza curare la causa. A tutti quelli che sogghignano alla vista degli spot in cui un povero lui osserva le colleghe ringhianti, tenendo nel cassetto un’enorme scorta di antidolorifici, va svelata un’inaccettabile verità. Le mestruazioni a volte fanno male. E non per via dei sintomi dei quali parlavano misogini vecchi e un po’ più nuovi. Non si tratta della cattiva influenza che la mestruazione porta con se. Assieme al carico di pregiudizi e stereotipi sessisti che non ci abbandonano mai. “Quei giorni” per alcune sono orribili. Non basta una borsa d’acqua calda sull’addome. Non basta l’antidolorifico. Non basta nulla se non almeno una giornata, o due, a stare rannicchiate a letto o sul divano, con le gambe molli e quei forti segnali che l’utero invia, come se dovessero sentirli anche gli abitanti di Marte.

Donne e Lavoro

Tra tutti i datori di lavoro che non accettano le donne incinte, tra quelli che fanno firmare le dimissioni in bianco per buttarti fuori appena hai un minimo ritardo, sicuramente troverete quelli che vi scartano, scegliendo, a parità di competenze, un uomo, solo perché voi avete le mestruazioni. Gli uomini, si sa, secondo i “padroni”, sono più produttivi. Si assentano meno, e poi non pesa sulla loro testa quell’orribile pregiudizio che porta a pensare che le donne inventino altalenanti umori e dolori vari per assentarsi dal lavoro. Se ti concedono il congedo per maternità già vedi quelli che, secondo malelingue, dicono che ne approfitti. E dire che le donne pagano le tasse come tutti e se non possono assentarsi quando sono gravide o hanno appena partorito, allora quando?

Figurati se parli di congedo quando hai le mestruazioni. A Bristol, in un’azienda che ha 24 dipendenti donne su 31, la direttrice ha dimostrato che se le dipendenti, nella fase acuta del periodo mestruale, possono contare su un paio di giorni di congedo, quando tornano al lavoro sono molto più produttive. Non mi sorprende che altrove le aziende abbiano capito che non pressando i/le dipendenti, e questo vale in generale, garantendo una migliore qualità delle relazioni e del rapporto tra dipendenti e dirigenti delle aziende, a guadagnarci è la qualità del lavoro e la produttività. Non è certo un regalo. È una scelta lungimirante e acuta.

Ed è una scelta che hanno fatto già molto tempo fa in Giappone, Corea del Sud, Filippine, Taiwan, Hong Kong, Cina. Invece qui da noi è già complesso parlare della riduzione al 4% sull’Iva per gli assorbenti. Figuriamoci se proponi cose del genere per le donne, già malviste, pagate meno degli uomini, indotte ad accettare lavori più “flessibili”, dove flessibilità sta per un ipocrita “cara, ti aiutiamo a conciliare lavoro fuori e dentro casa” e si risolve in un più reale “non sarai mai economicamente indipendente perché ti valuteremo sempre meno”. Però, dato che in questo periodo ci avete sfrantumato l’utero e le ovaie, essendo voi interessatissimi al nostro stesso “bene”, forse parlarne non è una cosa brutta, no?

Suggerisco alle donne che hanno un lavoro di esigere giorni di malattia quando stanno male, perché non è necessario essere invisibili. Non dovete temere di disturbare e di pretendere modalità diverse per cambiare dinamiche lavorative plasmate sulle necessità maschili. Pur non inserendo questo capitolo tra le vostre rivendicazioni pubbliche, di certo sapete quanto è dura andare a lavorare a gambe mosce, con i muscoli intorpiditi, il mal di testa che ti strappa via il cervello, dolori al ventre come se ti stessero spezzando in due. Non succede a tutte, ma accade ad alcune, e se ti accade non è di certo colpa tua. Anche di questo la società deve farsi carico. Si disturbano a mettere becco su tutto quel che ti riguarda, preoccupatissimi e invadenti, fino alla pubblica espropriazione del tuo privatissimo corpo, affinché tu ne faccia un corretto uso riproduttivo, ma non gliene frega niente del fatto che ogni mese per te è un inferno o che – e questa è un’altra, o forse la stessa, storia – tu debba partorire con dolore (oh, l’epidurale, questa sconosciuta!).

Lascia stare le pubblicità in cui le donne fingono di avere mestruazioni prive di disturbi di ogni tipo, quelle che fanno spot per gli assorbenti e sembrano sempre in forma smagliante, addirittura pronte a lanciarsi da un aereo. Lascia stare quelle che vedi in tv e che ti lasciano pensare alla magia di un tampax, grazie al quale tu puoi andare a ballare con il tacco 12, fare sport, andare al lavoro senza disturbare nessuno con quel tuo fastidioso momento. Lascia stare chi ti impone di credere che nulla potrà mai inficiare la tua efficienza e il tuo grado di redditività. Lascia stare chi ti fa vergognare se macchi di sangue il tuo vestito perché l’assorbente non basta o non l’hai cambiato in tempo. Anche quello è un disagio e se provi vergogna, se pensi di puzzare, di dover nascondere quel tuo momento, non è certo perché un bel giorno ti sei svegliata e hai deciso di fare così. Inizia tutto dal momento in cui hai le prime mestruazioni e tua madre ti fa capire che non puoi parlarne, ché devi usare nomignoli vari per accennare al “ciclo”. Lascia stare chi ti vuole sempre in forma e sorridente anche se dentro senti strizzare le viscere come se qualcuno avesse messo in moto la centrifuga. Lascia stare tutto e, infine, rivendica il fatto che tra donna e donna c’è differenza. A me può non fare male e a te invece sì. Per te è utile che si riservi copertura sanitaria per giorni di malattia cui hai diritto e serve che nessuno possa ricattarti o minacciarti di licenziamento per il solo fatto di essere una donna.

Poi chiediti: fossero gli uomini ad avere lo stesso problema, avrebbero già ottenuto il congedo per mestruazioni?