In questi giorni stavo riflettendo sull'ennesimo caso mediatico strumentalizzato, montato ad arte e trasformato in uno show televisivo a puntate, stile telenovelas, dai soliti programmi spazzatura rai e mediaset per il solito target lobotomizzato italiano. Ovviamente il copione è sempre uguale: la donna trattata puntualmente da santa martire a priori, sulla quale ricamare e parlare della sua vita da santa vissuta, mentre i maschi di turno etichettati, senza nessuna remora, come male assoluto da condannare su tutti i fronti senza domande e basta.
Come facilmente prevedibile, da quel poco che mi è capitato di vedere (oramai non ho più il fegato per monitorare a dovere certa spazzatura televisiva), nessuna/o si è mai sognato di porsi la domanda del perchè un'insegnante di 50 anni frequentasse un ragazzino poco più che maggiorenne (queste domande si possono fare solo a sessi invertiti).
Ve lo ricordate questo caso completamente snobbato dai media?
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=7379.msg87443#msg87443Lì la morale era che se l'era meritato perchè aveva "adescato" due ragazzine poco meno che maggiorenni, no?
Comunque, con questo topic volevo semplicemente sottolineare l'ennesima netta differenza di trattamento in casi molti simili, la cui unica differenza risiede nel differente sesso dei coinvolti (come nel caso di Pezzullo).
Crimini che dovrebbero essere condannati e puniti allo stesso modo, finiscono per essere quasi giustificati, nettamente ammorbiditi e spesso insabbiati quando vedono protagoniste le femminucce.