Autore Topic: Hilary Clinton: pericolo mondiale  (Letto 42539 volte)

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Alberto1986

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #30 il: Aprile 02, 2016, 10:41:39 am »
Che ne pensate di Bernie Sanders? ....

Mi pare una via di mezzo tra un sindacalista d'ala comunista è un professore universitario fallito. Certo assai migliore di un'impresentabile come la Clinton (chiunque è migliore della Clinton), ma certamente non un politico credibile per governare una nazione come gli USA.

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #31 il: Aprile 02, 2016, 16:48:30 pm »
Mi pare una via di mezzo tra un sindacalista d'ala comunista è un professore universitario fallito. Certo assai migliore di un'impresentabile come la Clinton (chiunque è migliore della Clinton), ma certamente non un politico credibile per governare una nazione come gli USA.
Nessuno è perfetto, anche  Trump ha carisma da vendere come trascinatore di folle, ma come presidente potrebbe avere diversi punti deboli.
Comunque in verità l'elettorato di Sanders e quello di Trump sono molto simili, entrambi hanno il voto di BIANCHI, POVERI, e ANTI-SISTEMA(cioè di quelli che vorrebbero un cambiamento radicale del sistema economico), molti elettori di Sanders sono disposti a passare a Trump nel caso in cui le primarie Democratiche fossero vinte da Clinton.

Su una cosa direi che siamo tutti d'accordo, Clinton sarebbe la presidentessa di RICCHI, DONNE(ricche e privilegiate, per le poveracce Clinton non farebbe niente), e di WALL STREET, cioè dello status quo.  Una super-conservatrice che lascerebbe invariate tutte le aberrazioni del sistema economico e di potere attuale, darebbe qualche contentino a musulmani e minoranze etniche, piazzerebbe qualche amica ai vertici del potere in quanto donna, e se ne strafotterebbe di bianchi e poveri!

http://www.theguardian.com/us-news/2016/mar/13/bernie-sanders-supporters-consider-donald-trump-no-hillary-clinton

Offline vnd

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #32 il: Aprile 05, 2016, 00:31:48 am »
...Data la pochezza e l'impresentabilità dei concorrenti, questa volta potremmo non cavarcela.
Con La Clinton a capo del mondo, ogni cosa potrebbe diventare possibile.
Sono in molti dire che sembra soffrire di disturbi della personalità. Immagnate il mattino in cui magari ha litigato col marito e deve prendere decisioni importanti.  :cry:
Avrà accesso alla valigetta nucleare.

Due link interessanti:


 

La Clinton è femminista, quindi faziosa, menzognera e senza scrupoli, e l'altro è un guerrafondaio; quindi, fazioso e menzognero e senza scrupoli.
Un bel derby.
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Offline Vicus

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #33 il: Aprile 05, 2016, 00:52:19 am »
Ohibò, è guerrafondaia anche la Clinton :doh: Un giornalista ha detto in diretta TV: ma come fa una democratica a fare uscite simili?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #34 il: Aprile 05, 2016, 06:50:09 am »
Ohibò, è guerrafondaia anche la Clinton :doh: Un giornalista ha detto in diretta TV: ma come fa una democratica a fare uscite simili?

E allora è meglio l'altro.
Almeno non è così femminista...
Un grave difetto in meno....
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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #36 il: Maggio 07, 2016, 12:53:31 pm »
 le primarie Repubblicane le ha spuntate Trump!
Alla fine ce la farà a battere Clinton? Che ne dite?

Offline Vicus

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #37 il: Maggio 07, 2016, 13:21:52 pm »
Se la spunterà, agirà (quasi) come la Clinton. Alle spoglie appartiene il vincitore :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #38 il: Maggio 07, 2016, 13:58:33 pm »
le primarie Repubblicane le ha spuntate Trump!
Alla fine ce la farà a battere Clinton? Che ne dite?
Ha buonissime possibilità: il profondo Sud degli Stati Uniti, il Mid West, la provincia americana, gli stati del far west (Texas, Arizona, Oregon, Montana, Nevada) non ne vogliono sapere di una donna come Presidente. Si dirà: Obama era un nero, ma poi è riuscito a
diventare inquilino alla Casa Bianca. Sì, Ma Obama è comunque un uomo. Sono molto più numerosi di quanto non si creda gli americani
che ragionano: "Un negro passi, ma una donna proprio no". Anche i razzisti nel segreto la pensano così. Poi Trump parla alla pancia della
gente comune, stufa marcia della politica che si infischia di loro. Trump rappresenta la vendetta dell'uomo qualunque sull'establishment,
Hillary Clinton  invece E' l'establishment. Io non mi rassegnerei tanto facilmente ad avere a novembre una donna come capo del mondo.

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #39 il: Maggio 07, 2016, 17:25:41 pm »
A me Trump tanto guerrafondaio non sembra. La Clinton lo è sicuramente, lo ha dimostrato con i fatti destabilizzando mezzo mondo con le "primavere", quando era segretaria di stato.
Trump ha dichiarato di essere amico personale di Putin e di volerci andare d'accordo, inoltre ha detto già varie volte che se fosse eletto non intenderebbe che gli USA continuassero ad assumersi la fetta più grossa deii costi della Nato, e che gli alleati dovrebbero contribuire... I vari leader europei, finora largamente foraggiati da Washington, sicuramente non gradiscono una prospettiva di vacche magre, così gridano al pericolo Trump. 
Ma la pace sarebbe in pericolo proprio se alla Casa bianca andasse la Clinton :doh:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
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Offline kautostar

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #40 il: Maggio 07, 2016, 17:41:09 pm »
Ha buonissime possibilità: il profondo Sud degli Stati Uniti, il Mid West, la provincia americana, gli stati del far west (Texas, Arizona, Oregon, Montana, Nevada) non ne vogliono sapere di una donna come Presidente. Si dirà: Obama era un nero, ma poi è riuscito a
diventare inquilino alla Casa Bianca. Sì, Ma Obama è comunque un uomo. Sono molto più numerosi di quanto non si creda gli americani
che ragionano: "Un negro passi, ma una donna proprio no". Anche i razzisti nel segreto la pensano così. Poi Trump parla alla pancia della
gente comune, stufa marcia della politica che si infischia di loro. Trump rappresenta la vendetta dell'uomo qualunque sull'establishment,
Hillary Clinton  invece E' l'establishment. Io non mi rassegnerei tanto facilmente ad avere a novembre una donna come capo del mondo.

Si, però la questione è complessa , perché il sistema elettorale in USA è maggioritario, quindi paradossalmente Trump potrebbe anche ricevere un numero di voti complessivo maggiore della Clinton, ma se la Clinton vince negli Stati più importanti in termini di Grandi Elettori(i più numerosi, come California, Florida, New York ), potrebbe diventare presidente anche con meno voti popolari di Trump.
Siccome California, Florida e New York, sono anche gli stati con la più alta concentrazione di ispanici, neri, e immigrati in generale, è molto improbabile che Trump riesca a trionfare in uno di questi stati!

Anche in Texas(altro stato molto popoloso, e dunque importante in termini di grandi elettori), con la famiglia Bush che gli metterà i bastoni tra le ruote, la vittoria non è affatto scontata!

Insomma purtroppo la vedo complicata, l'unica speranza è che continui a fare miracoli in campagna elettorale(come ha fatto finora....fino a pochi mesi fa tutti i media lo davano per spacciato, non ci credeva nessuno che potesse vincere le primarie; invece le ha stra-vinte sbaragliando tutti gli avversari!), e riesca a portare alle urne tutta quella gente(soprattutto poveri) che in USA non votano mai(alle presidenziali USA di solito c'è un astensionismo elevatissimo, circa la metà della gente NON VOTA)

Offline Hector Hammond

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #41 il: Maggio 14, 2016, 15:43:24 pm »
BOB WOODWARD CONTRO TRUMP. E ALTRI GIOCHI SPORCHI.
 Maurizio Blondet  13 maggio 2016  4
Il Washington Post ha   distaccato  20 giornalisti  – un  battaglione –  in una missione precisa: scavare nel passato di Donald Trump, per trovare qualcosa di scandaloso e vergognoso che ne arresti l’avanzata alla Casa Bianca.   Per l’operazione, che è stata comandata dal nuovo padrone del giornale, Jezz Bezos (il fondatore  capo di Amazon)  si è richiamato in servizio il vecchio Bob Woodward (73 anni) celebre per aver rivelato la scandalo Watergate che portò alle dimissioni del presidente Nixon.  “Ci sono un sacco di cose che non sappiamo”, Woodward  ha spiegato alla convention degli imobiliaristi (National Association of Realtors).  “Faremo articoli su ogni aspetto della sua vita. Faremo un libro”.  La sede della rivelazione non deve stupire:  Trump è essenzialmente un immobiliarista, e sulle sue transazioni immobiliari a New York si concentrerà anzitutto il battaglione di scavatori. “Il mondo immobiliare a New York è più complicato della Cia”, ha scherzato Woodward.

Woodward è  glorificato  da Hollywood e dal mainstream   per l’attacco a Nixon che sferrò tenacemente con il collega Carl Bernstein, scatenati  dal Washington Post,  spesso basandosi sulle rivelazioni di una ‘gola profonda’ mai identificata,  un traditore vicinissimo al presidente.

tutti gli uomini del presidente_1

Nixon  attribuì sempre le sue disgrazie alla “Jewish Kabal”.  Woodward è uno specialista in assassini politici (character assassination, si dice in America), quindi la scelta è giusta.

Va’ ricordato che Woodward non ha usato nemmeno un briciolo del suo letale zelo giornalistico contro il presidente Bush jr.  Anzi,   forse perché questo presidente ha lanciato gli Usa nelle guerre  per Israele,   ne è diventato uno dei più stentorei lecchini.  Ha cercato di dipingere Dubya come un Napoleone, in Bush at War (esaltazione delle fulminee decisioni prese da Dubya subito dopo l’11 Settembre: attaccare l’Afghanistan) e Plan of Attack, su come il fulmine di guerra Dubya decise di invadere l’Irak.  Solo nel 2006  Woodward,  ormai la missione era compiuta,  s’è corretto riconoscendo che Bush negava che  il rovesciamento di Saddam  aveva affondato quel paese nel caos: ed  ha pubblicato State of Denial. Tutti libri, quelli da lecchino e quelli no, ugualmente laudatissimi dal mainstream.  E  tutti  best-seller.

Non è del tutto chiara questa mobilitazione estrema del Washington Post, quando ormai sembra (sembra) che il partito repubblicano si sia rassegnato a compattarsi attorno al candidato che “non” ha scelto, ma che è stato imposto dalla base,  Donald Trump. E’ un colpo di coda tardivo? Una iniziativa privata di Bezos? C’è qualcos’altro? Difficilissimo da dire, in un momento della campagna in cui le rivelazioni scandalistiche  e gli spifferamenti senza esclusione di colpi diventano decisivi  e pericolosi per le “gole profonde”.

 

C’è già un morto.  “Suicida”  ovviamente
Il blog del defunto
Il blog del defunto
Vediamo per esempio il “suicidio” di Gary Welsh. E chi sarebbe, domanderete?  Il nome infatti non appare nei grandi media.   Welsh era un attivista che  combatteva le frodi elettorali  stato per stato;  aveva un sacco di   notizie piccanti, che soffiava ai giornalisti; non a quelli mainstream.

Per esempio all’amico Wayne Madsen,  l’ex agente NSA collaboratore di vari blog, un segugio inarrivabile.

Forse  non tutti sanno che  Madsen ha  documentato  come Marco Rubio – uno dei candidati preferiti dall’Establishment repubblicano, senatore della Florida,  beniamino del Tea Party – in gioventù fosse stato  “un omosessuale molto estroverso”, che aveva partecipato a South Beach  a sex-parties  di gruppo “alla schiuma”  (foam sex parties) nella discoteca  Amnesia, sotto la direzione sapiente di Kitty Meow,  una drag queen famosa negli anni ’90.

(Qui    per i particolari : http://www.infowars.com/indiana-voting-fraud-activist-behind-rubio-sex-party-leaks-found-dead/)

Dopo questa rivelazione,  Marco Rubio ha rinunciato alla  campagna ed è scomparso dai riflettori.

Pochissimi sanno (perché non ve l’hanno detto) che il 3 maggio, in un’intervista a Fox News, Donald Trump  ha praticamente accusato il padre dell’altro candidato preferito dai repubblicani, Ted Cruz, di essere stato in qualche modo convolto nell’assassinio di John F. Kennedy.

ted-cruz-father-linked-to-jfk-assassination-enquirer
Come “Hush-Hush”
 

Ha anche esibito una foto del ‘63 in cui si vede il papà di Ted Cruz  insieme a  Lee H. Oswald – l’ “assassino solitario”  passato alla storia come lo sparatore di Kennedy, e sparato a morte  prima che arrivasse a processo – mentre distribuiscono volantini anticomunisti a New Orleans, qualche tempo prima dell’assassinio presidenziale a Dallas.

Papà Cruz dietro Owwald
Papà Cruz  è quello dietro Oswald?
Secondo molte voci, l‘esecuzione di Kennedy  sarebbe stata organizzata negli ambienti dei fuoriusciti cubani anti-castristi.  Benchè ripresa solo dai rotocalchi da supermercato,  la spifferata deve aver terrorizzato l’Establishment di Washington:  questo Trump non ci trascinerà sul banco degli accusati come mandanti dell’assassinio Kennedy? Non verrà tirata fuori   quella vecchia storia sepolta dal 1963  sotto la “versione ufficiale”?

(se non credete, leggete qui: http://www.justice-integrity.org/faq/1033-trump-alleges-rafael-cruz-tie-to-jfk-murder-suspect-oswald)

 

Fatto sta che anche Ted Cruz ha posto immediatamente fine alla sua campagna, rinunciando alla Casa Bianca ed accusando Trump, in un delirante scoppio di rabbia incontrollata, rivelatrice: “Questo tizio (Trump) è un bugiardo patologico…un uomo del tutto amorale. La moralità non esiste per lui”.  La rinuncia è avvenuta dopo le primarie dell’Indiana, che Cruz  ha perso. L’attivista Gary Welsh viveva in Indiana.  C’è motivo di credere che fosse stato lui lo spifferatore di quella notizia.

Forse non è vero. Ma nell’Establishment si è forse concluso che due loro candidati liquidati, erano troppi. Ne è seguito il ”suicidio” dello spifferatore.

Se questa vi sembra una storia  troppo trucida per essere vera, una pagina strappata ad American Graffiti di James Ellroy, non so darvi torto. Avvertendo che l’America politica è anche questo , ed è ciò che la rende orribilmente fascinante: un brulicare di sicari-giornalisti,  assassini a nolo,  agenti di servizi  pagati da ricchi privati,  e gole profonde che ci lasciano le penne,  si agita dietro la facciata degli educatissimi dibattiti tv.   I romanzi di Ellroy, cari lettori, vi sembrano inverosimili. Invece sono “neorealismo”. O se volete, iperrealismo americano.

Sarà una coincidenza, ma il presidente repubblicano della  Camera bassa,  Paul Ryan (che è l’Establishment incarnato),  che   fino a ieri aveva  ferocemente disprezzato Trump come  pidocchioso malvissuto corpo estraneo, ha voluto incontrarlo, e subito ha emanato un comunicato congiunto: “Siamo onesti sulle nostre differenze di vedute  ma abbiamo constatato che ci sono molti temi con cui abbiamo un terreno d’intesa”.

Quanto  all’ex presidente della medesima camera, John Boehner, ha dichiarato che l’inchiesta dell’FBI sulle email di Hillary Clinton quando era Segretaria di Stato sono “una seria minaccia”: Ora, sono  mesi che gli agenti FBI circondano la signora Clinton con la loro inchiesta, senza che l’Establishment ne prendesse atto.  Ora invece Boehner dice:  “Non sarei affatto sorpreso se Hillary Clinton fosse obbligata a ritrarsi”.  Con ciò sarebbero tre, i candidati liquidati.

Hillary pagata dai Sauditi
Hillary pagata dai Sauditi
E forse non basta.

Il Secret Service,  ossia la guardia del corpo presidenziale, per probabile impulso del presidente Obama,  conta di indagare per quello che viene interpretato come “un invito ad uccidere  Obama” da certi media.  Il colpevole è Anthony Senecal, 84 anni un antico maggiordomo  (butler)  di Donald Trump per 17, che su Facebook ha diffuso una sua confidenza visibile solo ai suoi amici:  “Obama avrebbe dovuto essere preso dai nostri militari e fucilato come agente  nemico durante il primo mandato. Invece è ancora al potere”.

http://www.motherjones.com/politics/2016/05/trump-butler-anthony-senecal-facebook-kill-obama

 

Trump col suo maggiordomo
Trump col suo maggiordomo
Sono certamente corsi dei  brividi di paura sulla schiene più importanti dell’America profonda. Perché in quel linguaggio militaresco,  del tutto fuori stile  per un maggiordomo a riposo,  alcuni possono aver riconosciuto – chissà –  un’eco di quell’ammiraglio Dempsey, allora capo di stato maggiore, e del generale Michael Flynn, allora capo della DIA (i servizi militari) che nel gennaio scorso hanno rivelato al giornalista Seymour Hersh come e qualmente  loro due, gli altissimi gradi,  hanno disobbedito ad Obama e sabotato gli sforzi della CIA per rovesciare Assad in Siria.

(Ne ho scritto  qui: http://www.maurizioblondet.it/usa-la-rivolta-dei-generali-nascosta-ma-continua/)

Obama li ha cacciati, ma non ha osato metterli sotto accusa formale. Con le voci di Dempsey e Flynn, ora in pensione, parla tutto un settore di ufficiali che al Pentagono ne hanno abbastanza di 15 anni di guerre e sovversioni  dei paesi islamici sferrate sotto falsi pretesti e “fals flags”.  Costoro conoscono ovviamente tutti gli sporchi altarini ed arcana imperii ,  dall’11 Settembre in poi; hanno taciuto ed obbedito per quindici anni. Adesso, un maggiordomo di Trump, con inusitato eloquio soldatesco, dice che  “Obama avrebbe dovuto esser fucilato  per tradimento, come agente nemico”. Donald Trump ha dato già prove di saper colpire con allusioni lo Stato Profondo  là dove fa’ male.  Sa qualcosa  che Obama e chi lo manovra non vogliono venga fuori?  O sono i suoi ventriloqui che minacciano di far rivelazioni rovinose per l’Establishment?

Una delle ipotesi è che   il gruppo dei militari che (apparentemente)  assistono con i loro suggerimenti  The Donald,   ritengono  sia urgente far sì che Obama se ne vada dalla Casa Bianca prima della fine del suo mandato  a novembre, e ridurre al minimo la transizione  che lascerebbe gli Usa senza un governo vero fino ai primi mesi del 2017. Essi vedono l’allarmante accelerazione dei fatti compiuti e delle provocazioni – fra cui il riarmo dei jihadisti in Siria, che coi missili a spalla americani hanno abbattuto tre caccia siriani, l’ammasso frenetico  di truppe  e armamenti NATO ai confini della Russia, le continue provocazioni aeree  contro Mosca; forse hanno ragione di temere che qualcuno, che ha il controllo sulla Casa Bianca mentre Obama fa’ le valige, stia correndo per avvicinare  più di quanto crediamo un conflitto mondiale, nucleare compreso?  Forse stanno “consigliando” a Obama di lasciare  “spontaneamente”  la presidenza un po’ in anticipo per  dedicarsi al suo amato golf?

Ma queste sono tutte nostre ipotesi. Basate sul quasi nulla, sulla frasetta dell’elegante vecchio maggiordomo,   a cui è  sciocco dare importanza.

Aspettiamo con ansia divertita i prossimi eventi. Non correte, cari lettori, a conclusioni affrettate, non crediate di aver capito chi sta coi cattivi e chi coi buoni; né chi è contro chi. Qui non siamo in un filmaccio di Clint Eastwood.   Siamo nella più grande democrazia del  mondo; la nazione indispensabile, la Superpotenza   senza pari.  La più trasparente repubblica della storia,  la più morale.  Coi  sicari e gli assassini solitari sullo sfondo. Insomma, qui  non c’è l’Ispettore Callaghan, siamo con James Ellroy,  L.A. Confidential, con l’indimenticabile Danny De Vito nella parte del direttore di Hush Hush, il giornale che spiffera scandali, e una  montagna di morti ammazzati.  Prendete i pop corn e godetevi lo spettacolo. Non c’è niente di vero, è solo iperrealismo.

 

 

(Ringrazio  qui Wayne Madsen e l’amico Umberto P. di Washington, senza i quali  non avrei potuto scrivere questo pezzo)

http://www.maurizioblondet.it/bob-woodward-trump-altri-giochi-sporchi/

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #42 il: Maggio 14, 2016, 18:36:53 pm »
A 'sto punto pure io sono un "molestatore", considerando che ho passato anni a rincorrere e a provarci con le ragazze prima e con le donne poi.
http://www.repubblica.it/esteri/2016/05/14/news/trump_molestie-139797349/
Citazione
NEW YORK - "Donald Trump mi ha molestata". È la frase che decide di donne, una trentina, hanno pronunciato in un'inchiesta condotta dal New York Times, accusando il magnate candidato repubblicano alla Casa Bianca di aver fatto delle avances nei loro confronti.

In particolare la ex modella Rowanne Brewer Lane ricorda quando Trump nel 1990 diede una festa nella sua villa a Mar-a-Lago a Palm Beach in California, dove invitò una cinquantina di modelle e una trentina di uomini. Il magnate, che all'epoca aveva 44 anni ed era nel bel mezzo del suo divorzio, portò l'allora 26enne Rowanne in una stanza della sua magione e le chiese di indossare un bikini, tirato fuori da un cassetto. "C'era chi si faceva il bagno in piscina e giocava in acqua" dice la donna. "Non so per quale motivo è venuto a parlarmi e dopo un po' mi ha preso la mano per portarmi a vedere la villa. Mi ha chiesto se avevo un costume. Quando gli ho risposto di no me ne ha fatto indossare uno e quando sono uscita dal bagno ha esclamato 'wow' e mi ha portato di nuovo in piscina chiedendo a tutti se non fossi una sbalorditiva Trump girl".

Da questa intervista è partita un'inchiesta più approfondita del quotidiano che ha cheisto anche ad altre donne che hanno avuto a che fare con Trump se avessero mai subtio molestie di questo tipo. I giornalisti non hanno fatto fatica a trovare decine di testimonianze di donne che dal magnate hanno ricevuto avances, provocazioni, apprezzamenti di vario tipo. Tutto in privato, soprattutto negli uffici della Trump Tower.

"Gli piaceva millantare le sue prodezze sessuali e la capacità di conquistare le donne, senza
curarsi di chi aveva a fianco", ricorda una delle tante donne ascoltate, che però sottolinea che per il lavoro e gli affari Trump si affidava alle donne per una semplice ragione: "Spesso lavorano sodo, molto più duramente degli uomini".



Citazione
"Donald Trump mi ha molestata". È la frase che decide di donne, una trentina, hanno pronunciato in un'inchiesta condotta dal New York Times, accusando il magnate candidato repubblicano alla Casa Bianca di aver fatto delle avances nei loro confronti.

Pietose.


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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #43 il: Maggio 15, 2016, 04:37:20 am »
Non sanno più cosa inventarsi per infangarlo e screditarlo, ma più gli vanno contro più lo rafforzano, non si rendono conto che la forza di Trump consiste soprattutto nel presentarsi come un Davide contro Golia, un uomo solo in lotta contro l'establishment !

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #44 il: Maggio 15, 2016, 08:18:02 am »
Non sapendo più a che santo votarsi per impedire l'elezione di Trump, hanno messo in campo le truppe antistupro, del tipo di quelle che così efficacemente si distinsero contro DSK.
Vedremo che cos'altro inventeranno per cercare di sviare l'attenzione del popolo americano dal viso della Clinton, perennemente urlante, rabbiosa e fanatica, insomma una che ce l'ha su col mondo :sick:
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