Autore Topic: Hilary Clinton: pericolo mondiale  (Letto 42549 volte)

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Offline Vicus

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #15 il: Marzo 20, 2016, 09:55:43 am »
Questa è come le due sprangate al Berlusca, che non era certo un grande statista ma non si conformava al 100% alle direttive estere.
La Clinton non ci sta con la testa e ricorda certi personaggi dela prima metà del XX secolo.
Non penso che Trump abbia i mezzi per cambiare minimamente le cose, se mai sarà eletto lo fermeranno (se va bene) con corruzione e minacce. Il vento comincerà davvero a cambiare quando ci sarà la crisi economica globale da tempo prevista.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ReYkY

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #16 il: Marzo 20, 2016, 12:16:31 pm »
Hitler è Mary Poppins in confronto alla Clinton... (ps una femminista che usa il cognome del marito famoso... ma LOL!). :lol:

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #17 il: Marzo 20, 2016, 17:29:51 pm »
Questa è come le due sprangate al Berlusca, che non era certo un grande statista ma non si conformava al 100% alle direttive estere.
La Clinton non ci sta con la testa e ricorda certi personaggi dela prima metà del XX secolo.
Non penso che Trump abbia i mezzi per cambiare minimamente le cose, se mai sarà eletto lo fermeranno (se va bene) con corruzione e minacce. Il vento comincerà davvero a cambiare quando ci sarà la crisi economica globale da tempo prevista.
Credo che se Trump dovesse essere eletto, metterebbero in atto qualsiasi cosa pur di bloccarlo; forse addirittura montare una accusa più infamante, "stupro alla DSK" per intenderci.
Ma c'è anche da dire che Trump vede di buon occhio Putin e una loro convergenza di interessi potrebbe anche esser gradita ad altri paesi non troppo allineati...tutte le possibilità sono aperte :cool:
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Alberto1986

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #18 il: Marzo 24, 2016, 22:03:01 pm »
Credo che se Trump dovesse essere eletto, metterebbero in atto qualsiasi cosa pur di bloccarlo; forse addirittura montare una accusa più infamante, "stupro alla DSK" per intenderci.
Ma c'è anche da dire che Trump vede di buon occhio Putin e una loro convergenza di interessi potrebbe anche esser gradita ad altri paesi non troppo allineati...tutte le possibilità sono aperte :cool:

A mio avviso il pericolo maggiore risiedere nella possibilità che riescano a farlo fuori (elettoralmente o fisicamente) prima che venga eletto. Difficilmente, dopo, riuscirebbero a fargli male, almeno a livello d'immagine.
Per il resto credo che l'eventuale elezione a presidente USA di Trump, potrebbe essere il primo passo per cambiare anche la squallida classe politica che regge questa Europa-barzelletta.

Online Frank

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #19 il: Marzo 24, 2016, 22:52:33 pm »
A mio avviso il pericolo maggiore risiedere nella possibilità che riescano a farlo fuori (elettoralmente o fisicamente) prima che venga eletto. Difficilmente, dopo, riuscirebbero a fargli male, almeno a livello d'immagine.
Per il resto credo che l'eventuale elezione a presidente USA di Trump, potrebbe essere il primo passo per cambiare anche la squallida classe politica che regge questa Europa-barzelletta.

Leggi qua...
http://www.linterferenza.info/contributi/caso-donald-trump-ovvero-lautosuggestione-degli-europei/
Citazione
Le elezioni presidenziali americane costituiscono una di quelle circostanze nelle quali l’opinione pubblica europea non riesce a fare a meno di appassionarsi e, persino, di suggestionarsi.

Il “caso” mediatico delle attuali primarie presidenziali negli USA è rappresentato da un candidato repubblicano, il miliardario Donald Trump, speculatore immobiliare e divo televisivo, pervenuto agli onori delle cronache per le sue posizioni “islamofobe”. In base ai punti di vista, Trump viene percepito come un “pericolo” o come una “speranza”, senza peraltro preoccuparsi di sostanziare più di tanto queste percezioni.

Da un osservatorio europeo è difficile valutare se e quanto siano pilotate, o enfatizzate, le manifestazioni di giubilo o di ostilità suscitate da Trump. Si dice che dietro le manifestazioni ostili vi sia la mano di un altro miliardario, altrettanto famoso, o famigerato, George Soros. Quel che è certo, è che Soros ha dichiarato apertamente la sua avversione verso Trump, accusandolo di lavorare indirettamente per l’ISIS.

Abbiamo quindi da un parte un miliardario reazionario e, dall’altra, un miliardario “progressista” che si confrontano sull’arena mondiale, come a dire che solo un miliardario può contrastarne un altro e fare la differenza.

Nella società attuale la super-ricchezza ha assunto quasi una valenza mistica e i miliardari sono i nuovi santi. Il miliardario è una figura che emana un alone di potenza personale e di spregiudicata libertà di azione, come se i soldi non fossero la risultante degli intrecci di potere e di lobbying in cui sono coinvolti e da cui sono controllati.

Soros è l’uomo che alla fine degli anni ‘80 spese un fiume di denaro per finanziare le “rivoluzioni colorate” nell’Europa dell’Est, e che si presentò poi a riscuotere il conto nel 1992 dai contribuenti britannici e italiani, speculando sulla sterlina e sulla lira: una sorta di riscossione di una tassa per finanziare l’anticomunismo.

Soros è notoriamente un collaboratore della CIA che agisce per conto di quel potentato sia sui mercati finanziari che sugli scenari di politica estera; ma non si comprende perché invece i miliardi di Trump dovrebbero avere una provenienza trasparente, dato che dire grosso business significa quasi sempre dire servizi segreti. Neppure si capisce per quale motivo il contrasto Soros-Trump non debba essere catalogato come il solito gioco delle parti finalizzato ad offrire al pubblico alternative fasulle, in questo caso con quale miliardario schierarsi.

Con la vicenda del Buffone di Arcore anche in Italia abbiamo assistito all’euforia delle “destre antagoniste”, pronte a bersi senza pudori la fiaba del miliardario anti-sistema, del “cavaliere libero e selvaggio” in guerra con l’establishment.

In parte la drammatizzazione artificiosa dello scontro delle candidature presidenziali americane corrisponde a delle ovvie necessità di propaganda elettorale. Hillary Clinton è una candidata che manifesta troppi tratti di impresentabilità: i suoi sfacciati legami con l’impopolare Goldman Sachs, i suoi evidenti segni di squilibrio mentale, aggravato probabilmente da una qualche forma di tossicodipendenza. Occorreva disperatamente opporle qualcosa di peggio, qualcosa che spingesse i progressisti delusi a compattarsi, magari controvoglia, dietro di lei. Insomma, indurre a votare Clinton turandosi il naso. Da qui la necessità di esagerare la portata del personaggio Trump. Del resto in passato la propaganda repubblicana ha fatto lo stesso, presentando Bill Clinton come un “pacifista” ed Obama come un “socialista”.

A questi aspetti fisiologici dell’artificiosa drammatizzazione elettorale, si sovrappongono però le attese speranzose – oppure, al contrario, i timori e le pose indignate – delle opinioni pubbliche in Europa. La suggestione si alimenta così di dettagli insignificanti: la battuta ammiccante dello stesso Trump sull’11 settembre, oppure la mezza dichiarazione di elogio da parte di Putin nei confronti di Trump. Lo stesso Putin è un personaggio di cui le “destre antagoniste” esagerano la portata. Putin non è certo un fantoccio come Obama e neppure una segretaria d’azienda come la Merkel, ma la sua vera attenzione va agli affari di Gazprom, ed il suo impegno a contrastare l’aggressività della NATO è il minimo indispensabile per non esasperare i militari russi e scongiurare un loro colpo di Stato. Si vuol vedere a tutti i costi ciò che non c’è; e non si tiene conto del fatto che una comunicazione mistificatoria può anche utilizzare come esca qualche brandello di verità o di buonsenso sparso qua e là. Ma tante mezze verità possono comunque comporre una menzogna intera.

La rappresentazione del mondo offerta da Trump rientra a pieno titolo nel vittimismo occidentalistico, nella fiaba dell’Occidente “troppobuonista” perennemente sotto attacco da parte di terroristi, immigrati e dittatori. Sulle questioni concrete Trump non esibisce infatti alcun anticonformismo, in particolare per ciò che riguarda il rapporto con Israele. Trump continua tranquillamente a fare del terrorismo sul nucleare iraniano, in linea con l’establishment repubblicano. La polemica di Trump con un altro candidato repubblicano, Marco Rubio, è diventata poi una gara a chi dei due fosse più filo-israeliano.

Le destre europee “antagoniste” e di taglio “anti-americano” fanno entusiasticamente il tifo per Trump e paventano addirittura che sia assassinato.

Queste destre dimostrano così la loro persistente dipendenza dalla mitologia USA, compresa l’illusione che la salvezza possa giungere da una nuova leadership americana.

In realtà, quale che sia il presidente degli USA, egli deve muoversi in un percorso già tracciato da lobby molto più potenti di lui, ed è strano che, nonostante le innumerevoli esperienze passate, si debba essere costretti ogni volta a ricordarlo. Il problema è che queste “destre antagoniste” hanno ormai assunto un peso assolutamente sproporzionato rispetto alle loro effettive capacità critiche, ma la responsabilità di ciò è delle cosiddette “sinistre”.

Nella vicenda siriana la denuncia del ruolo imperialistico, destabilizzante e aggressivo della NATO e dei suoi alleati è stata annacquata anche dagli esponenti delle “sinistre radicali”, e ciò solo per il timore di poter apparire favorevoli ad Assad ed a Putin. Non sorprende a questo punto che anche una frasetta di Trump sulla preferibilità di Assad rispetto all’ISIS abbia potuto essere spacciata come una pungente critica alla politica estera USA.
Dato che i dubbi circa la presunta “anomalia” di Trump comunque si fanno strada, da “sinistra” non poteva mancare il cosiddetto argomento “ad Hitlerum”, cioè: attenti a sottovalutare Trump perché anche Hitler a suo tempo fu sottovalutato. Se Hitler fu sottovalutato è ben strano, visto che aveva tentato un colpo di Stato già nel 1923 in Baviera, e che poi si era messo a capo di una formazione paramilitare di assassini professionisti, le SA. C’era, evidentemente, la consegna di sottovalutarlo, allo stesso modo in cui oggi c’è la consegna di sopravvalutare Trump.

Fonte: http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=717

Alberto1986

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #20 il: Marzo 26, 2016, 07:31:11 am »
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http://www.linterferenza.info/contributi/caso-donald-trump-ovvero-lautosuggestione-degli-europei/


Ti dico quello che penso:

-A mio avviso, l'articolo è in chiave eccessivamente "complottista", per cui pare che chiunque governi a questo mondo sia un personaggio oscuro dai subdoli doppi fini (vedi la sparata su Putin che penserebbe SOLO ED ESCLUSIVAMENTE agli interessi della Gazprom fregandosene, in realtà, dei suoi militari, della Russia e di tutto il resto);
-Soros è un terrorista occidentale dal colletto bianco; spero bruci all'inferno quanto prima;   
-Trump deve, per forza di cose, accaparrarsi le simpatie delle lobby ebraiche, in primis l'AIPAC, altrimenti può anche dire addio ad una buona fetta di voti. Se non erro, tempo fa si fece scappare che sulla questione israeliana gli USA dovrebbero essere più neutrali e meno di parte. Per cui suppongo che il suo vero pensiero sia quello, ma in campagna elettorale è molto più conveniente la versione ufficiale;
-Non concordo con le dichiarazioni di Trump sull'Iran ed, a conti fatti, lasciano il tempo che trovano. Gli USA hanno fatto l'accordo sul nucleare non perchè improvvisamente hanno provato una qualche forma di simpatia per l'Iran, ma perchè sono stati costretti da una serie di circostanze, in primis l'appoggio russo ed una serie di falliti attacchi informatici alle centrifughe iraniane. L'alternativa era una guerra convenzionale, che avrebbe portato conseguenze disastrose sia agli USA che ad Israele.
-La Clinton è molto più pericolosa di qualsiasi politico messo insieme.  Per cui, anche se non sono d'accordo con tutto quello che dice e fa Trump, spero vivamente che tra i due vinca Trump. Se non ci fosse stata una psicopatica come la Clinton a correre per la Casa Bianca, se ne sarebbe potuto certamente parlare più serenamente.

Online Frank

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #21 il: Marzo 26, 2016, 09:04:59 am »
-La Clinton è molto più pericolosa di qualsiasi politico messo insieme.  Per cui, anche se non sono d'accordo con tutto quello che dice e fa Trump, spero vivamente che tra i due vinca Trump. Se non ci fosse stata una psicopatica come la Clinton a correre per la Casa Bianca, se ne sarebbe potuto certamente parlare più serenamente.

E' ciò che penso anch'io.

Offline Vicus

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #22 il: Marzo 26, 2016, 10:51:43 am »
Ho l'impressione che certi personaggi vengano insediati al solo scopo di destabilizzare e creare crisi internazionali: diceva Mario Monti che "senza crisi non si avanza".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #23 il: Marzo 26, 2016, 16:16:15 pm »
Purtroppo 'sti dementi di Yankees sono riusciti nell'impresa di contrapporre alla Clinton un personaggio impresentabile (che, per inciso, dice parecchie cose assai condivisibili).
E alla fine, temo che la paura di ritrovarsi un Berlusconi alla Casa Bianca abbia il sopravvento.
Certo, se accadesse il miracolo e vincesse Trump, ne vedremmo delle belle...
Ma penso non accadrà.
I moderati, spaventati da Silvio Trump, voteranno Clinton.
Idem i latinos, i neri, le donne, i gay...

Bah, sarà ma a me pare che il Donaldone si stia accapparrando eoni di voti da parte di donne, latinos e neri, complice il suo disprezzo per il politicamente corretto e l'idea di "rottura" nei confronti del passato e dell'attuale establishment geopolitico. E' l'unico candidato "anti-sistema" rimasto dopo che Sanders è stato totalmente surclassato dalla Clinton alle primarie.

Per quanto riguarda i moderati, non sarei molto convinto della loro defezione. Lo ero fino a qualche settimana fa ma poi ho visto numerose fonti filo-repubblicane iniziare a propagare l'accettazione e il sostegno a Trump al fine di non avere la Clinton al potere. Molte di queste fonti erano precedentemente contrarie al Donaldo e avide promulgatrici a favore di Cruz o di Rubio

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #25 il: Marzo 31, 2016, 00:20:31 am »
Che ne pensate di Bernie Sanders? anche se non sono d'accordo con tutte le sue idee, non mi dispiace,  spero che riesca nell'improbabile impresa di vincere lui le primarie Democratiche, al posto di quella serva della finanza e dei super-ricchi di Clinton...negli USA il divario tra ricchi e poveri è già a livelli spaventosi, peggio che in Italia!
C'è bisogno di un cambio netto di regime, di un taglio col passato, di qualcuno che abbia il coraggio di redistribuire la ricchezza in maniera più equa, non di un'ennesimo governo asservito agli squali di Wall Street, agli sceicchi arabi(la Clinton è stata finanziata da varie monarchie arabe), alle minoranze etniche(a cui ogni tanto tirano le briciole) e alle femministe radical-chic(quelle che se ne fregano dei problemi della donna povera, che fa fatica a campare e mantenere i figli, e pensano solo ai diritti delle ricche ereditiere zitelle alla Paris Hilton, o delle mogli dei ricchi e potenti, come la stessa Clinton).

Donald Trump non mi ispira molta fiducia, ma è sempre molto meglio della Clinton, anche lui rappresenta un taglio netto rispetto al mediocre governo Obama, anche se lo vedo concentrato soprattutto sui problemi dell'immigrazione selvaggia(cosa sacrosanta, non si può continuare a fare gli struzzi come Obama, e come molti politici europei), e poco sensibile alla questione del crescente divario tra ricchi e poveri(del resto lui fa parte dei primi, non può andare contro i suoi stessi interessi) oramai arrivato a livelli intollerabili

Su Ted Cruz stendiamo un velo pietoso, da quel che ho letto mi sembra il peggio di tutti!

Offline Cyberguy94

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #26 il: Marzo 31, 2016, 21:53:41 pm »
Che ne pensate di Bernie Sanders? anche se non sono d'accordo con tutte le sue idee, non mi dispiace,  spero che riesca nell'improbabile impresa di vincere lui le primarie Democratiche, al posto di quella serva della finanza e dei super-ricchi di Clinton...negli USA il divario tra ricchi e poveri è già a livelli spaventosi, peggio che in Italia!
C'è bisogno di un cambio netto di regime, di un taglio col passato, di qualcuno che abbia il coraggio di redistribuire la ricchezza in maniera più equa, non di un'ennesimo governo asservito agli squali di Wall Street, agli sceicchi arabi(la Clinton è stata finanziata da varie monarchie arabe), alle minoranze etniche(a cui ogni tanto tirano le briciole) e alle femministe radical-chic(quelle che se ne fregano dei problemi della donna povera, che fa fatica a campare e mantenere i figli, e pensano solo ai diritti delle ricche ereditiere zitelle alla Paris Hilton, o delle mogli dei ricchi e potenti, come la stessa Clinton).

Donald Trump non mi ispira molta fiducia, ma è sempre molto meglio della Clinton, anche lui rappresenta un taglio netto rispetto al mediocre governo Obama, anche se lo vedo concentrato soprattutto sui problemi dell'immigrazione selvaggia(cosa sacrosanta, non si può continuare a fare gli struzzi come Obama, e come molti politici europei), e poco sensibile alla questione del crescente divario tra ricchi e poveri(del resto lui fa parte dei primi, non può andare contro i suoi stessi interessi) oramai arrivato a livelli intollerabili

Su Ted Cruz stendiamo un velo pietoso, da quel che ho letto mi sembra il peggio di tutti!

Bernie Sanders? Quello che vorrebbe le tasse all'ottanta per cento per i ricchi? Quello che non capisce che non potrà mai creare uno Stato simil-scandinavo negli States perchè il sostrato culturale non glielo permetterebbe mai? Quello che non capisce che una politica di Wellfare così opprimente non può in alcun modo collimare con una politica di lassismo nei confronti dell'immigrazione e di "assenza di frontiere"? Perchè porterebbe al tracollo economico nel giro di pochi anni?

No, grazie. Per ora passo e resto su Trump

Offline Hector Hammond

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #27 il: Marzo 31, 2016, 22:43:36 pm »

Offline kautostar

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #28 il: Aprile 01, 2016, 01:28:33 am »
Bernie Sanders? Quello che vorrebbe le tasse all'ottanta per cento per i ricchi? Quello che non capisce che non potrà mai creare uno Stato simil-scandinavo negli States perchè il sostrato culturale non glielo permetterebbe mai? Quello che non capisce che una politica di Wellfare così opprimente non può in alcun modo collimare con una politica di lassismo nei confronti dell'immigrazione e di "assenza di frontiere"? Perchè porterebbe al tracollo economico nel giro di pochi anni?

No, grazie. Per ora passo e resto su Trump

No,quello che propone di abbassare le tasse per la classe medio-bassa, e alzarle per ricchi e super ricchi.

Dove l'hai letto che vuole portare le tasse all'80%? cazzate, in realtà vuole tassare al 52% i redditi superiori a 10 milioni di dollari, 48% per i redditi tra 2 milioni e 10 milioni, 43% per i redditi tra 500 mila dollari e 2 milioni di dollari, e 37% per chi guadagna tra 250mila $ e 500mila $ l'anno. Troppo? in Europa una tassazione del genere è normalissima, in Italia si pagano senz'altro più tasse, non vedo perché i ricconi made in USA debbano continuare a pagare pochissime tasse(oggi chi guadagna più di 10 milioni paga solo il 39%), quando ci sono un sacco di disoccupati costretti a vivere come barboni!

Insomma più tasse per straricchi e speculatori di Wall Street, meno tasse per tutti gli altri, cioè il 97% degli americani avrebbero tutto da guadagnarci dalla riforma fiscale di Sanders, sarebbe solo un 3% a rimetterci qualcosina( rimarrebbero molto ricchi lo stesso, Sanders non è Robin Hood, non vuole ridurre i ricchi in miseria, ma solamente far pagare il giusto, togliere privilegi fiscali)

Poi chi te l'ha detto che Sanders vuole il lassismo sull'immigrazione?
Se vuoi sapere come la pensa in merito, guardati questo video:
La politica di Sanders può essere irrealizzabile al 100%, ma la direzione mi sembra quella giusta....del resto anche le idee anti-immigrati di Trump sono irrealizzabili, e anche se fossero realizzabili cosa risolvi dopo che hai costruito un muro al confine col Messico, e vietato l'accesso a musulmani e  ispanici? se non pensi anche all'equità economica, al problema della disoccupazione, e un sistema sanitario per tutti, la "middle-lower class"(cioè la maggioranza degli americani) continuerà a fare una vita da schifo!

Offline Sebastiano

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Re:Hilary Clinton: pericolo mondiale
« Risposta #29 il: Aprile 01, 2016, 22:54:03 pm »
Pare che il vantaggio della Clinton su Sanders non sia così ampio come vogliono far credere, comunque per me la prima scelta è Sanders, in caso contrario Trump tutta la vita... La Clinton è la serva di Goldman Sachs.