non ho capito dov'è la discriminazione
a me non risulta che in natura ci sia discriminazione: se una donna raccoglie 20kg di pomdoro all'ora e un uomo 30, la prima venderà (e guadagnerà) su 20 Kg, il secondo su 30
mutatis mutandis la cosa non cambia neppure nelle condizioni più tecnologiche e avanzate e complesse
la discriminazione nasce quando si pretende che chi raccoglie 20Kg venga pagato come chi ne raccoglie 30
ma, questo, non si deve dire!
Avendo lavorato per anni in aziende diverse, sia industriali che no, posso dire con certezza che:
Non esiste nessuna discriminazione tra uomini e donne in fatto di retribuzioni: sfido
chiunque a portarmi un Contratto di Lavoro degli ultimi diciamo 45 anni, di un qualsiasi settore, che prevedesse retribuzioni differenziate, a parità di mansioni, tra uomini e donne, compresi scatti di anzianità eccetera.
Detto questo, lo stipendio totale comprende, oltre alla retribuzione base, tutta una serie di voci variabili legate a produttività o altro (è il tuo discorso dei 20 o 30 chili di pomodori, Cosmos) per cui se alla fine del mese il mio collega ed io abbiamo in busta paga cifre diverse, questo dipende da tutte queste "voci" variabili messe assieme. Dirò di più: al limite, potremmo avere il caso di due gemelli dello stesso sesso, con la stessa data di assunzione e stessa categoria, stesse identiche mansioni, che a fine mese ricevono due buste paga diverse...come si spiega? Basterebbe che uno dei due avesse fatto una settimana di ferie, durante la quale non avrebbe percepito il premio di produttività che è legato alla presenza.
Chiaro, no?
Ma alla GNF questo non piace e allora ci fa vedere gli spot in tv nei quali un uomo e una donna vanno ad un colloquio di lavoro e, al momento di parlare di stipendio, le richieste della donna vengono riviste al ribasso. Bene, non so se vi è mai capitato (a me si, quasi sempre): durante la fase di contrattazione, non ho mai trovato un capo del personale che non giocasse al ribasso, eppure ero (sono) un uomo. Strano, eh?