Autore Topic: L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini  (Letto 3299 volte)

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Online KasparHauser

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L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« il: Aprile 01, 2016, 22:41:02 pm »
Ogni tanto una bella notizia. Naturalmente sollevazione di massa da parte delle femministe e non solo. Proteste, incredulità, sbigottimento, indignazione, e forse lutto per l'allontanamento di questa grande pioniera degli studi di genere. Si chiede un ripensamento da parte dei vertici.
Meglio tardi che mai.
http://www.lettera43.it/politica/istat-sollevata-dall-incarico-la-pioniera-delle-statistiche_43675240525.htm

Offline ilmarmocchio

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #1 il: Aprile 01, 2016, 22:52:38 pm »
Ogni tanto una bella notizia. Naturalmente sollevazione di massa da parte delle femministe e non solo. Proteste, incredulità, sbigottimento, indignazione, e forse lutto per l'allontanamento di questa grande pioniera degli studi di genere. Si chiede un ripensamento da parte dei vertici.
Meglio tardi che mai.
http://www.lettera43.it/politica/istat-sollevata-dall-incarico-la-pioniera-delle-statistiche_43675240525.htm

bellissima notizia. di fatto, la sabbatini ha fattoperdere credibilità all' Istat, con le sue indagini taroccate

Alberto1986

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #2 il: Aprile 02, 2016, 10:54:09 am »
Scommettiamo che la delinquente femminista è uscita dalla porta ma rientrerà dalla finestra?  :cool:

Offline nonmorto

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #3 il: Aprile 02, 2016, 13:11:14 pm »
Possibile che non si trovi da nessuna parte chi l'ha espulsa e perché?

Gli articoli sono tutti "estromessa colei che ha fatto grandi cose femministe". C'è solo la campana di chi la difende, il motivo dell'estromissione non c'è scritto da nessuna parte.

Offline ilmarmocchio

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #4 il: Aprile 02, 2016, 14:04:01 pm »

Offline Cato

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #5 il: Aprile 04, 2016, 09:12:36 am »

“Dati allarmistici e fasulli, una volgare bugia, è una falsificazione, sono balle, infamia contro l’Italia”, disse l’on. Sgarbi quando l’ISTAT propagandò dati secondo cui ci sarebbero 5 milioni di donne picchiate;
le regioni più violente sarebbero l’Emilia Romagna (ove il 38% delle donne sarebbero vittime!) mentre la Calabria sarebbe la meno violenta;
nelle città la percentuale di donne vittime (42%) sarebbe maggiore che in campagna;
avrebbe subito violenza il 17,6% delle donne che hanno solo la licenza elementare, il 28,9% per cento di quelle con licenza media ed  il 46,2% per cento delle laureate.
Ovviamente i dati veri mostrerebbero tendenze opposte: dagli stessi dati risulta quindi che l’indagine telefonica ha misurato non la violenza ma la sua percezione, che è stata influenzata dalla propaganda “siamo tutte vittime”, più forte fra le femministe urbane scolarizzate ed ideologicizzate delle regioni rosse piuttosto che nelle campagne del meridione.

Per massimizzare il numero di donne vittime, l’ISTAT ha dilatato fino al ridicolo il concetto di violenza domestica. Ad esempio sono state classificate come vittime, a loro insaputa, le donne che al telefono hanno risposto “sì” a domande di questo genere:

Suo marito la ha criticata per il modo di vestirsi?
Suo marito la ha criticata per il modo di cucinare?
Suo marito controlla quanto spende?
Una signora ha preso alla lettera l’ideologia femminista ed ha chiamato la polizia, denunciando il marito perché non voleva mangiare la zuppa da lei cucinata.

Un team di ricercatori indipendenti ha posto le stesse domande  a uomini trovando una tasso di uomini classificabili come vittima di violenza femminile pari al tasso di donne classificate dall’ISTAT come vittime di violenza maschile.  [P.G. Macrì et al., “Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile”, Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, vol. VI (2012) 30].  E questo senza spendere soldi, quando invece l’indagine ufficiale sessista è costata 60 milioni di Euro, e l’ISTAT stessa ammette che i risultati vanno “analizzati con cautela”.

violenzadomestica

AVoiceForMen aveva chiesto una nuova indagine diretta “da persona neutra e non condizionata da una ideologia sessista”.

Linda Laura Sabbadini, la signora che dirigeva tali “statistiche di genere”, è stata “rimossa”.  Questo il termine usato dalla stampa femminista, sempre incline alla menzogna ed alla manipolazione, che scrive di una immaginaria “insurrezione del web”.   La realtà è che si sono attivate solo quelle lobby femministe e sinistronze che distorcono la democrazia con le loro quote rosa in poltrone di potere.

La Sabbadini viene dipinta da tale stampa come “pioniera delle statistiche di genere”: eppure non serve grande intelligenza ad inventare statistiche differenziate fra uomini e donne.  Allora quali sarebbero i meriti della Sabbadini?  La Sabbadini ha messo il suo curriculum on-line.  L’unico titolo di studio è una “Laurea in Scienze Statistiche e Demografiche” di cui non dichiara il voto.  L’unica capacità linguistica è saper parlare l’inglese. L’unica capacità nell’uso delle tecnologie è la “conoscenza dei principali pacchetti applicativi di Office automation e di software statistici”.  Di notevole c’è lo stipendio: 175.000,00 €, pagati con le nostre tasse.

Ebbene: come tantissimi italiani, io ho competenze molto superiori a questa “pioniera”.

femminismofintoveroE allora, come mai è stata messa a dirigere? Forse per le sua ideologia misandrica e sessista secondo cui “c’è l’urgenza di istituire e attuare meccanismi di limitazione della presenza maschile al potere” e “se un bambino assiste alla violenza del padre nei confronti della madre ha una probabilità molto elevata di diventare autore di violenza, quando sarà adulto, nei confronti della propria compagna. E, per una bambina, ci sarà maggiore probbabbilità di diventare vittima a sua volta se assiste” e “molto spesso le donne pensano che sia negativo lasciare il proprio compagno violento perché pensano che ci sia una perdita per i figli del proprio padre”.

Mancava solo che aggiungesse “fidatevi di me, sono una femminista”.

Provate ad immaginare un dirigente ISTAT maschilista che rilasciasse le stesse dichiarazioni invertite, contro le donne e contro le mamme invece che contro gli uomini e contro i papà: l’ISTAT lo caccerebbe a calci in culo.

Come mai chi controlla la stampa di sinistra vuole invece inchiodarle il culo alla poltrona?

http://it.avoiceformen.com/misandria/istat-rimuove-linda-laura-sabbaddini/

Offline Vicus

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #6 il: Aprile 04, 2016, 09:21:21 am »
Era ora. Un simile provvedimento sarebbe stato impensabile tempo fa: il vento sta cambiando, merito anche di uomini consapevoli che si danno da fare affinché ciò avvenga?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #7 il: Aprile 04, 2016, 10:03:48 am »
quoto chi mi precede e aggiungo : noi abbiamo il post di un utente, Myc, che aveva sviscerato in profondità la falsità di quella statistica.
Ha ragione Cato : definire la Sabbatini una grande statistica è un insulto.
Vediamo di seguire questa vicenda che, a mio avviso, è molto importante

Offline freethinker

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #8 il: Aprile 04, 2016, 14:31:50 pm »
Io credo che l'abbiano rimossa per cercare di ridare all'Istat un minimo di credibilità, perchè, a forza di  dare interpretazioni delle statistiche in chiave femminista, è diventato assolutamente ridicolo: che piova o ci sia il sole, che il prezzo del greggio scenda oppure no, la conclusione è sempre che: "ad essere colpite sono soprattutto le donne". Un minimo di decenza :lol:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Alberto1986

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #9 il: Aprile 05, 2016, 15:55:42 pm »
Possibile che non si trovi da nessuna parte chi l'ha espulsa e perché?

Gli articoli sono tutti "estromessa colei che ha fatto grandi cose femministe". C'è solo la campana di chi la difende, il motivo dell'estromissione non c'è scritto da nessuna parte.


Cosa vuoi aspettarti dalla disinformazione giornalistica nostrana?  :sick:

Offline Rita

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #10 il: Aprile 05, 2016, 16:12:12 pm »
Un comunicato dei precari dell'Istat postato sotto forma di commento sotto un articolo de "Il Fatto"

"Potenza dei Numeri e delle Poltrone

Come dipendenti precari dell’Istat, da anni in lotta per la stabilizzazione del nostro rapporto di lavoro, ci fa piacere che si parli dell’importanza delle statistiche pubbliche, anche se ci piacerebbe se ne parlasse più spesso e soprattutto in maniera svincolata dagli interessi dei singoli dirigenti del nostro Istituto.

Dei nodi del processo di riorganizzazione dell’Istat o di quelli della misurazione del Benessere si dovrebbe discutere non facendone lo strumento che alimenta una faida interna a fazioni contrapposte di Dirigenti dello Stato, ma piuttosto tenendo sempre a mente il valore di un’informazione statistica completa e indipendente.

L’esigenza di un nuovo assetto produttivo e organizzativo dell’Istat ha origine in molteplici fattori, in primis il regime di austerità fiscale che indispone i Governi (tutti) a sostenere costi elevati per l’informazione statistica.

In questi anni alcune importanti quanto scomode informazioni sono già state vittima di questa indiretta guerra alla trasparenza (ne citiamo solo tre: l’indagine sugli scioperi, quella sui suicidi, quella sulle misure alternative dei detenuti). Saremo disattenti, ma non ci pare che le voci che oggi si levano convintamente in difesa della Dott.ssa Sabbadini abbiano versato una sola lacrima quando si trattava di difendere quelle informazioni.

La strategia adottata negli anni dall’Istat, e sostenuta in prima persona dalla direttrice del Dipartimento delle Statistiche Sociali e Ambientali di cui oggi si denuncia la defenestrazione, è stata spesso di scaricare sugli anelli più deboli della catena il problema della contraddizione tra risorse esistenti e informazioni da produrre. Lo dimostra la scelta di esternalizzare la rete di rilevazione per l’Indagine sulle Forze di Lavoro e quella più recente di appaltare le rilevazione telefoniche per diverse indagini a intervistatrici (quasi tutte donne, ma qui la differenza di genere non interessa a nessuno) che lavorano per meno di mille euro al mese.

Le statistiche di cui si teme l’affossamento a seguito della mancata conferma della Dott.ssa Sabbadini le produciamo Noi, dipendenti dell’Istat precari e di ruolo. Lavoratori e lavoratrici che da anni subiscono i tagli alle risorse destinate al ricambio generazionale, al rinnovo dei contratti e alla valorizzazione professionale. La scarsità di risorse con cui si scontra con l’attività ordinaria dell’Istituto non ha pesato sulla qualità delle statistiche prodotte grazie alla consapevolezza del valore istituzionale che attribuiamo al nostro lavoro.

Ci preme sottolineare che tra le reali problematiche di questo Istituto, c’è quella dei 344 dipendenti a termine e per la cui stabilizzazione la Dott.ssa Sabbadini non ha mai speso una sola parola, spingendo invece per l’introduzione in Istituto di forme para-contrattuali ancora più ricattabili quali gli assegni di ricerca e le borse di studio.

Troviamo gravissimo, infine, che le burocrazie politiche e sindacali di ogni colore che in queste ore intervengono scandalizzate per quella che dovrebbe essere considerata un usuale avvicendamento di pubblici dirigenti, non abbiano alcuna reazione quando sono in gioco le reali problematiche che investono l’Istat.

Come lavoratori e lavoratrici pensiamo che il futuro della statistica pubblica non si sovrapponga a quello dei singoli dirigenti, ma che l’indipendenza e il ruolo del nostro Istituto necessitino evidentemente di essere sostenuti attraverso il consolidamento della sua dotazione organica e quindi con l’immissione in ruolo di tutti i precari e lo stanziamento di risorse aggiuntive al fondo ordinario che consentano di garantire gli standard produttivi attuali e l’implementazione delle principali innovazioni, in primo luogo l’uso integrato di dati
amministrativi e campionari e il censimento permanente.

Coordinamento Precari Istat
coordinamento.precari.istat@gmail.com"
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Offline ilmarmocchio

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #11 il: Aprile 05, 2016, 19:15:35 pm »
Citazione
Rita : ... Lavoratori e lavoratrici che da anni subiscono i tagli alle risorse destinate al ricambio generazionale, al rinnovo dei contratti e alla valorizzazione professionale.

di queste , guarda caso, non si parla.
Direi malafede, senza dubbio, visto il lamentio femminista .
er non contare ovviamente gli uomini, ma a questo siamo abituati

Offline Rita

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #12 il: Aprile 05, 2016, 20:19:34 pm »
di queste , guarda caso, non si parla.
Direi malafede, senza dubbio, visto il lamentio femminista .
er non contare ovviamente gli uomini, ma a questo siamo abituati

assolutamente: infatti le "intervistatrici" delle statistiche di genere sono soprattutto donne,... ca va sans dire.

C'è anche da mettere in rilievo, a mio avviso, quest'altro passaggio:

Citazione
In questi anni alcune importanti quanto scomode informazioni sono già state vittima di questa indiretta guerra alla trasparenza (ne citiamo solo tre: l’indagine sugli scioperi, quella sui suicidi, quella sulle misure alternative dei detenuti). Saremo disattenti, ma non ci pare che le voci che oggi si levano convintamente in difesa della Dott.ssa Sabbadini abbiano versato una sola lacrima quando si trattava di difendere quelle informazioni.

certo.. per difendere queste statistiche (scioperi, suicidi e detenuti) che, guarda caso, riguardano in maggioranza uomini nessuna voce si è levata dagli "Stati Generali delle Donne"  :doh:

Il che, da un certo punto di vista, sarebbe anche comprensibile, se gli "Stati Generali delle Donne" e il femminismo non si autoproclamassero ad ogni più sospinto, miglioratori delle condizioni di tutti senza distinzione di sesso, genere, età, classe, altezza e peso  ^_^
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Offline vnd

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #13 il: Aprile 05, 2016, 21:16:57 pm »
La percentuale di donne disoccupate si calcola tenendo conto delle donne che non trovano lavoro rapportato al numero di quelle che lo cercano davvero o che accetterebbero ogni offerta. Confrontare il numero delle occupate sul totale delle donne per creare allarmismo significa fare disinformazione.

Confrontare i totali di una busta paga maschile ed una femminile senza tener conto di mansione, livello, anzianità e straordinari per giustificare il proprio mettersi a frignare, finalizzato unicamente ad ottenere compensi immeritati significa rubare.


Se la tua specializzazione è fare le cosiddette "statistiche di genere" ma non confronti mai il numero di anni di sopravvivenza alla pensione maschili con quelli femminili, gli impieghi in mansioni logoranti o pericolose o le morti bianche se faziosa e menzognera.


Vnd [nick collettivo].

Online KasparHauser

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Re:L'Istat rimuove la direttrice Linda Laura Sabbadini
« Risposta #14 il: Aprile 05, 2016, 23:34:14 pm »
La percentuale di donne disoccupate si calcola tenendo conto delle donne che non trovano lavoro rapportato al numero di quelle che lo cercano davvero o che accetterebbero ogni offerta. Confrontare il numero delle occupate sul totale delle donne per creare allarmismo significa fare disinformazione.

Confrontare i totali di una busta paga maschile ed una femminile senza tener conto di mansione, livello, anzianità e straordinari per giustificare il proprio mettersi a frignare, finalizzato unicamente ad ottenere compensi immeritati significa rubare.


Se la tua specializzazione è fare le cosiddette "statistiche di genere" ma non confronti mai il numero di anni di sopravvivenza alla pensione maschili con quelli femminili, gli impieghi in mansioni logoranti o pericolose o le morti bianche se faziosa e menzognera.

Hai parlato con le parole mie. Peccato che ste cose le sai tu, le so io e alcuni su questo forum. Grazie Linda Laura Sabbadini