Domanda che mi cruccia da qualche tempo.
Esiste dunque una natura umana immutabile e costante che si concretizza differentemente nelle varie culture ma senza mai perdere il suo sostrato base?
E' quindi la detta natura di tendenze fortemente ginocentriche con conseguenti concretizzazioni di questo aspetto maggiori o minori a seconda delle possibilità ambientali?
Sono elementari principi economici.
Legge della domanda e dell'offerta.
Il prezzo di una donna o di un uomo, dal punto di vista dell'appetibilità sessuale ed affettiva, lo fa il rapporto tra le donne o gli uomini in età fertile sui coetanei del sesso compatibile.
La naturale propensione alla poligamia maschile, che si basa sui concetti biologici che tu citi, complica un po' le cose a sfavore di noi maschi.
Anche a parità di uomini e donne in età riproduttiva.
Nel dopoguerra, avevamo un numero di maschi in età fertile piuttosto basso.
Le donne erano, in genere, rispettose e servili.
Le figlie hanno scambiato questo atteggiamento per sottomissione.
Noi sappiamo che si trattava di una tecniaca seduttiva.
Oggi, per fortuna, abbiamo sovrabbondanza di giovani maschi, risparmiati da guerre, epidemie, incidenti e delinquenza.
Le donne possono permettersi di tirarsela, fare le stronze, le scroccone e le ladre...
Un coglione che se le prende se lo troveranno sempre.
Un coglione, però....
Tuttavia, poiché la media non è elevatissima, sotto questo aspetto, probabilmente non se ne accorgono nemmeno.
Siamo diventati tutti un popolo di zombie.
Tubi digerenti da riempire.
Mangiamo, beviamo, e non capiamo un cazzo.