empatia femminile :
http://www.agi.it/cronaca/2016/03/31/news/da_daniela_poggiali_a_sonya_caleffi_infermiere_serial_killer-657519/?google_editors_picks=trueLucy de Berk - infermiera olandese condannata all'ergastolo per aver ucciso diversi pazienti, anziani e bambini, con dosi letali di sostanze stupefacenti. Un tribunale dell'Aia la riconobbe colpevole di quattro omicidi e tre tentati omicidi. Era stata incriminata per la morte di tredici persone, cinque ragazzini e otto anziani, in tre ospedali dell'Aia in cui aveva lavorato dal febbraio del 1997 al settembre del 2001.
Waltraud Wagner, Irene Leidorf, Stefanija Mayer e Maria Gruber - Condannate a all'ergastolo, 20 e 15 anni per aver uciso fra il 1983 e il 1989 20 pazienti con dosi letali di medicinali o versando dell'acqua nei loro polmoni in Austria.
Orville Lynn Majors - era infermiere nell'unita' di cure intensive dell'ospedale di Clinton, dove tra il 1993 e il 1995 si era verificata un'allarmante "epidemia" di morti di pazienti anziani: 130 persone tra i 56 e gli 89 anni che sembrano stare bene poco prima di una iniezione. Le autopsie delle salme esumate ha rivelato che alcune delle morti sono imputabili ad una iniezione di cloruro di potassio, una sostanza che puo' bloccare l'attivita' cardiaca.
Sonya Caleffi - condannata in via definitiva a 20 anni di reclusione, l'infermiera dell'ospedale Manzoni di Lecco, aveva ucciso cinque pazienti con iniezioni di aria. In altri tre casi non era riuscita a portare a termine il 'lavoro'. Agli inquirenti ha raccontato che aveva agito per farsi notare dai suoi superiori, intervenendo prontamente di fronte alle embolie che lei stessa causava con le iniezioni. I giudici del merito, pur riconoscendo dei disturbi di personalita' della donna, l'avevano ritenuta perfettamente lucida e consapevole al momento dei fatti.
Daniela Poggiali - Appena venti giorni fa e' la condanna all'ergastolo in Corte d'Assise a Ravenna per l'ex infermiera di Lugo di Romagna accusata di aver ucciso la paziente di 78 anni Rosa Calderoni la mattina dell'8 aprile 2014, a poche ore dal ricovero all'ospedale 'Umberto I' di Lugo, con l'iniezione di due fiale di potassio. Il pm Angela Scorza sospetta che quella di Rosa Calderoni possa essere stata solo l'ultima morte di una lunga scia (una novantina nel periodo preso in esame da una perizia statistica citata in aula)