Autore Topic: Pornografia: un bene o un male per gli uomini?  (Letto 128585 volte)

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Offline Fazer

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #390 il: Ottobre 10, 2016, 08:52:51 am »
Mica tanto vero, parecchie coppie altrimenti affiatate hanno detto di essere in crisi per via del porno.

Ovviamente la colpa è del porno, la moglie è innocente...
Nessuno che chieda loro come mai il marito è finito sui siti porno invece di trapanarsi la moglie...
Ovvero perchè sia arrivato a preferire una triste scopata finta ad una ancora più triste scopata vera... :cry:

Offline Fazer

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #391 il: Ottobre 10, 2016, 08:57:03 am »
In ogni caso, poche storie: ci si straccia le vesti per il consumo incredibile di video e foto porno, perchè esistono i contatori di accesso che ci danno un'idea del volume di traffico.
Peccato non sia mai esistito un contatore di pippe, altrimenti cadrebbe la teoria secondo la quale è il porno a portarti allo smanettamento.
Il porno ha un secolo di vita: la saga della sega ( :lol:) dura da tempo immemorabile

Offline Vicus

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #392 il: Ottobre 10, 2016, 10:00:23 am »
Ovviamente la colpa è del porno, la moglie è innocente...
Nessuno che chieda loro come mai il marito è finito sui siti porno invece di trapanarsi la moglie...
Ovvero perchè sia arrivato a preferire una triste scopata finta ad una ancora più triste scopata vera... :cry:
E' noto il fenomeno degli uomini che vanno a prostitute perché la moglie li manda in bianco, ma in quel caso lui preferiva il porno, che gli rendeva indifferente la moglie vera, anzi il corpo femminile vero "fastidioso" come ha sottolineato krool.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #393 il: Ottobre 10, 2016, 11:09:20 am »
E' noto il fenomeno degli uomini che vanno a prostitute perché la moglie li manda in bianco, ma in quel caso lui preferiva il porno, che gli rendeva indifferente la moglie vera, anzi il corpo femminile vero "fastidioso" come ha sottolineato krool.

Macchè, è la sopravvenuta (o sempre esistita) mancanza di interesse per il sesso da parte della donna che ha portato l'uomo ad approdare sui siti porno.
Il contrario è talmente poco credibile da far ridere.
Poi, di questi tempi, ci sta anche che l'uomo, per non incolpare la moglie di essere (diventata) fredda come un Plutone e/o appetibile quanto una cambiale, si inventi di tutto, compreso questo incredibile mea culpa.
Poi, coi maschi che ci sono in giro oggi, tutto può essere... :cry:

Online Frank

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #394 il: Ottobre 10, 2016, 19:13:11 pm »
il porno è gestito da uomini  , le femministe in realtà tuonano contro le femministe, ma la tempo stesso sanno che un sacco di donne ci lavorano e ci guadagnano

Appunto.
Inventato e gestito da uomini.

https://it.wikipedia.org/wiki/Lasse_Braun

http://www.booksblog.it/post/4462/anteprima-booksblog-intervista-a-lasse-braun-inventore-della-pornografia-moderna
Citazione
Anteprima Booksblog: intervista a Lasse Braun inventore della pornografia moderna
Di roberta lunedì 8 marzo 2010

lasse braun

La storia di Lasse Braun, l'uomo che inventò il cinema per adulti, arriva mercoledì 10 marzo al Cineclub Detour di Roma per essere presentata non come un'autobiografia ma come un romanzo d’avventura; spetterà a un maestro di cerimonia come il pornologo Michele Capozzi e giornalisti del calibro di Giampiero Mughini e Carolina Cutolo incorniciare di aneddoti il libro "Senza tregua" che Braun presenterà in prima persona.

Noi di Booksblog abbiamo intervistato in esclusiva l’algerino figlio di un diplomatico italiano che tra la metà degli anni ’60 e la fine dei ’70 inventò, lanciò, difese e alla fine sdoganò la cultura del porno nel mondo. Perché Lasse Braun non è solo l'autore di 120 opere cinematografiche, di cui circolano (tra Europa e America) oltre 15 milioni di copie. Ma dietro ai film del Re del Porno c’è misticismo, coraggio, determinazione, fantasia, satira e la convinzione di essere nato per liberare il sesso dall’oppressione del potere e della religione.

Sotto la sua spinta la Danimarca, nel 1969, è stata la prima nazione al mondo a cancellare il reato di “oltraggio al pudore”, ma qual è il ricordo più bello del LiBeratore regista, sceneggiatore, editore e imprenditore, con una laurea in giurisprudenza in tasca?
Il ricordo più bello ha una data: 4 giugno del ’69, quando si è legalizzata la pornografia e ho fatto un party fantastico! Siccome ero un po’ il regista della legalizzazione è stata una conferma della mia “missione possibile”. Ma poi tra i ricordi, ci sono molti momenti belli vissuti a Breda, città a 3 ore da Parigi dove insegnavo l’alta pornografia facendo i casting. Chiedevo di vedere le ragazze e così le spogliavo, le toccavo; ecco, vedere una donna e riuscire a baciarla, scoparla, a toglierle le mutandine dopo mezz’ora che l’avevo incontrata e riuscirci a fare questo atto meraviglioso che è il sesso era una cosa che mi piaceva da matti. Il casting era il momento che preferivo; anche girare i film mi gustava. Soprattutto quando ho girato “Sensation” è stato emozionante: ci ho messo 12 giorni che per quell’epoca era parecchio; per le location, per la ricerca di inquadrature choccanti.

Come hai scoperto il sesso?
Avevo sei anni quando facevo di nascosto il “gioco del dottore” con le mie cuginette francesi e le loro amiche: ricordo che fu allora che vidi la differenza dai maschietti. La prima “scopata” fu nell’aprile del ’44, con Wilma, quando nel parco della villa di mio zio sul lago di Como, si tenne il party per il mio ottavo compleanno. Anche se a piegarmi tutto sul sesso fu Joe, un soldato nero USA che arrivò a Cernobbio nel ’45; lo vidi montare mia cugina e poi mi spiegò tutto, svelandomi i misteri del sesso arrivando perfino a disegnarmi in terra, con un rametto, quello che succede tra uomini e donne.

Quali date e nomi sono all’origine del cinema porno?
La pornografia è nata nella notte dei tempi, anche se la parola è stata tratta da “Le Pornographe” dello scrittore francese Nicolas Restif de la Bretonne. Sua e di altri è l’invenzione della pornografia. Si dice che la seconda o terza pellicola girata al mondo fosse un film porno. Comunque quando parlo di pornografia mi riferisco a quando si vede il sesso eccitato e quindi si vede la penetrazione e tutto il resto. Ricordo cos’era la pornografia dal titolo che vidi sul quotidiano “Il Giorno” il 20 settembre 1961, giorno che cambiò la mia vita. L’articolo si riferiva a degli uomini arrestati a Genova,dove la polizia aveva sgominato una gang di pornografi internazionali; gli avevano trovato, dentro tre valigie, una decina di scassatissimi filmetti porno anni Cinquanta, in b/n a 8mm senza bobina e qualche romanzo porno francese. Ecco cosa si chiamava allora “pornografia”. La polizia non aveva “sgominato” che qualche sega, mancata dai clienti per il mancato arrivo del materiale prediletto. Ero l’uomo giusto, nel luogo giusto, al momento giusto e da quella notte non ebbi dubbi: non potevo lasciarmi scappare questa chance. Decisi di favorire il commercio clandestino della pornografia e intrapresi l’avventura che mi ha fatto meritare il titolo di “Padre della pornografia moderna” assegnatomi dalla rivista “Escapade” di New York, nel 1981. Una missione che comportava dei cambiamenti. Così come prima resi la merce più attraente: facendo solo film a colori (erano sempre gli anni ’60), seguendo il cinema convenzionale. Poi pensai un laboratorio in Svezia dove crearli, perché la pornografia era proibita ovunque: insieme a un socio svedese producevamo 2000 film al giorno. Naturalmente dovevo anche girare i film e trovare ragazzi e ragazze disposti a farsi riprendere; non c’erano al tempo le agenzie che rimorchiassero “i talenti” e siccome ero un buon rimorchiatore di femmine, andavo in discoteca e trovavo. Penso di aver immesso nella pornografia almeno 120 ragazze che non l’avevano mai fatto prima. Poi bisognava trovare la clientela perché non potevo vendere i film sulla bancarella e ho cominciato con gli annunci, vendendo come vendita per corrispondenza. Avevo solo un film muto e porno, “Golden Butterfly”, peraltro autobiografico: io ero vestito in costume, la mia partner da geisha. Giravo con la macchina su tre piedi. Ecco: i primi film erano muti e dovevo imparare a dare un senso senza il solito bla bla, con il solo movimento della macchina da presa, degli atteggiamenti. Poi dovevo trovare un modo per presentarlo nelle scatole. Così mi sono trasferito a Stoccolma per girare film e fare annunci più soft. Il primo è uscito in Italia, il 4 gennaio del 1968, su King. C’era scritto: “Vuoi venire a letto con me?” Una settimana dopo era su Men. A quel punto è cominciato ad arrivarmi il danaro ed è nata la pornografia moderna. Infine, la grande idea che ho avuto, è stato girare film da 8-10 minuti in serie. La Serie Casanova è quella che preferisco! Una cosa non da poco erano i titoli: solo in inglese. Ma attenzione, obbligavo chi voleva i film a pagarmi in dollari: arrivavano 10mila dollari la settimana, a cavallo degli anni ’60-‘70. Poi me ne sono andato nei Carabi, nell’isola di Trinidad. Ho fatto tante prime volte, anche perché avevo davanti a me il deserto.

Quali sono le tue vittorie?
Quella di essere riuscito a lanciare tutto questo attraverso la vendita per corrispondenza: avevo ottenuto il finanziamento dell’eros. A Stoccolma avevo una dozzina di impiegati, ricevevo 300 lettere al giorno con dentro i soldi e dovevamo spedire entro 24 ore riviste e film. I clienti erano soprattutto italiani. Poi la grande conquista è stata quella di riuscire a far proiettare un film hard a Cannes nel maggio del 1974. A quel tempo in Europa non c’erano sale cinematografiche per porno; soltanto in America, questi film venivano visti nelle città di New York e San Francisco. Tutto il resto dell’America aveva 60mila peep show machines con un proiettore, dove bastava guardarci dentro per vedere il film porno. Reuben Sturman, il finanziere/distributore di Cleveland che li gestiva era il possibile Cavallo di Troia per estendere la rivoluzione Sessuale negli Stati Uniti; avendo visto una copia di “Delphia the Greek”, dove c’era per la prima volta al mondo una doppia penetrazione, ne rimase così colpito che venne a Copenaghen per conoscermi e comprare i diritti per tutte le mie serie di film porno, da proiettare nelle peep show machines. Mi corre l’obbligo sottolineare che la pornografia era proibita ovunque tranne in Danimarca dove, su mie insistenze con un deputato, il 4 giugno 1969 erano state ha legalizzate almeno le immagini, anche se il materiale scritto era stato legalizzato già due anni prima. Un’altra mia conquista è stata l’etichetta “per adulti”, una scritta che abbiamo inventato io e mia moglie; prima esisteva la dicitura “per soli uomini”; era il 1968. Hanno fatto storia anche le mie collezioni di loops, dei brevi filmati in super 8 che duravano 10 minuti e giravano nei peep show senza smettere, ad anello. Non solo, con Reuben Sturman li regolammo in modo tale che dopo uno o due minuti si spegnessero e si dovesse mettere un’altra moneta da 25 cents per proseguire la visione: un “giochetto” che faceva arrivare nelle tasche di Sturman 15 milioni di dollari al mese, anche se poi ne spendeva 2 di milioni di dollari ogni mese per gli avvocati. Io invece in un certo senso me ne fregavo in attesa della legalizzazione, arrivato quando ho invaso le nazioni col porno. Su tutte la vittoria che ricordo con maggiore trasporto forse è quella di Cannes: un trionfo. Avevo preparato un film, “French Blue” che all’inizio titolai “Penetration”, che volevo presentare al Marché du Film del Festival di Cannes attraverso un’azione di commandos. Allora il presidente della Francia era il gollista George Pompidou acerrimo nemico di ogni cosiddetta oscenità. Il film in 16mm ormai lo avevo: iniziava con un cartoon di 4 minuti, intramezzato da peep show e varie scene di altri miei film porno, per un totale di 75 minuti. Ma occorreva avere il visto ufficiale d’importazione che l’agenzia creata appositamente per controllare i film, già pronto in sette “pizze”. Il problema fu risolto con la morte di Pompidou, il 30 aprile del ’74. A quel punto gli succedette Valery Giscard d’Estaign, che non aveva intenzione di reprimere la pornografia in Francia e così spedii il film all’agenzia che, nel periodo confuso, non controllò le sette pizze: risultato? Al Festival di Cannes fu presentato il primo film hard. L’anno dopo tornai con “Sensation” che riempì la sala del cinema due ore prima che iniziasse la proiezione!

Le sconfitte?
Una sconfitta è stata “Sensation”: i diritti di produzione sono stati comprati da un distributore francese ma, poco prima che uscisse il film, il governo proibì film porno stranieri: ho perso 10-20 milioni di dollari. Un’altra sconfitta è arrivata in Olanda; ero riuscito a mettere in un circuito “normale” un mio film porno, pubblicizzato con un enorme poster su tre piani sopra il cinema che lo proiettava. C’era la fila fuori anche dopo 26 settimane di visione ma il ministro della giustizia olandese riesumò una legge sugli incendi e sui fatti pericolosi, togliendo il mio film dal circuito. Un’altra sconfitta è stata il Lasse Braun Magazine; ne dovevano uscire 500.000 copie, a colori. Ma i democristiani hanno cambiato una legge che proibiva la vendita dei magazine in altri luoghi fuori dai sexy shop e così è naufragato.

Lasse Braun
Senza tregua. La storia dell’uomo che ha inventato la pornografia moderna per scardinare la censura e smascherare gli imbrogli del sistema
Coniglio Editore
Pagine 400
Prezzo: 24,50 €

Online Frank

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #395 il: Ottobre 10, 2016, 19:19:11 pm »
http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2012/12/10/news/l-uomo-che-trasformo-il-porno-in-impresa-1.6176048

Citazione
L’uomo che trasformò il porno in impresa
Costruì il successo di Cicciolina, Moana, Rocco Siffredi
10 dicembre 2012
   
ROMA. Ha legato tutta la sua vita al mondo del porno italiano Riccardo Schicchi: nato in Sicilia ad Augusta nel 1952, è morto ieri in ospedale a Roma per complicazioni dovute al diabete mellito di cui soffriva da tempo e che lo aveva reso quasi cieco. Fotografo, regista, soprattutto imprenditore di un settore che ha in un certo senso liberato, anche grazie ad azioni clamorose come far fotografare una delle sue attrici (diventata poi moglie e madre dei suoi due figli), la Miss Ungheria 1989 Eva Henger, nuda dentro Fontana di Trevi a Roma.

La sua prima passione fu la fotografia, ma è stato nella seconda metà degli anni ’70 con l’incontro con Ilona Staller che la sua vita cambiò decisamente. Su Radio Luna con la disinibita modella ungherese conduceva una trasmissione sul sesso che divenne popolare, “Voulez-vous coucher avec moi?”, e proprio durante quelle puntate nacque il soprannome Cicciolina. Da lì un’idea dopo l’altra, sempre in coppia con l’attrice: nel 1976 primo nudo integrale in un luogo pubblico, una discoteca; nel 1978 il primo seno scoperto mandato in onda in diretta dalla Rai nella trasmissione “C’era due volte”; nel 1979 il primo soft-porno italiano, e primo film in assoluto con protagonista Ilona Staller: “Cicciolina amore mio”. Poi il primo spettacolo live, “Curve deliziose”, che ebbe procedimenti giudiziari. Nel 1983 fondò con la Staller “Diva Futura”, un’agenzia per modelle e modelli pornografici.

«Ero l’unico maschio in un harem di donne», racconta il più noto attore hard, Rocco Siffredi ricordando gli esordi. «Avevo vent’anni e a lui devo tutto, come a un padre professionale».

Da quell’agenzia lanciò la superstar Moana Pozzi e tante altre come Malù detta Ramba, Baby Pozzi, la trans Maurizia Paradiso. Si inventò le pornocasalinghe come Rossana Doll e Jessica Rizzo. Contribuì alla clamorosa elezione alla Camera dei deputati di Ilona Staller e nel 1990 fu tra i fondatori del Partito dell’Amore, un esperimento quasi parodia dei partiti politici tradizionali, che non arrivò al quorum per la Camera ma comunque ebbe un buon numero di preferenze per la capolista Moana.

«Nessuno come lui» dice Siffredi «ha creduto così tanto al made in Italy pornografico, riuscendo a sdoganare tutto il mondo del porno, andando dritto per una strada in cui credeva anche a costo degli insulti dei benpensanti. A me fermavano per la strada per dire sei un figo, a lui sberle e frasi tipo sei un maiale». Era un’anima divisa in due: «il siciliano di paese, gelosissimo delle sue donne e il libertino sfrenato».

Nella sua carriera anche guai giudiziari: nel 2006 una condanna in primo grado a sei anni di reclusione con l’accusa di associazione per delinquere, violazione della legge sull’immigrazione e sfruttamento della prostituzione, fu coinvolto nello scandalo Vallettopoli, arrestato, scarcerato e nel gennaio 2008 infine condannato a una multa di 800 euro per incitamento alla prostituzione.

La fine, a 60 anni, amara:
malato da anni, praticamente cieco e con le gambe che si sbriciolavano, ma sempre con il sorriso. I suoi ultimi lavori erano la cura di qualche ragazza in chat, intanto in molti lo avevano abbandonato. Ma accanto a lui, alla fine, c’era Eva Henger: non più sua moglie, ancora sua amica.

Online Jason

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #396 il: Ottobre 10, 2016, 21:08:15 pm »
Macchè, è la sopravvenuta (o sempre esistita) mancanza di interesse per il sesso da parte della donna che ha portato l'uomo ad approdare sui siti porno.
Il contrario è talmente poco credibile da far ridere.
Poi, di questi tempi, ci sta anche che l'uomo, per non incolpare la moglie di essere (diventata) fredda come un Plutone e/o appetibile quanto una cambiale, si inventi di tutto, compreso questo incredibile mea culpa.
Poi, coi maschi che ci sono in giro oggi, tutto può essere... :cry:

Ma esistono pure dei casi in cui il marito spinto per curiosità li ha visitati, e da quel momento la vita intima è distrutta . Ecco i danni che diciamo .
Poi è altrettanto ovvio che se la moglie non si concede è la prima colpevole se il marito paga una escort (nella migliore delle ipotesi) o si scarica GB di porno ( nella peggiore), è talmente straovvio che mi pesa pure a specificarlo .

Il punto però lo ha centrato Vicus . Il porno non è altro di uno dei sintomi che indicano che nella società occidentale moderna uomini e donne non sono più capaci di comunicare . Si sciacquano la bocca su quanto i giovani di oggi sono poco rivoluzionari e ribelli . La verità è che i veri rivoluzionari non sono altro coloro che stanno riscoprendo il dialogo, il contatto e l'affetto fra uomini e donne , occhio che una cosa simile sta succedendo persino in svezia . Nel paese più secolarizzato e socialmente annientato , se queste piccole comunità stanno nascendo anche lì ( vedete il famoso video sulla svezia uscito poco tempo fa ) vuol dire che sta risorgendo un bisogno innato nell'essere umano . E che la società di oggi ha represso . E' il paradosso del libertinismo . Libero sesso , no al moralismo, ma poi la repressione peggiore la trovi solamente in questo stramaledetto libertinismo .

Citazione
il porno è gestito da uomini  , le femministe in realtà tuonano contro le femministe, ma la tempo stesso sanno che un sacco di donne ci lavorano e ci guadagnano

Anche il femminismo è comandato da uomini ( e donne) , se per questo .
Il fatto che sia stato inventato da uomini non cambia la sostanza .
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Offline Negan_66

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #397 il: Ottobre 10, 2016, 22:14:15 pm »
Per un drogato può sembrare impossibile percorrere un chilometro di corsa, cosa facile per un soggetto allenato. All'inizio è un po' dura, ma poi la necessità di eiaculare recede gradualmente fino a divenire del tutto gestibile.
Come ho detto, personalmente ho dei dubbi. Se poi ci sono davvero persone sessualmente attive che riescono a praticare la completa astinenza sessuale, riuscendo a mantenere un completo controllo sul proprio corpo e sulle proprie pulsioni, tanto di cappello! Perfino alcune frange all'interno del movimento MGTOW mirano al raggiungimento di tali obiettivi, per non dipendere più dalla sessualità in alcun modo e quindi per escludere completamente le donne anche dalle semplici fantasie!

Citazione
Benessere occidentale? In giro si vede crescente povertà, solitudine, sfruttamento, ex benestanti che rovistano nei cassonetti, disordini, milioni di migranti l'anno (Le stime per la Germania solo quest'anno sono a 3.600.000).
La povertà purtroppo esiste ovunque. Ma c'è una grossa differenza tra la povertà dei paesi poveri e quella dei paesi occidentali. Nessuno muore di fame per le strade in occidente, neanche chi rovista nei cassonetti, ammesso che non si tratti di qualche persona che per orgoglio estremo rifiuti di accettare o prendere un qualsiasi pasto. Non ci sono bambini denutriti prossimi alla morte in occidente, fatte eccezione forse dei figli degli IDIOTI Vegani che li costringono alla loro demenziale alimentazione. Non dico che il sistema occidentale sia il paradiso, ha sicuramente un mare di difetti, tantissime cose andrebbero cambiate, ma tra tutti i modelli esistenti nel mondo tecnologico è attualmente il migliore. Se poi parliamo del mondo autosufficiente delle tribù indigene di cacciatori, pescatori e raccoglitori, è un altro discorso.
Anch'io vedo tanta povertà intorno a me, specialmente di tanti uomini soli e rovinati, ex benestanti che rovistano nei cassonetti certo, per poi scoprire che nella maggioranza dei casi si trovano in quelle condizioni perché nella loro vita hanno commesso l'imperdonabile errore di dare fiducia ad una donna, di sposarla e farci dei figli, per poi dopo ritrovarsi separati e divorziati, buttati fuori casa da Tribunali che la danno sempre o quasi vinta alle donne. Costretti a versare un gravoso assegno di mantenimento che non gli lascia neanche più qualche spicciolo sufficiente per condurre una vita minimamente dignitosa. Costretti a mangiare alla Caritas. Colpiti spesso da false accuse mosse dalle loro ex su consiglio di avvocati senza scrupoli che sanno che nell'attuale sistema nazi-femminista, quando una donna accusa un uomo ha sempre ragione, e spetta all'uomo dimostrare il contrario se vuole salvarsi.
E seguire l'esempio dei paesi poveri pieni di morti di fame sarebbe la soluzione all'occidente? Non scherziamo. Se uno a malapena resce a procurarsi un tozzo di pane per se stesso, non è che mettendosi con una donna e sfornandoci insieme tanti marmocchi che risolverà il problema. Anzi, creando molte altre bocche da sfamare aumenterà solo più povertà alla sua già precedente povertà.

Citazione
Su Internet c'è una valanga di siti ben documentati sulla stele in Georgia sulla popolazione ridotta a mezzo miliardo. Chi preferisse i libri, può leggere Neuro-schiavi di P. Cioni e Neuro-pirati di L. Cerise (entrambi atei per capirci). Sono tutte ricerche indipendenti
Non è che perché uno sia ateo che sia immune dallo scrivere fesserie, così come non è che se uno è credente non debba scrivere cose con criterio e intelligenza. ;) Ma di certo definire "prove" questioni che rientrano semplicemente nelle solite teorie complottiste, trova il tempo che trova. Anche gli scrittori di romanzi e il cinema ormai ci si divertono, basta guardare il recente "Inferno" di Dan Brown.

Citazione
Nessuno nega la situazione, ma non è vero che in Europa non esistono contesti dove le famiglie funzionano molto bene. E funzionano perché è gente consapevole, informata e sveglia che collabora, crede in quel che fa ed è capace di agire insieme.Benissimo.
Ne abbiamo già discusso a lungo mi pare. Ma una rondine non ha mai fatto primavera. ;)

Citazione
Prepariamoci allora a disordini civili, supermercati saccheggiati e chiusi (fonte Blondet) e dopo un lungo periodo di tempo a conversioni forzate all'Islam (non so se vi alletta la prospettiva) e a leggi discriminatorie contro gli Europei (in Oman o Malesia può essere diverso, ma in Europa tira proprio quest'aria, andate in certi 'quartieri' ex occidentali per farvi un'idea).Eppure non riesco a ricordare un discorso che sia uno di questo o altri Papi recenti sulla prostituzione… Sarà rimozione…Mica tanto vero, parecchie coppie altrimenti affiatate hanno detto di essere in crisi per via del porno.Che altro dire?  :clapping:
In realtà nessuno può realmente sapere o immaginare cosa accadrà da qui a 20, 30, 40 anni, ne prevedere cosa potrà succedere solo tenendo conto dei fenomeni di oggi in quartieri-ghetti a maggioranza straniera. Le vecchie generazioni e le prime generazioni di quelli nati qui sono ancora fermamente legati alla loro cultura, ma non mi sorprenderebbe se le nuovissime generazioni (di quelli che nascono ora, per intendersi) non possano diventare un giorno degli occidentali esattamente come noi.

Ma di una cosa sono sicuro: non mi fascio la testa, tantomeno mi faccio condizionare la vita da teorie-previsioni nefaste di chicchessia, e consiglierei sempre a chiunque di fare lo stesso e di vivere la vita in libertà, come meglio crede e vuole. ;)

Offline Warlordmaniac

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #398 il: Ottobre 10, 2016, 22:51:56 pm »
Infatti ho detto 20 euro di base  ( forse potevo mettere 20 euro mezz'ora) . Poi si sale sempre a determinate condizioni .


20 euro per mezz'ora è un prezzo economico da night club, dove la ragazza parla con te mentre sorseggi un drink.

Offline Vicus

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #399 il: Ottobre 17, 2016, 07:10:55 am »
Video di Paolo Ferraro, magistrato ateo di sinistra:

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #400 il: Agosto 02, 2017, 09:32:11 am »
Jason, in merito posso parlare per me, comunque posso dirti che c'è stato un tempo in cui potevo permettermi di essere selettivo anche per il fisico.

Oggi è diverso, sia perché ho quasi 47 anni, sia perché la mia testa è molto diversa da allora.

@@

ps: io sono stato un atleta, perciò dal punto di vista fisico e muscolare ero messo molto bene; e contrariamente a quanto narrano numerosi quemmisti - sia di ieri che di oggi - l'estetica aiuta moltissimo con l'altro sesso, soprattutto da giovani.

Beh io invece sono molto tollerante per il fisico, accetto anche donne un pó sovrappeso o molto magre proprio perché non ho un fisico atletico come il tuo , il punto é che la maggioranza degli uomini ha il fisico come il mio . Ecco il punto che dice Icarus, leggendo tutto il suo articolo ne fa pure cenno.  Se non hai un'estetica fuori dal comune non sei tu a scartare , e qui ci si riallaccia al tuo discorso sull'estetica che aiuta.

Comunque chiudo qui perché son offtopic, e perché non mi piace finire a parlare direttamente di una persona non presente ,soprattutto se poi se ne deve parlare male.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Warlordmaniac

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #401 il: Agosto 02, 2017, 10:51:54 am »
Jason, dove vuoi andare a parare? Che bisogna andare a letto con una donna e pensarne ad altre per farlo addrizzare? È un equilibrismo che riesce a pochi, tra cui i gigolò. Non è consigliabile su vasta scala.

Online Jason

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #402 il: Agosto 02, 2017, 11:26:31 am »
Jason, dove vuoi andare a parare? Che bisogna andare a letto con una donna e pensarne ad altre per farlo addrizzare? È un equilibrismo che riesce a pochi, tra cui i gigolò. Non è consigliabile su vasta scala.

No semplicemente che non bisogna essere troppo selettivi dal punto di vista del fisico se si tratta di relazioni sessuali OCCASIONALI .Non si sta parlando di sposarsi donne brutte o di averci relazioni lunghe ma solo occasionali , questo é quello che diceva lui nel post .
Poi é ovvio che chi invece non vuole relazioni occasionali probabilmente sará piú selettivo (non é il mio caso, ma non é questo il punto ) !

Chiusa parendesi.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Alberto1986

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #403 il: Agosto 02, 2017, 17:12:59 pm »
Contraddizione allo stato puro: stai sempre a pontificare sul "liberismo sessuale", a parlare di "etica" ed a scagliarti sulla pornografia ma poi proponi di scopare il più possibile abbassando i propri standard. La differenza dell'andare a puttane e riaprire le case chiuse quale sarebbe, dato che come cattolico praticante dovresti essere contrario?

Online Jason

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Re:Pornografia: un bene o un male per gli uomini?
« Risposta #404 il: Agosto 02, 2017, 17:33:36 pm »
Le contraddizioni le vedi tu. Mai proposto lo scopare il piú possibile visto che sono contro il libertinismo . Ho detto che chi vuole avere solo relazioni occasionali dovrebbe non essere troppo selettivo per i motivi sopra detti . Io disapprovo le relazioni solo sessuali ma non mi vedrai mai in giro a sparare a chi lo fa o a predicare per strada . Se poi vorresti dire che io ho standard FISICI tolleranti anche per relazioni serie qui ti dó ragione , molti  ovviamente non lo faranno, come ho scritto sopra, peró anche qui ribadisco che secondo me ci vorrebbe piú tolleranza. Tolleranza vuol dire tolleranza, quindi accettare anche difetti fisici che molti uomini non accettano nemmeno se vogliono relazioni occasionali. Chiaro ora ?

Se poi eliminiamo di colpo il libertinismo il problema manco si pone poiché dove non c'é questo libertinismo sessuale hanno buone possibilitá di relazionarsi anche uomini e donne brutti, cosa che oggi non succede.

Le case chiuse non c'entrano nulla , io sono favorevole alla legalizzazione pur non andandoci per motivi che adesso non devo spiegare. Stessa cosa la pornografia, c'é un topic grosso dove ci sono i motivi per cui vi pontifico sopra.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America