Esistono numerose culture con elevato grado di integrazione dell'io in cui porno, masturbazione e anche prostituzione sono sconosciute (si noti bene: non "represse", ma assenti). Quindi comunque si veda la cosa, non sono "connaturate all'uomo".
Con tutto il rispetto, caro Vicus, mi vengono in mente solo gli Amish
, o alcune altre comunità religiose, che a naso non mi paiono così tanto "integrate" psicologicamente. Ma io non sono credente e potrei avere dei preconcetti.
Riguardo la masturbazione, e anche la prostituzione, non so all'uomo ma dai bonobo ai delfini è tutto un giro di conchiglie e noci di cocco per ottenere uno scambio sessuale, all'occasione anche tra membri dello stesso sesso pur di strofinarsi.
Il porno, come rappresentazione di atti osceni, è proprio umano. E piuttosto antico.
Credo dovrebbe essere evidente che fare sesso con uno schermo rammollisca il carattere.
A me pare che tu stia confondendo le patatine fritte con la catena del McDonald; ovvero la rappresentazione con la facilità di fruizione data dal mezzo Internet. Il porno non è la nicotina, non crea di per sé dipendenza. E' molto usato anche nelle relazioni di coppia, per esempio, perché guardare il sesso suscita e stimola curiosità.
Il femminismo non ha creato il porno, ma ha distrutto i rapporti sociali favorendone la diffusione.
Appunto: il problema semmai è la distruzione dei rapporti sociali, non il porno in sé, che esisterebbe a prescindere. Il senso dell'articolo, per chi l'ha letto, è chiaro: il femminismo contesta la rappresentazione maschile della pornografia insinuando che le donne ne hanno di un altro tipo (direi le telenovelas messicane) e che gli adolescenti (maschi e femmine) formandosi su quelle immagini imparano che la donna è sottomessa. Praticamente il delirio. Ragione per cui nel breve periodo ci ritroveremo nella migliore delle ipotesi noiosissimi video porno-soft che di trasgressivo non hanno nulla, vedere per credere, e
censura su tutto il resto, compresi i porno amatoriali, il sesso anale, sesso orale, etc.
Il corso rientra in un più ampio progetto per educare a relazioni sane, per sensibilizzare sui temi LGBT e per prevenire la violenza sessuale e la cosiddetta dating violence, cioè la violenza fisica o psicologica praticata da una persona verso il suo o la sua partner. Ma il corso di Porn Literacy ha anche lo specifico obiettivo di rendere gli adolescenti consumatori più critici e consapevoli della pornografia; e di mostrare loro come la pornografia rappresenta i temi del consenso, del genere, della razza, degli standard fisici, eccetera.
Le ragazze potrebbero infatti pensare che a tutti i ragazzi piaccia eiaculare in faccia a qualcun altro, e che per questo si prestino a farlo anche contro il proprio desiderio.
Il sondaggio rilevò che la maggior parte delle ragazze che avevano provato il sesso anale non voleva farlo, ma era stata convinta o costretta dai partner.
C’è anche un altro tema: sui grandi siti di porno gratuito, quelli quindi più accessibili agli adolescenti, c’è un’enorme offerta di video amatoriali e di produzioni sconosciute e a bassissimo costo, che quindi non rispondono nemmeno ai già bassi requisiti etici dei video prodotti dalle delle grandi case pornografiche. Non ci sono garanzie sul modo in cui rappresentano temi come il consenso, il sesso violento o pratiche degradanti. In molti casi, questi temi sono rappresentati in maniera discutibile; in moltissimi altri, in un modo potenzialmente pericoloso.Requisiti "etici"... mi vengono i brividi
Come il femminismo, il porno è un'altra trovata per adomesticare la popolazione (specialmente maschile), i meno complottisti possono cercare su Google tittytainment, termine usato da Brzezinski alla luce del sole (tanto nessuno ci fa caso).
E' solo un
po' porno, Vicus