Da un po' di tempo non facevo più il giro delle prefiche questuanti, di quelle che piangendo per tutto ed il contrario di tutto, trovano pretesti per accampare nuovi privilegi e sovvenzioni, sull'onda di uno sfrenato chiagnifuttismo.
E scopro che la babbiona misandrica, antidemocratica per sua stessa ammissione, fanatica, fondamentalista, talebana, odffensiva, arrogante e, naturalmente, petulante ha lasciato la redazione di Io Donna.
Una buona notizia?
Direi di sì.
Il suo modo di utilizzare per scopi e propagande private uno spazio mantenuto dal contribuente con sovvenzione pubbliche ai giornali, che stiamo ancora aspettando che qualcuno tolga, era rivoltante.
Impiegata statale indegna che sputava nel piatto di chi la manteneva.
Fuori dalle palle, prego!
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2016/02/29/arrivederci-presto-da-qualche-altra-parte-del-web/Arrivederci presto. Da qualche altra parte nel web
di Marina Terragni
Stavo riflettendo su questa affermazione di Nichi Vendola: “ci sono donne socialmente emancipate che scelgono, non per il profumo dei soldi, di vivere l’esperienza di una maternità surrogata”.
Avrei moltissimo da dire. Ne parleremo presto da qualche altra parte del web.
Dopo un sacco di anni, non voglio nemmeno contarli, lascio Io donna ed Rcs.
Detesto le cerimonie degli addii, perciò mi limito a dirvi questo: grazie a tutte e a tutti per aver animato insieme a me questo blog. Il tempo di costruire una nuova “scatola” e ricominceremo.
Faccio fatica a stare zitta, ma un po’ di silenzio non potrà che farmi bene.
Ancora grazie, davvero, con il cuore.