Autore Topic: ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)  (Letto 8864 volte)

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Alberto1986

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #15 il: Aprile 15, 2016, 20:39:57 pm »
Non capisco cosa c'entrino i MGTOW con questo topic e con "l'industria del divorzio". Ripeto: attaccare una corrente di pensiero QMista perchè non piace, non la ritengo buona cosa.

Offline Negan_66

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #16 il: Aprile 15, 2016, 20:51:37 pm »
Finalmente ho trovato un briciolo di tempo per riscrivere qualcosa sul forum.
Da che mondo è mondo, tutte le civiltà cadono, succederà anche alla nostra. La società così come la conosciamo presto finirà. Inutile illudersi o sperare di cambiare quello che niente e nessuno sulla terra ha più alcun potere di cambiare. Da molto tempo si sono messe in moto forze e ingranaggi di sistema del tutto inarrestabili: gli eventi dovranno seguire il loro corso. Ci saranno forze inverse che proveranno a rallentarli e forse in minima parte ci riusciranno ma non potranno impedire l'inevitabile esito finale.
Quando ci sarà il crollo definitivo?
Nella peggiore delle ipotesi tra pochi anni o qualche decennio, e in quel caso tanto vale sederci comodi in poltrona, aspettare e gustarsi lo spettacolo.
Nella migliore delle ipotesi, se certi poteri forti risciranno a prolungare l'agonia dell'attuale società possiamo sperare di non esserci più quando la caduta arriverà.
L'unico dato certo è che l'attuale civiltà è definitivamente, inesorabilmente perduta. E forse non tutto il male viene per nuocere perché per costruire un mondo nuovo non bisogna riparare l'irriparabile mondo vecchio, ma bisogna ripartire proprio da capo. Ovviamente ci penserà chi ci sarà allora!

Per quanto mi riguarda, io che appartengo ancora a questo vecchio, voglio assaporare ogni momento spassandomela per tutto il tempo che mi sarà concesso. Perché dico questo? Perché non biasimo affatto chi non vuol sentir neanche parlare di moglie, figli o famiglia e si vuole solo divertire come me. Fanno bene!
Facciamo del male alla società se non ci sono nuove nascite e famiglie?
No, perché non si può più fare del male ad un malato terminale.
E sull'eutanasia sapete che vi dico? Che spero presto diventi legge (la proposta di legge è già stata portata in parlamento). Perché io la voglio inserire nel mio testamento biologico. Perché spero di vivere ancora molti anni, ma li voglio vivere finché sarò lucido e autosufficiente e me ne voglio andare nel momento stesso in cui non lo sarò più. Perché non vorrei mai finire in un fondo di letto: quella non è vita. Perché non dipendo da nessuno e non voglio dipendere da nessuno fino all'ultimo giorno della mia vita.

Offline Jason

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #17 il: Aprile 15, 2016, 21:12:54 pm »
Vicus

Citazione
Comunque adesso che l'Euro (meraviglioso, incriticabile e da cui non si dovrebbe mai uscire) è in crisi, qualche guerra forse ce la appiopperà proprio l'EU (meravigliosa, che fa i nostri interessi, e non crea miseria e disoccupazione - la colpa è di chi non vuole cercare lavoro, tanto vale che diventi carne da cannone, no?)

Qualche anno fa sicuramente . Adesso che sono saliti al potere partiti anti-nato e antieuropeisti , dubito che permetteranno che l'EU appiopperà una guerra .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #18 il: Aprile 15, 2016, 21:31:48 pm »
Non capisco cosa c'entrino i MGTOW con questo topic e con "l'industria del divorzio". Ripeto: attaccare una corrente di pensiero QMista perchè non piace, non la ritengo buona cosa.
L'articolo descrive il tipo umano che MGTOW crea (o attrae). Spiega anche che il Paese dei Balocchi, cardine della filosofia MGTOW, è agli sgoccioli.
Scopo del forum è creare consapevolezza maschile con un sano dibattito che non attacca nessuno.
MGTOW è una contraffazione della QM, come il M5S che cerca di dirottare il malcontento popolare su binari innocui controllabili dal sistema.
E' la distruzione del genere maschile, tenuto lontano dalle cose che contano e parcheggiato in futili divertimenti, in attesa di essere definitivamente liquidato con l'eutanasia.
Finalmente ho trovato un briciolo di tempo per riscrivere qualcosa sul forum.
Da che mondo è mondo, tutte le civiltà cadono, succederà anche alla nostra. La società così come la conosciamo presto finirà. Inutile illudersi o sperare di cambiare quello che niente e nessuno sulla terra ha più alcun potere di cambiare. Da molto tempo si sono messe in moto forze e ingranaggi di sistema del tutto inarrestabili: gli eventi dovranno seguire il loro corso. Ci saranno forze inverse che proveranno a rallentarli e forse in minima parte ci riusciranno ma non potranno impedire l'inevitabile esito finale.
Quando ci sarà il crollo definitivo?
Nella peggiore delle ipotesi tra pochi anni o qualche decennio, e in quel caso tanto vale sederci comodi in poltrona, aspettare e gustarsi lo spettacolo.
Nella migliore delle ipotesi, se certi poteri forti risciranno a prolungare l'agonia dell'attuale società possiamo sperare di non esserci più quando la caduta arriverà.
L'unico dato certo è che l'attuale civiltà è definitivamente, inesorabilmente perduta. E forse non tutto il male viene per nuocere perché per costruire un mondo nuovo non bisogna riparare l'irriparabile mondo vecchio, ma bisogna ripartire proprio da capo. Ovviamente ci penserà chi ci sarà allora!

Per quanto mi riguarda, io che appartengo ancora a questo vecchio, voglio assaporare ogni momento spassandomela per tutto il tempo che mi sarà concesso. Perché dico questo? Perché non biasimo affatto chi non vuol sentir neanche parlare di moglie, figli o famiglia e si vuole solo divertire come me. Fanno bene!
Facciamo del male alla società se non ci sono nuove nascite e famiglie?
No, perché non si può più fare del male ad un malato terminale.
E sull'eutanasia sapete che vi dico? Che spero presto diventi legge (la proposta di legge è già stata portata in parlamento). Perché io la voglio inserire nel mio testamento biologico. Perché spero di vivere ancora molti anni, ma li voglio vivere finché sarò lucido e autosufficiente e me ne voglio andare nel momento stesso in cui non lo sarò più. Perché non vorrei mai finire in un fondo di letto: quella non è vita. Perché non dipendo da nessuno e non voglio dipendere da nessuno fino all'ultimo giorno della mia vita.
Sono d'accordo su molte delle cose che dici, ma non so se questo stile di vita ti rende felice come affermi.
Questa società assurda sta colando a picco e non è certo da salvare, ma sono proprio gli MGTOW a tenerla a galla sostenendo i suoi modelli di consumo e accettandone gli assunti.
Una società nuova non nascerà da sola, serviranno uomini, se non saranno troppo occupati a intrattenersi:
http://www.amazon.it/Amusing-Ourselves-Death-Discourse-Business/dp/014303653X/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1460748595&sr=8-1
Vicus

Qualche anno fa sicuramente . Adesso che sono saliti al potere partiti anti-nato e antieuropeisti , dubito che permetteranno che l'EU appiopperà una guerra .
Speriamo, sarà una battaglia dura ma tutto è in divenire.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #19 il: Aprile 15, 2016, 22:15:13 pm »
Però come quemmisti non dovremmo augurarci la morte di molti uomini come soluzione.

per carità, il mio era un discorso astratto : ci mancherebbe una guerra.
il tutto era per dire che le civiltà hanno dei cicli.
La nostra forse è in parabola discendente.
D' altra parte , molte delle promesse della civiltà moderna ( libertè, egalitè, fraternitè ) sono state tradite.
Anzi, da lì nascono le tragiche utopie del 900 e , in fondo, aanche il femminismo nasce da quel filone.
é la rivincita della natura sulla cultura

Offline ilmarmocchio

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #20 il: Aprile 15, 2016, 22:21:43 pm »
Citazione
Vicus : L'articolo descrive il tipo umano che MGTOW crea (o attrae). Spiega anche che il Paese dei Balocchi, cardine della filosofia MGTOW, è agli sgoccioli.
Scopo del forum è creare consapevolezza maschile con un sano dibattito che non attacca nessuno.
MGTOW è una contraffazione della QM, come il M5S che cerca di dirottare il malcontento popolare su binari innocui controllabili dal sistema.
E' la distruzione del genere maschile, tenuto lontano dalle cose che contano e parcheggiato in futili divertimenti, in attesa di essere definitivamente liquidato con l'eutanasia.

Eliminare un intero genere con l'eutanasia mi pare macchinoso , per non dire impossibile.
MGTOW è una risposta, non dico lamigliore e non so quanto efficace, però è una risposta, e questo è già importante.
D'altra parte, quali alternative pratiche esistono oggi ?

Offline Vicus

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #21 il: Aprile 15, 2016, 22:57:28 pm »
Eliminare un intero genere con l'eutanasia mi pare macchinoso , per non dire impossibile.
MGTOW è una risposta, non dico lamigliore e non so quanto efficace, però è una risposta, e questo è già importante.
D'altra parte, quali alternative pratiche esistono oggi ?
Non sto dicendo questo, semplicemente gli uomini sono inutili se non fastidiosi per la società, se non come manodopera residuale a basso costo e consumatori a tempo pieno: quando non adempiono più queste funzioni si tende ad eliminarli.
Alternative pratiche? Per esempio creare mini comunità radicate su valori fondanti, situazioni di affrancamento dalla legge del consumo e delle relazioni usa e getta.
La società rinascerà da queste galassie di consapevolezza, almeno per chi non sarà troppo occupato ad affondare con essa.
« Ultima modifica: Aprile 16, 2016, 00:02:36 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #22 il: Aprile 15, 2016, 23:37:53 pm »
Non sto dicendo questo, semplicemente gli uomini sono inutili se non fastidiosi per la società, se non come manodopera residuale a basso costo e consumatori a tempo pieno: quando non adempiono più queste funzioni si tende ad eliminarli.
Alternative pratiche? Per esempio creare mini comunità radicate su valori fondanti, situazioni di affrancamento dalla legge del consumo e delle relazioni usa e getta.
La società rinascerà da queste galassie di consapevolezza, almeno per chi non sarà troppo occupato ad affondare con essa.

La manodopera residuale a basso costo non la puoi eliminare, quindi lo sporco lavoro sarà sempre lasciato agli uomini, ragion per cui per questa società gli uomini non saranno mai inutili del tutto .
Invece per le società più potenti , gli uomini invece servono e come . Come pure le donne.

Il discorso che credo voglia fare Vicus , se non mi sbaglio, è che non serve chiudersi a riccio e sfogarsi coi surrogati e i divertimenti fittizi . Il sistema non lo si combatte semplicemente boicottando il matrimonio, ma schiacciando la testa del sistema stesso . Se non lo faremo noi uomini occidentali ci penseranno altri a farlo .
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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #23 il: Aprile 15, 2016, 23:54:05 pm »
Ci si vuole sbarazzare degli uomini nella misura in cui non producono e consumano. Sentiamo l'"esperto" Attali:

Attualmente l’uomo vive più a lungo del suo periodo produttivo e costa troppo caro alla società. Dal punto di vista sociale è ben preferibile che la macchina umana si fermi bruscamente (in originale: “brutalmente”) piuttosto che deteriorarsi progressivamente. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle società future. Macchine per uccidere permetteranno di eliminare la vita quando questa divenga economicamente dispendiosa. L’eutanasia sarà la regola della società futura”.

Si schiaccia la testa del sistema semplicemente facendo reinformazione e creando realtà stabili (una minaccia per la società liquida). A un certo punto toccherà a noi uomini occidentali, intesi come collettività, decidere del nostro destino con scelte comuni costruttive. Ma se saremo intorpiditi dall'apatia nessun altro lo farà al posto nostro.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #24 il: Aprile 16, 2016, 02:47:29 am »
L'articolo descrive il tipo umano che MGTOW crea (o attrae). Spiega anche che il Paese dei Balocchi, cardine della filosofia MGTOW, è agli sgoccioli.

Quale sarebbe, scusa, questo tipo di umano che attrae? Non capisco, inoltre, cosa intendi per "mondo dei balocchi filosofia dei MGTOW".

Citazione da: Vicus
MGTOW è una contraffazione della QM, come il M5S che cerca di dirottare il malcontento popolare su binari innocui controllabili dal sistema.
E' la distruzione del genere maschile, tenuto lontano dalle cose che contano e parcheggiato in futili divertimenti, in attesa di essere definitivamente liquidato con l'eutanasia.Sono d'accordo su molte delle cose che dici, ma non so se questo stile di vita ti rende felice come affermi.

Non condivido per nulla l'accostamento tra MGTOW e M5S, dato che sono due cose molto diverse: il primo è un tentativo di raggruppare persone con una filosofia di vita simile ma idee ed ideali spesso diversi. Il secondo è un partito/movimento politico vero e proprio. Il resto sono idee personali rispettabili ma non necessariamente condivisibili.
Sul fatto del fine vita dignitoso, credo bisogna essere corretti facendo sempre le dovute precisazioni: in determinate circostanze, come nel caso di malattie estremante invalidanti, incurabili e che rendono una persona alla stregua di una pianta, credo che ognuno debba avere il diritto di scegliere come finire dignitosamente la propria vita oramai irrecuperabile (per cui in questi casi sono d'accordo col testamento biologico). Altro discorso sono le follie che cominciano a provenire da alcuni paesi occidentali definiti "avanti", per cui si vorrebbe concedere l'eutanasia anche a chi si considera un depresso cronico (tanto per fare un esempio).   


Citazione da: Vicus
Questa società assurda sta colando a picco e non è certo da salvare, ma sono proprio gli MGTOW a tenerla a galla sostenendo i suoi modelli di consumo e accettandone gli assunti.
Una società nuova non nascerà da sola, serviranno uomini, se non saranno troppo occupati a intrattenersi:

Questa società sta colando a picco per colpa delle leggi femministe, per colpa delle viziate, opportuniste ed iper-complessare donnine moderne e per colpa di tutta quella marea di coglioni maschiettini trasformatisi in ubbidienti cagnolini di lor signore femminucce. Per non parlare di tutte quelle istituzioni che invece di predicare la retta via si sono adattate alla corrente modaiola contemporanea.
Una società nuova nascerà solo quando questa sarà distrutta. Per cui la filosofia MGTOW, al momento, mi sembra un buon modo per farlo. 

Offline Vicus

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #25 il: Aprile 16, 2016, 10:22:30 am »
L'articolo descrive i comportamenti del popolo MGTOW:
Citazione
L’Istat  dice bene , nel suo titolo “il paese in cui viviamo”. Niente di più: è un paese, un luogo qualsiasi, non la nostra casa , la nostra terra, la nostra civiltà. Ci viviamo e basta, trasciniamo le nostre vite qui , ma se fossimo a Oslo, Timbuctù o Giacarta sarebbe lo stesso. Uno è il mondo, questo paese ( lo chiamano proprio così, nelle loro pensose intemerate, quelli “de sinistra” ,questo paese) è solo uno dei tanti: ci viviamo, ma solo per caso o per necessità, domani magari saremo a Los Angeles, beninteso dopo una vacanza a Sharm el Sheyk, terroristi permettendo.
Come possiamo integrare , o almeno accogliere con la nostra dignità gli stranieri, se non vogliamo offrire un valore che ci distingua, un principio morale qualsiasi, un modello di vita che non sia quello di mangiare, bere e farsi i fatti propri ?
Un uomo che non dia alcun fastidio e si limiti a consumare (viaggi, auto, costosi equipaggiamenti sportivi ecc.) è il sogno del sistema che da decenni ha "privatizzato" l'impegno sociale e politico.
MGTOW ha questo in comune col M5S: è una contraffazione della protesta per neutralizzare il malcontento.
C'è differenza tra eutanasia e accanimento terapeutico, ma il discorso è un altro: gli MGTOW seguono uno stile di vita nichilista* e totalmente disimpegnato, che cerca di ottundere l'infelicità con divertimenti (il Paese dei Balocchi appunto), fino alla sua logica conclusione.
Gli MGTWO contribuiscono a sostenere la società attuale essendo i consumatori ideali: si tengono lontano da qualsiasi impegno e spendono molto in cose che non gli servono.

Da Wikipedia: Il termine nichilismo indica la negazione di uno o più aspetti purativamente significativi della vita, da cui il mondo, l'esistenza umana in particolare, sono privi di senso, scopo, valore etico, e la verità è incomprensibile; se inteso in forma di nichilismo esistenziale, la vita stessa è senza senso, obiettivo e valore intrinseco.
Il termine nichilismo è talvolta usato in associazione con anomia per spiegare lo stato d'animo generale di disperazione e di una inutile percezione dell'esistenza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #26 il: Aprile 16, 2016, 11:28:07 am »
Citazione
Si schiaccia la testa del sistema semplicemente facendo reinformazione e creando realtà stabili (una minaccia per la società liquida)

E infatti gli stati considerati minacciosi per il sistema sono proprio quelli dove la famiglia ed il matrimonio ha il sostegno che meritano , dove le stronzate del femminismo sono tenute a bada , dove nessuno può sgarrare e non esistono due pesi e due misure . Qualunque società dove non vigono queste regole sono destinate al fallimento .
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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #27 il: Aprile 16, 2016, 13:12:42 pm »
Questa civiltà è oramai irrecuperabile: deve morire e la morte deve fare il suo corso. Punto. La criminalizzazione del maschile è il sintomo più attendibile della fine incombente. La sapienza degli antichi greci diceva: "Gli dei fanno prima impazzire coloro che vogliono rovinare".
Così è la civiltà occidentale che deride la maschilità e in questo modo recide le proprie radici visto che TUTTE le civiltà sono state create
dall'elemento maschile. Quello femminile ne è stato sempre e soltanto l'elemento secondario, servile, accessorio e oggi anche parassitario
e autoreferenziale. Una società che incensa chi svolge simili ruoli è destinata solo a crollare e tra breve crollerà: resta da vedere quanto ci
impiegherà. Per come la vedo io, non rimane nulla da fare se non aspettare il crollo finale e definitivo. Questo, a livello collettivo, in quanto
a popolazione maschile, intendo dire. A livello individuale, qualcosa si deve fare e va fatto: non farsi menare per il naso dalle femminucce
viziate, tanto per iniziare. Questo è il minimo. Per chi ne ha la forza, adottare la filosofia e l'etica MGTOW è una buona risposta. E' bene non rassegnarsi e non accettare di rassegnarsi. A livello politico, non rassegnarsi a farsi (s)governare da ladri e cialtroni e provare a dare
fiducia al M5S che non ha mai incensato le donne in quanto donne e non accetta e pratica le quote rosa non mi pare una scelta sbagliata.

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« Risposta #28 il: Aprile 16, 2016, 13:26:55 pm »
Questa civiltà è oramai irrecuperabile: deve morire e la morte deve fare il suo corso. Punto. La criminalizzazione del maschile è il sintomo più attendibile della fine incombente. La sapienza degli antichi greci diceva: "Gli dei fanno prima impazzire coloro che vogliono rovinare".
Così è la civiltà occidentale che deride la maschilità e in questo modo recide le proprie radici visto che TUTTE le civiltà sono state create
dall'elemento maschile. Quello femminile ne è stato sempre e soltanto l'elemento secondario, servile, accessorio e oggi anche parassitario
e autoreferenziale. Una società che incensa chi svolge simili ruoli è destinata solo a crollare e tra breve crollerà: resta da vedere quanto ci
impiegherà. Per come la vedo io, non rimane nulla da fare se non aspettare il crollo finale e definitivo. Questo, a livello collettivo, in quanto
a popolazione maschile, intendo dire. A livello individuale, qualcosa si deve fare e va fatto: non farsi menare per il naso dalle femminucce
viziate, tanto per iniziare. Questo è il minimo. Per chi ne ha la forza, adottare la filosofia e l'etica MGTOW è una buona risposta. E' bene non rassegnarsi e non accettare di rassegnarsi. A livello politico, non rassegnarsi a farsi (s)governare da ladri e cialtroni e provare a dare
fiducia al M5S che non ha mai incensato le donne in quanto donne e non accetta e pratica le quote rosa non mi pare una scelta sbagliata.
Del femminismo e altre magagne del M5S forse bisognerà dire in altro topic.
Non farsi menare per il naso dalle donne è il primo basilare passo, ma si può e deve fare molto di più. Non per salvare quest'aborto di civilrà, ma per costruirne una nuova. Altrimenti sarà la barbarie, e non ci saranno neppure le distrazioni della società dei consumi, la gran parte della popolazione, la meno favorita, sarà oppressa (se non soppressa) con pugno di ferro.
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Re:ISTAT vs. MGTOW (e industria del divorzio)
« Risposta #29 il: Aprile 16, 2016, 13:59:13 pm »
Eliminare un intero genere con l'eutanasia mi pare macchinoso , per non dire impossibile.
MGTOW è una risposta, non dico lamigliore e non so quanto efficace, però è una risposta, e questo è già importante.
D'altra parte, quali alternative pratiche esistono oggi ?
Concordo.
Tra l'altro MGTOW, che ci piaccia o no, andrà per la sua strada e continuerà ad esistere.
Fenomeno del tutto comprensibile, pur se non l'ottimale, forse.
A noi tocca valutare se... amici o nemici. Per me, amici.  :)
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."